Fandom:
Supernatural
Pairing:
Sam/Dean.
Personaggi:
Sam,
Dean.
Rating:
Giallo
Beta:
*balle
di fieno che rotolano*
Genere:
Commedia, Fluff, Sentimentale
Warning:
Accenni espliciti
al Wincest.
Words:
798(quarto
capitolo: epilogo)
Note:
Grazie
davvero a chi ha avuto la pazienza di seguirmi e la gentilezza di
commentare.
Spero di aver trasmesso un po’ di quella tenerezza, di
quell’affetto genuino
che Dean prova per Sam, Castiel e Bobby. In gesti come un bacio sulla
guancia,
un sorriso. Gesti comunque che risultano difficili al nostro amato Dean
adulto.
Comunque se nel precedente capitolo ho tentennato in un vago e quasi
inesistente
accenno Destiel è stato perché essendo io amante
di questa coppia, non potevo
non accennare allo speciale rapporto tra i due. Anche se questa fan
fiction
nasce come una sfumata Wincest (emh si, shippo entrambi i pairing) in
quanto
sopra tutto regna per me l’amore incondizionato per il
meraviglioso affetto
(fraterno o meno) tra questi due zucconi *abbraccia Dean e Sam*.
Scusate se è orribile come fan fiction, ci ho provato.
*imbarazzata al massimo*
Grazie ancora e se volete,
“
Disclaimer:
I
personaggi non mi appartengono e
questa è un’opera di fantasia senza alcun fine di
lucro.
La
luce mattutina gli ferì gli occhi obbligandolo a chiuderli
più volte nel
tentativo di abituarsi. Con un sospiro profondo avvertì i
muscoli del corpo
tendersi per aver mantenuto una posizione contratta tutta la notte, per
paura
di schiacciare il corpicino di Dean avvinghiato a se. Non appena i suoi
pensieri iniziarono ad assumere spessore nella sua mente il ragazzo
portò
istintivamente una mano di fronte a se, nel piccolo spazio di letto
libero,
cercando il calore di quella pelle liscia e chiara.
Le
lenzuola erano tiepide al tocco e con una certa apprensione Sam
aprì gli occhi
cercando con lo sguardo il corpo del bambino. -Dean?- Lo
chiamò con voce
arrochita e incerta, avvertendo un silenzio tombale regnare per casa,
dovuto
sicuramente al fatto che era maledettamente presto e che Bobby stava
ancora
dormendo.
Senza
attendere oltre si alzò di scatto afferrando un paio di
jeans e infilandoseli
rapidamente. Si avventurò a piedi nudi fuori dalla stanza
avvertendo con
inquietudine il pavimento scricchiolare sotto ai suoi passi. Ad ampie
falcate raggiunse
le scale avvertendo alcuni rumori ovattati giungere dal piano
inferiore. Scese
le scale attento a non fare rumore mentre un’insensata
agitazione aveva preso a
scorrergli nelle vene, pompata dal cuore insieme al sangue in tutto il
corpo.
Giunto
ad un passo dalla cucina spiò all’interno
trattenendo il respiro e quello che
vide lo lasciò senza fiato. Dean si ergeva tranquillo,
dandogli le spalle, con
indosso solo i boxer neri e la maglietta che la sera precedente gli
calzava
decisamente larga adesso aderiva perfettamente al busto muscoloso del
ragazzo
risaltandogli le spalle larghe e la postura leggermente scomposta.
-Trovarsi
la tua faccia ad un palmo dal viso è stato devastante
stamattina...- Iniziò la
voce roca di Dean con un tono tra il divertito e l’ironico
senza nemmeno
voltarsi a guardarlo. L’espressione di Sam passò
da sconvolta a costernata
mentre vedeva il profilo del fratello muoversi afferrando una tazza e,
con un
gesto tranquillo, portarsela alle labbra ingerendo un po’ di
caffè.
-...davvero Sammy, spero tu
ti sia lavato i
denti perché avevi l’alito leggermente pesante.-
Continuò Dean ridacchiando e
voltandosi, per poi poggiarsi contro il lavello della cucina lanciando
uno
sguardo d’intesa al minore. Non fece nemmeno in tempo a
posare la tazza sul
ripiano che le braccia di Sam gli cinsero la vita e il viso del ragazzo
era
immerso nell’incavo della sua spalla.
Il
minore strinse con forza il corpo del fratello a se e, avvertendo il
calore
della sua pelle vicino ed invitante, non riuscì a
trattenersi dal posare un innocente
bacio sul collo del biondo. Dean non
era un tipo di molte parole, Sam lo sapeva bene, infatti quando
avvertì la mano
del maggiore percorrergli la spina dorsale e risalire fino
all’attaccatura dei
capelli, sorrise percependo un brivido caldo attraversarlo da capo a
piedi.
Sollevò
appena la testa, sfiorando con le labbra il mento di Dean e poi,
trattenendo il
fiato, cercò il suo sguardo avvicinandosi alla sua bocca
dischiusa ed invitante.
-Sei stato un po’ deludente come fratello maggiore.-
Soffiò col suo fare
sbruffone Dean sulle labbra umide del minore. -Scusami.-
Sussurrò appena
Sam, distogliendo improvvisamente lo
sguardo da quello di Dean e sospirando sofferente. -Sammy, stavo
scherzando.-
Il respiro caldo del biondo soffiò leggero sul volto del
castano accompagnato
da quel tono divertito leggermente roco; tuttavia non riuscì
a sradicare l’espressione
accorata che delineava i suoi tratti.
Il
sorriso di Dean morì sulle sue labbra preoccupato dal non
riuscire a
comprendere il dolore del fratello. -Sam...- Lo richiamò a
se tentando di
strapparlo da qualsiasi genere di pensiero che gli stesse arrecando
tutto quel
rimorso. Sam trovò la forza per perdersi in quelle iridi
verdi, mentre dentro
di lui rivedeva il sorriso spensierato di quel piccolo Dean, il suo
modo di
fare così sereno e la felicità che muoveva ogni
suo gesto. Era difficile
guardare quegli occhi, quei magnifici occhi, e scorgervi una radicata
sofferenza, fatta di una vita di sacrifici e perdite.
Non
cercò di dare spiegazioni al maggiore, non si
preoccupò di dirgli che con
quelle scuse intendeva redimersi dal non essersi mai davvero reso
quanto Dean
avesse sacrificato per lui, per suo padre, ponendoli sempre prima di
tutto.
Prima di se stesso, fino a quel momento. Semplicemente
annullò la distanza fra
le loro labbra in una tacita promessa, la promessa che niente e nessuno
gli
avrebbe più fatto del male. Che lui sarebbe stato sempre al
suo fianco.
Chiuse
gli occhi solo quando avvertì le mani di Dean affondare fra
i suoi capelli,
spingendo i loro visi più vicini, un istante prima di vedere
un sentimento
tanto bello quanto intenso illuminare lo sguardo del maggiore. Non
poteva
cambiare il passato, ma poteva rendere il futuro di Dean migliore,
donandogli
tutto se stesso, come aveva fatto lui da sempre.