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Autore: damnhudson    26/03/2012    1 recensioni
Dal primo capitolo :
" Sono sempre stato preso di mira, troppo alto, troppo stupido. Solo perchè ci ho messo di più ad imparare che dopo la c c'era la d. Testa a patata, il mio fisico non scolpito, la mia usanza di dire 8 dopo il 4. Non era colpa mia. "
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Noah Puckerman/Puck
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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" E quindi eccoci qui. Te lo saresti mai immaginato, Puckerman? Che ti sposassi, alla fine, con uno dei miei primi amori? " Ebbene sì, ce l'aveva fatta. Quinn Fabray. Notai che Rachel fece roteare gli occhi e le sorrisi. " Così, finalmente la mia donna si convince che no, non ho intenzione di tornare con Q. " Erano le stesse paranoie di sempre. Risi, e questa volte rise anche lei, meglio, sembrava rincuorata. Avevo una coppa di champagne in mano, a Puckerman l'idea delle coppe non era andata molto a genio.

" Non bastavano bicchieri? " Mi aveva chiesto, guardando il tutto, non appena entrammo nell'immensa sala.
" Amico, se tu che hai detto il sì più importante della tua vita. " Dissi io, quindi ridendo. Peccato che  lui non stesse ridendo poi tanto.

 " Avrei altre mille storie da raccontare, storie.. " Fui interrotto.
 " Gesta eroiche eccettera eccettera.. " Disse Sam dal suo posto.
 " Evans. " Lo richiamai. Alzò le mani in aria e rise.
 " .. solo che non so a chi realmente possa interessare ora. " Conclusi, sorridendo.
 " Ci hai annoiato abbastanza, Hudson. " Disse ancora Sam, divertito.
 " Mh, guarda chi c'è.. Ti vedo ancora mentre cerchi di fare più giri di campo di me, per prendermi il posto come quoterback. " Dissi, ridendo.
 Puck, Dave, Kurt, Mike, Sam e Artie risero. C'erano tutti, i Titans erano lì. Si erano dimostrati davvero Titans alla fine, una squadra che giocava di squadra. Ero molto orgoglioso di tutti loro, compreso me.
 " Comunque niente ragazzi, giuro che dopo questo aneddoto ho finito. " Dissi, ancora. " Come ho detto abbiamo avuto mille avventure. Ora vorrei solo dire, Puckerman, Noah, che sei il mio migliore amico. Anzi, no.. " feci correggendomi e indicando ognuno dei ragazzi in quella sala che avevano fatto parte della mia adolescenza. " loro sono i miei migliori amici, tu sei mio fratello. " Puck chinò il capo, in segno di ringraziamento, mentre loro laggiù alzarono un coretto gridando il mio nome. Volevano farmi stare zitto, sicuro. Mica mi acclamavano davvero.
 " Finisco e poi lascio la parola alle Brittana, che dovranno racconarvi di Quinn con qualche discorso imbarazzante. " Dissi, sorridendo a Santana. " Vi racconto di quando Puck, mi disse che doveva sposarsi, eh? " Dissi. Puck mi lanciò un'occhiataccia e io, d'istinto, risi.

