Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: Fluxx    24/03/2012    3 recensioni
Schiuse piano le labbra, inumidendole appena con la lingua mentre rifiniva la sua bocca, immaginandosi di poterla sfiorare, accarezzare, baciare e mordere quelle labbra così perfettamente imperfette...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Your beauty cascaded on me
In this white night fantasy.”



Era mattino. La pioggia era cessata e i deboli raggi del sole filtravano attraverso la finestra, posandosi sul viso dell'artista.
“.. Mmhhh...” Si lamentò appena lui, rinvenendo dal breve – e scomodo – sonno. Aveva passato la notte su quella sedia e, con le braccia conserte sul tavolo, era crollato poco dopo. Si tirò lentamente su, passandosi le mani sul volto ancora segnato da quel sonno terribilmente scomodo e tormentato. Tormentato perché aveva sognato, sognato di
lui.
A proposito di lui... Si alzò e raggiunse il retro della bottega, trovò Ezio ancora nel letto che dormiva. Sorrise e si avvicinò per rimboccargli le coperte, in quanto completamente a terra. Lo osservò in silenzio, quando dormiva sembrava ancor più un angelo di quando era vestito di bianco. Il
suo angelo.
Leonardo non resistette così allungò una mano e gli sfiorò la tempia e la guancia in una lenta e dolce carezza: era caldo.
“... Leonardo..?!” Rinsavì lui, aprendo piano gli occhi.
L'artista sussultò, ritirando la mano. “Ti deve essere salita la febbre, scotti.. Sto andando dal dottore a prenderti qualcosa.
“... Mhh...” L'Assassino richiuse gli occhi.
“Torno tra poco...” Disse prima di tornare di là a prendere il cappello rosso. Il suo sguardo cadde sui vari disegni sul tavolo, molti dei quali riguardanti Ezio. Sospirò e si curò di rigirarli tutti dalla parte bianca e, dopodiché, messo il capello in testa uscì.

Ezio non riuscì a riaddormentarsi, si girò un paio di volte nel letto ma poi decise di alzarsi. Sentiva la ferita al basso ventre tirare tutta.
'Che male..' Pensò.
Raccolse la camicia dalla sedia ma la riscoprì sporca di sangue. Sospirò e si guardò intorno, grazie al cielo Leonardo ne aveva qualcuna così ne prese una bianca e la infilò, chiudendola solo per un paio di bottoni. Si portò una mano al viso, stropicciandosi gli occhi, poi raggiunse la grande tavola: vi erano un paio di bicchieri e una bottiglia. Si versò un po' d'acqua e si mise seduto, in attesa che Leonardo tornasse. Gli venne la geniale idea di buttar l'occhio sui vari fogli sul tavolo e di curiosare tra i suoi progetti così cominciò a scostare i fogli bianchi da sopra quelli scritti. Capiva ben poco gli appunti dell'artista, era davvero un genio quell'uomo.
Gli cadde per sbaglio uno dei tanti fogli 'bianchi' a terra. Imprecò e si sporse dalla sedia per raccoglierlo quando notò il disegno che vi era sopra: raffigurava un Assassino. Raffigurava lui, Ezio. Lo tirò su e lo osservò per qualche istante, il suo sguardo lesse veloce le poche righe scritte accanto.
'Vorrei un angelo per un momento d'amore. Vorrei essere il tuo angelo stanotte.'
L'Assassino rimase interdetto, sentì per un'istante un'ondata di imbarazzo pervaderlo, non capì bene cosa quel disegno e quella frase significassero... Probabilmente stava viaggiando troppo con la mente.
'Ora si è messo a fare anche il poeta..?!' Pensò, sdrammatizzando... Eppure il suo cervello non riusciva a elaborare una spiegazione meno contorta di quella che poteva essere di Leonardo che avesse una cotta per lui. Inspirò e si guardò intorno, poi tornò ai fogli sul tavolo e a curiosare tra gli altri. Quel che scoprì lo sconcertò: quel disegno non era l'unico che lo riguardava, ve ne erano molti altri. Com'era possibile? Tutti seguiti da frasi più o meno come quella del primo.
L'Assassino cominciò a sentirsi realmente a disagio. Si alzò, raggiungendo il retro della bottega e raccattando le sue cose. Non stava decisamente bene, aveva bisogno della medicina ma dopo ciò che aveva visto si sentiva strano... Non aveva mai pensato a Leonardo come un possibile 'amante'. Mai.
Si avviò all'uscita proprio quando la porta della bottega si aprì e si ritrovò l'artista davanti.
“Oh, Ezio.. Ma dove stai andando, devi riposare! Non sei in condizioni per andartene in giro da solo conciato a quel modo.”
Ezio trattenne il respiro per qualche istante, scrutando nei suoi occhi.
Leonardo riuscì a trattenere il suo sguardo tranquillamente, certo che i suoi sentimenti erano ben nascosti agli occhi dell'Assassino.
“Ezio??” Gli appoggiò una mano sul braccio, facendo per condurlo nuovamente di là, ma il fiorentino scostò in malo modo la sua mano.
“Non toccarmi Leonardo.” Mormorò.
“Ma che.. Stai dicendo? Che ti prende?” Gli domandò, preoccupato. Che era successo?
L'Assassino fece per passargli accanto, per uscire, ma Leonardo lo fermò nuovamente.
“Ti ho detto di lasciarmi!” Disse, alzando appena la voce e facendo per spingerlo via. Tuttavia, una forte fitta al basso ventre, lo blocco. Il dolore gli percorse velocemente l'intero corpo, fino a provocargli una tremenda scarica nel cervello. Si inginocchiò a terra, piano, mentre l'artista si accovacciò piano con lui, accompagnandolo.
“Te l'ho detto che non devi fare di testa tua, in queste condizioni!” Alzò la voce anche il biondo, questa volta, canzonandolo.
I due si ritrovarono praticamente a terra, Ezio tra le braccia di Leonardo.
L'Assassino incrociò nuovamente lo sguardo dell'artista, per lunghi ed interminabili istanti. “Perché non me l'hai mai detto?” Chiese allora, interrompendo il silenzio.
“C-cosa..?” Domandò il biondo, alzando le sopracciglia, mentre il suo sguardo iniziò a tremare appena, sentendosi incapace di sostenere quello di Ezio ulteriormente.
“Non hai proprio nulla da dirmi, Leonardo?” Insistette allora l'altro.
“N-non... Non credo, cosa..?”
“Quei disegni, Leonardo... I disegni.” Mormorò appena.
L'artista sentì un colpo al cuore. Li aveva visti? Dio santo... “I-io...”
“Vado.” L'Assassino cercò di alzarsi ma non vi riuscì. Gemette di dolore, con le braccia di Leonardo che ancora lo sorreggevano.
“Ezio io ti amo.” Sputò fuori, il biondo, tutto d'un fiato.
L'altro sentì un vuoto allo stomaco, poi sgranò gli occhi non appena si ritrovò le labbra dell'artista premere contro le sue. Gli strinse le braccia, per qualche istante, prima di rilassarsi e socchiudere gli occhi. Sentì un'invadente ondata di imbarazzo pervaderlo ma, insieme ad essa, anche una sensazione piacevole che, da una parte, lo spaventò.
“C-credo... Che anche tu mi piaccia..” Sibilò l'Assassino, confuso.
“Non andare via, Ezio... Hai bisogno di cure, lascia che io ti possa stare vicino..” Sussurrò, prima di schioccargli un bacio sulla fronte.

Fine.


   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: Fluxx