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Autore: Eloin88    27/03/2012    1 recensioni
Questa storia ha come protagonista una delle mie coppie preferite della saga di Harry Potter, ossia Lily e James e ripercorre tutta la loro storia d'amore dall'inizio alla fine. Spero che vi piaccia, non vedo l'ora di leggere i vostri commenti sia positivi che negativi e soprattutto sapere cosa ne pensate^^. Ciao ciao.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, I Malandrini, Voldemort | Coppie: James/Lily
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 1: Presentazioni.

Il giorno in cui cominciò la nostra storia era una tipica giornata primaverile con il sole che, con i suoi raggi caldi, cercava di sottolineare l'arrivo, ormai imminente, dell'estate. Purtroppo, però, gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non potevano godersela al meglio perché, per loro, questo era il periodo degli esami; infatti nel giardino della scuola era possibile vedere studenti di tutte le età seduti sotto un albero a ripassare per il prossimo esame invece di giocare e ridere spensierati come desideravano fare. Sotto uno di questi alberi c'erano quattro ragazzi che non potevano essere più diversi: il primo era alto, slanciato, con capelli neri e sempre disordinati e profondi occhi color nocciola nascosti dietro un paio di occhiali, il suo nome era James Potter; era un ragazzo brillante ed eccelleva in tutte le materie nonostante il suo scarso impegno, ma ciò che l'aveva reso famoso in tutta Hogwarts, oltre al suo fascino, era il Quidditch, lo sport dei maghi per eccellenza; infatti era cercatore della squadra di Grifondoro. Il secondo era un ragazzo con occhi e capelli neri come la pece, il fisico slanciato e la carnagione chiara, il suo nome era Sirius Black; di famiglia purosangue, non era proprio un alunno modello e sin dal suo primo giorno a Hogwarts si era staccato completamente dalla mentalità della sua famiglia che lo vedeva come una pecora nera già prima di entrarvi. Il destino, o forse sarebbe più corretto dire il cappello parlante, volle che entrasse a far parte della casa di Godric Grifondoro, acerrimo nemico di Salazaar Serpeverde che ha visto accedere alla sua casa tutti i discendenti dei Black; questo portò Sirius ad essere letteralmente cancellato dall'albero genealogico della sua famiglia. Il terzo era un ragazzo dall'aspetto sempre stanco e malaticcio di nome Remus Lupin, tutto l'opposto dei suoi due amici, infatti non eccelleva né in bellezza né nel Quidditch però era uno studente modello ed essendo Prefetto godeva del rispetto degli insegnanti. Infine il quarto era un ragazzo di costituzione robusta, basso e non molto bello di nome Peter Minus che, a differenza dei suoi tre amici, non eccelleva in niente ma loro lo consideravano un amico e una persona degna di fiducia. Inoltre James, Remus, Sirius e Peter erano conosciuti con il nomignolo di Malandrini e ognuno di loro aveva un nome in codice: Ramoso, Lunastorta, Felpato e Codaliscia. Naturalmente, com'era consuetudine, solo Remus stava ripassando per l'esame mentre James e Sirius stavano parlando tranquillamente tra loro dando ogni tanto un'occhiata alle ragazze che gli passavano davanti. Per quanto riguarda Peter cercava in tutti i modi di inserirsi nel discorso ma non essendo mai uscito con nessuna ragazza non sapeva cosa dire e quindi si accontentava di fissarli con un'aria da ebete sulla faccia. Sedute su una panchina poco distante si trovavano due ragazze. La prima aveva teneri occhi verdi e lunghi capelli rossi che incorniciavano i delicati lineamenti del suo viso; era magra, alta e slanciata, il suo nome era Lily Evans ed essendo Prefetto di Grifondoro insieme a Remus anche lei era considerata un'alunna modello. Anche se era molto intelligente, educata e simpatica purtroppo aveva anche dei difetti, infatti si irritava facilmente e con chi non gli andava a genio era tutt'altro che carina, ma il suo dolce sorriso riusciva ad annientarli tutti. Vicino a lei c'era la sua migliore amica, ossia Alice Ryan, una ragazza un po' più in carne rispetto a Lily, con lunghi capelli neri e occhi color marrone cioccolato; aveva un carattere più docile rispetto alla sua amica ma era in grado di farsi rispettare quanto lei. Anche loro, come Remus, avevano un libro in mano ed erano talmente concentrate nel ripasso che sembrava che il loro naso dovesse entrare nel libro. Anche se non sembra questi sei alunni hanno una cosa in comune, ossia l'amore per Difesa Contro le Arti Oscure, una delle varie materie della scuola, e il desiderio di diventare un giorno Auror. All'improvviso la campanella che annunciava l'inizio dell'esame di Erbologia risuonò in tutto il castello e tutti gli alunni si alzarono di malavoglia per dirigersi alle serre. Subito Lily e Alice si alzarono e cominciarono a correre per evitare di arrivare in ritardo seguite a ruota da Remus; invece Sirius, James e Peter si avviarono tranquillamente senza alcuna fretta sicuri del fatto che l'esame non potesse cominciare senza di loro. Dopo quella che a James, e a molti altri, parve un'eternità l'esame terminò e con lui tutti gli esami di quell'anno; quando la campanella suonò tutti si riversarono nel giardino decisi a non perdersi un altro istante di quella meravigliosa giornata. James e i suoi quattro amici erano in prima linea felici di essersi tolti un peso e soprattutto felici di poter trascorrere il resto della giornata ad oziare, o almeno tre di loro; infatti Remus aveva tirato fuori un altro libro, deciso a non perdere neanche un istante. A nulla servirono le proteste dei suoi amici, lui era fatto così, e sorridendo si diressero verso il loro albero preferito che li aveva protetti dal sole in molte giornate simili a questa. Dopo essersi seduti cominciarono a chiacchierare convinti, o almeno James lo era, che niente avrebbe disturbato la loro giornata di ozio, ma si sbagliava.

