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Autore: La SeRpE    24/03/2012    5 recensioni
Ciao ragazzi! E’ da molto che non scrivo di The killer kid vero? Bene! Allora vi propongo la seconda serie ! Per chi ha seguito la prima serie, sarà molto facile capire ciò che succede nella seconda! Penso che il primo capitolo sia solo una piccola introduzione a quella che sarà la vera storia nel secondo capitolo. La trama è quasi la stessa… solo che i personaggi coinvolti nel gioco saranno Zack e Jessica. Alla fine Zack dovrà prendere una scelta difficile… ma che salverà la vita a sua sorella e sua madre. Io, ovviamente, metto sempre non per stomaci delicati... anche perchè ultimamente ho scoperto di avere un talento naturale nello scrivere storie che non rientrano in una delle possibili tipologie di storie che propone Efp... e l'ho messo anche perchè non sapevo cosa mettere XD
E con questo concludo! Vi lascio leggere la seconda serie!
La SeRpE
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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 The killer kid… 2

brevissima trama:

Zack Stevens, studente sedicenne, figlio di Iris Cox e di Adrian Stevens, fratello maggiore di Jessica Stevens, in una normalissima vacanza a New York per far visita alla nonna, mentre passeggia in un cantiere dietro la borsa di Wall Street, nota uno strano oggetto...

A quel punto, con la sorellina di soli sei anni, entra nel videogioco… proprio come fece Iris ventiquattro anni prima.
Da lì incontrerà persone molti familiari, sarà costretto a prendere misure drastiche pur di salvare la sorellina dalle grinfie di quei mostri.

Descrizioni dei vari personaggi della storia (dettagliate):

Zack Stevens: Studente sedicenne del liceo. Un ragazzo sciatto, testa calda, ma molto intelligente e ama moltissimo la sua famiglia, in particolare la sua sorellina, grazie al suo carattere da maschiaccio. Alto e snello, i suoi capelli corvini, con un ciuffo che scende lungo il lato destro del suo volto, sono una splendida cornice per quel viso dai lineamenti fini e occhi azzurri, quasi bianchi. Sul labbro inferiore si trova un pearcing giallo fosforescente. Il suo vestiario era molto ricercato, pantaloni a vita bassa con dei cinturoni raffiguranti il simbolo dei dollari, t-shirt colorate, cappello con visiera e infine un bel paio di scarpe fosforescenti.

Jessica Stevens: Frequenta il primo anno di scuola elementare dati i suoi sei anni. Bambina molto vivace e sadica, anche lei molto intelligente, adora il suo fratellone, il quale viene definito da quest’ultima “tonto” a causa del vestiario. Piuttosto alta per la sua età e magrolina, i suoi capelli lunghi e biondi raccolti sempre al lato della nuca e i suoi occhioni blu la fanno apparire, agli occhi della gente, un angioletto… ma nessuno sa che quell’angioletto è in verità una piccola peste. Di solito indossa sempre capi di colore rosa o glicine, colori che lei usa per camuffare la sua vera natura, e scarpe nere.

Adrian Stevens: trentanove anni ed eccellente medico, è il padre di Zack e Jessica Stevens ed è inoltre marito della protagonista della scorsa serie, Iris Cox. Un uomo tranquillo e simpatico, amorevole verso la moglie e la figlioletta, mentre tende a irritarsi spesso con il maggiore a causa del suo comportamento sgradevole nei confronti dei genitori e dei professori. Alto e leggermente robusto, quei capelli biondi alla Elvis lasciano un po’ desiderare, ma i suoi occhi verdi e simpatici annullano gli effetti negativi dei capelli. Solitamente vestito in bianco e scarpe nere.

Iris Cox: La nostra protagonista della scorsa serie è tornata. trentotto anni e bravissima avvocatessa, è la madre di Zack e Jessica Stevens, moglie di Adrian Stevens. Dopo ventiquattro anni dalla sua esperienza avuta all’età di soli quattordici anni, la troviamo felicemente sposata e madre di un giovane adolescente ribelle e una piccola peste. La sua adolescenza è passata, dopo anni e anni di paura, ma oggi ha lasciato tutto alle sue spalle. Alla giovane età di ventidue anni si sposa e diventa madre di Zack, ai suoi trentadue anni arriva Jessica, e ai suoi trentotto… arriva un’amara verità. I suoi capelli sono rimasti quelli di quando aveva quattordici anni, neri, lunghi e leggermente mossi, i suoi occhi sono ancora quei stessi occhi di allora… azzurri e sognanti. Sempre vestita elegante, vanta di una grande conoscenza nella moda, anche se svolge una professione diversa. Il suo carattere è cambiato molto dall’ultima volta che l’abbiamo incontrata, sempre solare e felice all’esterno, ma sempre triste e spaventata all’interno.

