Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: _Kiria_    19/04/2004    1 recensioni
Hollywood è il sogno di tutte le persone che intraprendono la carriera di attore. come se la caverà Noemi alla sua prima esperienza?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

 

Accertatomi che Noemi si fosse addormentata, uscii di corsa dalla stanza della mia amica. Avevo telefonato alla Hall e mi ero fatto dire in che camera alloggiava Orlando. Ora tagliavo a grandi falcate il lungo corridoi del terzo piano, alla ricerca della stanza numero 42.

Quando ci fui davanti presi un gran respiro e, riprendendo tutta la calma possibile, bussai alla porta.

Orlando aprì la porta qualche minuto dopo e, vedendomi, sfoderò un gran sorriso “Ehi, Dom! Da quando sei qui?” mi chiese scherzoso facendo spazio per entrare.

Io salutai con un cenno della mano e, dopo che ebbe chiuso la porta, mi voltai di scatto verso di lui afferrandolo per la maglietta e sbattendolo contro il muro accanto “Sei proprio un gran bastardo, lo sai? Che cazzo c’hai in quella testa bacata? Segatura?” gli chiesi rabbioso scotendolo forte facendolo sbattere più volte contro il muro.

Lui parve capire quello che intendevo “Se parli di quella frigida ragazzina, sappi che non le ho fatto niente, nemmeno sfiorata!” si difese lui.

Io sentii la rabbia aumentare ancora di più “Non fare l’ingenuo perché mi fai incazzare di più! Come hai potuto solo provare a farle una cosa del genere? SPIEGAMELO!” ora stavo alzando la voce vedendo Orlando piegare le labbra in un ghigno.

“Ma cos’è? Siete le guardie del corpo della ragazzina? E’ maggiorenne…” mi disse come per auto-difendersi.

“NON ME NE FOTTE UN CAZZO SE è MAGGIORENNE O MENO! IL PUNTO E CHE HAI TENTATO DI ABUSARE DI LEI, GRAN BASTARDO!” ero talmente furioso che non mi ero nemmeno reso conto di aver alzato un po’ troppo la voce e che forse nei corridoi qualcuno poteva sentire.

“Non credo che a lei sarebbe dispiaciuto poi molto, Dom!” mi disse beffardo con espressione maliziosa. Non ci vidi più. Gli sferrai un pugno in pieno viso facendolo cadere per terra.

“Ancora una parola e ti ammazzo, Orlando! Riprovaci solo ad avvicinarti a lei e sei morto!” gli dissi col fiato corto, voltandomi verso la porta.

Lui si teneva il naso con una mano. Stava sanguinando un po’ “Cos’è? Una minaccia?” mi chiese strafottente. Senza girarmi gli risposi “Non è una minaccia ma un avvertimento!” aprii la porta ed uscii.

Pensai che forse la mia reazione era stata un po’ esagerata, ma Orlando stava scherzando un po’ troppo con il fuoco. Quel suo atteggiamento superficiale, quel suo menefreghismo e arroganza non mi andava giù. Il fatto che prendesse la cosa alla leggera mi dava ai nervi. Non potevo permettergli di parlare così di Noemi e tanto meno di trattarla come un oggetto.

Tornai da Noemi e la trovai in piedi in salotto davanti al televisore, con una coperta rosa a quadretti gialli sulle spalle.

Si voltò verso di me con un sorriso “Ehi, ma dove sei stato?” mi chiese. Io mi avvicinai a lei e istintivamente l’abbracciai.

“E’ successo qualcosa?” mi chiese preoccupata. Senza staccarmi da lei le risposi “Deve per forza essere successo qualcosa per poterti abbracciare? Ho solo voglia di tenerti stretta a me!”

Lei rise leggermente “No! Puoi abbracciarmi tutte le volte che vuoi, allora!” mi disse appoggiando la testa sul mio petto.

“Dom, dove sei stato?” mi chiese dopo un po’ guardandomi negli occhi.

“A fare delle cose” risposi vago.

Lei, sempre più curiosa “Cosa?” mi chiese.

“Delle cose” risposi ancora senza guardarla negli occhi.

“Dom….sei stato da Orlando?” mi chiese obbligandomi a guardarla. Aveva una strana luce negli occhi.

Chiusi un attimo gli occhi e feci ‘si’ con la testa. La sentii trattenere un istante il respiro e si divincolò da me, andandosi a sedere su una poltrona.

“E sentiamo….perché sei andato da lui?” mi chiese leggermente scocciata.

Mi andai a sedere sulla poltrona davanti alla sua “Perché dovevo chiarire delle cose con lui. Tutto qui!” le risposi sperando che il mio tono fosse credibile.

“Chiarire cosa?” mi chiese. Mi sentivo tanto come un criminale alle prese con l’ennesimo interrogatorio.

“Alcune cose importanti!” cercavo di rimanere sempre sul vago.

“E credo di sapere quali sono queste ‘cose importanti ’. Riguardano la sottoscritta e il suo recente avvenimento, vero?” mi chiese a bruciapelo fissandomi dritto negli occhi.

Deglutii a fatica e annuii con la testa. La sentii sbattere una mano sulla gamba e soffiare.

“Ti avevo detto che non dovevi fare niente!” mi disse parecchio seccata.

“Ti avevo detto di lasciar perdere, che non volevo che intervenissi ma invece hai fatto di testa tua come al solito!” riprese subito alzandosi in piedi.

“Io l’ho fatto per te! Per far capire a quella testa di cazzo che sei una persona e non un oggetto!” mi ero alzato e stavo cercando di spiegare a Noemi le mie ragioni, ma dallo sguardo che mi stava lanciando sembrava che la cosa non le interessasse “Io ti avevo detto chiaramente che la cosa doveva morire lì!” mi disse avvicinandosi rabbiosa.

“Noemi, non puoi lasciargliela passare così, cribbio!” sapevo che lei aveva paura, ma non potevo permettere ad Orlando di passarla liscia.

“Ho la situazione sotto controllo, Dominic!” mi rispose dandomele le spalle e incamminandosi verso la cucina.

“Tu non hai niente sotto controllo! Se fosse così avresti già reagito invece ti stai chiudendo a riccio per paura!” la stavo raggiungendo e la vidi versarsi qualcosa in un bicchiere e berlo velocemente.

“Non mi sto chiudendo a riccio!” mi rispose alterata posando il bicchiere senza troppe cerimonie nel lavandino vicino.

“Certo che lo stai facendo, altrimenti l’avresti affrontato!”  insistetti io sperando in una sua reazione.

“Quello che faccio non ti riguarda!” mi rispose rabbiosa lei dando un calcio al mobile al quale era appoggiata.

“Sai che ti dico? Fai un po’ come ti pare! Scusami tanto se ho tentato di proteggerti,giuro di non farlo mai più!” e così dicendo mi diressi alla porta ed uscii, lasciando Noemi sola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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