Capitolo 2: Non potrei mai innamorarmi di te!

Quando si stufò di parlare Sirius cominciò a giocherellare con il Boccino sotto gli occhi divertiti di Peter che batteva le mani ogni volta che lo recuperava; gli piaceva lasciarlo volare via e recuperarlo prima che si allontanasse troppo, lo divertiva ma lo faceva anche per farsi notare dalle ragazze; o forse da una ragazza in particolare che stava passando davanti all'albero proprio in quel momento insieme alla sua migliore amica: aveva lunghi capelli rossi e profondi occhi verdi. James si era ritrovato molte volte a fissare ogni suo piccolo movimento, cercando di attirare la sua attenzione in mille modi possibili e anche oggi non era da meno. Purtroppo per lui le occhiate che Lily gli lanciava non erano affatto di meraviglia o sorpresa, infatti si stava lamentando proprio in quel preciso momento con Alice.

Uffa! Ma non è ancora stufo di pavoneggiarsi davanti a tutti....” si lamentò.

Sei proprio sicura che voglia attirare l'attenzione di tutti...forse di una persona in particolare...” osservò Alice.

E chi è quella povera disgraziata...sarà di sicuro Emily Brown, oppure la Chang, quella smorfiosa...poverine...non vorrei essere nei loro panni.” disse Lily

Io penso che perfino James miri più in alto, sarà stufo di tutte quelle oche che gli girano intorno...” disse Alice.

Qua qua!!!” starnazzò Lily imitando con l'aiuto delle braccia il verso delle oche.

Ah ah ah!!! Piantala Lily!!!” disse ridendo Alice.

Ah ah!!” le fece eco Lily.

E si misero a ridere così forte che perfino i Malandrini si girarono per capire cosa le facesse ridere in quel modo.

Chissà cosa avranno da ridere quelle due...” disse Sirius.

Non credete che Lily sia ancora più bella quando ride?” sussurrò James.

Oh mio dio, James è cotto!!!! Questa volta ci è cascato!!! Poverino...” gli disse Sirius.

Può essere anche una cosa buona,” disse Remus, alzando gli occhi dal suo libro. “Magari Lily riuscirà a mettergli un po' di sale in quella zucca vuota e a farlo rigare dritto..”

A chi deve mettere del sale nella zucca???” disse James saltando addosso a Remus per giocare un po'.

Basta James! Ah ah ah! Sei proprio un bambino!” esclamò ridendo Remus.

A proposito, guardate un po' chi sta passando?” disse Sirius.

James lasciò stare Remus ed esclamò:

Guarda un po' chi c'è! Mocciosus! Hai smesso di giocare con le tue provette da chimico?” gridò James.

Mocciosus era l'appellativo con cui chiamavano Severus Piton, un ragazzo di Serpeverde della loro stessa età, dai capelli neri e talmente unti che sembravano aver appena fatto il bagno nell'olio e due occhi neri che scrutavano con odio il gruppo di ragazzi sotto l'albero. Senza dire niente si allontanò. Ma James, che non aveva intenzione di perdersi il divertimento di tormentarlo, si alzò e lo raggiunse in poche falcate.

Ehi Mocciosus! Tutto bene?” gli chiese.

Piton cercò di sollevare la bacchetta ma James fu più veloce e gridò:

Expelliarmus!”

La bacchetta di Piton volò via e rimase indifeso davanti ai Malandrini che continuavano a prendersi gioco di lui davanti agli studenti che si erano raggruppati per assistere alla scena.

Non pensi che sia meglio lavarsi i denti ogni tanto?” esclamò James. “Gratta e netta!”

