Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Uprising_    24/03/2012    0 recensioni
Una storia romantica tra due ragazzi portata al limite dell'ossessione.
Prima storia che pubblico qui, siate clementi :)
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A questo non volevo pensarci ancora, una seppur minima speranza dentro di me c'era ancora, e mi ci aggrappavo con le unghie e con i denti pur di non cadere.

 

Ma la caduta ci fu, e fece comunque male.

 

Alla quinta porta che aprivo senza alcun risultato lo vidi: nel letto, con una ragazza, vestiti sparsi ovunque.
 Restai lì davanti alla porta come una stupida, incapace di muovermi e dire qualcosa. La mia mente non riusciva a elaborare nè tantomeno a concepire come lui, il ragazzo che amavo più di me stessa, avesse potuto farmi una cosa del genere.

C'era qualcosa di sbagliato in me?

Non ero abbastanza per lui?

Non mi amava più, sebbene mi avesse detto quelle due parole soltanto 8 ore prima?

Era possibile che i suoi sentimenti verso di me fossero cambiati in così poco tempo?

Certo che no. Allora non riuscii a spiegarmi il motivo per cui lo avesse fatto.

Ero certa solamente di una cosa: di me, a lui, non importava niente.

Non appena Luke mi vide si alzò in fretta e mentre cercava i boxer lasciati chissà dove mi disse: "Non è come pensi! Io...cioè, noi...non stavamo facendo niente...abbiamo bevuto...ci stavamo solo divertendo un po'..."

Quelle ultime parole mi diedero il pretesto che aspettavo per scappare via da lì, ma non mi mossi. Non ancora.

Non sapevo cosa stessi aspettando, forse soltanto una sua spiegazione o le sue scuse. Aspettavo e basta.

Nel frattempo la ragazza che era a letto con lui mi guardava con un sorrisetto come a dire "adesso è mio, rassegnati".

La riconobbi: si chiamava Jessica e veniva alla nostra stessa scuola, ma aveva un anno meno di me, e tre anni meno di Luke. Più volte avevo notato come lo guardava; lo voleva. Non lo amava, ma lo voleva. Ogni volta che ne aveva l'occasione si metteva a fare la stupida pur di attirare la sua attenzione. Ricordo che una volta disse a tutta la scuola che lo aveva baciato, anche se poi non era vero; ora, però, si era avverato e anzi, ci era pure andata a letto!

Dopo essersi rimesso qualcosa addosso Luke iniziò ad avvicinarmisi, io conseguentemente iniziai ad indietreggiare, e balbettò: "Julie...non fare così ti prego...non andartene, rimani...posso spiegarti tutto..."

Ma non riuscii più a reggere, perciò corsi via, mentre sentii le sue parole risuonarmi nelle orecchie " ci stavamo solo divertendo..." e " non andartene, rimani..." . Solo quello sentii; non i passi di chi rincorre la sua ragazza perchè sa di aver sbagliato. No, rimase lì fermo in quella stanza e si rimise a letto con quella. A me ci avrebbe pensato dopo, potevo aspettare. Era sicuro che in un modo o nell' altro sarebbe riuscito a farsi perdonare.

Scesi le scale velocemente e nel farlo incontrai Matteo, il ragazzo che mi aveva detto dov'era andato Luke. Mi chiese se l'avessi trovato alla fine; risposi con un freddissimo "sì". Non volevo parlare con nessuno, nè tantomeno con quelli che erano lì alla festa. Decisi quindi di farmi venire a prendere dalla mia migliore amica, dal momento che ancora non avevo la patente e di tornare a casa con Luke non ne avevo nessuna intenzione. Rispose quasi subito, cosa strana visto che solitamente rispondeva dopo due o tre chiamate che le facevo; sembrava quasi che fosse col cellulare lì vicino a lei, come se si aspettasse una mia chiamata.

Comunque sia non ci badai più di tanto e le dissi fra i singhiozzi: " Jenny è successo un casino: ho trovato Luke a letto con un'altra, per favore vieni subito." Dopo dieci minuti era lì, nonostante abitasse a 15 kilometri di distanza. Salii subito in macchina, volevo andarmene via.

Speravo ingenuamente che se me ne fossi andata, mi sarei sicuramente risvegliata nel mio letto e avrei capito immediatamente che tutto quello che avevo appena vissuto in realtà non era altro che un incubo. E allora in quel caso ci avrei riso su, perchè ero sicura che non sarebbe mai successo, non a me, non a noi. Ma il destino, appunto, a volte è crudele e ti butta davanti agli occhi la verità, e tu non puoi fare altro che accettarla e andare avanti. Ancora non sapevo, però, che quest'ultima parte era la cosa più difficile da fare.

 

Non feci quasi in tempo a mettere piede in macchina che Jennifer iniziò ad urlare: "Come cazzo si è permesso di farti questo!" - era scoppiata, era furiosa, era la mia migliore amica  - "Non ci posso veramente credere! Che cosa gli passa per la testa a quel ragazzo?!". Nel frattempo io tenevo gli occhi bassi, e piangevo.

"Soprattutto con quella!" - continuò lei - "Lo sapeva bene che gli moriva dietro! Oh ma la pagano adesso, lui e Jes..cioè, la ragazza che era con lui!". Avevo capito bene oppure era solo frutto della mia mente il fatto che io abbia sentito "Jes"? Io non avevo accennato nulla sulla persona che era con Luke, non avevo fatto nessun nome. Come faceva la mia migliore amica a sapere chi era?

Alzai gli occhi verso di lei, e la guardai con fare interrogativo.

"Perchè mi guardi così? Che hai?"- mi chiese.

"Nulla, è solo che mi è sembrato di averti sentito fare un nome, ma forse mi sono sbagliata..." - ribattei incerta.

Jennifer non disse più niente.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Uprising_