CENERE E POLVERE
Ricordo la prima volta che ho visto Narcissa, la sera del nostro fidanzamento. Me ne innamorai immediatamente, lei era la donna che volevo al mio fianco per la vita.
Ricordo il giorno del nostro matrimonio. Era talmente bella che le rose bianche che teneva tra le mani, al confronto, apparivano spente.
Ricordo la sua espressione gioiosa il giorno che mi annunciò che avremmo avuto un figlio. La sua felicità illuminava la stanza.
Ricordo il giorno della nascita del mio bambino. Ad appena poche ore di vita mi rivolse un sorriso sdentato, ed io fui tanto felice da toccare il cielo con un dito.
Ricordo quando Draco mi rivolgeva i suoi radiosi sorrisi di bambino e diceva –Ti voglio bene, papà- senza ancora curarsi delle formalità.
Ricordo che quando mi arrivò la lettera con la notizia del suo smistamento, fui l’uomo più fiero del mondo.
Ricordo quei rari momenti di felicità degli ultimi anni come pezzetti di diamante incastonati nel cuore, perché con il Signore Oscuro non si scherza.
Ed è per questo che continuo a sopportare umiliazioni e sofferenze.
Perché l’Oscuro non perdona, e si vendicherebbe su di loro.
E senza di loro la vita sarebbe solo cenere e polvere.
Nota dell’autrice (?): L’ho scritta in un quarto d’ora. Una specie di illuminazione. Spero vi piaccia. Recensite numerosi, mi raccomando!!!
Un bacio,
Lucy