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Autore: NanaY_    24/03/2012    1 recensioni
Lettera di una ragazza alla propria madre defunta. Così, scritta in un momento di ispirazione lampante e senza aver corretto gli errori.
Enjoy it.
"Ciao Mamma,
salutami Sid Vicious semmai dovessi vederlo ma non dirlo a Giò.
"
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi è stato detto che era una stronza, non so se sia la verità.
Mi è stato detto che spesso faceva i dispetti, che aveva la battuta pronta. 
Però mi è stato detto che aveva sofferto tanto.

Ebbene, può risultare strano se decido di credere ad una delle cose sopra elencate? Può sembrare incoerente? O da moralista? O da disperata? Non lo so proprio. Penso solo sia da persone troppo sensibili fare ciò che faccio io ogni sera. Scrivere lettere con indirizzo presso il Paradiso. A una persona che non ho mai conosciuto. Conosciuta solo dalla bocca di altri, aver accarezzato il suo viso solo tramite foto. Davvero triste e deprimente. Ma non ho altro modo, non ne ho mai avuto.

Mi è stato detto che era davvero bellissima. Ma non ne hanno avuto motivo, perché me ne sono resa conto da sola. Nelle foto, aveva guance tonde e rosee, labbra carnose e ciglia lunghissime.
Però mi è stato detto che aveva sofferto come un cane.

Può essere considerato stupido, o da pazzi, scrivere per lei? Scrivere lettere e riempire quaderni per tenerla aggiornata sulla mia vita. Cercare consigli a chi ormai non c'è più, è da idioti?
L'ho raccontato anche al mio Principe, mi ha detto che non devo farmi di questi problemi e che, quando non le scrivo, non devo preoccuparmi perché Lei è sempre vicino a me. Devo credergli?

Mi è stato detto che era una specie di ribelle. Orfana di madre e padre con pochi riguardi nei suoi confronti. Non che non le volesse bene, solo.. Era addolorato per la scomparsa della moglie. E di entrambi, moglie e marito, ancora tutt'oggi non so nulla. E non so nulla dei suoi fratelli, o sorelle, o se ne abbia.

Spesso le racconto della mia favola.
Di come una stupida come me abbia trovato il suo Oji. Di come questi mi abbia accudita. Di come questi mi abbia confortata. Di come questi mi abbia amata.

Mi è stato detto che poi un giorno si è innamorata di un uomo. Un uomo diverso da lei. Un uomo che l'attraeva a causa delle sue origini. L'uomo conosceva la donna come una donna testarda, difficile da tenere a bada. Si erano amati.

Alla sera do voce sempre ai miei soliti quesiti: che cosa direbbe di me la donna dalle ciglia lunghissime e lo sguardo ammaliante?
Spesso e volentieri non so quale sia la risposta, ma spero sempre che sia positiva. Mi sento una bambina. Davvero.

Mi è stato detto che la donna è morta di parto e che devo sentirmi in colpa.
Mi è stato detto che aveva un sorriso al momento della sepoltura.
Mi è stato detto che il bianco era il suo colore preferito.
Mi sono state dette tante cose e credo che dovrei chiuderla qui. Ho da scrivere la giornata di oggi con Giorgio.

Ciao Mamma,
salutami Sid Vicious semmai dovessi vederlo ma non dirlo a Giò.
Ti voglio bene,

Yuki.
Anzi, no.
Bianca.

   
 
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