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Autore: Rosso_Rubino    25/03/2012    0 recensioni
Questa è una ff sulla generazione sui 19 anni dopo, quindi i personaggi sono nuovi, sconosciuti.
E' la solita storia d'amore? Certo che no. Ricordiamoci che non va mai tutto come vorremo. Tra amori e tradimenti troveremo tante belle coppie simpatiche e sfiziose, bugiarde e sincere. Insomma, tanti nuovi personaggi tutti da scoprire!
Genere: Erotico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 L'INIZIO.



- Dannazione, che caldo. -

 

Fu quella la prima osservazione a cui arrivò Jamie, nel momento esatto in cui il suo volto sbucò poco più in fuori della Sala Comune: troppo abituata al clima umidiccio e freddo dei Sotterranei per uscire da quel nascondiglio riparato dagli sguardi indiscreti di quei rompiscatole dei Grifoni. La divisa calzava a pennello su quel corpo tondeggiante e morbido dalle curve accentuate e i movimenti longilinei, scivolava, inoltre, lungo le cosce carnose concludendosi a tante pieghe nella zona del ginocchio. Quelle parigine candide e pulite iniziavano, soprattutto, a darle un terribile pizzichino. Un leggero sospiro sfuggì dalle labbra morbide, mentre saliva poco per volta tutti gli scalini che conducevano alla Sala Grande. Uno. Due. Tre. Iniziava seriamente a pensare di nascondersi nel proprio dormitorio, senza uscirne più. Sarebbe stata una vera manna dal cielo se il Castello fosse popolato solo dai suoi compagni di Casa… beh. Chiariamoci. Erano davvero pochi quelli con cui andava d’accordo: troppo saputelli, troppo cattivi. Nessuno le andava sul serio a genio. Jamie fece una leggera smorfia con il volto, tenendo i libri ben stretti al petto fasciato dalla camicetta della divisa. Il suo volto, seppur piegato in una vera smorfia di disgusto, era pur sempre bello e sicuro: gli occhi grandi e castani erano contornati da fitte ciglia nere che, andavano a sbattersi ogni volta che il suo organismo ne richiamava il bisogno. Il volto magro, dalle guance piene e rosse, mostrava spesso un leggero sorriso beffardo o una specie di ghigno sensuale che si divertiva a sfoggiare; proprio come se fosse una di quelle modelle babbane che si esibivano sulle copertine delle riviste più in di quel mondo un po’ chiuso e secco. Sfoggiava, oltre tutto, i capelli lunghi sulla schiena perennemente incurvata verso l’esterno, proprio per mostrare un po’ di più quel seno tondeggiante e piccolo che veniva celato dagl’indumenti scolastici.
Varcò la soglia della Sala Grande, facendo lentamente scorrere lo sguardo su quei tavoli imbottiti di studenti: spesso si accorgeva che molti dei ragazzi presenti nelle altre tavolate, pigiavano quasi con insistenza lo sguardo su di lei. “Pervertiti.” si limitava a pensare seccamente, andandosi a sedere nel suo freddo posticino al tavolo delle Serpi.
- Ciao… - salutò l’amica poggiando i libri sulla liscia superficie del tavolo. La beccò nell’addentare un panino farcito da pomodori e barbabietole. - che diamine stai mangiando?- brontolò infastidita osservandola mangiare con un certo gusto.
Loren volse lo sguardo in sua direzione, inarcando scetticamente le sopracciglia in un espressione a dir poco buffa. Che strano, quella mattina portava i capelli sciolti.  Oh.. quei suoi ricci castano dorato procuravano a Jamie un incredibile senso d’invidia.
- Un paino. - si giustificò la ragazza con le guance piene di cibo e lo sguardo che percorreva il volto dell’amica: un sorrisetto comico fece sorridere Jam.
- Oh, lo vedo… lo stai mangiando con molto gusto, devo ammettere. - ridacchiò gentile, aprendo il libro di Storia della Magia, fingendo di scorrere le parole con lo sguardo.
- Tu non mangi? – le replicò osservandola quasi infastidita. – non stai mangiando la sera… e nemmeno a colazione. Sai che ti fa male,  Jamie?-
La moretta roteò gli occhi al cielo accavallando le gambe e prendendo un pezzo di pane dal cestino. - Devo perdere peso, Loren. Sono cicciona. Sono una botte.. sono grassa.- disse irritata azzannando il pane, per poi dividerlo a metà ed iniziarne a mangiucchiare la mollica.
-Devi smetterla con queste seghe mentali. Finirai per bruciarti il cervello, altro che!- rispose Loren dandole una gomitata sul braccio e riprendendo a mangiare i residui del suo panino imbottito.
A dir la verità Jamie non l’ascoltava, conosceva a memoria le sue  filippiche fastidiose sul mangiare sano: fare tutti i pasti, mangiare regolare e fare diverso esercizio fisico. Certo. Come no. Alla mora veniva più facile saltare i pasti per intere settimane… beh, almeno finché qualcuno non la portasse a farsi ricoverare urgentemente al San Mungo. Jamie abbandonò il suo finto interesse per la Storia ed iniziò a guardarsi attorno… il tavolo dei Tassorosso? Non abbastanza interessante. Quello dei Corvonero? Oh per Salazar. Erano tutti così santi. Il suo sguardo, infine, si pose sul tavolo dei Grifondoro. Divertenti, allegri e solari emettevano un rumore davvero fastidioso per le orecchie disabituate della ragazza. Quei sorrisi così contagiosi le fecero salire un terribile senso di vomito allo stomaco: più di tutti notò due ragazzi differenti tra loro soprattutto per l’aspetto.

Il primo portava i capelli disordinati e scombinati sul capo; i suoi occhi grandi e color ambra mostravano una felicità ed un’allegria davvero molto espansiva. La divisa era ben tenuta sul corpo, solo la cravatta si esibiva in una maniera poco più  confusa. Probabilmente teneva molto al suo aspetto esteriore. Portava, inoltre, sotto braccio una ragazzina qualche anno più piccola di lui.. e Jamie lo sapeva. Frequentavano assieme Rune Antiche.

Il secondo, invece, era più ordinato in quella sua postura un po’ goffa. Uno strano taglio di capelli acconciava il suo capo, rendendolo molto più carino agli occhi delle sue coetanee. In più, quando quest’ultimo alzò lo sguardo verso i compagni, Jamie rimase terribilmente colpita dall’intensità e dalla freddezza di quelle iridi cristalline. Due grandi occhi celesti s’esibivano su quel volto bianco e fino dalle guance particolarmente paffute: la ragazza non riusciva proprio a distogliere gli occhi da quel volto così particolare e silenzioso che tanto aveva attirato la sua attenzione.

- Loren… chi sono quei due? – mormorò la moretta dando un leggero pizzico sulla coscia scoperta della migliore amica ed indicando i due con un leggero cenno del mento.
-Fanno parte della squadra di Quidditch, uno è il Cacciatore.. l’altro il Battitore.- commentò l’altra tirando su con il naso e dando un’occhiata al tavolo rivale. –quello con gli occhi azzurri si chiama Mark e l’amico è Jacob. Diciamoci che sono così informata perché ritengo Mark un vero pezzo di…-
Ecco che di nuovo Jamie s’estraniava dal blaterare dell’amica per tornare a guardare i due. Doveva assolutamente conoscerli. Doveva sapere di più su di loro… non le importava quanto ci avrebbe messo. Li avrebbe conosciuti. Punto e basta. 

  
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