4# lezione
(in cui Puckerman e Santana sono in ritardo e la sorte decide chi si siede a fianco di Quinn e chi a fianco dei Grifondoro)

La prima lezione dopo le vacanze estive era da sempre la peggiore. Infinita, se si doveva descrivere in una parola.
Il mio orario prevedeva che andassi a Incantesimi, così mi diressi tranquillamente verso l’ala est del castello, dove si trovava la classe; entrai silenziosamente e al mio ingresso metà delle persone presenti nell’aula si girarono ad osservarmi mentre cercavo una buona postazione che sarebbe stata la stessa per tutto il semestre. Non feci caso ai vari sguardi fissati su di me –ci avevo fatto l’abitudine, in cinque anni- e scelsi uno dei banchi nella parte sinistra della classe, dove erano seduti solo un paio di Corvonero, di cui uno dei due mi era Michael Chang (i suoi nonni, se non mi sbagliavo, si erano trasferiti a Londra da Oriente). Gli rivolsi un piccolo sorriso quando si girò verso di me; Mike era un giocatore di Quidditch e molto probabilmente quell’anno sarebbe stato il capitano della sua squadra, essendo al suo ultimo anno ad Hogwarts.
Fortunatamente, con i minuti che passavano, il posto affianco al mio rimase vuoto. Passarono dieci minuti buoni prima che il professor Schuester, nostro insegnante di Incantesimi, iniziasse a dare il benvenuto alla nuova classe; fu presto interrotto, però, da Puck e Santana che aprirono la porta dell’aula di botto, con il fiatone. Evidentemente cercavano di non arrivare in ritardo.
Non sapevo neanche che volessero continuare gli studi di Incantesimi, onestamente. Mi girai verso di loro e li fulminai con lo sguardo e quando entrambi si accorsero che c’era solo un banco libero vicino al mio inizialmente provarono a fare uno scatto per vedere chi sarebbe arrivato prima (mai sottovalutare la velocità di Santana), ma quando il professor Schuester tossicchiò guardandoli con uno sguardo truce, optarono per morra cinese.
E vinse Puck.
Mi presi la testa fra le mani e sbuffai, quello non era esattamente il mio giorno, come se la piacevole chiacchierata a colazione non fosse stata abbastanza.
Santana si avviò verso l’unico altro posto libero, quello circondato da Grifondoro che comprendevano Rachel “Simpatia” Berry.
Il professore cominciò di nuovo il suo discorso, parlando di quanto gli incantesimi, soprattutto quest’anno, sarebbero stati incredibilmente d’aiuto ai futuri campioni di Hogwarts. Decisi di smettere di ascoltarlo dopo pochi minuti.
Notai che Puck mi stava fissando, così mi girai verso di lui spazientita.
«Qual è il problema, ora?»
«Quinn!», mi rimproverò, facendo gesto di essere un po’ più silenziosa.
«Cosa?!», gli risposi io, in un soffio sussurrato.
«Almeno fai finta di essere ancora la mia migliore amica, anche Santana si sta rendendo conto che c’è qualcosa che non va.»
«Scusami, Puck.», dissi, recitando completamente un’espressione triste. Lui sbuffò in risposta.
«Anche Rachel Berry è più simpatica di te in questo momento.», rise silenziosamente, girandosi verso Santana che aveva le mani tra i capelli dalla disperazione.
«Hai ragione. Scusa, davvero. Hai novità?», dovevo ammetterlo, con una risata ero tornata davvero più tranquilla. Lui esibì un grande sorriso.
«Stai parlando con il nuovo capitano della squadra di Quidditch.»
Mi coprii la bocca con entrambe le mani, era fantastico! Avere Puck come capitano della squadra era un sogno per due motivi principali. Il primo, avrei potuto decidere le tattiche insieme a lui (promemoria uno: rimanere amici, o il punto uno non sarebbe potuto rimanere in vita), il secondo, sarei diventata come minimo vice capitano e l’anno successivo avrei preso il suo posto al comando (promemoria due: vedi promemoria uno).  
A meno che non avrebbe fatto tutto ciò con Santana, ma si sapeva che io ero la sua “preferita”. In un certo senso. Santana era più come una sorella per lui, io. . . ero diversa.
Mi congratulai con lui, dandogli una piccola botticella sulla spalla, sorridendogli. Per qualche strano motivo, mi guardò in un modo diverso e la mia mano rimase per un solo millisecondo in più appoggiata al suo corpo. Ritirai la mano e abbassai lo sguardo sul foglio, facendo finta di ascoltare il professore che finiva il suo discorso.
Ne ero certa: quell’atteggiamento strano e imbarazzante tra me e Puckerman doveva finire.
Al più presto.


 

Aggiorno presto perchè domani parto e non so quanto riuscirò a connettermi fino a venerdì.
Ho appena finito di scrivere il settimo capitolo comunque, quindi magari nei prossimi giorni riesco ad aggiornare dato che ho già roba pronta :3
Devo ammettere che questa fiction mi sta prendendo tanto, mi viene voglia di scrivere e aggiornare per sapere cosa voi ne pensate :)
Volevo rispondere alle recensioni, già che ci sono! Mi rendo conto di essere cattiva per la storia di Quinn e Puck, ma sarà ancora più cattiva: passerà ancora un bel po' di tempo prima che si scopra la verità eheheh. 
Invece il Corvonero non è Sam, perchè Sam è un Tassorosso (headcanon mio, sempre stato così nella mia testa!).
Che altro... Gli spoiler!
Nel prossimo capitolo assisteremo a:

• l'entrata in scena dei ragazzi di Beauxbatons e Durmstrang, di cui una/o di loro sarà campione per la propria scuola.
• un annuncio molto importante