Titolo Raccolta:You
look well on me.
Titolo Storia: Distraction
Personaggi: Sebastian Smythe/Blaine
Anderson
Genere: Romantico, Generale, Comico
Rating: Giallo
Avvertimenti: What
if, Missing Moments, AU
Rules: Una shot/flash/drabble per ogni giorno.
Day 1: Day of firsts
Day 2: Genderbender!Seblaine
Day 3: I know you
Day 4: Crossover
Day 5: AU!Seblaine
Day 6: Family Day
Day 7: Future!Seblaine
Nda: Siamo giunti alla fine di questa
raccolta. Un po’ mi dispiace... mi ci ero affezionata sul serio. Perciò, come
addio, ecco questa shot fluffosa
su Sebastian e Blaine in un futuro da studenti universitari.
7. Distraction
A volte Blaine
si chiedeva perché aveva deciso di iscriversi a legge invece di dedicarsi
completamente alla musica; non che non volesse diventare avvocato, ma dover
studiare in quelle condizioni era
sfiancante.
Infatti, ogni
volta che abbassava la guarda, Sebastian lo colpiva alle spalle, distraendolo
in ogni modo possibile, e spesso vietato ai minori. E nonostante tutto,
Sebastian riusciva anche ad essere uno dei migliori del suo corso di economia.
Blaine aveva
continuato a chiedersi come fosse possibile per i primi due anni di convivenza
nello stesso appartamento, ma ora, quasi alla fine del terzo anno di college,
aveva deciso di lasciar perdere e di accettare quella strana situazione.
In quell’istante
Blaine se ne stava sdraiato sul suo letto a pancia in giù, il libro di diritto
poggiato sul cuscino e la matita tra i denti. Voleva sfruttare quel paio d’ore
di tempo libero senza Sebastian per portarsi avanti con lo studio, certo che
appena il suo ragazzo sarebbe tornato non sarebbe più riuscito a combinare
niente.
Il tempo fuori
dalla finestra quel giorno era dalla sua parte visto che enormi nuvoloni neri
avevano oscurato il cielo e la pioggia scrosciava senza sosta da quella mattina.
Ed era rilassante restarsene lì, al caldo, cercando di seguire concetti strani
e sconosciuti.
Era talmente
concentrato, mentre il suo orologio segnava le cinque del pomeriggio, che non
fece caso al rumore della porta che si apriva cigolando leggermente e del
fruscio dei vestiti di una persona che entrava.
Il più
silenziosamente possibile, Sebastian si tolse la giacca completamente zuppa e
la appoggiò su una sedia, dirigendosi subito verso la stanza che divideva con
Blaine, certo che lo avrebbe trovato lì, magari immerso nello studio.
E infatti,
quando si affacciò alla porta della camera scorse Blaine sdraiato sul letto. Rimase
in silenzio, godendosi il suono leggero del suo respiro regolare e la vista del
suo sedere fasciato da una normale tuta scura. Non si sarebbe mai abituato all’idea
di avere Blaine tutto per sé, di poter condividere con lui lo stesso letto, la
stessa casa, praticamente la stessa vita.
Dopo un po’
decise che era arrivato il momento di annunciare il proprio arrivo, e lo fece
nell’unico modo che conosceva: sempre senza fare rumore si avvicinò al letto e
poi si gettò letteralmente sul corpo
del suo fidanzato, che si lasciò scappare un urlo spaventato.
“Sebastian!”
esclamò. “Non farlo mai più!”
“E perché mai?”
Sebastian era scosso dalle risate. “È stato divertente!”
Blaine cercò di
far rallentare il respiro e il battito del suo cuore, operazione resa ancora
più difficile dal fatto che poteva sentire il calore del corpo del suo
fidanzato contro la schiena.
“Mi hai fatto
prendere un colpo” si lamentò ancora, allontanando il libro e poggiando la
testa sul cuscino mentre Sebastian gli prendeva una mano incrociando le loro
dita.
Rimasero in
silenzio per un po’, l’unico suono nella stanza rimase quello dei loro respiri
che piano piano si rilassavano. Sebastian si trovò a
sfiorare con il naso la pelle del collo di Blaine, inspirando il suo profumo e
facendogli venire i brividi.
“Comunque
ciao...” sussurrò allora.
Blaine sorrise. “Ciao...”
rispose.
“Com’è andata la
giornata?”
“Ho studiato,
nulla di interessante... e la tua?”
