CAPITOLO 1 :
- Sirius ti prego posso metterlo giù?-
- No James, non puoi !-
- Ma Sirius! il tuo baule mi sta spezzando la schiena!-
- Così impari a perdere le scommesse!-
- Sirius abbi pietà e lasciaglelo far levitare !-
- Mai Lunastorta, mai! James doveva pensarci prima!-
- Ma Sirius , tu sai benissimo che James non pensa quando si tratta di Lily…-
- E allora? È un problema suo mica mio.-
- Ma Sirius , James non poteva vincere la scommessa.-
- E perché mai ? se si era impegnato di più magari …-
- Ma quale impegno e impegno Sirius! La scommessa era che Lily sarebbe saltata addosso a James urlando che voleva or’ora produrre una squadra di quiddich con tanto di riserve e porta acqua!-
Sirius ghignò e fece spallucce con fare innocente.
- E io che ne sapevo che la Evans non lo avrebbe fatto?-
Remus lo guardò e si passò una mano sul volto con fare disperato. Fortuna che madre natura gli aveva donato una pazienza infinita.
- A proposito – la vocina di Peter li fece voltare entrambi – dov’è James?-
- Come dov’è James? Mio caro Codaliscia non lo vedi ? è lì davanti a…-
Sirius si voltò e si accorse che , effettivamente, di Ramoso non c’era traccia.
- D-dov’è James?- strinse le mani a pugno- è scappato quel farabutto! È scappato con il mio preziosissimo baule! Che … Che ora starà sicuramente levitando chissà dove!- gli occhi erano ormai due fessure. Le braccia tese lungo il corpo e il fatto , che non si stesse “ fascinosamente” spostando la ciocca di capelli che gli era caduta sul viso fecero temere il peggio al povero Remus.
- Sirius ?-
- È tutta colpa tua ! Solo colpa tua depravato d’un lupo se adesso James è chissà dove! Chissà dove con il MIO baule!-
Sirius lanciò un ultimo sguardo omicida all’indirizzo di Remus e partì a tutta velocità verso il dormitorio di grifondoro.
Gli studenti che lo vedevano passare come una furia si schiacciavano contro il muro.
Tutti sapevano che intralciare un Black arrabbiato non era consigliabile. Se poi si trattava di Sirius Orion Black , bè , meglio farsi da parte.
- James Potter dove ti sei andato a ficcare?-
Un corridoio deserto accolse Sirius. Un corridoio quasi deserto. Infatti proprio nel mezzo camminava , tranquillo e beato , osando pure qualche fischietto allegro, James Potter.
E come notò subito Sirius nessuno fischietta portando duecentocinquanta kili di baule sulle spalle, nemmeno James Potter. Infatti sulle spalle di James , non c’era proprio niente. Il baule levitava tranquillo sopra la sua testa.
- Ramoso ? sai cosa succede a chi perde le scommesse?-
James si bloccò sul posto. Il fischio gli morì in gola e la paura gli chiuse lo stomaco. Perché James conosceva quella voce ma , soprattutto conosceva quel tono. Il povero Ramoso cercò velocemente e invano una via di fuga. Niente da fare l’unica possibilità era darsela a gambe e sperare nel pronto intervento di qualcuno delle alte sfere. Perché solo qualcuno di veramente molto importante , come ad esempio il professor Silente ,avrebbe potuto , forse , fermare Sirius in quel momento. E lui ne era perfettamente consapevole.
- Dove corri Potter?! Tanto sai che non mi scappi!-
Ma James non si sarebbe farmato per niente al mondo. Bè , forse se glielo avesse chiesto Lily si sarebbe anche fermato ma, questo era un altro paio di maniche.
- Ramoso hai dato la tua parola di malandrino! Devi portarlo a spalla!-
Non si sa dove ma, James trovò la forza di rispondere. Gli occhi lievemente annebbiati, il respiro corto e gli occhiali pericolosamente calati. Lui rispose.
- Anche tu quest’estate avevi dato la tua parola di Malandrino!-
Sirius rise. Capendo subito cosa James volesse dire ma , si stava divertendo troppo.
- E quando mai io avrei dato la mia S.S.P.D.M.?-
- La tua che?!-
- La mia super-sacra-parola-di-malandrino non è ovvio?-
- Ah … non mi distrarre Sirius! –
Nel frattempo il corridoio cominciava a non essere più tanto deserto. Black e Potter erano sei anni che frequentavano quella scuola e per i precedenti cinque avevano dato spettacolo con le loro liti. Nessuno ormai voleva più perdersele.
- Io che ti distraggo ? Ma quando mai? E poi da cosa scusa?-
- Dal fatto che tu hai ucciso la mia puffola!-
- Ancora con questa storia James?-
- Mi avevi detto che si era suicidata perché non gli piaceva il nome che le avevo dato!-
- Ammettilo James era un nome davvero terribile!-
- Era un nome fantastico invece!-
Tutto ciò avveniva mentre entrambi correvano zigzagando fra nani del primo e spilunghi del settimo.
- Ma dai tu non ti suicideresti sapendo di chiamarti porridge?!-
Rise.
- No che non lo farei ! Cosa ridi tu! Sono stato depresso per settimane!-
Sirius alzò un sopracciglio.
- Settimane?! James hai pianto per due , ore poi tuo padre te ne ha comprata una nuova!-
- Già peccato tu abbia ucciso anche quella!-
- Si vabbè ! non è mica colpa mia se quelle stupide palle di pelo si infilano sotto i miei fantastici piedi!-
- Palla di pelo sarai tu! E poi mica ci si infilavano! Hai rincorso le ultime tre che ho avuto per tutta la casa finche non le hai assottigliate!-
- Non hai le prove!-
- Sirius ti sei fatto una quindicina di foto di te che le spiaccichi e me le hai mandate per posta!-
- Ok. Forse hai le prove.-
Si fermarono , si guardarono dritto negli occhi e cominciarono a ridere come due matti anzi, come due malandrini. Perché le loro liti finivano tutte così. Con loro due che ridevano , Remus che si disperava e , solitamente , la McGranit con un diavolo per capello.
Dopo quella litigata ne seguirono molte altre anche se , alcuni ( tutta la scuola ) sostengono di aver visto James Potter rovesciare in testa a Sirius un intera ciotola di porridge gridando :
- La vendetta è un pasto che va servito , non freddo , non caldo ma, assolutamente a colazione!-