Recensioni per
Charles&Erik - Welcome To Westchester (X-Men First Class) Pt. 4
di Exelle

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/07/12, ore 03:25

Cavolo, quanto ci ho messo a convincermi a leggere quest'ultimo capitolo.
Mi sono arrovellata per due giorni interi, e quando ho cominciato a sentire un piccolo accenno di mancanza mi sono mentalmente data della deficiente, e mi sono detta che nonostante tutte le lacrime che avrei sicuramente versato, leggere questo capitolo conclusivo era un mio dovere, nei confronti di Charles, di Erik, nei tuoi, cara autrice, e anche nei miei.
E allora ho letto, e ho cominciato a dare di matto come per ogni altro capitolo, e ho odiato Charles, profondamente, e anche Erik, e quel maledetto ristagnare dei sentimenti e delle percezioni che li circonda, e delle loro innumerevoli e altrettanto idiote paure, così come per tutti gli stupidi ripensamenti e Dio, che rabbia in certi punti.
Quanto li ho odiati, entrambi, per poi perdonarli, amarli alla follia e ricadere, inevitabilmente, nel baratro dell'odio più profondo.
La mente di Charles è un macello, un disastro, una ragnatela intricata e tutt'altro che salda o sicura, bensì scivolosa. Assurda, così la definirei. L'impeto di strozzarlo, sgozzarlo, ridurlo a minuscoli ed insignificanti brandelli di carne mi ha assalita diverse volte, e ogni volta lo sopprimevo con l'aiuto di diversi dei e non poche bestemmie, ma sono riuscita ad arrivare alla fine, e allora ho pianto, e mi sono odiata profondamente, sia per non aver letto prima, sia per aver letto, in effetti.
Ho finito di leggere da così pochi minuti, eppure mi mancano, mi mancano molto. Ci ho messo tre giorni per leggerla tutta, troppe emozioni per una patita dello slash e impavida ricercatrice di perfetti OTPs tutt'altro che campati in aria.
Erik, dannato Erik, non sai quante volte avrei voluto abbracciarlo, abbracciarlo con tutta la forza di cui le mie braccia possono essere capaci, perché caspita, quanto è innamorato.
Erik, santo Erik. Ha sopportato di tutto, Charles a volte mi ricordava troppo palesemente un'impiegata di mezza età con tre figli e una casa da portare avanti, con il ciclo e tutti i suoi conseguenti malanni, un marito costantemente e irrimediabilmente ubriaco ed un mutuo, il tutto mentre è in fila alla posta per pagare un malloppo di bollette con il suo misero stipendio da settecento euro.
Da donna, Charles mi è sembrato un eterno ciclo mestruale, un eterno malessere, malessere che ha trasmesso anche a me in più occasioni. Però, ho da dire che lo amo lo stesso, nonostante sia un ciclo, lo amo, perché è anche lui così innamorato, come Erik, da non capire più un accidente, talmente innamorato da non crederci nemmeno, da crederlo possibile solo nella sua mente eccessivamente e continuamente in moto, al lavoro.
Odio profondamente il fatto che Charles Xavier sia costretto su una sedia a rotelle, perché non se lo merita, e oltretutto non se lo merita da colui che ama più di ogni altra cosa al mondo e così tanto da sembrare affetto da una di quelle infezioni potentissime ed estremamente contagiose. Per questo motivo, non dico nulla sull'ultimissima parte di questo capitolo, perché mi fa stare tremendamente male, ci sto male davvero.
Scusami tantissimo, e se sei riuscita a leggere tutto questo, se sei arrivata qui, ne approfitto per chiederti umilmente il mio perdono per questa filippica, e per ringraziarti per questo capolavoro, nemmeno immagini l'ispirazione che mi hai dato, sarà grazie a te se ricomincerò a scrivere dopo qualcosa come sei mesi.
Complimenti, bravissima.
Rò.

Recensore Junior
26/05/12, ore 05:20

Lo sai. Lo sai ache avev(amo)o una paura fottuta di leggere quest'ultimo capitolo.
Ho rimandato troppo allungo e mi scuso ma sembra che la tristezza abbia preso parte persino della mia ombra!
Dannazione solo sapevo che finivo per piangere! Lo sai anche tu, te l'avevo detto!
[...] Chiudere gli occhi, tirarlo per i capelli, e magari ripensarlo appoggiato al muro in una strada fredda,[..] ho avuto i brividi qui, davvero.
Erik sperava bastasse avere Charles ogni tanto? Oh, povero Illuso. (E si se te lo stai chiedendo sono arrabbiata)
Ma quale errore ed errore. Qui si sta giocando con le parole non dette e silenzi parlati.
La frase si commenta da sola. [..] Bastava così poco, e Charles era così bravo.[...]
Charles ha paura di aprirsi e Erik pensa di avere delle colpe ma in realtò è solo Charles e la sua testa. Deve convincersi prima di farlo. Erik non ti invidio nemmeno un po', sappimo cosa vuol dire.
Oh caxxo adesso Charles si fa venire i complessi del "non è normale." Erik è un SANTO!
Chiedere è diventato inutile adesso.. Oh miei Dei!
Charles, ok che sei ritardato ma si Erik vuole trombarti, gli piaci, punto!
Un impeto di ordine da parte di Charles nel momento lampante del rapporto! Oh signore!
[...] Le cose erano molto più complicate, quando si svolgevano fuori dalla sua testa.[..]Sante parole Erik!
Oddio.. Charles è più complicao di una ragazza alla sua prima volta del tutto inibita!
Adesso inizio a pensare che sia Erik quello meno problematico tra i due. Erik farebbe di tutto per avere anche solo uno sguardo da parte di Charles e gli basterebbe davvero.
Ma Charles è deficente? Cosa gli viene in mente di cancellare i ricordi di Erik? Ma è scemo!!!
Io non lo capisco.
Non mi sembra vero che sia finita. Nnostante la mia reticenza nel leggere quest'ultimo capitolo. Adesso mi manca.
Ti ringrazio tantissimo per aver creato questa meraviglia e attendo l'anno prossimo per una nuova parte.. (in cui piangerò come in questo capitolo). Stupenda...è stata davero grandiosa e penso tu sappia che sei in tutti i miei preferiti e da ricordare. Grazie per il saluto finale nell'angolino^^. Un grosso bacione.. (direi che è il caso di andare a dormire)
THE