Sebastian
inspirò di nuovo. “Noiosissime lezioni di economia, come sempre...”
Blaine annuì. Si
sentiva circondato dallo splendido profumo di Sebastian, amplificato da quello
della pioggia sulla pelle e sui capelli.
“Piove molto?”
si ritrovò a chiedere.
“Mi stai
chiedendo del tempo, amore?”
Blaine
rabbrividì istintivamente, come sempre succedeva quando Sebastian lo chiamava
in quel modo. Non si sarebbe mai abituato a lui. Poi, facendosi forza sulle
braccia, riuscì a girarsi, così da trovarsi con la schiena sul letto e
Sebastian ancora sopra di lui.
Per qualche
secondo rimase in silenzio, troppo emozionato per parlare. Sebastian lo
guardava negli occhi, il viso illuminato da un sorriso, i capelli bagnati sparati
in tutte le direzioni. Era bellissimo.
“Sei
bellissimo...” sussurrò Blaine dando voce ai suoi pensieri.
Il sorriso di
Sebastian si allargò appena mentre avvicinava il volto a quello del ragazzo e
lo baciava dolcemente sulle labbra. Sentì il corpo di Blaine sciogliersi sotto
di lui e le sue mani sui fianchi, le dita aggrappate al suo maglioncino bianco.
Qualche anno prima non lo avrebbe mai ammesso, ma Blaine riusciva a tirare
fuori il suo lato più nascosto, quello dei baci lunghi e teneri, quello del
fare l’amore abbracciati per un tempo infinito, senza fretta.
E anche in quell’istante,
la morbidezza delle labbra di Blaine e i movimenti lenti e sensuali della sua
lingua gli sembravano la cosa più bella ed eccitante del mondo. Quando si
separarono, con le guance arrossate e le pupille leggermente più dilatate, fu
difficile non tornare subito a catturare quella bocca in un altro bacio molto
meno casto.
“Seb...” disse Blaine deglutendo. “Io dovrei studiare ora...”
Sebastian
scoppiò a ridere prima di posargli una mano su una guancia e scuotere la testa
lentamente. “Hai avuto tutto il tempo per studiare... ora ci sono io...”
Blaine sbuffò. “E
con questo? Ho un esame tra due settimane...”
“Lo passerai con
il massimo dei voti, come sempre...”
“Non con te che mi
distrai in continuazione...” rispose Blaine passandogli una mano tra i capelli
bagnati.
Sebastian rise e
rabbrividì leggermente a quel tocco delicato. “Ma a me piace distrarti...” mormorò gettandosi all’improvviso sul collo
teso di Blaine.
Blaine sospirò
sotto la sua lingua e i suoi morsi leggeri. “Lo so...” riuscì a sussurrare.
“E a te piace farti distrarre, ammettilo” continuò
Sebastian sollevando appena le labbra dalla sua pelle.
Blaine ridacchiò
stringendogli le braccia intorno alle spalle. “Non lo ammetterò mai.”
“È una sfida?”
“Forse...”
Sebastian adorava
quando Blaine rispondeva in quel modo alle sue provocazioni. Glielo faceva
amare ancora di più.
“Oh, quando avrò
finito con te lo ammetterai” rispose, continuando a passare la lingua su quella
pelle delicata e sentendo il corpo dell’altro fremere sotto di sé.
“È una sfida?”
“No, è una
costatazione...”
Blaine sospirò,
spostando le mani lungo la schiena di Sebastian, sentendo i muscoli tesi sotto
le dita attraverso la stoffa.
“Te l’ho mai
detto che ti amo?” sussurrò.
Sebastian
sollevò il viso e tornò a guardare Blaine negli occhi.
“Sì” rispose. “Ma
potresti ripetermelo...”
Blaine gli prese
il viso tra le mani e lo avvicinò a sé qual tanto che bastava perché le loro
labbra si sfiorassero.
“Ti amo” disse.
Sebastian
sorrise. “Ti amo” rispose prima di annullare di nuovo quell’esigua distanza che
li separava.
Decisamente un
ottimo modo per farsi distrarre...
Writer’s Corner:
È finita! Non ci
credo! Però ammetto che mi piace com’è venuta, ne sono soddisfatta. Mi ha fatto
apprezzare ancora di più entrambi i personaggi.
Un enorme grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito. Grazie davvero.
SereILU
PS: a domani con
la Niff!Week!