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Autore: Carys    19/04/2004    0 recensioni
A hope beyond the shadow of a dream. (Una speranza oltre l'ombra di un sogno.) KEATS, Endymion
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A chi vaga nella

solitudine della sua casa

A chi sa disobbedire

alle tacite leggi della borghesia.

 

 

 

CASTELLI DI RABBIA

 

 

 

L’uomo guardò la scacchiera.

A fatica si distinguevano le pedine bianche da quelle nere.

Il tempo aveva annerito ogni cosa.

La sua anima, la sua casa, la sua preziosa scacchiera.

Prese la regina e la rigirò fra le sue dita.

Abbozzò un malsano sorriso.

Era ora di cominciare la partita.

Posò la pedina.

Fece la sua prima mossa …

 

***

 

“Esiste qualcosa di più terribile di un ritorno che non riesce a compiersi?”

Lo sguardo, alle parole della ragazza, cominciò a vagare fra l’erba e le scorse subito.

Le tre pietre tombali sul pendio che guardava la brughiera: quella di mezzo, grigia e quasi sepolta sotto l’erica, la tomba di Tom; quella di Body, che l’erba e il muschio crescente ai suoi piedi cominciavano appena a inverdire, e infine quella di Mary, ancor nuda.

Mi indugiai fra di esse, sotto quel benigno cielo: guardavo le farfalle notturne svolazzanti sull’erica e le campanule, ascoltavo il soffice vento frusciante tra la verdura, e mi domandavo stupito come mai qualcuno potesse fantasticare d’inquieti sonni, per coloro che dormivano in quella terra tranquilla.

“Ora sono insieme”

“ E’ l’unica cosa che ci può dare conforto?”

“Noi abbiamo bisogno di conforto?”

“Io li conoscevo appena, mentre…”

“Io li ho conosciuti solo attraverso i miei ricordi confusi, loro per me sono sempre stati i personaggi di una storia che prendeva vita solo fra le pagine del mio libro…”

“Ma loro sono esistiti, per te… anche se per poco”

“Devo molto a loro “

“Gli devi una vita..”

“La loro ?”

“La tua.”

Harry , pronunciando quelle ultime parole, si voltò verso la ragazza. I capelli mossi dal vento, gli occhi lucidi e la mano saladamente ancorata alla spalla destra. Harry si morse il labbro inferiore, mentre la cicatrice bruciava ancora…

 

***

 

Cara, dolce, angelica Carys,

  Abbi cura di te. Ogni volta in cui crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possa fare. Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti.

E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso ma siediti e apetta. Rspira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, apetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va dove lui ti porta.

                                 Con infinito amore,

Body, Mary e Tom

 

 

“Sembra impossibile che l’abbiano scritta per me tutti insieme.”

“Erano lontani ma non ancora divisi”

“Si sono riuniti un’ultima volta solo per me.”

“Per te si sono riunite molte genti.”

“Non so se merito tanto…”

La pioggia scendeva lieve sulla brughiera. La torre del castello si elevava in mezzo alla nebbia oscura e imponente. Il ticchettio incessante sulle vetrate distrassero Carys dalla sua lettura.

“Non mi sento speciale”

“Neanche io mi sentivo speciale una volta. “ Harry portò istintivamente le dita sulla cicatrice.

“Io ho sempre saputo invece, sono stata educata solo per questo, ma come posso uccidere una persona che scriveva cose colme di tanta speranza.” Disse Carys stringendosi la lettera ingiallita al petto.

“Il Tom che scrisse quella lettera non esiste più. E’ solo un ricordo.E’ solo il personaggio di un racconto.” Harry avanzò verso la libreria e ne astrasse un volume molto spesso rilegato di pelle rossa. Su di esso brillava in lettere dorate il titolo: Castelli di rabbia.

“Non era invenzione.” Carys prese il libro dalle mani di Harry e poi proseguì “Ciò che scrivevo era tutto vero. Era la visone offuscata del mio passato, del loro passato…”

 

***

 

La regina e la torre.

L’uomo li guardò.

Sospirò profondamente.