Un attimo dopo una saponosa schiuma rosa eruttò dalle labbra di Piton, provocandogli conati di vomito e rischiando di soffocarlo.

Lascialo stare!”

Tutti si voltarono, compresi i Malandrini; la voce di Lily era riuscita a coprire le risate degli studenti. Stava ridendo con Alice quando aveva sentito le grida di Piton e le risate di James e, essendo Prefetto aveva deciso di intervenire, anche perché provava pietà nei confronti di Piton.

Tutto bene Evans?” chiese James cercando di sistemarsi i capelli.

Ti ho detto di lasciarlo stare!” gli disse Lily. “Cosa ti ha fatto?”

Beh...” rispose James “È più il fatto che esiste, non so se mi spiego...”

Parecchi studenti risero, Sirius e Peter compresi, ma non Lily che continuava a guardare James.

Ti credi divertente, non è vero Potter?” disse gelida. “Ma sei solo un bullo arrogante e prepotente, sempre impegnato a giocare con quello stupido boccino o a sistemarti i capelli...sei un caso senza speranza! Ti ripeto di lasciarlo stare!”

Solo se esci con me,” replicò James. “Esci con me e non alzerò mai più la bacchetta contro Mocciosus!”

Non accetterei nemmeno se fossi l'unico uomo rimasto sulla terra!” esclamò Lily. “Lascia stare Piton oppure dovrai vedertela con me!” e sfoderò la bacchetta.

In quel momento la voce di Piton sovrastò la voce della folla che si era radunata e gridò:

Non mi serve il tuo aiuto, piccola schifosa Mezzosangue!”

Lily trasalì. Stava per ribattere quando James prese la parola.

Chiedi scusa a Evans!” gli ordinò.

Non voglio che mi chieda scusa perché l'hai costretto tu!” urlò Lily. “Mi date la nausea tutti e due. Per quanto riguarda te Mocciosus, non alzerò mai più un dito per aiutarti!”

E se ne andò seguita da Alice che, prima di andarsene, lanciò un'ultima occhiata di disprezzo verso il gruppo di ragazzi.

Ehi Evans, aspetta!” gridò James.

Ma Lily era troppo lontana, non poteva sentirlo e comunque, anche se l'avesse sentito, non si sarebbe fermata di certo.

Ti è andata male Ramoso,” disse Sirius a James, usando il suo nomignolo da Malandrino. “Hai sbagliato mira, non riuscirai mai a conquistarla.”

Scommettiamo?” disse James. “Tranquillo, prima o poi si accorgerà di me e cambierà idea.”

Secondo me se n'è già accorta,” disse Remus.

Peter cominciò a ridere seguito a ruota da Remus e Sirius. Ma James non si scoraggiò.

Vedrete, prima o poi lei sarà mia!” esclamò.

Intanto Lily e Alice raggiunsero la sala comune e, quando Lily si sedette sulla sua poltrona preferita, Alice decise di parlarle.

Lo sai che ti appoggio sempre qualunque cosa tu faccia,” le disse. “ma penso che tu abbia esagerato...soprattutto con James.”

Io invece penso di non aver esagerato abbastanza! Te lo giuro Alice, non mi innamorerò mai di James Potter! Questa è una promessa!” sentenziò Lily.

Alice non rispose anche perché sapeva che quando Lily si metteva in testa qualcosa niente riusciva a farle cambiare idea. Ma qualcosa dentro di lei le diceva che la rivalità tra Lily e James non era finita così e che prima o poi Lily si sarebbe dovuta ricredere.

Capitolo 3: Scherzi del destino.

Il treno sbuffante stava partendo dalla stazione di King's Cross e tutti gli studenti si ammassavano dai finestrini per salutare i propri parenti; c'erano ragazzi e ragazze di tutte le età ma tutti cercavano di trovare almeno uno scompartimento libero da dividere con i propri amici. In mezzo a questa massa di ragazzi vocianti c'era una ragazza con lunghi capelli neri che sbirciava dentro ogni scompartimento per cercare la sua amica del cuore. Dopo pochi minuti la trovò, era da sola e come al solito stava guardando con occhi sognanti fuori dalla finestra; non era la prima volta che Alice la vedeva a fissare fuori dalla finestra, soprattutto a Hogwarts, era come se guardare fuori la tranquillizzasse e dato che sembrava che Lily non la vedesse, decise di chiamarla.

Lily?”

Oh, ciao Alice!” esclamò Lily. “Scusa ma non ti ho sentita arrivare.”

L'avevo immaginato!” le rispose. “A cosa stavi pensando? Eri così assorta...”

