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Autore: Klaineinlove    26/03/2012    13 recensioni
“Dammi un bacio” fece Blaine voltandosi mentre era fermo al semaforo rosso. Kurt si girò verso di lui e gli diede un forte bacio che durò più del dovuto.
“Blaine è verde e dietro c’è un tizio che bussa!” disse ridendo Kurt mettendosi a sedere di nuovo in modo ordinato; Blaine accelerò e poi accadde tutto in un istante.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Aggiorno oggi perchè domani non ho tempo. Ci vediamo alla fine!



“Io sto bene…ma tu chi sei?”
 
Kurt non riusciva a credere ancora alle parole che aveva appena sentito. “Io-io non capisco” fece osservando il suo ragazzo con uno sguardo impaurito e confuso.
Blaine invece se ne stava lì immobile cercando di capire chi fosse questo ragazzo che gli era piombato in camera e gli aveva preso la mano. Mano che purtroppo lui non riusciva a muovere.
La porta della camera di Blaine si aprì e Cooper e sua madre entrarono insieme al medico. Gli occhi di Blaine si illuminarono.
“Coop!” provò a sorridere ma non ci riuscì.
“Hey Campione!” Cooper si avvicinò a Blaine e gli scompigliò i capelli. Melanie invece fece segno a Kurt di seguirla. Il ragazzo in silenzio si alzò e si spostarono dall’altro lato della stanza insieme al medico che fu il primo a parlare.
“Kurt ascolta, con l’incidente e il coma durato più di due settimane, Blaine ha perso la sua memoria.  Abbiamo provato a fargli domande ma il suo primo ricordo e che suo fratello è partito”
“Questo è successo più di dieci anni fa” si intromise Melanie con voce tremante “E’ andato a vivere con suo zio per frequentare l’università fuori dall’Ohio. In pratica Blaine ricorda il momento in cui Cooper stava facendo i bagagli e per questo che adesso ogni volta che lo vede i suoi occhi si illuminano. Crede che Cooper non è mai partito, che semplicemente ha cambiato idea.”
Kurt stava ascoltando assorto da quei discorsi.
“Ora però Kurt la cosa importante e che tutti voi familiari restate accanto a lui. Oggi faremo un’altra risonanza ma le precedenti risultano comunque positive, questo vuol dire che Blaine potrebbe riacquistare la sua memoria. Ora ricorda solo quei momenti e quindi ragiona in un modo un po’ confuso, ma è possibile che nelle prossime ore o giorni le cose potrebbero cambiare. Inoltre potrebbe non ricordare le persone. Anche se riesce a ricordare l’evento ma non i volti di chi era con lui. Quindi vogliamo che voi lo aiutante a piccoli passi senza però dargli fretta.” Il medico sistemò la sua cartellina. “Fate attenzione perché potrebbe ancora subire attacchi di isteria e addirittura convulsioni”
Il dottore notò come il volto di Kurt sembrava affranto e già abbattuto; forse dirgli tutto così d’impatto non era stata una grande idea. Lo sguardo di Kurt si spostò verso Blaine che stava stringendo la mano di suo fratello mentre Cooper gli stava raccontando qualcosa.
“Avrà bisogno di te per ricordare” fece Melanie
“Nell’ultimo anno sei stato tu a stargli vicino e avete condiviso di tutto. Abbiamo bisogno di te Kurt, vogliamo che lui ricordi.”
“Signora Anderson non abbia dubbi” riuscì a dire Kurt anche se in quel momento era confuso. Sapere che Blaine non ricordasse nulla di loro di lui,. era terribile, ma era vivo e questo contava più di tutto.
Il dottore uscì lasciando da sola la famiglia e Kurt tornò accanto al letto di Blaine fissandolo ma senza sapere bene come cominciare a parlargli. Ora per Blaine, Kurt era un semplice sconosciuto.
“Tesoro vuoi bere?” Melanie si spostò verso il comodino e prese dell’acqua che fece bere a suo figlio con una cannuccia. Blaine non prestava minimamente attenzione a Kurt, l’unica cosa che pensava e che il suo fratellone non era più partito.
“Lo sapevo che non saresti partito, non  puoi stare lontano da me” disse Blaine riuscendo finalmente a sorridere mentre stringeva la mano di Cooper.
