Eccomi qui davanti a questo foglio bianco che presto verrà impregnato dalle lacrime,

ci siamo solo noi, io e la biro che mi fissa scrutando in me le parole che sto per incidere su questo pezzo di carta completamente vuoto e opaco. 
 

Non c'è un "come", non c'è un "perchè".. c'è solo un "quando",quando tutto ciò che ti rimane è una data allora vuol dire che qualcosa è finito e tu ti aggrappi a quelle cifre che segnano il tempo.
 

Giugno 1989,
 

La primavera aveva lasciato spazio all'estate che straripava di allegria e di colori, quelle parole vennero incise sul mio polso, da te precisamente, "I believe in  life after  love"..
 sei parole che imprimesti nella mia carnagione chiara e pallida come i fiori di ciliegio che amavi tanto, il profumo che emanavano ci accompagnava in quelle lunghe passeggiate all'aria fresca.
 

Quante parole, quanti momenti, quante promesse.. le promesse che lacerarono il mio cuore, le stesse promesse di cui mi alimentavo, annegavo nel blu dei tuoi occhi e scoprivo un universo parallelo, uno dove potevamo essere noi stessi, uno dove le regole non esistevano.

Eri il mio Peter Pan, quello che non mi avrebbe fatto crescere, quello che avrebbe continuato a farmi vivere nell'isola che non c'è, 

ma adesso,  che la realtà ha aperto le nostre pupille ancora abbagliate dalla luce dei sogni, stringimi la mano come facevi una volta, fammi sentire il tuo cuore anche a kilometri di distanza, prendimi e vivi di me come era tua abitudine fare,
 

 "Non ti abbandonerò mai, è una promessa" dicesti, si una delle tante, una che scolpisti sul mio polso ancora tracciato dalla china blu, neanche il miglior solvente sbiadirà quella promessa trasmessami da te, e se mai la sbiadirà.. devi sapere che il cuore è una piattaforma dove la parola "Indelebile" non esiste, 
 

scappa.. scappa dall'illusione che fino a poco tempo fa consideravi vita, quella che vivevi con me,  quella che non avresti mai abbandonato, giusto?

Oramai non sono più sicura di niente, tu eri la mia ancora,
eri il pilastro che sosteneva quel mondo in cui mi isolavo,
eri quel nome che consideravo amore..
parlo di te come se potessi ascoltarmi, invece non ci sei, dove sei? perchè non sei qui a tenermi la mano mentre nostro figlio è in fin di vita?
Sarai in Australia, America, Russia.. o chi lo sa, forse a Doncaster.
 

So solo che quando quel giorno rientrai in casa per darti quella notizia ,che nonostante avessi ventitre anni mi spaventava tanto,tu non c'eri, mi lasciasti li sola, in quel soggiorno che avevamo arredato insieme ,con una stupida lettera..
una lettera dove mi chiedevi scusa,dove elencavi le varie ragioni della tua partenza: 
 

non eri pronto,
 

eri troppo giovane,
 

volevi dare sfogo alla tua voce,
 

Bene Louis, hai dato sfogo alla tua voce, ora sei ricco e famoso.. 

ma non sei con me, non sei con la ragazza che dicevi di amare, non sei con la persona che sposasti in segreto alle Hawaii, quella persona che ti tenne la mano il primo giorno di scuola, quella che ti strinse forte al suo petto quando tua madre era volata verso il paradiso.
 

Sai com'è, la gente dimentica ciò che fai ..ma non importa, non voglio nessun tipo di ringraziamento, mi hai donato ricordi che mi solcano il viso con lacrime e  allo stesso tempo sorrisi, mi hai donato il secondo uomo più importante della mia vita, quello che sto per perdere ancora.
 

- Jodie
 

Chiusi la lettera con un filo di colla per poi bruciarla,

 ci sono cose che le persone devono sapere, e altre che è meglio nascondere agli occhi di chi non potrebbe capire.



CIAO CAROTEE, cosa ne pensate di questa OS?
Spero vi piaccia,a me non entusiasma particolarmente, ma trovo bello che parli di Louis,
Mi piace scrivere di lui  o ispirata a lui,
Bene ora scappo, ciao bellezze :D