A un mucchio di cose...” le disse. “Alla situazione che a casa mia sta diventando insostenibile con mia sorella che fa finta che tutto ciò che riguarda la magia, e di conseguenza me, sia solo un brutto incubo...al fatto che continuino tutti questi incidenti ai babbani dovuti a Tu-Sai-Chi...al fatto che quest'anno sarà il nostro ultimo anno a Hogwarts...e soprattutto al fatto che appena arriveremo mi toccherà trovarmi davanti agli occhi quella faccia di bronzo di James Potter!”

Ancora!”esclamò Alice. “Pensavo che avessi superato il tuo odio verso James, dopotutto è da giugno che non lo vedi...e poi che ne sai magari è migliorato quest'estate.”

Come al solito tu cerchi sempre il lato positivo di ogni cosa...” le rispose. “Ma quando quel qualcuno è un personaggio come James c'è ben poco da illudersi...non cambierà mai!”

Io non ci giurerei,” disse Alice. “Comunque lo scopriremo presto.”

Infatti il treno si stava fermando, erano arrivate. All'improvviso tutto il pessimismo di Lily sfumò davanti alla vista del posto che più adorava in tutto al mondo; insieme si diressero alle carrozze eccitate come lo erano il primo anno e subito dopo alla Sala Grande per la cena. Appena Lily ne varcò la soglia sperò con tutto il cuore di non vederlo ma era come non vedere le candele che penzolavano dal soffitto; lui era là, vicino ai suoi tre amici intento ad attirare l'attenzione di tutti come al solito. Lily espresse tutto il suo disappunto con un sospiro andando a sedersi vicino ad Alice e alle sue altre compagne del settimo anno. Non appena James la vide esclamò:

Guarda un po' chi è arrivata! Evans come sono andate le vacanze?”

Lily sapeva che se non rispondergli era peggio e quindi disse lo stretto indispensabile.

Bene, grazie!”

Mi dici solo questo?” chiese James un po' dispiaciuto. “Nient'altro?”

Si,” le rispose. “Non hai nient'altro da fare che stressarmi con le tue domande?”

Veramente...”

Ma non poté continuare perché in quel momento Silente si alzò per il suo consueto discorso di inizio anno e Lily sospirò di sollievo; non avrebbe saputo cosa rispondere ad un'altra eventuale domanda. Senza volerlo si ritrovò ad osservarlo e notò che era molto bello con quegli occhi di un profondo color nocciola e i capelli neri come l'ebano che, nonostante i suoi sforzi per sistemarli, erano sempre disordinati. All'improvviso lui alzò gli occhi, la vide e sorrise, allora lei distolse subito lo sguardo e arrossì violentemente. “Cosa le era preso?” si ritrovò a pensare, “Non si sarebbe mai innamorata di James Potter. O forse sì?” Dopo cena si diresse con gli altri nella loro sala comune e chiacchierò con le amiche che non vedeva dal giugno precedente. Poi, consapevole dello sguardo di James puntato addosso, si diresse verso il dormitorio.

***

La mattina dopo Lily e Alice si diressero verso l'aula di Pozioni per la prima lezione dell'anno, Lily era contentissima; infatti Pozioni era tra le sue materie preferite e l'insegnante, il professor Lumacorno, la trovava una ragazza straordinariamente dotata. Arrivarono per prime e si sedettero nei primi banchi aspettando l'arrivo di tutti gli studenti. La lezione di oggi consisteva nel preparare la Pozione Restringente, Lily stava per andare a prendere gli ingredienti quando Lumacorno disse:

Aspettate, oggi c'è una novità, questa pozione voglio che la prepariate a coppie. Adesso le sorteggio.”

Prese la bacchetta ed elencò i nomi degli alunni nell'aria, poi con un colpo di bacchetta vennero formate le coppie e a Lily venne quasi un infarto; infatti il suo nome era collegato all'ultimo che lei avrebbe mai voluto leggere: James Potter.

Bene, ora che le coppie sono fatte, voglio che vi avviciniate al vostro compagno e, dopo aver scelto un calderone, cominciate a lavorare. Va bene? Avete un ora a partire da...adesso.”

Subito James si avvicinò a Lily che stava cominciando a raccogliere tutto ciò che le occorreva.

Allora Evans,” le disse. “A quanto pare dobbiamo collaborare.”

Mettiamo subito in chiaro una cosa, James Potter,” esclamò. “Non ho alcuna intenzione di prendere un votaccio a causa tua, quindi mettiti buono qui e occupati esclusivamente di preparare gli ingredienti, non ti devi neanche avvicinare al calderone. Hai capito?”

Va bene.” disse James.

Va bene??” esclamò stupefatta Lily. “Sei sicuro di stare bene?”

Certo, mai stato meglio in vita mia.” le rispose. “Però voglio qualcosa in cambio. Mi devi promettere che prima o poi tu uscirai con me.”

Cosa? Non pensarci nemmeno Potter.” disse Lily.

Tranquilla, non ho detto domani...io so essere paziente quando voglio qualcosa e voglio te.”

