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Autore: SimplyMe514    25/03/2012    9 recensioni
E' stato scoperto un manoscritto contenente altre fiabe attribuibili a Beda il Bardo ed Hermione ha appena finito di tradurne una. Chi meglio di Rose e Hugo per testare l'effetto che fa?
Questa storia si è classificata prima al contest "Le Fiabe di Beda il Bardo" indetto da Lucy Balck sul forum di EFP.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nickname: SimplyMe514

Titolo: La Principessa Contesa

Genere: Fluff

Eventuali personaggi della Saga: Ron/Hermione, Hugo Weasley, Rose Weasley

Rating: Verde

Lunghezza in parole: 1606 secondo OpenOffice Writer

Trama della fic: scoperta sensazionale! È stato trovato un manoscritto con altre fiabe finora sconosciute attribuibili a Beda il Bardo, e dopo lo splendido lavoro fatto con quelle classiche, Hermione sta provando a tradurle. Chi meglio dei suoi bambini per testare il risultato?

Trama della fiaba: tre fratelli, di cui due potenti maghi e un Magonò, partono per andare a chiedere la mano di una bellissima principessa. Il re suo padre ha stabilito che la darà in sposa a chiunque sarà abbastanza abile da mostrarle qualcosa che non ha mai visto. Il terzo fratello non ha alcuna chance... o sì?

Note d'Autore: tutto questo nasce dal fatto che a ben guardare la prima pagina del libro di fiabe c'è proprio scritto: “Traduzione dalle rune di Hermione Granger”.

 

«Come va?»

Sembrava di essere tornati ai tempi della scuola: il tavolo della cucina era letteralmente ricoperto di grossi libri rilegati in pelle. Hermione emerse dal massiccio dizionario runico che stava consultando e rispose: «Non so perché abbiano chiesto proprio a me di tradurre il manoscritto, con i fior di esperti di Beda che hanno, ma abbastanza bene, grazie».

«Facile: te l'hanno chiesto perché ci vorrà un secolo prima che nasca una strega con più cervello di te, e non ce l'avevano, un secolo di tempo da aspettare» sorrise Ron.

«Esagerato» lo rimbrottò lei bonariamente. «Le lusinghe non ti porteranno da nessuna parte, sai?» Poi, dopo una breve pausa: «E... fatto!» esclamò, vergando la parola “fine” sulla pergamena su cui stava lavorando. «La prima fiaba è finita, il resto a domani. Non so se va bene, dovrò correggerla, ma è ora di mettere a letto i bambini».

«A proposito di bambini, che ne dici di vedere se a loro piace?»

«Non ci avevo pensato. A volte le idee più semplici sono le migliori».

«Sempre questo tono sorpreso».

«È la tua frase preferita?» Poi, alzando un po' la voce: «Rose! Hugo! A letto!»

Li portarono in camera tra mille proteste. Per calmarli, Ron promise a nome di lei: «Oh, su, ora mamma vi legge una fiaba!»

«Ma sono sempre le stesse!» si lamentò Hugo. «Che noia!»

«E invece no» lo contraddisse dolcemente Hermione, sventolando trionfante la traduzione dall'inchiostro ancora fresco. «Questa è nuova». Prima di cominciare, però, sibilò al marito, sperando di non farsi notare: «Perché sempre io?»

«Perché le leggi meglio, non c'è storia».

«Evviva!» Rose batté le manine, il viso illuminato di gioia, e i due si scambiarono un fugace sguardo intenerito di fronte al loro piccolo miracolo. «Una fiaba nuova, che bello!»

«Allora adesso fate silenzio e ascoltate».

Rispose un coro di: «Va bene, papà». Finalmente Hermione si schiarì la voce e cominciò a leggere:

 

C'era una volta una principessa di proverbiale bellezza, desiderata da tutti gli uomini del regno. Quando ella raggiunse l'età da marito, suo padre dichiarò: «Oltre a possedere il dono della bellezza, mia figlia è anche un'eccellente strega dalle conoscenze vastissime».

