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Autore: R Artemis    24/03/2012    1 recensioni
Fu solo allora che Chris lo notò. Shannon non portava occhiali scuri o altro a coprirgli gli occhi. Vide il suo sguardo per la prima volta: occhi di uno strano verde scuro con venature color nocciola la fissavano, osservavano e penetravano i suoi occhi, disarmati contro la forza dell'osservatore.
Segnati da tratti di sofferenza, ma anche di dolcezza, sembravano aver immobilizzato il mondo circostante.
Christel si ristabilì da quei pochi secondi che le erano parsi infiniti e riprese il suo pezzo.
Prese tra le mani il nastro rosso che portava al collo, con legata una chiave, e la pose intorno al collo di lui.
Gli si avvicinò, e sempre tenendo lo sguardo fisso su quello di Shannon, poggiò le sue piccole labbra sulle sue, sfiorandogli il viso con una mano.
Breve, ma dopo aver rubato un battito al cuore della ragazza, il bacio finì, e lei si allontanò da lui correndo nella direzione opposta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera sarebbe stato il nuovo grande inizio per lei e i suoi fedeli compagni: la partenza di tutto.
In realtà, avevano inziato molto tempo prima, ma non esattamente come speravano.
Essendo giovani, con poca esperienza, un sound diverso dal solito che piaceva ai ragazzi, erano stati rifiutati da tante case discografiche. 
Alla fine, trovato qualcuno a sostenerli, avevano iniziato il loro sogno.
Quattro ragazzi, una band.
Tutto quello che desideravano era il loro piccolo mondo, un luogo in cui dare sfogo alla loro energia, qualcuno che ascoltasse e condividesse il loro sogno.
La partenza era stata difficile. Farsi conoscere era stato un duro lavoro, ma ad ogni live i 'seguaci' sembravano aumentare. Erano semplicemente entusiasti per questo. L'unica cosa che facevano era suonare, quello per cui sembravano essere nati.
Eraser Rain: ovvero Sophie, Dom, Chris e Alex.
La straordinario voce che incorniciava quella musica era di Sophie, ragazza che avrebbe benissimo potuto far concorrenza alla più bella modella di Chanel: alta, bionda, profondi occhi scuri ed un fisico da far voltare qualunque ragazzo le passasse accanto.
Christel era la ragazza innamorata della sua chitarra, grazie al suo idolo, il signor Kurt Cobain. Amava la musica più di qualsiasi altro al mondo, quella cura che l'aveva guarita da tanti mali e che non l'aveva mai abbandonata.
Doveva tutto anche a Dominic, suo 'mentore' sin da ragazzini. Il forte suono della batteria era dovuto a lui. C'era uno strano legame ad unire Dom e Chris, quasi fratelli ormai. Dopo tanti anni questo legame si era solo intensificato, così come il loro sogno, cresciuto con loro.
A completare il tutto, Alexander, bassista. Lui era l'anima della band, il suo sorriso. Era lui a far impazzire le ragazzine e i pochi giornalisti che ogni tanto chiedevano loro qualche intervista, trasformando quei pochi minuti in delirio per loro ma puro divertimento per i ragazzi.

Ancora ignari dei cambiamenti che gli avrebbero sconvolto la vita, i quattro davano il loro meglio su quel palco in una piccola città vicino New York. Le persone accorse all'evento saranno state un centinaio, ma per loro era una immensa folla. Il loro obiettivo era cercare di far arrivare la loro musica, cercare di emozionare e far divertire. Poco importava se il numero delle persone era dieci, cento o mille.
Quella sera sembravano aver raggiunto quell'obiettivo.
Entusiasti, si ritirarono dal palco dopo un lungo saluto ai fan.
"Ragazzi, per favore, venite di là. Vorrei darvi una notizia!"
James, il produttore-manager-aiutante, l'uomo che aveva creduto in loro sin dall'inizio, il loro angelo custode.
A passo svelto, i ragazzi seguirono le indicazioni dell'uomo, tranne Chris, la quale tornò nel suo piccolo camerino per riporre la sua cara 'Phobos', una Fender. Quella sera aveva dato tutta se stessa, ed ora era piuttosto stanca. Avrebbe voluto riposare qualche minuto, ma si riscosse ricordando James e l'annuncio. 
Uscì da quella camera in fretta per raggiungere gli altri quando sbattè contro qualcosa. Guardò meglio: forse era 'qualcuno'. 
La ragazza alzò lo sguardo da quei pettorali che si trovava davanti. Era stato uno sbaglio: incontrò quello che forse poteva definirsi lo spettacolo più bello che avesse mai visto. Due occhi azzurri come il cielo e profondi come l'oceano la scrutavano. 
Non erano certo i primi occhi azzurri che vedeva, ma questi erano così dolci e furbi, stanchi e brillanti. Erano un immensità in cui perdersi, incorniciati da un volto angelico. Solo quei capelli che ricordavano molto Goku super sayian lo distinguevano dal tipico volto d'angelo a cui siamo abituati a pensare.
Chris restò immobile osservando quell'infinito finchè lui non sorrise, mostrando anche quest'altra meraviglia.
"Mi dispiace..non volevo.." balbettò la ragazza.
"Tranquilla, tutto bene?" lei annuì, quando improvvisamente si ricordò di ciò che stava facendo prima di incontrare quest'uomo.
Corse lasciando il ragazzo a fissarla finchè non raggiunse James e il resto della band.
"Eccoti finlamente!" esorsì Dom vedendola arrivare.
"Bene, ora che ci siamo tutti, posso iniziare. Come avrete visto anche voi, il numero dei vostri fan sta crescendo, a dispetto delle aspettatve di alcuni pezzi grossi..sono molto fiero di voi, state facendo un ottimo lavoro. Ma abbiamo deciso di andare avanti, vorremmo cercare di farvi conoscere anche attraverso la televisione. Abbiamo intenzione di montare il vostro primo videoclip!"
I ragazzi si scambiaro sguardi increduli, cercando di capire se magari quello era semplicemente uno scherzo, o se il loro fidato James stesse dicendo la verità. Davvero si sarebbero spinti così in là? Avrebbero fatto questo enorme passo? 
"Ehi non sto scherzando..questa sera ho invitato anche il vostro futuro regista per vedervi all'azione.."
Ora James poteva percepire l'entusiasmo dei quattro musicisti. Nei loro occhi e nei loro sorrisi era visibile la loro felicità, quasi palpabile.
"Ci stai prendendo per il culo, vero?" Dom ruppe questo silenzio.
"No. Ragazzi state andando alla grande! Non Ditemi che non ci avete mai sperato.."
"Sperato, ma mai creduto davvero" pensò Chris ad alta voce.
"E invece credeteci perché questa è la realtà!"
"Andró in televisione!" disse, o forse sarebbe meglio dire 'gracchió' Sophie. L'esibizionismo era uno dei suoi pregi, o difetti, dipende dai punti di vista. 
Mentre tutti erano ancora presi dall'entusiasmo della nuova notizia, la porta della stanza si aprì lentamente e ne entró indisturbato un ragazzo alto, dai capelli biondi, che sorrideva beato guardando il cellulare, un BlackBerry, tra le sue mani.
La prima a notare il suo arrivo fu Chris, il quale sguardo incontrò inevitabilmente il suo, di nuovo. Il ragazzo le sorrise e un piccolo brivido la percorse. 
"Oh, stavamo aspettando proprio te! Ragazzi, vi presento il vostro regista, Bartholomew Cubbins."
  
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