“Blaine ascolta tu lo sai perché sei in queste condizioni?” fece il fratello. Il ragazzo scosse la testa confuso per poi voltarsi verso Kurt. Lo guardò intensamente e Kurt nella sua mente continuava ad urlare: dì il mio nome ti prego. Dì il mio nome!
Ma Blaine invece semplicemente si voltò dall’altro lato non riuscendo a capire la presenza del ragazzo.
“Blaine il medico lo ha detto anche prima. Hai avuto un incidente e hai perso la memoria. Ricordi che il medico te ne ha parlato?”
Blaine aspettò qualche istante prima di annuire
“Papà è ancora arrabbiato perché ho bucato il pallone?” Domandò il ragazzo non dando realmente importanza al fatto che lui avesse perso la memoria.
Cooper si scambiò uno sguardo preoccupato con la madre.
“No, Blaine. Papà è stato qui tutto il tempo ora sta parlando con un altro dottore. Blaine il pallone lo hai bucato quasi dieci anni fa.”gli spiegò tranquillamente il fratello. Blaine era di nuovo confuso.
“Ti ricordi di lui?” fece Cooper indicando Kurt che sussultò un pochino.
Blaine annuì “E’ venuto prima accanto a me e mi sono presentato. Sono stato educato giusto?” rispose tranquillamente il fratello più piccolo. Sua madre si avvicinò ripetendogli di nuovo la storia dell’incidente.
Rispiegarono tutto senza andare troppo nei dettagli, almeno non per il momento e quando il padre arrivò nella stanza spiegò le cose che il medico aveva detto a lui.
“Ha problemi a comprendere e captare quello che gli viene detto. Ma il medico dice che nelle prossime ore le cose potrebbero migliorare; come il coma, è solo questione di tempo.”
Blaine ascoltò attentamente suo padre mentre però con lo sguardo continuava a scrutare Kurt rimasto fermo all’angolo del muro.
“Kurt vuoi parlare un po’ solo con lui?” gli propose Melanie. Nonostante l’incertezza Kurt annuì
“Tesoro noi stiamo qui fuori, Kurt deve dirti alcune cose okay?” la mamma si avvicinò a Blaine e lo accarezzò i capelli. Cooper si alzò ma Blaine debolmente gli prese il polso.
“Non andrai via vero?”
 “No, non andrò da nessuna parte.”
Cooper diede una pacca sulla spalla a Kurt e quando la porta si chiuse il ragazzo si sentì tutta la responsabilità sulle sue spalle. Non era sicuro di farcela.
“Blaine ascolta” cominciò Kurt cercando di non piangere. Si sedette al posto di Cooper. “Io e te ci conosciamo da più di un anno e tu ora non ricordi niente perché beh hai perso la memoria. Ma stai tranquillo che noi siamo qui per aiutarti”
“Hai un livido sulla fronte” gli fece notare Blaine che non era stato attento alle parole di Kurt. Quest’ultimo sorrise. “Blaine nell’incidente che hai fatto, c’ero anche io. Ci siamo conosciuti un anno fa, tu andavi ad una scuola privata e…”
“Andavo? Non vado più a scuola?”
“No Blaine sei al terzo anno, ma vai ad una scuola pubblica”
Blaine scosse la testa, proprio non riusciva a comprendere.
“Blaine, io e te siamo fidanzati” Kurt allungò una mano e strinse quella di Blaine che era sempre immobile ma almeno un po’ più calda. Riuscì a vedere lo sguardo di sorpresa, confusione e cos’altro…paura? Negli occhi del suo ragazzo.
“No!” urlò tirando il braccio verso di se. Kurt indietreggiò. “Non è vero!”
“B-Blaine ma…”
“Il mio papà mi ha sempre detto che non dovevo tenere per mano i ragazzi”
A quel punto Kurt capì che Blaine era preoccupato. Probabilmente da piccolo, quando i genitori non avevano ancora accettato l’omosessualità del figlio, gli avevano spiegato delle regole precise.
“Blaine non devi aver paura, le cose sono cambiate, e tuo padre è felice che tu stai insieme a me” gli disse in modo amorevole Kurt. Ma Blaine girò il volto dall’altro lato.
“Rivoglio mia madre. Per favore esci fuori” disse prima di scoppiare a piangere e Kurt non poté far a meno di acconsentire a quello che gli aveva detto.
 