«Mi ricorda qualcuno» le sussurrò Ron all'orecchio. Malgrado l'interruzione, lei non poté non sorridere.

«Chiunque riuscirà a mostrarle qualcosa che non ha mai visto sarà il suo sposo».

Il re era molto soddisfatto delle condizioni poste: pensava che solo il più grande mago del regno avrebbe superato la prova. Decine di pretendenti provarono e provarono, ma nemmeno il migliore di loro riuscì a portare alla principessa qualcosa di nuovo.

Un bel giorno, tre fratelli di nome Balthazar, Baldwin e Braiden decisero di tentare la fortuna.

«Padre», disse il primo, che era il mago più abile dei tre, «lasciatemi andare al castello. Sento che conquisterò la mano della principessa».

«Hai la mia benedizione, Balthazar» concesse lui, e gli fece sellare un focoso cavallo nero per il viaggio.

«Ma scusa, non poteva Smaterializzarsi?» commentò Hugo. «Ogni tanto le fiabe sono proprio stupide».

«Lo so, tesoro, ma la storia è molto più bella così» lo rabbonì Ron. «Ora lasciala andare avanti».

«Padre», aggiunse il secondo, che era un grande cacciatore di creature magiche, «permettetemi di seguire mio fratello. La strada è lunga e catturerò certamente un animale che la principessa non ha mai visto».

«Hai la mia benedizione, Baldwin» ripeté, e gli affidò un meraviglioso destriero bianco.

«Padre, lasciate andare anche me» pregò Braiden. Ma l'uomo rise di gusto: mai in tutta la sua vita Braiden aveva dimostrato segni di poteri magici. Non aveva alcuna speranza.

«Va' pure, se vuoi. Vedremo se sarai ancora così coraggioso dopo esserti messo in ridicolo davanti a tutta la corte!» E così Braiden si rassegnò a seguire i fratelli in groppa a un asino.

«Poverino» s'infiammò subito Rose. «Lo tratta male perché è un Magonò, vero, mamma?»

«Eh, già».

«Be', non è giusto che gli rida in faccia, ma secondo me non ce la fa» fu la congettura del fratello.

«E invece sì!»

«No!»

«Sì!»

«Su, bambini, smettetela. Non lo scoprirete mai se non la lasciate leggere, no?»

La cavalcata durò tre giorni e tre notti. La prima notte, mentre gli altri due dormivano, Balthazar prese i suoi libri di magia dalla sacca da viaggio e ripassò tutti gli incantesimi più difficili che conosceva, sicuro di trovarne uno di cui la principessa non avesse mai sentito parlare. La seconda notte, con il suo gran armamentario di reti, gabbie e trappole, Baldwin catturò una tartaruga dal guscio incrostato di gemme preziose, certo che le sarebbe piaciuta moltissimo.

«Ah, ho capito, ha preso un Fire Crab» saltò su Rose con aria saputa. «Sono molto carini, però sputano fiamme dal didietro».

«Ha preso da qualcuno di mia conoscenza» ridacchiò Ron davanti alle insospettabili conoscenze enciclopediche della figlia.

La terza notte, Braiden si rese conto con un sospiro che non poteva competere con nessuno dei due.

Stava per voltare l'asinello e tornare a casa, quando il primo fratello lo richiamò con aria di scherno: «Ehi, tu! Visto che sei qui, renditi utile e va' a raccogliere della legna!»

Lui ubbidì in silenzio, nascondendo la sua rabbia al pensiero di essere ridotto a far loro da servo. Portò una pesante catasta di rami nella radura dove si erano accampati e sedette pazientemente ad accendere il fuoco. Stava appena cominciando a uscire un fil di fumo, quando Baldwin lo spinse via ridendo e produsse una gran fiammata con un colpo di bacchetta.

«Non perdere tempo con quelle sciocchezze! È così che i veri maghi accendono il fuoco!»

