La scelta della strega
Vivevo
in un’epoca dove sogno e realtà spesso si
confondevano, dove la magia esisteva
e conviveva con la vita quotidiana.
Io
ero per l’appunto una strega: apolide, reietta dalla mia
famiglia, sradicata
dalle mie radici che cercava di dare un senso alla propria esistenza
facendo il
possibile per aiutare le persone in difficoltà.
Fu
così che ebbe inizio l’avventura più
grande della mia vita.
Avevo
appena salvato la vita al re Enrico VIII d’Inghilterra, che
stava morendo
avvelenato da Anna Bolena.
Ero
intervenuta appena in tempo e, come sapete dalla Storia, ad Anna Bolena
venne
tagliata la testa, mentre il re si sposò molte altre volte,
ma non riuscì mai
più a sostituire nel cuore la sua seconda regina.
Io
non avevo bisogno di nulla perché ero molto ricca, ma il re
volle sdebitarsi lo
stesso, e mi propose una cosa davvero insolita: avrei potuto scegliermi
un
marito tra tutti gli uomini non sposati del suo regno sconfinato.
La
proposta mi lasciò sbalordita, ma dopo averci riflettuto un
attimo, gli dissi
che l’avrei accettata, anche se dubitavo di poter veramente trovare un uomo
che mi facesse
innamorare di lui.
Intanto
la corte era in attesa dell’erede
maschio che non arrivava.