Recensioni per
Il patto
di Ely79

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/14, ore 06:55
Cap. 1:

Questa storia mi ha dato delle emozioni contrastanti: terrore per l'Incubo e le sue azioni e compassione per la povera Tinave. Non solo deve prostituirsi per mantenere un patto, ma deve anche avere a che fare con un essere mostruoso, che per certi aspetti è meno orribile di quegli uomini che la trattano come carne da macello. Voglio dire, l'Incubo in fondo non ha fatto altro che nutrirsi di fluidi onirici. Si potrebbe dire che le ha fatto un favore, visto che non si tratta di ricordi piacevoli. Una sorta di condivisione del dolore.

Concludendo, penso proprio che questo sia uno dei tuoi migliori one-shot. Non sarebbe male vedere un seguito (magari un altro one-shot, o una multicapitolo).
(Recensione modificata il 25/04/2014 - 06:57 am)

Recensore Junior
04/04/13, ore 21:52
Cap. 1:

E finalmente ce l'ho fatta!! Avevo adocchiato questa one-shot da parecchio tempo, ma non ho mai avuto il tempo di leggerla con tranquillità. Stasera, con grande sollievo, ci sono riuscita e, come al solito, non hai affatto deluso le mie aspettative.
Inizio subito col dirti che la musica era azzeccatissima!! Two steps from hell-epilogue... non l'avevo mai sentita, ma leggere la storia con questa musica come sottofondo è stato a dir poco meraviglioso! La scelta della "colonna sonora" è molto importante a mio parere e trovare quella giusta credo sia molto difficile, ma tu Ely79, tu riesci davvero a cogliere il fulcro di ogni cosa.
Ma sto spaziando troppo e non voglio distogliere la mia attenzione da questa storia che, era sì diversa dalle altre tue storie che ho letto, ma che comunque ho trovato molto originale e coinvolgente nel suo genere.
C'è da dire che la figura di Deari mi ha affascinata sin dall'inizio. Prima mostra la figura di un cavaliere dall'aspetto androgino, poi quella di una massa informe e nera come la notte. Infine si scopre la sua vera natura: non un Kerth, ma un incubo. L'ho trovato davvero accattivante, sensuale, perfido, agghiacciante, letale e, a tratti, anche tenero. Quando ha narrato la storia sul suo passato, della sorella stuprata e poi morta, di come si sia accorto delle lacrime di Tinave celate sotto il pesante trucco... Insomma, un personaggio meraviglioso dalle molteplici sfaccettature che poi alla fine si è rivelato nella sua vera natura. Imparziale, privo di qualunque compassione o coscienza in grado di frenare la sua sete, il suo appetito di sogni. Mi è piaciuta la parte finale in cui si sono rivelati i veri piani di entrambi, di Deari e del Sovrano. Il primo vuole un banchetto di proporzioni smisurate a discapito delle menti dei soldato e di un'intera guarnigione. Il secondo desidera ovviamente il trono e per farlo segue ciecamente un'antica profezia. Non importa se il grembo dell'erede obliato si riferisce ad una povera ragazzina costretta a divenire prostituta per colpa di suo padre. No, gli obiettivi di questi due importanti personaggi sono ben marchiati e definiti nelle loro menti. Ed in mezzo a questi due fuochi c'è Tinave, vittima sacrificale, ma anche chiave per la fine della guerra.
Bella bella bella bella storia! Dico sul serio. E poi lo sai che quando un racconto mi fa venire tutte queste idee per la testa, tutti questi pensieri filosofici, significa che mi ha toccata nel profondo!
Ti faccio ancora tanti complimenti e ti lascio soltanto un paio di appunti:
- sul volto di affilato Aleshanelsi... Forse intendevi "sul volto affilato di Aleshanelsi"
- Piena gratitudine, la giovane si chinò baciare i piedi del demone. Manca il "di" prima di gratitudine e "a" prima di baciare.

P.S. Concludo questa recensione con una domanda. Ho trovato meravigliosa la frase alla fine del racconto:
"Aver memoria di quei trascorsi faceva parte del privilegio di nutrirsi dei tormenti altrui". Questa frase può avere due possibili significati secondo me:1) Quei trascorsi che lui ha narrato fatto parte dei ricordi di quealcun altro, al quale lui ha divorato i sogni. 2) I ricordi del passato sono compensati dal fatto di potersi nutrire dei tormenti degli altri. Una sorta di consolazione. Questo è l'interpretazione che ho dato io... tu cosa pensavi quando l'hai scritto?

