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Autore: mamicch    24/03/2012    5 recensioni
La vita di una ragazza sta per essere stravolta dalla conoscenza dei
due gemelli dell'Host Club, un mix di emozioni e colpi di scena
saranno sequenze di questa magnifica avventura all'insegna del
limite tra amore e amicizia che verrà comicamente sdrammatizzato
ma non perderà il suo fascino originale che solo una ragazza innamorata può possedere.
Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno
dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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QUEI DUE GEMELLI
Fuga dal safari.

Oggi è domenica e sto in casa a sistemare le ultime cose quando sento suonare il campanello della porta. Vado ad aprire e sull’uscio della porta c’è l’Host Club al completo.
Anemone: «Che sorpresa, posso fare qualcosa per voi?» Chiedo ancora palesemente sorpresa.
Honey: «Anemo-chan, Haru-kun ci ha invitati tutti ad andare al safari dei plebei, vuoi venire con noi?»
Anemone: «Al safari..dei plebei?»
Hikaru & Kaoru: «Sì, quello dove ci sono tutti quegli animali liberi, però a differenza di quello che facciamo noi di solito, non ci trainano con una carrozza e non ci sono animali esotici.» Dicono emozionati.
Haruhi: «Veramente io non ho mai detto che potevate venire.» Bisbiglia il ragazzo con un’espressione seccata.
Anemone: «Sembra divertente, va bene vado a cambiarmi ,ci metterò poco.» Dico sorridendo per poi andare al piano di sopra nella mia stanza. Apro le ante dell’armadio
e tiro fuori un jeans blu scuro stretto alle caviglie e una maglia lunga a maniche corte rossa che ha disegnata sopra la scritta “Manga” in nero.
Dalla scarpiera prendo un paio di scarpe nere con un po’ di tacco. Mi vesto e dopo essermi legata i capelli in due lunghe trecce, prendo la borsa e torno al piano di sotto dove gli altri mi stanno aspettando.
Anemone: «Ho fatto, possiamo andare.» Chiudo la porta di casa e quando mi volto verso di loro noto che si stanno già incamminando tutti,
tutti tranne Hikaru che penso è rimasto per aspettarmi ma a guardarlo bene ha un’aria incantata su qualcosa che apparentemente sembro io,
ma non ci conto poi così tanto infatti mi guardo anche alle spalle per vedere se c’è qualcosa ma non c’è niente. Lo fisso per poi fare un sorriso.
Anemone: «Se stai pensando a quale insulto farmi, te lo puoi anche risparmiare.» Gli dico per poi raggiungere gli altri.
Hikaru: “No, anzi..tutt’altro..” Pensa lui, ma dopo aver scosso la testa si affianca a suo fratello e ci dirigiamo tutti verso la limousine di Tamaki, ha insistito tanto per usare la sua.
Arriviamo al safari in breve tempo. Scendiamo dalla macchina.
Honey: «Taka-kun guarda, da qui si vedono le giraffe!» Dice il ragazzo che era seduto sulle spalle di Takashi.
Haruhi: «A questo punto direi di procedere a piedi.»
Tamaki: «Non temere Haruhi, se un leone tenterà di attaccarti il tuo papìno sarà pronto a proteggerti!»
Haruhi: «A dir la verità io non ti ho chiesto niente, sempai.» A me Tamaki sembra un po’ troppo premuroso nei confronti di questo ragazzo, ma forse è proprio il suo carattere.
Ci inoltriamo tutti nella foresta che non è altro che la riproduzione dell’habitat degli animali. Camminiamo per un sentiero pedonale e ci guardiamo attorno incuriositi.
Ci passano davanti due cerbiatte. Sono bellissime, hanno due occhi così grandi e dolci. Haruhi si avvicina a una delle due, senza paura e le accarezza delicatamente il capo.
In questo scenario così dolce Haruhi mi sembra quasi una ragazza, Tamaki arrossisce nel guardarlo e la cosa mi sembra strana.
A un certo punto la cerbiatta lecca la mano ad Haruhi e subito scatta l’istinto paterno di Tamaki che allontana Haruhi dai due animali facendoli scappare.
