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Autore: Valeriafrancio    26/03/2012    0 recensioni
Valeria, Harry e un incontro improvviso sono le parole chiavi della storia.
Sono solo tre, semplici ma efficaci...
Non voglio che l'introduzione vi faccia capire la storia, deve essere un pó ad effetto sorpresa...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono a scuola, penso a quel ragazzo, quello che l'altra sera era entrato nel mio gruppo di amici, un certo Harry.  Per me è stato come vedere il paradiso: i suoi occhi azzurro cielo, la sua bocca così perfetta, il suo sorriso, abbagliante e ipnotizzante. Il suo fisico, perfetto in ogni minimo dettaglio. Io  avevo notato tutte queste cose, ma probabilmente lui non mi aveva nemmeno vista. Un ragazzo così non puó andare a guardare una semplice ragazza come me.  Era la quarta ora, matematica. È la materia più pesante alla quale non posso sfuggire, a meno che  non esca dalla classe.  Vedo che il prof. Mi fissa, ma io non riesco a tenere lo sguardo per molto e così, sotto pressione, chiedo di andare in bagno.  Esco, realizzata del fatto che anche stavolta l'avevo scampata e mi avvio verso il bagno delle ragazze. Sto per aprire la porta, quando in uno scatto mi sento afferrare la mano e tappare le bocca." Che scherzo insulso" pensai tra me e me. Poi mi voltai. C'era lui. In tutto il suo splendore da Harry. Mi guardó con quei suoi occhioni e mi fece un sorriso. Ecco che iniziai ad arrossare in viso e sulle mie guance comparirono due amabili fossette.  Non sapevo cosa volesse ne quantomeno perchè era li. Glielo chiesi e mi rispose che quella sera non aveva potuto fare a meno di notarmi  e che era entrato a far parte del gruppo solo per me.  All'inizio credevo fosse tutto un gioco, una scommessa tra amici. Ma solo quando lui avvicinó il suo corpo al mio iniziai a comprendere quello che voleva: baciarmi.  E così fù. Tiró fuori le mani dalle tasche e le mise sui miei fianchi, socchiuse lentamente gli occhi e lentamente le sue labbra si avvicinarono alle mie . Fù la cosa più bella e dolce del mondo.  Erano giorni che non sentivo Harry. La cosa mi preoccupava alquanto perchè con il passare dei giorni veniva in me l'ipotesi che mi avesse baciato veramente per gioco.  Ma ecco che un desiderio di abbracciarlo saliva in me, fino al punto di chiamarlo. Così feci. Ma aihmè non rispose. Mi veniva da piangere al solo pensiero di non poter più vedere i suoi bellissimi occhi e la sua bocca perfetta.  Questa storia continuó per giorni, fino a quando non mi arriva un messaggio, di Alice: mi chiedeva  se volevo andare a cena con lei. Io rispondo di si ma non sapevo cosa sarebbe successo.  Passai tutto il pomeriggio a studiare, poichè il giorno seguente la professoressa di scienze avrebbe interrogato  a tappeto. Quella vecchia acida non sapeva cosa voleva dire la parola " gentilezza", cavolo?  Ma a parte questo, arrivarono le sette in un batter d'occhio, e io mi vestii rapidamente per andare a cena con Alice. Esco di casa in largo anticipo, monto in sella alla mia fidata Vespina e parto a tutto gas verso la pizzeria. Come mio solito arrivo davanti all'entrata con venti minuti di anticipo ma dopo circa un'ora, dopo aver chiamato Alice ventimila volte, perdo la speranze che qualcun arrivi e ritorno a casa. Nel mentre che mi stavo allacciando il cinturino del casco qualcuno mi prende per mano e pronuncia il mio nome . Io inizio ad agitarmi. Qui non ero più a scuola, poteva essere chiunque. Fatto stà che mi girai e vidi Harry alle mie spalle che sorrideva. Avrei voluto saltargli addosso, ma c'era qualcosa che mi frenava da questo istinto.  Mi allacciai velocemente il casco e accesi il motorino. Volevo andarmene, non volevo che mi baciasse e che poi se ne  andasse via come aveva fatto precedentemente.  Mi prende per mano. Mi sorride e mi dice " dove vai piccola?" . Ma io ero troppo arrabbiata per rispondere ad una domanda così. Mi strinse il braccio e mi voltó la testa in modo delicato: vide che piangevo.  Mi disse ad alta voce " ti prego, non te ne andare . Ti prego. "  Io scesi dal motorino e gli dissi di spiegare ció che stava accadendo, non ci capivo più nulla.  Harry si avvicinó a me e tentó di baciarmi,  ma io in tono distaccato gli dissi di no. Doveva spiegarmi prima.  Egli disse che si era messo d'accordo con Alice e che era arrivato in ritardo a causa del padre, che non lo faceva uscire. Mi spiegó tutto. Ero di nuovo felice, ma sotto sotto ero ancora un pó arrabbiata.  Infondo aveva giocato con i miei sentimenti e non potevo, non volevo accettarlo. Eravamo ancora li. Faccia a faccia,  occhi a occhi . Lui mi spiegava le sue ragioni ma io non potevo far altro che guardare la sua bellissima bocca muoversi; tra sorrisi e piccole risate decisi che quello era il momento adatto, il momento fatidico, quello di baciarlo. Gli sorrisi, lui rimase un pó stordito da questa mia reazione ma non sembrò dispiacergli.  Lo abbracciai dolcemente, e lo guardai negli occhi, i suoi bellissimi occhi color del mare che mi fissavano increduli . Stavolta fui io a farmi avanti, lo baciai come non avevo mai fatto, con una spontaneità e naturalezza fuori dal normale . Ci staccammo l'uno dall'altro dopo qualche minuto. Era bellissima la sensazione che provavo, emozionata ma imbarazzata nello stesso tempo.mi abbracció e mi disse " ti amo" e io mi sentii la persona più felice sulla faccia della Terra. Non era possibile che uno in quel modo , così bello e gentile, potesse essersi innamorato di una come me.  Ero a casa, quella sera era stata fantastica . Harry era veramente  gentile, oltre ad essere terribilmente bello. Ero troppo felice per dormire, così andai su Twitter. Notai che Harry stava twittando con un suo amico, Niall si chiamava. Era carino, ma il mio Harry era di più, era splendido!  Pensai subito alla mia amica Alice , che era tanto che non si innamorava. Sarebbe stato bellissimo per lei.  Lui era biondo , aveva anche lui gli occhi azzurri  ma un sorriso non tanto bello: aveva un pó i denti storti ma la sua bellezza compensava il sorriso.  Harry mi invia un messaggio. Peccato che lo vidi solo il mattino dopo perchè il mio telefono era rimasto in motorino. Era un messaggio così dolce che il telefono si sarebbe squagliato da un momento all'altro! Nei giorni seguenti vidi Harry tutti i giorni, non facevamo che tenerci abbracciati e baciarci tutto il giorno, lui me l'aveva detto: " quando amo una ragazza cerco in tutti i modi di baciarla ogni minuto"  Beh, quando stavo con lui mi sentivo una specie di regina accanto al suo re...
  
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