Ed eccomi finalmente qui.
Parto da questo: non sono un'esperta Grindeldore. Ne ho scritto e letto ben poco, ma poi tu mi spunti fuori con questa cosina, e ci metti in cima anche il mio nome, e come potrei non invertire rotta e iniziare a leggere, soprattutto sapendo già che questa storia mi regalerà emozioni intensissime?
Lo so perché ho già letto degli spezzoni, lo so perché la scrivi tu... e adesso inizio a leggerla per davvero, altrimenti mi perdo nei miei discorsi e la recensione la finisco domani xD
Inizialmente pensavo di procedere con una delle mie solite modalità, ma poi mi sono detto che questa volta ci vuole un discorso, un discorso per bene, anche perché davvero dovrei citare ogni singola frase della storia e non mi pare il caso...
Partiamo dal principio: la descrizione di Albus nella sua stanza: lo specchio, l'armadio, il fiato ansioso di Elphias, quel desiderio di grandezza nascosto dietro al compiacimento per la devozione dell'amico... e la frustrazione, la frustrazione nel sapere (o nel credere) che quella grandezza non arriverà mai, perché lui rimarrà confinato fra le mura di casa. I commenti dei professori mi sembrava di sentirli risuonare nella mia testa e... sei incredibile, sul serio!
E la descrizione dei suoi sentimenti verso la sorella, poi! Insomma, hai reso perfettamente l'idea: lui l'ama, l'ama davvero, ma desiderava altro per sé stesso... sperava che Kendra rimanesse a badare a lei mentre lui guadagnava quella gloria che sempre aveva desiderato. Insomma, è perfetto, tutto così reale, tutto così vero da far venire i brividi!
E poi il rispetto, oserei dire la devozione che gli studenti di Hogwarts sembrano avere nei suoi confronti. Lui è Dumbledore, lo stesso che fra un centinaio d'anni sarà considerato il mago più potente del mondo, e già si vede in questo diciassettenne. In questo modo cordiale di rapportarsi alle persone e in quel velo di arroganza che solo il suo cuore spezzato, a tempo, saprà eliminare... insomma, avevo detto di non essere in grado di scrivere qualcosa di serio, ma con te non si può mai sapere :)
Anche il rapporto con Aberforth lo trovo azzeccatissimo. Ancora non c'è l'aperta ostilità che si avrà in futuro, dopo la morte di Ariana, ma già si vede una distanza dovuta all'egocentrismo di Albus, che sicuramente sta alla base del definitivo distaccamento futuro.
... I baci con Elphias. Non me l'aspettavo, sai? Ma ci sta, mi piace.
Insomma, il rapporto fra questi due è contorto e complicato, ma lo stai gestendo benissimo!
E per concludere mi concentro sul ritorno a Godric's Hollow, dicendoti che è semplicmente sublime. Il confronto fra i fratello Dumbledore è così realistico che sembra di vederli, mentre camminano uno di fianco all'altro trascinandosi dietro i propri bauli, scambiandosi giusto quelle poche parole...
La cosa che più ho amato di tutto quanto? (se escludiamo il tuo stile, s'intende, perché hai veramente raggiunto il massimo apice di splendore con questo capitolo!)
La caratterizzazione. Sai che sono un amante dell'introspezione, dell'analisi dei personaggi, delle descrizioni e dei pensieri... e qui ho letto così tanto in così poche parole che tutto questo mi ha emozionata, sul serio. Lui è Albus, è tremendamente Albus, con tutti quei difetti che aveva da ragazzo e che la vita gli ha insegnato a sopprimere almeno in gran parte. Spesso gli autori commettono l'errore di dipingerlo come l'allegoria della saggezza e della perfezione, qualcuno che non sbaglia mai e che ha sempre la soluzione fra le dita, tu invece ne mostri anche i difetti. Mostri la superbia, l'orgoglio, l'egocentrismo... e questi difetti di cui ci rendi partecipi, sono proprio loro a renderlo reale in maniera impressionante.
Sono ripetitiva, lo sono sempre, ma certe cose vanno dette e ripetute mille volte, perché davvero non saprei in che altro modo complimentarmi a dovere per il lavoro che hai fatto.
Una meraviglia, e non scherzo, ti sei proprio superata!
Passerò presto dal secondo capitolo ♥
Ti voglio bene,
Wynne |