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Autore: JOSEeDANISH    24/03/2012    4 recensioni
A cosa si puo' arrivare per amore? Cosa si e' disposti a fare pur di conquistare l'oggetto del proprio desiderio, quali taboo si e' disposti ad infrangere, senza concoscerne le conseguenze?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harlock
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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l'elisir degli amanti POV  Masu


Per tutte le lasagne ritorte!

Sono riuscita a sgusciare via dal suo abbraccio tentacolare per un pelo!! Ora corro come una posseduta in cerca della salvezza.

Ma dove posso rintanarmi?? Per tutte le frittate! Presto, devo fare presto!!

Come vorrei essere alta come quelle stangone delle mazoniane per avere una falcata piu’ ampia...accidentaccio! Ma che gli e’ preso?

Prima mi guarda con l’occhio da pesce lesso, poi comincia a sproloquiare e chiamarmi “amore” e poi mi abbraccia e tenta addirittura di baciarmi!

Deve essere fuori di testa, completamente. Non e’ da lui! Conosco quell’uomo da anni, non si sognerebbe mai una cosa del genere.

E’ ammattito.

E temo di conoscerne la ragione.

E’ colpa mia.
Mia, e di Yuki che mi ha trascinato in questa vicenda.
Mia, di Yuki e del maledetto pipillus!

Harlock e’ pazzo. Vabbe’, pazzo d’amore, ma sempre pazzo e’.

E questo e’ l’unico motivo per cui non gli ho fatto il contropelo con i miei coltellacci, anche se ad un certo momento sono stata piuttosto tentata di fargli una circoncisione con sfumatura bassa! Dio, che vergogna! Presentarsi in quello....in quello stato! E le mutande a cuoricini, poi....

Dovro’ andare da uno psicanalista per riuscire a superare lo sciok di averlo visto in mutande...e per giunta appuntite!

Argh, eccolo di nuovo!

Ho rallentato per una frazione di secondo e me lo ritrovo di nuovo alle calcagna!
Mannaggia, ma non si stanca mai? Non ha piu’ le vertigini?

Porca padella!

E’ proprio vero che gli uomini hanno una sola cosa in testa e quando si fissano, non si fermano fino a che non l’hanno ottenuta....Se avessi avuto un paio di decenni in meno mi sarei gia’ fatta volentieri acchiappare, ma ormai io ho raggiunto la pace dei sensi e non voglio che qualcuno disturbi questo mio stato di beatitudine.

Ehhh, vantaggi della menopausa!
Dovrebbe provarla anche lui, cosi’ si da’ una calmata!

“Bocconcino mio!” lo sento che mi chiama “Vieni da me che ti divoro tutta!”

Santa polenta!

Debbo avviarmi subito verso il ponte: li’ c’e’ gente e magari desiste per quel tanto che basta per darmi un po’ di respiro.

“Vieni qui amore, che ti lecco come un gelato al cioccolato!”

Eh?
Leccarmi?
Noooo, aiuto....accidenti a me, dovrei fare piu’ palestra per mantenere la forma fisica.
Ah, ecco l’ascensore che mi porta ai piani superiori: presto, fai presto infilati prima che si chiuda...oddio, lui e’ gia’ qui, presto, presto....

“Amore mio, non scappare, non avere paura, sara’ bellissimo!”

Mi sta raggiungendo, lo vedo sbucare da dietro l’angolo mentre corre con le braccia tese in avanti e l’espressione estasiata ma per mia fortuna l’ascensore si chiude.

Fiuuuuu.

Quando esco al piano del ponte, cerco di ricompormi e darmi un contegno.
Penso che Yattaran abbia notato la mia espressione un po’ trafelata e forse sta pensando che io abbia di nuovo inseguito Tori e Mi per uno sgarbo fattomi in cucina. Glielo lascio credere.
Spero solo di non incontrare Yuki.

Come faccio a spiegarle che il filtro ha funzionato?
Ha funzionato eccome!
Lui e’ pazzo d’amore.
Per me! Per la sua cuoca che e’ talmente vecchia da poter essere sua madre!

La via sembra libera e con nonscialans mi avvio ai miei alloggi.

Debbo assolutamente elaborare un piano per porre fine a questa follia, prima che Yuki se ne accorga e che il suo amor proprio vada a farsi benedire. E prima che se ne accorga anche Mimeh...quella lo spiffera al dottore e dopo due minuti lo sanno anche i bulloni della nave.

Debbo avere dei vecchi testi di cucina in cui si descrive la procedura per preparare decotti disintossicanti...non ho idea se possano funzionare o no, ma, nella peggiore delle ipotesi, posso comunque elaborare un piatto che acceleri le funzioni intestinali, cosi’ si sbarazza delle tossine in fretta...certo, dovrà stare seduto sul water per ore...almeno non avrà il tempo per inseguire me....

Digito il codice della mia cabina.

La chiudo.

Non so se ridere come un’isterica o piangere come una mammoletta.

La mia camera e’ immersa nella penombra ed io aumento l’intensita’ della luce.

Ehhhh?

Ma....che e’ quello?

Mi avvicino al mio letto.
C’e’ una rosa rossa sul mio cuscino.
Oh no……
E’ gia qui?

