25/03/2012
2 recensioniA me ancora non sembra vero di essere riuscita a concluderla. Cioè, questa cosa mi manda fuori di testa perché è la prima raccolta che inizio e che riesco a portare a termine!
Ammetto che mi dispiace metterle la parola fine perché per la Seblaine mi sono spinta davvero oltre i miei limiti e posso dire di essere abbastanza soddisfatta in generale. Ancor di più, però, mi dispiace concludere questa raccolta con questa shot che non mi convince per nulla e che ho scritto giusto perché non potevo perdermi alla fine! Abbiate pietà di una povera fanwriter a cui l’ispirazione a giocato qualche brutto scherzo!
Un bacio grande a Somo, Vale e Sere che hanno sopportato i miei scleri e mi hanno sempre supportata e sopportata: senza di voi io non so proprio dove sarei adesso <3
Un grazie speciale a tutti coloro che hanno seguito/letto/recensito la raccolta: siete stati davvero essenziali!
Per chi fosse interessato, domani inizierà la Niff!Week, tanto per mantenerci in allenamento! <3
It will be even better
Blaine si guardò un’ultima volta intorno, assicurandosi di aver preso tutto.
Non sapeva esattamente cosa dover portare con sé, ma immaginò che gli servisse almeno l’occorrente per sopravvivere. Il resto avrebbe potuto anche comprarlo in un secondo momento.
Sospirò gettando uno sguardo alle valigie e desiderando, per un attimo, poter rimandare quel momento. Quando poi si ricordò che era ciò a cui aspirava da anni, si costrinse ad essere felice e a mostrarsi determinato.
Percepì un movimento alle sue spalle e suppose che Sebastian si fosse alzato dal letto. Non appena avvertì un paio di braccia chiudersi intorno alla sua vita e stringerlo forte, dedusse di averci visto giusto.
«Ansia?» Gli sussurrò l’altro, all’orecchio.
Blaine sospirò. «Malinconia, più che altro.»
Sebastian ridacchiò, posando la testa nell’incavo del suo collo e lasciandogli un bacio veloce. «Non stai andando al fronte» gli fece notare, «e non sarà definitivo.»
L’altro si morse un labbro, nervoso. «Lo so» mormorò, «ma…»
«Ma niente» lo interruppe Sebastian, «Blaine» chiamò, facendolo voltare nel suo abbraccio e cercando i suoi occhi. «Sogni di andare a Broadway da tutta una vita. Adesso che ci sei, vacci almeno sorridendo.»
Blaine, se possibile, si incupì maggiormente. «Non ti mancherò per nulla?»
Sebastian sbuffò. «No, se continui a lamentarti in questo modo, sarò solo felice quando sarai partito.»
Blaine fece una smorfia, posando la testa sulla sua spalla e lasciandosi andare ad un sospiro rassegnato. «Devi essere sempre così odioso?»
«E tu devi sempre fare la vittima?» Ribatté Sebastian.
Blaine non rispose, si limitò a stringere a sé il suo ragazzo approfittando di quegli ultimi momenti per sentirlo vicino. Non avrebbe potuto abbracciarlo per troppo tempo e il solo pensiero gli fece aumentare inconsapevolmente la stretta su di lui.
Sebastian sbuffò, allontanando Blaine da sé e guardandolo negli occhi. «Ascoltami, dolcezza» iniziò, «sarei egoista se ti dicessi di non partire e restare qui» iniziò.
Blaine mise su un broccio troppo adorabile per potergli resistere e Sebastian si chinò su di lui per baciargli dolcemente le labbra.
«E invece no» miagolò Blaine, «dimostreresti solo di sentire la mia mancanza.»
«Ma io sentirò la tua mancanza, Blaine» chiarì l’altro, «mi giri intorno da troppi anni, mi sarà difficile abituarmi alla tua assenza.»
Le labbra di Blaine si piegarono in un sorriso malinconico ma felice e Sebastian portò una mano sulla sua guancia accarezzandola teneramente. «Ma stiamo parlando del tuo futuro» continuò, «e non esiste che ti sacrifichi per stare con me. Io ti aspetto qui, non vado da nessuna parte» sorrise.
Blaine avvertiva le lacrime pizzicargli agli angoli degli occhi e il cuore traboccare di gioia. Sebastian non era solito lasciarsi andare a sentimentalismi, ma aveva il suo modo contorto per farlo sentire speciale ed amato.
«Ti amo» sussurrò, la voce tremante.
L’altro sorrise, stringendolo a sé e baciandogli una guancia. «Ed io amo te» rispose, semplicemente.
«Tornerò presto» mormorò Blaine.
«Ovvio che lo farai» rispose Sebastian, ghignando, «e giuro che dopo ci chiuderemo in camera e quando avrò finito con te non avrai più né la voglia né la forza di andare da nessun’altra parte.»
Blaine sorrise, ricacciando indietro le lacrime. «Sembra allettante» constatò.
Sebastian chiuse gli occhi, lasciandogli un bacio fra i capelli e inspirando il suo profumo per imprimerlo bene nella mente.
«Sarà anche meglio» promise.
E Sebastian Smythe manteneva sempre le sue promesse.
The End.