Ma nemmeno alla luce che ora rischiarava lo spiazzo i due notarono che Braiden sorrideva.

I tre fratelli furono finalmente accolti al castello, al cospetto di re, regina, principessa e cortigiani riccamente vestiti.

«Che cos'hai da mostrarci?» chiese il re a Balthazar. Quello, trepidante, pronunciò un incantesimo e subito le statue e le armature che decoravano la sala del trono presero vita e si misero a danzare in onore della principessa.

«Wow! È bravissimo! È molto difficile?»

«Tantissimo, piccolo mio», rispose Hermione, «ma un giorno potresti riuscirci anche tu. Io una volta l'ho visto fare davvero».

«Ma dai! Questa sì che è una storia, altro che le fiabe! Me la racconti?»

«Quando sarai un po' più grande» sospirò lei. La Battaglia di Hogwarts era tutt'altro che un raccontino per bambini.

Lei sorrise di fronte allo spettacolo, ma scosse la testa e disse: «Non posso accettarti come mio sposo. Conosco già questa magia». E così il primo fratello, sconfitto, fu accompagnato fuori dalle guardie.

«Che cos'hai da mostrarci?» domandò nuovamente il sovrano. Baldwin esibì orgoglioso la gabbia con la sua creatura.

«È molto bella», commentò la principessa, «ma ne abbiamo una identica nei giardini reali. Non posso accettarti come mio sposo». E così il secondo fratello, sconfitto, si unì al primo.

«Che cos'hai da mostrarci?» chiese il re per la terza volta. Senza una parola, Braiden si sedette a terra e, con un po' di legna in più che aveva raccolto, cominciò ad accendere un fuocherello. Quando il fumo cominciò a salire, la principessa sobbalzò per la sorpresa.

«Che cos'è questo? Non avevo mai visto nessuno accendere il fuoco senza bacchetta!»

«Ma per favore!» sbottò Hugo.

«Non è poi tanto strano» rise Hermione. «Nonno Arthur non sapeva usare i fiammiferi».

Ron arrossì in zona orecchie al ricordo della Coppa del Mondo e di come si era comportato suo padre, eccitato come un bambino in un negozio di giocattoli all'idea di campeggiare alla Babbana.

«Questa, Vostra Altezza», replicò in tutta calma Braiden, «è la magia di sopravvivere senza magia».

«Non ero mai stata nel mondo dei non magici prima d'ora» confessò lei. «Padre, desidero che questo giovane sia il mio sposo».

«È un affronto!» sbottò il re. «Avevo creato questa prova perché mia figlia sposasse il più grande mago del regno e mi ritrovo con questo... questo...»

Ma prima che il sovrano trovasse una parola abbastanza cattiva per definire Braiden, quello rispose tranquillamente: «L'editto non parlava affatto di maghi, Vostra Maestà. Avevate detto che il vincitore sarebbe stato “chiunque”, magico o no, fosse riuscito a mostrare a vostra figlia qualcosa che non avesse mai visto».

«E sia» concesse lui meravigliato. E così Braiden, la pecora nera della famiglia, ebbe in sposa la principessa ed ereditò il trono.

«Te l'avevo detto! Te l'avevo detto!» canticchiò Rose, trionfante.

«E va bene, hai vinto» ammise il fratello con aria abbattuta.

«Vi è piaciuta la storia?» indagò cautamente Hermione.

«Tantissimo!» esclamarono insieme, finalmente d'accordo su qualcosa.

«Ne sono proprio contenta» fece lei con un sospiro di sollievo. «E adesso che è finita, è ora di dormire».

«Ma non abbiamo sonno!»

«Accidenti...» borbottò Ron. «Sarà anche una bella fiaba, ma per farli addormentare non funziona proprio». E si rassegnarono a un'altra nottata di lotte senza vincitori né vinti per far scivolare i piccoli tra le braccia di Morfeo.