Seconda Cheryl: Bambina sui dieci anni, la seconda metà della nostra Iris Cox. Indossa sempre il suo vestitino bianco immacolato sporco di sangue, un paio di scarpe nere lucide e in mano ha la solita testolina di un povero orsacchiotto. Questa bambina può essere sadica, se trova una persona molto debole da torturare prima di ucciderla, può essere buona, con le persone che la aiutano a realizzare il suo scopo, anche se dopo le uccide spietatamente, calcola ogni singola mossa, è molto silenziosa, sa rimanere nascosta senza farsi notare, una bravissima attrice.


 

The killer kid… 2

Strani biglietti


17 Giugno- Mahnattan-7.00 a. m

Nel 2020 nacque la borsa a Wall Street e, la casa in cui abitava mio nonno, fu distrutta.

-Mamma! Dov’è il mio cappello?

-Chiedilo a tua sorella, Zack! Sto facendo le valigie!

-… Uff… Jessica! Hai visto il mio cappello?

-No! Io non vado in giro con quei cappelli da rapper!

-Quella è “arte” sorellina mia! Tu non sai la vera storia dei miei fantastici cappelli!

-Fantastici?! Ho sei anni ormai! So distinguere la bellezza dalla schifezza ormai…

Lei è mia sorella, Jessica, una sottospecie di bambina “adorabile” che, a sei anni, ha sviluppato l’abilità del sadismo.

All’apparenza può sembrare innocua, con quegli occhioni blu e i capelli biondi... ma è il diavolo in persona!

Quel giorno dovevamo partire per New York, per andare a trovare la nonna.

In quel momento mi trovavo nella mia stanza.

Le pareti erano di un verde fosforescente fantastico, il pavimento era tutto grigio con delle venature verdi, il letto era tutto grigio e le coperte verdi, al soffitto, le luci, erano all’interno di un alligatore gigante, i mobili erano affianco al finestrone che affacciava sul giardino, sulle pareti c’erano dei poster di alcuni giocatori di basket, autografati da questi ultimi e per finire, accanto alla porta di trovavano degli scaffali, sui quali si trovavano tutti i trofei vinti da me durante le gare di skate, e nello scaffale centrale, ovviamente, si trovava il mio skate nero con delle fiamme stampate ai lati.

All’improvviso, vidi la porta spalancarsi di colpo e, con l’indice rivolto verso di me, mia madre disse:

-Tu! Hai finito i compiti?

-Compiti?! E' appena finita la scuola e già vuoi farmi fare i compiti?!

-… Poi te li dimentichi! E voglio che l’anno prossimo tu sia il primo della classe!

Tra me e me pensai: sogna…sogna…

-…Si mamma… non ti preoccupare!

-Hai finito di preparare le tue cose?

-Fatto

-Hai pettinato i capelli a tua sorella?

-Ha bisogno di me per pettinarsi quei quattro capelli che ha in testa?!

-Si! E’ compito tuo!

-Uff… e va bene…

Con un urlo chiamai mia sorella, la quale si precipitò in camera mia piangendo.

-Perché piangi?

-P-Perché… il mio orsacchiotto…

-Fammi vedere il tuo orsacchiotto

Jessica posò l’orsacchiotto fra le mie mani e, mi accorsi che non aveva la testa.

-E la testa dov’è?

Mia sorella, piangendo disperatamente, m'indicò il condotto dell’aria.

-Come ci è finita lì?

-I-Io… n-non lo so!

Aprii velocemente l’anta del condotto ed estrassi la testa dell’orsacchiotto.

-Santo cielo… come hai fatto a ridurlo in questo modo?!

- N-Non sono stata io!

La bocca dell’orsacchiotto era completamente stata aperta con un coltello o semplicemente tirando i fili alle due estremità, l’occhio sinistro era appeso a un filo, l’occhio destro era completamente rosso.

Lentamente cercai di aprire la bocca, dalla quale fuoriuscì un biglietto.

