Toc toc...
In cronico ritardo, ma eccomi qui <.<
Et donc all'inizio temevo di aver perso il filo...
Non riuscivo assolutamente a ricordare chi fosse Colin. Non lo associavo a nessun cognome, a nessuna band, a nessuna faccia. Fortunatamente poi è spuntato un rassicurante Gem e io ho collegato le due cose.
Passiamo alla prima scena, breve ma cruciale.
Finalmente comincia a delinearsi il bivio anche per Cass e la fatidica domanda: ma è amore?
Nel suo tentativo di rispondere a questa domanda mi sembra più tenera che mai, specie quando cerca un termine di confronto, di paragone, in un' altra persona, un amico con cui ha un rapporto molto intimo e a cui può fare una domanda cruciale e filosofica: da cosa si riconosce l'amore? è una sensazione? è un'emozione...e basta? Come si manifesta a livello fisico e psivologico?
Arriva persino a considerare quelle specie di "sintomi" che si ritrovano nei romanzetti Harmony cercando un linguaggio del corpo che ne sveli la natura, con un occhio un po' scientifico, come hanno tentato a suo tempo decine di scrittori dell'Ottocento, in pieno Positivismo, che tendevano a indagare anche la sfera della psicologia e dei sentimenti in chiave scientifica-medica, in primis Zolà e Flaubert (sono fresca di lettura della sua Bovary e ti assicuro che è uno strazio, anche se magnifico, ma è tremendo leggere ogni "sintomo " dell'infelicità di Emma Bovary che è una "malata d'amore" a livelli patologici gravi!!! O.O ).
Si tratta di un piccolo accenno, ma è comunque un momento di smarrimento che lascia perplesso anche Colin che cerca timidamente di spiegarle che non c'è niente di razionale, sintomatico, lineare nell'amore.
è come se Cass volesse convincersi che quello che prova per Noel potrebbe essere amore, o forse no, vuole convincersi che non lo è proprio perchè non riesce a etichettare così i propri sentimenti.
Diciamo anche che noi siamo stati abituati ad una visione idilliaca dell'amore almeno quanto negli anni venti c'era l'idea del
Sogno americano e della famigliola perfetta, piena di volti sorridenti, di casti baci alla moglie, di lunghe corse e passeggiate con due splendidi bambini occhi azzurri e capelli biondi, insomma perggio delle pubblicità del Mulino Bianco.
Non credo che lo smarrimento di Cass derivi da questo, in fondo lei sembra sapere benissimo che la vita non assomiglia nemmeno un po' alla copertina patinata di un cartello pubblicitario. Eppure il suo vissuto con Noel è di quanto più lontano ci sia da una relazione stabile...
Molto azzeccata l'immagine della spia, divertente il gioco di scherzi fra i due, compresi la finta indignazione di Gem per essere stato svegliato ad un'ora improponibile, precisando che nemmeno un'amante l'avrebbe mai fatto ghghghghgh
Ti dirò che quando ho letto Lou mi hai fatto prendere un colpo: NON SI FA!
Pensavo stessi parlando di Lou Reed, che diamine! ù.ù Aehm...
Passiamo al tuo Jack, Jack Frusciante, un mito a detta di molti, ma io parlo per sentito dire.
Non ho familiarità con i Red Hot Chili Peppers benchè uno dei miei migliori amici sia un fissato e mi abbia fatto copie e copie dei loro CD, compliations, insomma ha fatto un po' di tutto per rifilarmi la loro discografia in tutte le salse.
Ma a parte a qualche loro canzone piuttosto famosa come può essere "Otherside" o "By the Way" non sono riuscita ad affezionarmi più di tanto. Eppure è bastato il modo in cui hai presentato il personaggio a stregarmi.
Mi ricorda tantissimo il Dean di "On the Road", Keruac, con quel comportamento sconclusionato, quelle affermazioni che ti lasciano a bocca aperta, riflessioni a mezza voce, spiazzanti a cui non si sa cosa rispondere, non si sa se si deve rispondere, insomma lasciano un po' sconcertati, specie vaneggiamenti come "Toni viene pagata perchè una lente le succhi l'anima per poi gettarla in pasto a persone sedute su un divano, a quanto pare a cui ne manca una"
(a proprosito, per quella frase consiglierei "a cui, a quanto pare, ne manca una" suona meglio).
Mi ricorda tremendamente un dialogo di Keruac che ti posto qua sotto:
"Cazzo, amico, so benissimo che non sei venuto da me solo perchè vuoi fare lo scrittore, e d'altra parte che ne so io della scrittura, se non che bisogna darci dentro con l'energia di un anfetaminico"
"Si, certo, so esattamente cosa vuoi dire e in realtà me li sono già posti questi problemi, ma quello che voglio è la comprensione di quei fattori che se si dovesse fare assegnamento sulla dicotomia schopenhauriana per ogni cosa intimamente compresa..."
Insomma, il tuo Jack lo ho immaginato esattamente così, come se fosse in grado di porsi questi quesiti mentre gli altri non riescono a capire e lo etichettano come "il delirio di un eroinomane".
Per questo apprezzo molto anche il comportamento di Cass che non lo ferma, non vuole chiedersi se è moralmente giusto o sbagliato aiutarlo nel mentre si inietta la roba (Oh Brown Sugar, per dirla alla Rolling Stones), semplicemente lo fa, perchè davanti ad un personaggio del genere non pensi a quello che è giusto o sbagliato ma a quello che è più naturale.
Emozionante per me leggere anche la parte dell'iniezione, ben studiata, realistica e non impressionante come capita quando si vuole rendere la scena, in letteratura o nel cinema che sia, piuttosto una specie di rito sacro e anche per questo ho amato la tua similitudine, il Frusciante-sciamano.
Insomma non riesco a vederci niente di squallido, non riesco ad appellarmi al solito pregiudizio "adulto" che lo definirebbe "gioventù bruciata". Un modo come un altro per poi trasformare tutto in musica, in un'opera, e tutto ciò che brucia è una vita, al servizio della cosìdetta "arte". Che poi ne sia valsa la pena, beh, quelli sono fatti suoi.
Invece in Cass riaffiora un ripensamento, non vorrebbe portargliela quella chitarra e alla fine lo fa lo stesso, "per deformazione professionale". Il meccanicismo di quell'atto mi ha colpito, non so se in positivo o negativo e non so spiegare perchè e così risparmio un bel po' di righi che avresti dovuto leggerti U.U
Quanto agli stereotipi su Britannici e Americani, nonostante io non creda troppo negli stereotipi, quella scena che vede Cass tremendamente di fretta e un Flea mattiniero e ciarliero che si risente delle maniere brusche della scozzese, mi ha fatto sorridere: è un modo come un altro per non banalizzare i due personaggi e rendere un "au revoir " una scenetta che mette molta tenerezza anche se di tenero non ha niente :)
E infine il ritorno, "back to home" più o meno, un momento di imbarazzo, poi di incredibile felicità, "espansività" (mai parola migliore, in fondo si sa com'è l'entusiasmo di Ourkid, va e viene anche se è sempre fracassone come una banda di paese) e poi il gelo di Noel che con la sua apatia spiazza tutti si, ma lei, per una volta non se l'aspettava e forse nemeno noi lettori. Forse Cass pensava che con lei Noel sarebbe stato diverso, più caldo e meno "british".
Un punto in meno per lei; adesso sarà ancora più difficile chiamarlo amore.
Ebbene, dopo averti annoiata con i miei sproloqui te saluto, chica! *___*
Splendida as usual ù.ù
Misa
|