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Autore: Piccola Stella Splendente    25/03/2012    2 recensioni
La storia parla di una ragazza che non conosceva l'amore, che non sapeva amare, e di un ragazzo che non si era mai innamorato, perchè era il classico tipo da 'una botta e via', quello con una ragazza diversa ogni giorno.
Ma perchè proprio loro, tra tutte le persone e le stelle che li circondano, perchè?!
Perchè a volte il destino è così, ma se il destino del ragazzo fosse proprio lei?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- ...sai che ti amo, vero? - mi scrisse lei.
Mi inteneriva quando diceva certe cose, e io non ero un tipo tenero, anzi..

- Sai che non esiste cosa più bella di te? - le risposi io.
- Scusa, devo andare, ci incotriamo domani a scuola..B-Buonanotte principe. - mi scrisse lei.
- Buonanotte mia principessa. - le risposi io.

Era la mia principessa, e per una volta, volevo vivere di una persona, volevo che tutto fosse per sempre.
Volevo rischiare, perchè? Perchè la amavo, perchè era la prima volta che qualcuno mi faceva provare emozioni indescrivibili, anche dietro ad un pc.
Lei si era disconnessa, e mi disconnessi pure io, non mi andava di rimanere su Facebook se lei non c'era, insomma, non lo trovavo più interessante.

Allora mi buttai a peso morto sul letto e dopo un po' mi addormentai pensandola.
La mattina dopo, mi alzai e mi preparai per andare a scuola, e notai che in effetti era un po' prestino.
Presi qualcosa per fare colazione così, velocemente, afferrai le chiavi di casa e uscii di casa.

Decisi di andare a prenderla a casa, così, appena mi ritrovai davanti a casa sua bussai tre volte.
Aprì una ragazza in pigiama, che non esitò ad arrossire mentre si sfregava gli occhi, poi in meno di tre secondi tentò di nascondersi dietro alla porta, facendo sbucare fuori solo la testa.
Io entrai chiudendo la porta.
- Buongiorno piccola mia, ti ho svegliato? - le dissi io stringendola tra le mie braccia, facendola finire con la schiena contro la porta.
- Buongiorno amore, comunque no, tranquillo, è che mi sento poco bene... - disse lei scompigliandomi i capelli.
La baciai lentamente, poi le appoggiai una mano sulla fronte.
Scottava, scottava veramente.
- Cara la mia principessa, lei oggi starà a casa, altro che andare a scuola. - le dissi io tentando di non far vedere la mia preoccupazione, quando invece le avrei dato una tachipirina e l'avrei messa a letto in un batter d'occhio.
- Uhm? Nah, sto bene, t-tranquillo. - disse lei.
Poi, le poggiai una mano sul braccio e lei tremò.
- Ehi piccola, tremi? - dissi io iniziando a slacciare la felpa.
- Hai le mani fredde, mi hai fatto venire i brividi di freddo.. - disse lei tentando di giustificarsi in qualche modo; non capivo dove le sentiva le mani fredde, dato che erano calde.
Poi lei mi scostò e andò verso camera sua, mentre lentamente e di malavoglia saliva le scale.
La raggiunsi non appena lei fu di sopra, davanti all'armadio.
Da dietro, le misi la felpa sulle spalle, per poi abbracciarla.
- Freddo eh? Tu oggi rimani qui, e io ti faccio compagnia, vado a prenderti una tachipirina, aspetta qui piccola.- le dissi io baciandole la fronte per poi scendere.
Appena arrivai su, poco dopo, entrai in camera sua e la vidi davanti allo specchio, mentre guardava il suo riflesso.
Si era pure cambiata, non era più in pigiama.

Poggiai il bicchiere con il medicinale sul suo comodino, poi mi misi di fianco a lei.
- Dove credi di andare? - chiesi io con un tono piuttosto preoccupato.
- A sc-scuola. - disse lei timidamente.
- Allora non hai proprio capito che tu non metti piede fuori casa, eh? - dissi io facendola cadere sul letto, per poi iniziare a baciarle il collo: - Rimarrai qui, nel letto a farmi compagnia. - dissi io porgendole successivamente il bicchiere con la tachipirina disciolta in un po' d'acqua.
Lei lo bevve tutto d'un sorso, per poi appoggiare il bicchiere sul comodino con una faccia schifata, ma lei era bella anche con quell'espressione.
- Posso baciarti? - mi chiese lei, senza neanche darmi il tempo per rispondere, ritrovando le mie labbra sulle sue e viceversa.
- Puoi sorridere? - le chiesi io.
Lei sorrise, mostrandomi quelle dolci fossette che aveva agli angoli della bocca. 
Oh sì, lei era proprio meravigliosa. ©





   
 
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