Per due giorni consecutivi, Kurt si recò all’ospedale ma ogni volta che voleva far visita a Blaine, quest’ultimo si rifiutava di vederlo. Solo dopo due giorni Kurt ricevette una chiamata da Melanie.
“Vuole vederti” era tutto quello che Kurt era riuscito a comprendere dalla telefonata. Era a casa quel pomeriggio e Finn si era proposto di accompagnarlo in auto. Si sistemò con i suoi migliori vestiti per essere presentabile anche se il suo volto tradiva la stanchezza e la paura che stava vivendo in quei giorni.
Arrivarono alla stanza di Blaine e istintivamente Kurt si aggrappò al braccio di Finn per cercare un appoggio, forse per non cadere o forse semplicemente per essere confortato.
“Andrà bene amico, tranquillo” Finn gli diede una pacca sulla spalla e Kurt entrò.
La stanza era illuminata e non c’era la solita puzza d’ospedale, anzi c’era un odore di muschio bianco che aleggiava per l’aria: l’odore preferito di Blaine.
La famiglia era tutta lì intorno al loro figlio che stava sorridendo. Quanto gli era mancato quel sorriso.
“Oh Kurt eccoti!” quando Richard fece notare la presenza del ragazzo, Blaine si irrigidì all’istante spegnendo il suo sorriso.
“B-buonasera” Kurt si avvicinò ai piedi del letto e fece notare a Blaine che aveva portato dei fiori freschi.
“Questi sono per te” gli disse un po’ intimidito.
“G-grazie” Blaine si guardò intorno arrossendo e la mamma capì cosa voleva “Cerchi un vaso giusto? L’ho lasciato nel bagno quando ho buttato quelli appassiti” Melanie si alzò e si avviò nel bagno privato della camera che avevano ottenuto per Blaine.
“Su Kurt siediti!” lo invitò Cooper osservandolo con quei suoi grandi occhi celesti. “Sono certo che tu e Blaine questa volta parlerete con un po’ di chiarezza, giusto Blaine?”
Il tono in cui lo richiamò Cooper fece intuire che probabilmente il fratello maggiore aveva fatto un bel discorsetto. Blaine si ritrovò ad arrossire ancora di più mentre si guardava le mani attorcigliate tra di loro.
“Noi andiamo a prendere un caffè” comunicò Richard invitando discretamente tutta la famiglia ad uscire fuori e lasciare soli i due ragazzi. Appena la porta si chiuse, Blaine parlò
“Mi dispiace tanto per come mi sono comportato l’altro giorno. Sono stato maleducato”
Kurt sorrise allungando una mano per avvolgere quella di Blaine ma poi ci ripensò.
“Ti hanno detto di noi? La tua famiglia intendo.”
Blaine annuì “Ma non mi hanno detto tutto. Il dottore dice che ho perso la memoria dopo un incidente d’auto e come mi hai detto tu, mia madre mi ha ripetuto che eravamo insieme.”
“Ti va se ti racconto della nostra storia?” Blaine smorzò un sorriso ma accettò.
Kurt cominciò a raccontare del loro primo incontro di quanto lui lo avesse aiutato durante i periodi in cui Karofsky lo tormentava e di come Blaine era sempre pronto ad aiutarlo.
Blaine ascoltava con attenzione facendo ogni tanto qualche domanda a cui Kurt era felice di rispondere.
“…ed ora siamo qui. Siamo ufficialmente fidanzati da un anno e beh nonostante qualche difficoltà ci siamo sempre amati”
“Sembra una fiaba” sospirò infine Blaine poggiando la testa sul cuscino, meravigliato da quel racconto.
“Beh un po’ lo è. Di certo non mancano le manguste, cioè voglio dire i personaggi malvagi e inoltre  ti ho sempre considerato il mio principe”
Blaine sorrise debolmente fissando Kurt “I tuoi occhi hanno un bel colore”
“Grazie” Kurt sorrise e in quel momento tutto quello che voleva fare era baciare quelle labbra ancora gonfie di Blaine.
“Tu per caso guardavi la Tv con me?” chiese intimidito Blaine.
“Perché?”
“Beh perché se ti va, possiamo guardarla un po’ insieme ora. Insomma sei il mio ragazzo giusto?”
Kurt scoppiò a ridere era una risata di sfogo che in realtà lo portò quasi a piangere: Blaine era vivo e sorrideva e i suoi occhi erano meravigliosi. Era vero, non si ricordava di lui, ma Kurt avrebbe fatto di tutto per riportargli alla mente tutti i loro ricordi belli e brutti.
“Sarei felicissimo di guardare la Tv con te”
Kurt si sistemò con la sedia e prese il telecomando, aiutò Blaine a sistemarsi con il cuscino e poi accese su uno dei programmi che di solito Blaine guardava.
“Ti va questo? Lo guardavi sempre”
Blaine fece una smorfia “Non c’è qualche….cartone animato?”
Kurt tra i canali cercò uno di quelli che mandavano cartoni animati tutto il giorno. Sorrise ogni volta che Blaine scattava a ridere di fronte a scene che non facevano per niente ridere, ma Blaine sembrava così sereno che anche uno stupido gatto che si beccava una torta in faccia era la cosa più divertente del mondo. Mentre Blaine continuava a fissare la Tv Kurt lentamente allungò la mano fino a stringere la sua.
Il ragazzo sorpreso abbassò lo sguardo e per un attimo Kurt temette che lo avrebbe ricacciato come era successo in precedenza ma Blaine non fece nulla di tutto questo, semplicemente ricambiò la stretta.

**
Note: capitolo più tranquillo no? Spero vi sia piaciuto. Come sempre un vostro parere mi fa un piacere immenso.
Momento pubblicità: qualcuno ha per caso letto quella mia storia demenziale di On the Road? (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=921462&i=1 )
Beh praticamente ho scritto un piccolo sequel che si intitola "Perchè non invitiamo Kurt a cena?" Forse non c'è bisogno di leggere On the road anche se ci sono piccoli riferimenti ad essa. Intanto eccola qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1000402&i=1  se vi va, passate a dargli un'occhiata che le risate sono assicurate.
Al prossimo aggiornamento.

   
 
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