 

Grammatica 9.7/10
Grammatica perfetta, solo due piccoli errori: “provarono e provarono”, si dice “provarono e riprovarono”, ma credo sia un errore di battitura. Inoltre nella frase “Mai in tutta la sua vita Braiden aveva dimostrato segni di poteri magici”, si dice “mostrare segni”. Anche qui immagino sia un errore di battitura.

Stile 9.9/10
Hai un ottimo stile, chiaro e preciso e semplice al punto giusto per una favola per bambini. Si sente la differenza tra la fiaba e la fanfiction e questo secondo me è un pregio perché riesci a modificare il tuo modo di esprimerti in base a quello che scrivi, anziché il contrario.
Ho trovato, tuttavia, un punto in cui, secondo me, il testo stona un po’: “esclamò, vergando la parola “fine” sulla pergamena su cui stava lavorando”. In questo punto ho trovato leggermente ripetitivo la parola “su”, secondo me potrebbe essere resa più scorrevole la lettura sostituendo “su cui stava lavorando” con “a cui stava lavorando”, entrambe le frasi sono corrette ma in questo caso penso ci stia meglio la seconda.

Originalità 14/15
La storia è originale pur trattando di argomenti classici delle fiabe: la principessa irraggiungibile, il fratello che si pensava avesse meno possibilità riesce a conquistarla non grazie alla forza fisica ma con la semplicità… eppure proprio per questo ho dovuto toglierti un punto. L’originalità della tua fic sta anche nei commenti dei bambini mentre Hermione legge la fiaba, danno un tocco di realtà che altrimenti non ci sarebbe stato. Anche l’utilizzare come escamotage per la fiaba il fatto che si fosse trovata un manoscritto di Beda da tradurre porta punti a tuo vantaggio. Insomma, nel complesso è una fic molto originale con l’unica pecca (se possiamo chiamarla così) di essere troppo legata alle fiabe tradizionali.

IC dei personaggi della Saga e caratterizzazione dei personaggi della fiaba 10/10
Punteggio pieno in questo parametro, complimenti! Partiamo dai personaggi della Saga: sia Hermione che Ron sono loro senz’ombra di dubbio, Hermione che lavora fino a tardi china sui libri e si ferma solo quando è ora di mettere a letto i figli e Ron che passa il “lavoro sporco” di leggere la fiaba a Hermione. Anche Rose e Hugo, sebbene siano presenti nei libri solamente per poche pagine, li ho trovati ben caratterizzati. Rose mostra la sua intelligenza e amore per la lettura fin da piccola e Hugo è il ritratto di Ron, dolcissimo!
Anche i personaggi della fiaba hanno la loro caratterizzazione completa, non agiscono mai in contrasto a quanto detto precedentemente. Il padre dei tre fratelli mi ha ricordato tanto Orvoloson Riddle, seppure meno crudele verso Braiden. Sia Balthazar che Baldwin agiscono secondo gli insegnamenti del padre disprezzando e non considerando Braiden, ma mettendo in mostra solo la loro arroganza per le proprie doti magiche. Al contrario, Braiden, cerca di farsi accettare, pur mantenendo la propria indipendenza, e lo dimostra il fatto che quando il padre rise per la sua idea di conquistare la principessa, lui prese un asino e andò comunque. Il re è il classico padre che vuole il meglio per la figlia, ma questo significa che lei sposi il più grande Mago, nient’altro. Alla fine, però, si vede che vuole bene alla principessa quando accetta Braiden. La principessa, infine, sposando Braiden dà prova della sua intelligenza che fu la causa della prova.

Gradimento personale 10/10
Questa storia mi è piaciuta molto, è semplice ma ha anche la morale tipica delle favole. Mentre leggevo mi sono immedesimata nella fiaba come mi succedeva da bambina con Cenerentola o con Cappuccetto Rosso, e questo mi ha fatto davvero molto piacere. Complimenti, se la pubblichi finisce tra le preferite!

Totale: 53.6/55

 

Il contest è qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10074712&p=1

  
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