Tamaki: «Haruhi, stai bene? Ti ha fatto male?» Dice preoccupato il re degli Host.
Haruhi: «Sempai, guardi che sto benissimo.., però potrebbe anche evitare di far scappare gli animali.» Quando Tamaki sente il rimprovero di Haruhi va a fare nuovamente i funghi in un angolino,
ma Ootori lo trascina ugualmente facendolo tornare al nostro passo.
Da un albero scende un koala che si deposita sulla spalla di Kaoru, il ragazzo si gira e guarda il koala, sorride.
Kaoru: «E tu da dove sbuchi?» Chiede accarezzando il pelo grigio e morbido dell'animale. Tiro fuori dalla borsa la macchina fotografica che mi ero portata appresso, la alzo all’altezza del mio occhio per scattare una foto all’animale,
ma nell’obiettivo vedo Kaoru che gioca con l’animaletto..abbasso l’obbiettivo e guardo i due con i miei occhi.
Anemone: «E’ dolcissimo..» Mormoro a bassa voce, intenerita dalla scena. Hikaru appare dietro di me e mette una mano sulla mia spalla destra, mi fa prendere un colpo infatti sobbalzo leggermente.
Anemone: «Hikaru!» Lo rimprovero guardandolo.
Hikaru: «Cosa stavi dicendo prima?» Mi domanda. Sembra abbia sentito, quindi improvviso.
Anemone: «I-il koala, è dolcissimo!» Gli dico velocemente arrossendo anche un po’ pensando a quello che avevo detto prima riguardo Kaoru.
Hikaru: «Il koala, eh? Sì, hai ragione.» Dice lui. All’inizio non mi è sembrato tanto convinto. Proseguiamo il nostro safari, incontriamo altri animali come le zebre, giraffe, le scimmie ecc.
Passiamo anche vicino al recinto dei leoni. A me piacciono tanto i leoni, sono così forti e maestosi. Cerco anche di farli avvicinare al recinto, ma sono pigri e non si muovono.
Passano delle ore e noi finiamo il safari. Ci troviamo ancora nella “foresta”, che sentiamo dagli altoparlanti la voce di una signorina che annuncia la fuga di una tigre dal proprio recinto.
La gente va nel panico e gli Host a causa del trambusto oramai formatosi, vengono divisi.
Temevo sarei rimasta da sola, ma mi ritrovo con Kaoru che senza perdere tempo mi prende per il polso e mi trascina via da li.
Cerchiamo di farci strada tra la gente, ma bel farlo prendiamo un’altra strada per arrivare all’uscita. Credo ci siamo persi.
Kaoru avvista un centro di analisi non operativo. Sulla locandina del parco c’è scritto che l’avevano lasciato nel parco per far vedere ai turisti le apparecchiature usate per studiare gli animali.
Decidiamo di entrare. Chiudiamo la porta d’entrata bloccandola con un tubo d’acciaio sottratto alle attrezzature. Corriamo verso la stanza in cui vi era l’analisi a livello biologico;
e, trovandolo come unico nascondiglio, ci nascondiamo dietro dei banconi mentre il silenzio nell’edificio riecheggia nella mia testa come un suono incessante di tensione.
Mi accovaccio a terra e portando le ginocchia al petto circondandole con le braccia, congiungo le mani. Ho una faccia stravolta e impaurita, per quanto cerchi di tenere la calma
io non sono una di quelle persone che reggono questo genere di situazioni.
Ho ancora lo sguardo fisso a terra quando Kaoru si siede dietro di me e mi abbraccia facendo in modo che il mio capo poggi sul suo petto.
Kaoru: «Andrà tutto bene..» Comincia a dire a bassa voce.
So che non è così, sento battere il suo cuore tanto forte..non so se è perché abbiamo corso o se ha paura anche lui.
Improvvisamente si sente un rumore sordo molto forte provenire da lontano, qualcuno ha sfondato la porta, o meglio qualcosa.
Anemone: «…è qui non è vero?» Dico con voce tremante alzando lo sguardo per vederlo in volto.
Il suo sguardo si incupisce e non mi risponde.

Informazione: Dedico questa fanfiction a tutte le ragazze che desiderano amare uno di questi due gemelli ma che hanno dovuto fare i conti con la realtà e accettare la loro inesistenza.

Anemone san
  
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