Sento un fruscio dietro di me. Mi giro con circospezione, notando con la coda dell’occhio il suo ampio mantello. Impugno i miei coltellacci e cerco di rimanere calma mentre mi volto.

“Sorpresa, amore mio! Avrei voluto cospargere il letto di petali di rosa, per accogliere il fiore piu’ bello...tu!” mi dice, con un’altra rosa rossa tra i denti.

Oddio, sta di nuovo dando di testa.

Si avvicina a me con fare deciso.

“Finalmente soli!”

Purtroppo! Per tutti i bigne’, che faccio?

Lo vedo mentre con un movimento deciso si toglie il mantello in un solo gesto, gettandolo per terra, come facevano una volta i toreri nelle arene...Non ci posso credere!

E’ in mutande!

E questa volta, non sono quelle a cuoricini, ma piuttosto un perizoma cosi’ striminzito che comincia a farmi venire i sudori freddi e le palpitazioni: questo cuore  non ce la fara’ a reggere alla vista di tutto questo ben di Dio!

Quest’uomo non si controlla più, in pochi minuti è riuscito a cambiarsi le mutande, arrampicarsi ai piani superiori e a precedermi nella mia cabina e mettere la rosa sul cuscino…

I miei occhi cadono sulle sue spalle larghe, sui suoi pettorali possenti e sul suo addome piatto e poi sempre piu’ in basso, dove c’e’ il perizoma che sembra stia per esplodere.

Mi fischiano le orecchie.

Mi pulsano le tempie.

Mi si secca la gola.

Mi cola qualcosa lungo il labbro inferiore.

Calma, Masu! Calma e respira.

Strafigo o no, quello e’ il mio capitano e non posso sbrodolare per lui!
E sta facendo una stupidata! E’ in pericolo, e’ preda di un incantesimo malvagio dal quale io ho il dovere di liberarlo!

Ti tirero’ fuori da questo guaio, Harlock!

Sono o no una pirata anche io?

Lo sorprendo lasciando cadere simultaneamente a terra entrambe le mie mannaie.
Con la mano destra mi passo le dita tra i capelli e sciolgo lo scignion che li ferma sulla nuca.
Poi agito la chioma e lo guardo con aria ammiccante.

Stavolta è lui a sbrodolare.

Con un gesto deciso mi tolgo il grembiule da cucina che indosso abitualmente sopra ai vestiti e lo faccio scivolare a terra con fare sensuale.

“Hai detto che faresti qualunque cosa per me…vero Harlock?”

Pronuncio il suo nome con voce calda e roca guardandolo dritto negli occhi.

“Qualunque! Tu chiedi ed io esaudirò ogni tuo desiderio!”

Il pesciolone ha abboccato di nuovo.

“Bene. Allora dammi un quarto d’ora di tempo.”

Mi guarda stupito non comprendendo ancora quali siano le mie vere intenzioni.

“Perché , amore mio, sei già bella così, non hai bisogno di altro!”

Cammino ancheggiando sinuosamente verso di lui che non riesce a togliermi gli occhi di dosso ed una volta che l’ho raggiunto gli chiedo di abbassarsi e gli appoggio l’indice sul naso, accarezzandolo dolcemente.

Santi numi….potrei anche collassare all’istante…ma devo farcela!

“Caro….se vuoi che sia tua, devi rispettare il rito che i miei avi si sono tramandati di generazione in generazione….”  Gli rivelo con aria complice.

Pende dalle mie labbra.

“Prima di …ehm..consumare, dobbiamo bere l’elisir degli amanti che io preparerò per te…sai, è di buon auspicio!”

Mi mette il broncio.

Probabilmente non si aspettava una richiesta del genere…ma devo guadagnare tempo e qualcosa mi devo pur inventare.

Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro che una volta che l’avrà bevuto, sarò sua, senza riserve e che non vedo l’ora che arrivi quel momento.

Santo Cumino…mi vergogno da morire per quello che ho appena detto….ma non ho alternativa!!

“Ora caro, mettiti lì sul mio letto ed attendi con pazienza! Tornerò in men che non si dica!”

Accetta anche se controvoglia la mia richiesta e come un cane bastonato va a sdraiarsi sul mio letto.
Esco dalla cabina e volo come un falco verso le cucine dove dovrò inventarmi qualche cosa o sarò perduta….Harlock sarà perduto…

“Signora Masu, avete cambiato look anche voi? Da quando portate i capelli sciolti sulle spalle?”

La voce del dottore mi fa sussultare. Me lo trovo davanti alle porte del mio regno con in mano una bottiglia di brandy.

“Quella mi serve!”  gli sbraito in faccia, fregandogli con gesto rapido e preciso la bottiglia dalle mani. “E per vostra norma e regola, non ho affatto cambiato luk!”.

Entro rapidamente in cucina e sbarro la porta con il codice d’emergenza.
Ora ho un compito delicato da portare a termine e, quant’è vero che mi chiamo Masu, riuscirò a liberare il capitano dall’incantesimo del pipillus….o sarò costretta ad andare in esilio volontario per non cedere alle sue avans.
  
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