Recensore Junior
08/03/12, ore 18:05
Cap. 1:

Recensisco un po' in ritardo perchè fare niente è un attività che porta via molto tempo. ^_^
La descrizione iniziale, nonostante di solito non mi piacciano le cose così enfatiche, era molto calzante ed evocativa (quindi doveva essere fatta molto bene per sconfiggere l'avversione al genere!). L'incubo protagonista è piacevolmente strano e dall'identità confusa e fluida quel che basta per renderlo interessante senza eccedere. Le sue descrizioni sono sempre molto raffinate.
L'unico appunto che potrei farti è che in certi tratti i dialoghi non mi sono sembrati del tutto naturali, ma questo potrebbe anche essere un problema mio dato che è una sensazione che mi accompagna spesso nella lettura di autori amatoriali ma anche professionisti. Anche io ho avuto lo stesso problema della giudice con Viconio. Poveretto tra l'altro.
Spero che anche l'altro banner arrivi presto. ^_^ Un bacio.

Recensore Veterano
06/03/12, ore 16:27
Cap. 1:

Valutazone ricevuta al contest "Ready, set... Go!" indetto da me sul forum di Efp, al quale questa storia si è classificata seconda.
Tralasciando la presenza di qualche errore, penalizzante soprattutto per quanto concerne la grammatica, questa storia resta comunque una delle migliori one-shot fantasy che io abbia mai letto.
Nonostante la casualità non ti avesse favorito – incubo e giullare, mi chiedevo davvero cosa ne avresti tirato fuori – trovo che tu abbia rielaborato i temi in maniera estremamente creativa, soffermandoti su un istante e al contempo dando indicazioni sia degli antefatti sia d’una possibile continuazione che, non ti nego, amerei molto leggere.
Lo stile di questa storia è fluido, abbastanza ricercato – hai un buon vocabolario - e sicuramente evocativo: sai trascinare il lettore all’interno della storia, ammaliarlo con immagini vivide e ben delineate, trascinarlo con discorsi verosimili e non stereotipati. Unica pecca, forse, questa “Viconio non si era mostrato molto accondiscendente riguardo la pretesa di Derai, ma, alla fine, aveva dovuto cedere per non scontentare il Sovrano e crearsi un pericoloso nemico.”. Mi spiego: ho dovuto rileggere il pezzo precedente per capire chi fosse Viconio, nominato quasi di sfuggita, tanto che inizialmente avevo creduto che la giullare appartenesse al Monarca. Il tutto viene chiarito con la lettura, più avanti, quindi immagino fosse voluto, però questo nome riportato quasi di sorpresa spiazza un poco.
Passando ad altro, il tuo personaggio è ricco di sfaccettature, molteplici come varie sono le nature che porta in sé: la figura dell’incubo è delineata alla perfezione, il suo modo d’agire è consono e verosimile per un’appartenente a tale razza. I personaggi secondari sono sviluppati in maniera ottimane, nessuno di essi è stereotipato; trovo buona anche la scelta dei nomi, particolari ma non estremamente ardui, dunque facilmente memorizzabili.
Nel complesso dunque una storia avvincente, che avvolge il lettore trascinandolo in un susseguirsi di eventi concatenati abilmente fra loro e dall’apparenza sfuggevole, non molto dissimile da quanto Derai stesso è; una di quelle one-shot, in pratica, che vorresti fossero una saga. Complimenti!

Recensore Master
06/03/12, ore 15:12
Cap. 1:

Ah! Lo sapevo che Derai mentiva! Interessante come personaggio, senza identità sessuale (si è detto maschio per mettere la 'giullare' a suo agio, suppongo) che può trasformarsi in un mostro, un 'incubo'. Alla fine suppongo sia una specie di spirito o qualcosa così, no? Brava ad aver delineato una trama originale in così poco spazio, rendendola comprensibile. Un'ottima storia :-)

Recensore Veterano
04/03/12, ore 23:07
Cap. 1:

La storia mi è davvero piaciuta. Il personaggio del Kerth (cavolo, per una lettera!) è una figura misteriosa e inquietante, che mostra svariate facce anche senza trasformarsi: impossibile capire se si tratta di un uomo o di una donna, specialmente considerando che le sue parole sono solo una frottola inventata per rabbonire la povera ragazzina schiavizzata e impaurita. Essendo un Incubus direi che si tratta di un maschio (dopotutto, sono demoni maschili la cui controparte femminile sono le Lilim, figlie del demone Lilith), ma ognuno dà una propria interpretazione… in breve, non so come classificarlo. Non che sia un male, eh? Sottolineo solo la sua ambiguità.
Interessanti sono i suoi poteri. Immagino che non si tratti solo della capacità di mutare forma a piacere, ma di usare i mostri che provengono dai sogni per combattere, è esatto? Sennò, come potrebbe riuscire a distruggere tanti nemici da solo?
La figura del Sovrano Aleshanelsi, poi, è quella di un vero cattivone fantasy: stringe un patto con un demone pur di ottenere i suoi scopi, seguendo una profezia che secondo lui preannuncia la sua totale vittoria. Ma un lettore di genere come me sa bene che le profezie sono armi a doppio taglio: chissà che non gli si ritorca contro, prima o poi.
Bellissima storia. Alla prossima!