Una lieve coltre di nebbia uscì dalle sue labbra.

Il freddo era insopportabile.

La casa era troppo vecchia.

Ma la sua partita era importante.

E fece la sua seconda mossa.

 

***

 

Carys si sedette e chiuse gli occhi.

Dall’altra parte del mondo , un uomo anziano faceva la stessa cosa davanti ad una scacchiera annerita.

 

***

 

TRE ANNI PRIMA

 

La piuma scorreva rapida sulla carta immacolata. Gli occhi di una giovanissima ragazza scorrevano su di essa  concentrati e impensieriti. Accanto a lei un altro centinaio di fogli di pergamena scritti fitti fitti erano disordinatamente  adagiati su di una sedia.

Body, Mary, Tom.

Quei nomi apparivano più di una volta su quelle pagine.

Quei nomi erano i personaggi di un libro.

Quel libro era una storia.

Ma quella storia era reale.

E questo nessuno lo sapeva.

A pochi passi da quella situazione un uomo e una donna giocavano a scacchi.

“Ci siamo anche noi nel tuo racconto ‘” disse con fastidiosa ironia il non più giovanissimo distinto signore.

“Voi non fate parte di questa realtà, non ancora perlomeno.” Rispose la ragazzina senza distogliere la sua concentrazione dallo scritto.

“George non importunarla. “ disse con voce stridula la donna mentre faceva la sua mossa.

“George non importunarla, George non disturbarla, George non fargli pesare il fatto che ha avuto…” ma l’uomo non fece in tempo a finire la fase. La giovane ragazza si era alzata di scatto.

“ George,potresti cercare di farla finita”disse questa con una mal riuscita imitazione dell’uomo.

Lui la guardò contrariato. Lei prese i suoi fogli e uscì dalla stanza facendo sbattere l’imponente portone della sala.

“ Non dovresti comportarti così con lei!” disse la donna quasi sussurrando

“Non mi piace quella ragazza, non mi è mai piaciuta dal giorno in cui l’hai portata qui. Ci porterà un sacco di guai. Lui verrà a cercarla.”

“ Non crederai mica alle dicerie della gente”

“Lui è ancora vivo. Quegli uomini incappucciati …. E’ lui che li guida.Lui la vuole.”

“George, “lui” è morto.”

“ No cara Mary. Lui è ancora su questa terra , non so come ha fatto e ne il perché. L’unica cosa certa è che ha paura di quella pazzoide dalla memoria corta, e la vuole morta.”

“ Carys non è pazza.”

“No, poverina hai ragione.” Disse quest’ultimo con falsa gentilezza.

“Come ti sentiresti tu se avessero sterminato la tua famiglia, se avessi perso la memoria in modo irrecuperabile e fossi stato portato a vivere in un castello lontano da tutto e da tutti con tua zia, di cui ovviamente non ti ricordi niente, e il suo insopportabile marito ??”

“Non ha perso la memoria del tutto. Come spieghi il libro che sta scrivendo?”

“Lei non ricorda, ha delle visioni sul suo passato, ma non sa che si tratta di quest’ultimo. Lei scrive il racconto di persone che secondo lei non sono mai esistite. Non può neanche lontanamente immaginare che sta scrivendo la storia mia e dei miei fratelli.”

“E come le spieghi le visioni? No, non dire nulla, te lo spiego io. Il tuo adorato fratello maggiore è ancora vivo. E’ stato lui a sterminare la famiglia di Body. Tutto per arrivare a Carys. Lui vuole conquistare il mondo dei maghi e sa perfettamente che la ragazzina è l’unica che con il suo potere divinatorio può fermarlo. Se lei formula la seconda profezia e scopre l’unica arma in grado di fermarlo per lui sarà la fine. Tuo fratello continua d avvicinarsi e mette in confusione i poteri di Carys, che invece di vedere il futuro vede il vostro passato.”

“ E’ incosapevole del fatto che Body, Mary e Tom siete veramente tu e i tuoi fratelli ma soprattutto inconsapevole del fatto che Tom, il bravo e dolce ragazzo del suo racconto è in verità suo zio e che vuole ucciderla”

“Non credo Tom capace..”