Lily si voltò e vide James fissarla con uno sguardo fiero e assolutamente serio, era rimasta senza parole...non si sarebbe mai aspettata questa risposta...stava decidendo cosa dire quando James la anticipò.

Guarda che se vuoi ottenere un bel voto devi sbrigarti, l'ora sta passando velocemente.”

E senza aggiungere altro cominciò a tagliuzzare le radici di margherita mentre Lily si occupava di rimescolare il contenuto del calderone. Alla fine della lezione lei e James ottennero un Eccezionale e mentre Lily e Alice si stavano dirigendo alla prossima lezione, James la bloccò e le disse:

Ricordati che sei in debito con me Evans, prima o poi mi concederai un appuntamento.”

Hai ragione Potter.” disse davanti agli occhi stupefatti di Alice, dei Malandrini e di James stesso. “Però ad una condizione.”

Tutto quello che vuoi.” esclamò James.

Decido io quando sarà e da oggi sino a quel momento, che può essere domani oppure tra sei mesi, tu dovrai rigare dritto, niente più buffonate con i tuoi amici, niente di niente. Mi pare di aver capito che ci tieni ad uscire con me, allora dimostralo. Cosa decidi Potter?”

Detto questo sollevò la mano per siglare il loro accordo, all'inizio James fissò la mano tesa davanti a lui e poi il suo sguardo fiero e, senza credere a ciò che stava per dire, esclamò:

Ok Evans. Affare fatto!”

E si strinsero la mano. Lily, soddisfatta si girò e si allontanò seguita da una Alice stupefatta. Intanto James rimase imbambolato in mezzo al corridoio continuando a fissare il corridoio davanti a sé; Sirius fu il primo a prendere al parola.

Cavolo, James...sono senza parole...riuscirai a mantenere la promessa?”

Devo farcela assolutamente!” gli rispose. “La desidero più di qualsiasi altra cosa. Forza, andiamo, non voglio arrivare ultimo a lezione di Trasfigurazione.”

E si diresse a passo spedito verso la classe della professoressa McGranitt. Intanto Alice e Lily, sedute in classe, chiacchieravano animatamente.

Non ti sembra di aver fatto male i tuoi calcoli?” le chiese Alice. “James mi sembra molto convinto. E se ci riesce?”

Tranquilla,” le rispose Lily. “Non avrei mai scommesso se non fossi sicura di vincere. Non resisterà un giorno senza fare i suoi stupidi scherzi.”

Alice non rispose, si limitò a guardarla. Lily era convinta di vincere e magari poteva anche farcela, in fondo James era da quando frequentava il primo anno che faceva lo sbruffone in giro, ma vedendolo arrivare prima di molti altri studenti e sedere nei primi banchi la fece dubitare delle proprie teorie. “È inutile fare supposizioni con lui,” pensò Alice, “Il vincitore si rivelerà al momento opportuno.” Ma in cuor suo sperava che vincesse James, aveva capito che lui ci teneva veramente a Lily e che non lo faceva tanto per scherzare. “Quando Lily se ne accorgerà sarà troppo tardi perché non potrà più rimangiarsi la parola”. Questo fu l'ultimo pensiero che Alice poté formulare perché in quel preciso istante arrivò la professoressa McGranitt e la lezione ebbe inizio.

Capitolo 4: Catturata come un boccino d'oro.

Purtroppo per Lily, Alice aveva ragione; James si stava impegnando sul serio, era migliorato in tutte le materie e non si era mai unito alle bricconate dei suoi amici. Come tutte le mattine era seduta al tavolo di Grifondoro a fare colazione e ogni tanto lanciava delle occhiate al gruppo dei Malandrini, stupita di non sentire la voce prorompente di James sommergere tutte le altre; infatti era intento a ripassare i suoi appunti di Erbologia. Sempre più stupita si concentrò sul suo pudding quando all'improvviso un allocco le consegnò la sua copia della Gazzetta del Profeta; quando l'allocco se ne andò la srotolò e fu subito colpita dal titolo in prima pagina e non riuscì a trattenere un singulto. Alice, vedendola così pallida, le chiese:

Cosa dice? Brutte notizie?”

Pessime,” le rispose. “Voldemort ha colpito ancora...ha fatto saltare un ponte...ogni volta che leggo il suo nome mi preoccupo per la mia famiglia.”

Ti capisco...” le disse. “Anche se i miei genitori non sono babbani come i tuoi, temo per loro...cambiando argomento, hai deciso il luogo dell'appuntamento?”

Cosa? Che appuntamento?” le chiese stupefatta.

Ma quello con James è ovvio.” le ripose. “Ormai è un mese che riga dritto. Hai perso cara mia, è ora che tu te ne faccia una ragione.”

Hai ragione,” ammise. “Ci penserò su.”