-Ma che…

Aprii il bigliettino e lessi: ormai ti ho trovata, non puoi più nasconderti. Se non riuscirò ad avere te, avrò tutte le persone a te care, ma alla fine, io mi vendicherò!

-Ehm… io vado a chiamare la mamma… tu aspettami qui!

Mi diressi verso la camera da letto dei miei genitori, aprii la porta e vidi mia madre.

-Mamma… ho trovato questo biglietto…

-Che biglietto?

Diedi il biglietto a mia madre, la quale fece una strana faccia.

-Dove lo hai trovato...

-Era nel condotto dell’aria…

-… Lo terrò io…

-Ok!

Mi avviai verso la porta, la chiusi dietro di me e sentii mia madre digitare un numero di telefono.

-Va bene… ora devo solo portare le valigie da mio padre!

Scesi le scale velocemente con lo zaino in mano, quando sentii un rumore provenire dallo studio di mio padre.

Lentamente aprii la porta dello studio e, accanto alla libreria, c’erano dei libri per terra.


Iniziai a raccogliere i libri quando, spostandone uno, mi accorsi di un biglietto.

-Ancora?

Lessi:

Legno- 1- 3

-… Che belle parole..... ma il mio quoziente intellettivo non mi permette di capire il messaggio in codice.

Proprio mentre stavo per chiudere la porta dietro di me, sentii un rumore provenire dalla scrivania.

Mi avvicinai alla scrivania e vidi che un cassetto era caduto sul pavimento.

-…Come ha fatto ad arrivare lì?

Raccolsi il cassetto e, mentre cercavo di rimettere il cassetto al suo posto, vidi un altro biglietto nel posto in cui dovevo mettere il cassetto.

-Uffa! Che pizza! Un altro foglietto?

Aprii il biglietto e lessi:

“I will take up what I rightfully yours! You must die!”
(Mi riprenderò ciò che mi spetta di diritto! Devi morire!)

-… Non è problema mio…

-Zack! Muoviti! Dobbiamo andare!

-Arrivo!

Misi il foglietto in tasca e mi diressi verso la porta.

Uscii di casa ed entrai all’interno della macchina.

-Mamma… Hi trovato altri due foglietti… uno diceva che si voleva riprendere ciò che gli spetta di diritto e che uno deve morire…

-Cosa? Dove lo hai trovato?!

-…Era nel posto in cui ci sono i cassetti della scrivania di papà.

-Adrian… ne sai qualcosa?

-Io non so nulla… sei tu quella che da ragazza aveva una sottospecie di calamita per i serial killer!

-… Non può essere ancora lei! E’ morta!

Assistetti a una serie di botta e risposta fra mio padre e mia madre, i quali parlavano di una persona che era morta, che voleva uccidere qualcuno, che era rotolata giù per le scale…

-Di chi state parlando?

-Niente Zack… nessuno…

-Vabbè! Io lo voglio sapere!

-Zack! Non insistere! Ci sono cose che, alla tua età, non puoi sapere! Non insistere!

Guardai sbalordito mia madre, non mi aveva mai nascosto nulla!

-Va bene mamma…

-…Non ti preoccupare… ti racconterò tutto una volta arrivati dalla nonna…

-Io non ti capisco… prima mi urli in faccia dicendo che non sono cose adatte alla mia età, e poi? Mi dici che mi racconterai tutto! … Certa gente…

-Sei senza speranza figlio mio…

-Ahahahahah La mamma ti ha detto sceeeeeemo!

-Stà zitta Jessica! Non mi ha dato dello scemo!

-Allora te lo do io! SEI SCEEEEEEMO!

-…

-Finitela voi due!

Dopo l’intervento di mia madre, partimmo subito per andare dalla nonna.

Dovevamo andare alla metropolitana… non vedevo l’ora che la mamma mi raccontasse ciò che le è successo anni fa! 



Angolo autrice:
Ehy! Cosa ne pensate di questa nuova serie?! Purtroppo non so se riuscirò ad essere costante nell'aggiornare... anche perchè ho già una storia da continuare in questo momento (la tua sabbia, la cosa più bella del mondo). Spero che non sia venuta male! Non siete obbligati a recensire... ma sarebbe comunque gradito ^^ E adesso, un applauso al mio pc che sopporta me e le mie mille storie ogni santo giorno... dato che ho molte altre storie scritte su word, ma che ho paura di pubblicare XD
Per qualsiasi chiarimento, contattatemi ^^

La SeRpE

 

  
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