***

 "Hudson." Disse, entrando nella mia officina. Quella che un periodo era di Burt. L'avevo avuta io in eredità, quando ci lasciò e Kurt lasciò Lima con Blaine.
 " Non ho intenzione di farti un ulteriore sconto sulla revisione della tua auto, Puck. " Dissi subito, divertito.
 " Vuoi essere il mio testimone? " Chiese così. Senza nemmeno avvisarmi.
 " Chi hai ucciso? " una volta mi era capito che me lo chiedesse. Aveva rotto il paraurti della macchina di Figgins, e voleva che io dicessi che a quell'ora era con me. Ovviamente io lo feci, comunque lo scoprirono lo stesso perchè a quanto pareva c'erano e telecamere nel parcheggio. Bah.
 " Concentrati, Finn. " mi disse a quel punto. Oh, no. Era una cosa seria. Si passava nervosamente la mano sulla cresta che ancora non aveva tagliato. " Quinn è di nuovo incinta. "
 " Anni fa, hanno inventato la tv, dovreste iniziare ad usarla. " Commentai, stringendo il tubo dell'olio sulla sta stessa macchina. " Il problema stava solo nel tubo, ora è tutto ok. " Gli comunicai, infine.
 " Finn. " Chiamò. A quel punto, dovetti guardarlo in faccia.
 " Cosa? "
 " Mi sposo. " Disse. Io scoppiai a ridere.
 " Non ci credo nemmeno se mi paghi il prezzo intero della revisione. " Dissi ridendo ancora.
 "Dai, non vedi che porto il lutto al braccio? " Chiese lui, indicandosi il braccio. Era vero. Aveva tipo messo una fascetta nera, appunto, intorno al braccio. Era vero quindi.
 " Come e quando l'hai deciso? " Domandai a quel punto. Andai a prendere uno staccetto per pulirmi le mani, poi mi sedetti su una sedia.
 " Non so. Avevamo litigato. " Disse lui, rispondendo alla mia domanda. Si sedette davanti a me. " Mi aveva detto che avremmo avuto il secondo bambino e io le risposi che stavamo facendo tutto troppo in fretta. "
 "State insieme dall'ultimo anno del liceo. Non è passato poco, amico. " Chiarii io. E inoltre lui l'aveva già messa incinta, tre volte. Caspita.
 " Finn, è tutto troppo veloce per me. Mi conosci. " Cos'era una crisi prematrimoniale quella?
 " Lo so, bello. Andrà tutto bene. " Dissi, sorridendo. " E se vuoi, ti tengo la cresta mentre percorri il tragitto per  arrivare al bancone. "
 " Innanzitutto, non si chiama bancone. " Mi corresse, divertito.
 " Non mi veniva, ok? " Dissi, ironico. " Comunque, io sarò il tuo testimone e racconterò mille cose imbarazzanti su di te al ricevimento. Ci sarò io, come sempre. " Sorrisi infine.
 " E' una dichiarazione? Se così fosse, sono innamorato di Quinn. "
 " oh, è questo che volevo sentire. " Dissi, ridendo.
 Mi guardò e no, non mi sembrò convinto per niente. Boh, lo conoscevo anni ed anni, avevo imparato a conoscerlo e sapevo quando ero sicuro di una cosa e quando non lo era.
 " Come le hai chiesto di sposarti? "
 " Lei mi ha detto che non sapeva cosa farsene di me, in quelle condizioni, che sarebbe tornata da sua madre con i miei bambini e che dovevo cercare un modo per rimediare. " mi raccontò senza guardarmi. " Quindi le ho chiesto se voleva sposarmi. Che mi sarei impegnato per sempre con lei, perchè l'amavo. "
 " Oooh. " Dissi, allungando il suono della O. " Questo è molto carino da parte tua. " Questo commento non era stato decisamente etero. Mi diede un pugno sulla spalla infatti.
 " Ouch. " Mi lamentai. " Hai intenzione di invitare Kurt? " Chiesi preoccupato. Non lo vedevo quasi mai, se non su skype, qualche chiamata al volo. Toronto, suo figlio, era mio figlioccio. Io e Rachel eravamo passati a New York per il battesimo.
 " Ci saranno tutti. Devono o pesterò tutti. " Rise, e risi anche io.
 " Certo, è così. " dissi, sorridendo. " Io e Rachel ci saremo. "
 " Non avrei detto il contario. " Disse, facendo per alzarsi. " Devo scappare. Lavoro. " Disse, uscendo dall'officina.
 " Oh, Puck! " Lo richiamai.
 " Cosa? "
 " Ci sarà anche mia figlia. " Dissi, ridendo. Tornò indietro e praticamente mi saltò addosso.