La risposta le arrivò poco dopo quando, dirigendosi all'aula di Erbologia, lesse un avviso appeso in bacheca. Parlava del ballo studentesco che si sarebbe tenuto da lì a due settimane, ossia il 30 Novembre, decise di chiedergli di accompagnarla quella sera stessa; durante le lezioni successive pensò a cosa avrebbe potuto dirgli, soprattutto alle parole da usare per evitare che lui potesse fraintendere. Quella sera la sala comune sembrava più incasinata del solito e Lily dovette aspettare un bel po', voleva che a sentire ci fossero solo i Malandrini e Alice. Verso le 11 poté finalmente provarci; James era seduto sul divano davanti al camino e stava chiacchierando con Remus, Peter e Sirius.

Potter, ti posso parlare?”

Certo, Evans.”

Ho riflettuto molto in questo mese,” gli disse. “E ho visto che hai mantenuto la parola quindi ho deciso quando concederti l'appuntamento.”

I Malandrini e Alice rimasero a bocca aperta, soprattutto James, poi, cercando di nascondere la sua felicità, rispose:

Bene, quando sarebbe?”

Il 30 Novembre ci sarà un ballo e vorrei che tu mi accompagnassi, solo come conoscenti, non amici perché non sono ancora sicura che lo siamo e soprattutto non come una coppia. Ci stai?”

Va bene,” acconsentì. “Dov'è il ritrovo?”

Davanti all'entrata della Sala Grande alle 9 in punto,” gli disse e si voltò per andare nel dormitorio insieme a Alice che la guardava stupita, quando aggiunse: “Puntuale. Chiedo troppo?”

Assolutamente no.” disse.

Detto questo se ne andò e lasciò James sul divano a bearsi di esserci riuscito.

Ce l'hai fatta!” esclamò Sirius. “Non l'avrei mai creduto! E pensare che all'inizio non la potevi soffrire!”

Sono cambiato e anche lei, vedrete che alla fine del ballo capirà di essersi innamorata di me. Potete scommetterci.”

Vedremo,” gli disse Sirius. “Scusa ma sono stanco morto, vado a dormire, Codaliscia cosa fai vieni anche tu?”

Si si,” gli rispose e si incamminò con lui verso il dormitorio maschile.

Se fossi in te non festeggerei ancora” disse Remus mentre raccoglieva i suoi libri. “Lily non è come tutte le altre ochette, lei è diversa, non si farà incantare dal tuo sorriso e dalla tua fantomatica bellezza. Fai attenzione perché con una sola cavolata la potresti perdere.”

Grazie per il tuo positivismo, Remus.” disse ridendo James.

Aspetta e vedrai. Prima o poi qualcuno rimarrà ferito dal tuo modo di fare così superficiale e allora spererai che quel qualcuno ti possa mai perdonare.” aggiunse Remus e poco dopo se ne andò, lasciando James a riflettere.

***

Mancavano ormai pochi giorni al ballo e tutti erano in fibrillazione, tranne una ragazza con lunghi capelli rossi e gli occhi verdi che si preoccupava solo di finire la sua colazione. Accanto a lei la sua amica Alice non stava più nella pelle, era stata invitata al ballo da Frank Paciock, un Grifondoro del loro stesso anno ma che stava sempre in disparte essendo molto timido e alquanto impacciato; ne stava parlando proprio in quel momento con Lily che non l'ascoltava granché e quando se ne accorse le chiese il motivo del suo abbattimento.

Insomma Lily...” le disse. “Cosa succede? Sembra che non ti importi niente del ballo...sei preoccupata per qualcosa?”

In effetti si...” le confessò Lily. “Penso di aver sbagliato ad invitare James...”

Perché?” le chiese. “Secondo me sarete perfetti insieme, te lo dico io.”

Non ne sono così sicura...e se poi mi fa fare brutta figura? E se poi viene vestito in modo indecente o comincia a fare lo stupido?”

A proposito di vestito..” chiese. “Il tuo ce l'hai già? O pensi di andare in jeans?”

Dovrebbe arrivare oggi con la posta del mattino...” le disse.

Proprio in quel momento cominciarono ad arrivare i gufi con enormi pacchi nel becco, segno che molte ragazze attendevano il loro vestito proprio come lei. Uno di quei gufi, un gufo reale, si posò vicino a lei e le consegnò il pacco; impaziente lo aprì e lo tirò fuori.

È bellissimo!” esclamò Alice.

Lo era proprio, era color verde acqua, lungo fino a terra, un po' stretto intorno alla vita che si allargava leggermente dai fianchi in giù, senza spalline con delle perline argentate proprio sotto il seno. Nella scatola c'erano anche un paio di sandali con il tacco color argento.

Sarai bellissima con questo vestito,” le disse Alice. “Sembrerai una principessa delle favole, te lo assicuro. Non vedo l'ora che sia sabato.”