“Lui non è il Tom che conoscevi, il potere gli ha dato alla testa”

“ Mi sembra ieri che prima di morire aveva chiesto a Body di fargli cullare Carys un’ultima volta” le lacrime cominciavano a rigare il volto della donna.

“ Tom è veramente morto. Quello che noi temiamo si chiama Voldemort…”

 

***

L’uomo prese il cavallo.

Il muso era scheggiato.

Era diventato grigio.

Fu posato anch’esso sulla scacchiera.

La terza mossa era fondamentale.

Si stava avvicinando.

Lo sentiva.

Aveva imparato a conoscere quell’atmosfera.

 

***

 

“Mi sembra ancora di vederli sai.” Disse improvvisamente Carys guardando Harry sedersi accanto ad una tavolino.

“Loro si sedevano sempre dove sei tu adesso e giocavano a scacchi per ore”

La pioggia continuava a cadere sui campi di erica.

“Zio George diceva sempre che la vita è come una partita a scacchi e bisogna sapere giocarla. Quando mi trasferii qui lo credevo un’orco.”

“Chi?” chiese Harry come risvegliandosi da un torpore

“Mio zio. Non gli andavo molto a genio. Ma non era cattivo.Per colpa mia si era trovato coinvolto in qualcosa più grande di lui”

“Non ti devi sentire incolpa”

“E’ come se li avessi uccisi io.”

“Ma non è così”

“Li ha comunque uccisi una persona con cui condivido un legame di sangue.”

 

***

 

DICIASSETTE ANNI PRIMA

 

La luna si scostò dal cielo e fece spazio al sole. L’alba investì i popoli e le genti. I cani ulularono, gli uccelli cantarono. La nebbia ovunque si dissolse. La neve ovunque si sciolse. Il gelo dell’incomprensione scomparve finchè fu di nuovo notte. La luna tornò in cielo e il freddo tornò a popolare le terre, mentre il pianto di una neonata riempiva un castello immerso nella brughiera e tre fratelli si abbracciavano. Allora il sole sorse di nuovo e tutti seppero che qualcosa quella notte era accaduto e in quell’abbraccio fraterno qualcuno l’avrebbe temuto.

 

***

 

La scacchiera ospitava silenziosa la partita.

Le pedine scorrevano senza far rumore.

L’unico suono era il respiro smorzato dell’uomo.

Nell’ombra la sua personale battaglia contro se stesso proseguiva.

Quella partita era importante.

Quella partita sarebbe stata l’ultima.

 

***

Ron ed Hermione entrarono nella stanza. Harry guardava davanti a se senza fissare un punto preciso. Carys si era addormentata stringendo il suo libro fra le mani.

Remus che li aveva raggiunti fece cenno di svegliarla.

“Che succende?” disse assonnata mentre Ron la squoteva.

“Dobbiamo andare.”

“ E dove andiamo?”

“ In Francia. Hagrid conosce un pastore della Provenza che può nasconderci.” Detto ciò Remus uscì dalla stanza seguito dai quattro ragazzi. Moody li attendeva vicino alla cancellata principale del castello. Era ora di fuggire. La carrozza partì per la strada sterrata mentre il castello diventava sempre più piccolo e così la rabbia che conteneva…

 

***

L’uomo strinse in una mano l’alfiere.

Lo posò sulla scacchiera.

La sua ultima partita era terminata.

E lui aveva perso….

“Dove sono diretti dunque.”

“In Normandia, vogliono raggiungere il sud della Francia.”

Detto ciò l’uomo abbassò lo sguardo e aspettò.

Aspettò la fine come la si aspetta tuuta la vita.

Poi un lampo di luce verde invase la stanza.

George cadde a terra.

Aveva perso la sua ultima partita.

Aveva perso la sua vita.

Aveva perso la sua piccola Carys.

 

 

“Se avessi capito allora che

la prima qualità dell’amore

è la forza gli eventi probabilmente

 si sarebbero svolti in modo diverso.”

 

(Susanna Tamaro,Va’ dove ti porta il cuore)

  
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