***
 " Okay, ho finito. Pregherei quindi i Titans di raggiungermi, qui. " Dissi, sorridendo ancora, mentre bevevo il liquido nella coppa. "Ognuno di loro, Puck ha qualcosa da dirti. " Blaine rimase seduto. " Scusami, Blaine.. non capisco se sei seduto o in piedi. " Dissi, ridendo anche lui si mise a ridere alzando poi il dito medio. " Muoviti a salire qui. " Blaine si alzò e ci raggiunse.
 " Inizio io, dammi il microfono Hudson. " Tuonò Dave. Io gli passai il microfono, alzando un sopracciglio. " Prima di tutto Puckerman, sei una checca. " Puck rise e Dave pure. " No, scherzo. Trattami bene la Fabray, che merita. " Disse facendo l'occhiolino. No, in effetti non aveva molto da dire, solo fare lo spiritoso, era Dave Karofsky. " E.. vorrei annunciare anche io una cosa.. " Continuò. Tutti si sporsero per guardarlo. " Mi sposo... anche io. " Disse infine. Nessuno di noi conosceva bene la ragazza di David, sapevamo fosse una cheerleader al tempo, ma niente di che. Ci fu comunque un applauso di gruppo e Kurt gli diede una pacca sulla spalla, uh. " auguri Puckerman. " Passò il microfono poi a Sam.
 "Obiettivamente, Puck.. Finn ci ha costretti. E io non so cosa dire. Sai cosa? Solo.. tratta bene Quinn, se lo merita. " Disse, sorridendo.
 " Ehy, Sammie.. è la mia donna! " Disse Puck a quel punto, mica aveva ancora parlato.
 " Sì, la mia è là.. " Disse Sam, salutando la moglie. Mercedes teneva in braccio il piccolo bambino, salutò poi con la mano.  "Congratulazioni fratello, ti voglio bene. "
 " Ok, è il mio turno. " Disse Kurt. " Noah è uno dei ragazzi più fastidiosi del mondo, lo ammetto e quando ho ricevuto l'invito al matrimonio ho detto ' Chi cavolo se lo sposa questo? ' Blaine, mi disse di smetterla perchè lui aveva già letto che Quinn era la sfortunata.  Non sapevo se venire o meno, Lima è piena di ricordi, ma sono felice di essere qui, per dirti che ti voglio bene, Puck e sono felice che tu abbia sposato Quinn e non Zizes. Congratulazioni. " Tutti risero. A nessuno stava simpatica Lauren, infatti non era stata invitata.
 " Mike, a te. " disse Finn. Mike, tossì e poi prese la parola.
 " Niente... ti voglio bene. " Quindi lo passò ad Artie. Mike non era mai di molte parole ma quello che disse bastava.
 " Mi hai rinchiuso dentro un bagno che puzzava Puck e obiettivamente so che devo dire qualcosa di buono, ma sei uno stronzo. " Rise, poi continuò. " No, congratulazioni bello, sono felice per te. Ti voglio bene. "
 Puck rise, mica se lo ricordava del bagno. Blaine non disse niente, si limitò a sorridere. Il microfono tornò dunque a Finn che sorrise.
 " In bocca al lupo fratellino. " Disse, poi scendendo dal palco e andando ad abbracciare Puck.




 _________________________
 Okay, ci ho messo... tre mesi forse per fare quattro capitoli. Comunque, sono molto orgogliosa di questa mia FF a tema Glee, dato che è la prima che finisco. Anche se so che è una short ff, per me è importante. Grazie a coloro che mi hanno seguita dall'inizio. Vi voglio bene.
damnhudson.

PS : STORIA RI-PUBBLICATA, DATO CHE AVEVO FATTO UN CASINO CON I CAPITOLO. MEA CULPA. Sempre setssa storia. :)
   
 
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