Spero solo che vada tutto bene...” disse Lily. “Soprattutto spero di non rompermi una caviglia a scendere le scale con questi trampoli...”

E scoppiarono a ridere.

***

Finalmente arrivò la sera fatidica. Le lezioni erano terminate un'ora prima per permettere ai ragazzi di prepararsi; Lily era nel suo dormitorio intenta a rimirarsi allo specchio con il suo nuovo vestito. Le stava veramente bene, le metteva in risalto la sua figura e i suoi occhi verdi, i capelli erano raccolti in uno chignon da cui fuoriuscivano alcune ciocche e due ciocche erano arricciate e le incorniciavano il viso. Alice aveva ragione, somigliava a una principessa delle favole, chissà se stasera avrebbe incontrato il suo principe azzurro. Poco dopo entrò Alice, aveva un vestito bianco che metteva in risalto i suoi capelli neri arricciati per l'occasione e lasciati ricadere sulle spalle con alcune ciocche trattenute da spille bianche.

Pronta?” le chiese. “Sono quasi le 9.”

Pronta,” le rispose Lily. “E speriamo bene.”

Insieme si diressero verso la Sala Grande, ma prima di scendere l'ultima rampa Lily dette una rapida occhiata alla marea di ragazzi e ragazze che aspettavano l'apertura delle porte; cercò di trovare James Potter ma lì in mezzo era quasi impossibile così decise di farsi coraggio e cominciò a scendere la scala. Intanto in mezzo alla folla James, Peter, Remus e Sirius stavano commentando i vari vestiti delle ragazze quando James la vide; le sembrò un angelo disceso dal cielo, la trovava bellissima. Le andò incontro e quando furono uno davanti all'altro nessuno dei due riusciva a pronunciare una parola, Lily notò che James era molto elegante e anche molto bello nel suo smoking nero. Fu James a rompere il silenzio.

Wow, Evans.” le disse. “Sei veramente bellissima stasera.”

Grazie,” disse Lily arrossendo.

Proprio in quel momento le porte si aprirono. I ragazzi entrarono nella Sala Grande e rimasero tutti a bocca aperta: i tavoli delle case erano spariti, dal soffitto pendevano grossi festoni e proprio al centro c'era un enorme pista da ballo con tutt'intorno dei tavoli con al centro dei vasi colmi di fiori. Lily e James entrarono e si diressero verso uno dei tavoli insieme a Alice e Frank, Peter, Remus e Sirius; poco dopo Alice e Frank andarono a ballare e Lily notò che la sua amica sembrava molto felice e ne fu contenta. Presto anche Sirius riuscì a trovare una ragazza con cui ballare e perfino Remus che sembrava ancora più pallido del solito; Lily si chiese il motivo del suo evidente malessere ma non osò chiedergli spiegazioni. Dopo quella che per Lily sembrò un'eternità James le chiese finalmente di ballare e lei accettò; in mezzo alla mischia si scatenarono con il gruppo delle Sorelle Stravagarie finché non ce la fecero più; all'improvviso, mentre si stavano dirigendo al loro tavolo la musica tacque e Silente prese la parola.

Bene, vedo che vi state divertendo. Sono contento ma adesso è ora di un altro tipo di musica. Per questo ballo è necessario essere in coppia. Ragazzi e ragazze ecco a voi un valzer!”

Appena terminò il discorso andò dalla professoressa McGranitt e le chiese di ballare e ben presto la pista si riempì di coppie. James si girò verso Lily, gli porse la mano e le chiese:

Mi concedi questo ballo?”

Lily fissò il viso di James e subito dopo la sua mano tesa.

Certo,” rispose e mise la sua mano sulla sua.

Quando arrivarono al centro della pista si avvicinarono e cominciarono a ballare; Lily era affascinata, James era un ballerino provetto e in quel momento si sentì come una vera principessa che balla con il suo principe azzurro. Voleva parlare, dire qualcosa, ma aveva paura di rompere quell'idillio così si godette quel momento e capì di essere felice come non lo era mai stata. Quando il valzer terminò decisero di riposarsi un attimo e si diressero verso il tavolo; non appena si sedettero arrivarono anche Alice e Frank. Poco dopo Alice volle andare in bagno e Lily si offrì di accompagnarla; James, rimasto solo dopo che Frank si fu allontanato, andò a cercare i suoi amici. Trovò Sirius che si allontanava insieme a una ragazza; non appena Sirius lo vide le sussurrò qualcosa e, mentre lei si allontanava, lo raggiunse.

Allora come sta andando?” gli chiese.

Bene, anzi benissimo,” gli disse. “Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita. Sta andando tutto per il meglio.”

Sono contento,” gli rispose Sirius. “Scusa ma adesso devo andare. Emily mi sta aspettando.”

Intanto nel bagno Alice si informò sull'andamento dell'appuntamento.

Sta andando bene,” le disse Lily.

Tutto qua?” le chiese.

A dire la verità benissimo. James è veramente un gentiluomo, non l'avrei mai creduto possibile e non credo a quanto sto per dire ma credo che lui incominci a piacermi.”

Davvero?” esclamò Alice. “Lo sapevo!!!”

E a te come va?” le chiese. “Mi sembravi molto felice con Frank.”

In effetti sì,” disse arrossendo. “Mi piace molto, è tenero e molto dolce. Credo che anch'io mi stia innamorando.”

Dai torniamo di là, prima che i nostri accompagnatori scappino.”

E si diressero insieme verso l'uscita, Lily non lo sapeva ma forse era meglio se fosse rimasta in quel bagno ancora per un po'. James stava tornando indietro per sedersi al tavolo ed aspettare Lily quando una ragazza distratta gli andò addosso; caddero tutti e due e James si chinò per chiederle se stava bene e l'aiutò a rialzarsi. La ragazza rispose di sì e senza preavviso lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia per ringraziarlo; James arrossì e non poté fare a meno di sorridere, in fondo quella ragazza era proprio carina. Intanto intorno a loro c'era un gruppo di ragazzi che li osservava e quando alzò gli occhi il suo sguardo si posò su una ragazza in particolare che lo osservava piena di disprezzo e che poco dopo se ne andò senza voltarsi indietro e senza dire una parola. Per James quel silenzio e quello sguardo pieno di odio valsero più di mille parole e per cercare di spiegare cos'era successo le corse dietro.

Lily!” le gridò. “Fermati Lily!”

Ma Lily non aveva nessun intenzione di fermarsi. Era quasi arrivata al ritratto della Signora Grassa quando si sentì afferrare la mano, fu obbligata a fermarsi, ma non si girò a guardarlo.

Lily...” le disse. “Ti potresti girare, così ti spiego cos'è successo veramente.”

Lily si girò e lo guardò con gli occhi pieni di odio.

Cosa vuoi che ci sia da spiegare...non mi sbagliavo su di te! Sei un ragazzo superficiale e immaturo.”

Non hai capito niente...” le disse. “Quella ragazza non mi aveva visto e ci siamo scontrati, lei è caduta, io l'ho aiutata a rialzarsi. Tutto qui.”

Certo, e ha pensato di baciarti come ringraziamento, un semplice “grazie” non era sufficiente, ma pensi che sia scema!” gli gridò.

Non gliel'ho chiesto io di baciarmi, non sono riuscito a fermarla...”

Ma certo...puoi anche essere che l'idea del bacio sia stata sua ma ho visto la tua faccia, sembravi beato con quel sorriso da ebete sulla faccia.”

Ma non è vero...devi credermi...” la implorò James.

Basta! Sono stufa di sentirti dire delle cavolate!” gli gridò. “Se quello che dici è vero e se ci tieni ancora a me, dimostramelo! Fai qualcosa di originale. Stupiscimi!”

Mi pare di avertelo già dimostrato!” le disse. “Perché non mi dici cosa devo fare per farmi perdonare e la facciamo finita!”

Ciaff! Lo schiaffo di Lily colpì James in piena faccia.

Non voglio vederti mai più!” gli gridò mentre calde lacrime amare le bagnavano le guance.

E, dopo aver detto la parola d'ordine, entrò nella sala comune e si diresse nel suo dormitorio senza mai voltarsi indietro. James rimase per quella che sembrò un'eternità nel corridoio a riflettere su dove avesse sbagliato e gli vennero in mente le parole che Remus le aveva detto una sera, sul fatto che la sua insensibilità e la sua immaturità l'avrebbero portato a ferire una persona...quanto avrebbe voluto che Remus si fosse sbagliato ma lui non sbagliava mai...ed entrò nel dormitorio continuando a pensare a come avesse potuto perdere la persona che desiderava di più al mondo. Quando i suoi amici entrarono nel dormitorio James non rivolse loro la parola, essi cercarono di capire cosa fosse successo ma, vedendo che il loro amico non parlava, decisero di lasciar perdere; gliene avrebbe parlato una volta pronto. Intanto nell'altro dormitorio una ragazza stava piangendo sul letto disperata e quando la sua amica entrò le corse incontro abbracciandola e Alice chiese cosa fosse successo.

Non è cambiato!” le disse Lily piangendo. “James è ancora lo stesso sbruffone di prima! L'ho visto abbracciato ad un'altra ragazza...”

Mi dispiace Lily...” le disse. “Mi dispiace davvero...”

Lo sapevo...lo sapevo.”

Continuò a ripetere queste parole finché non si addormentò tra le braccia di Alice.

Capitolo 5: Sulla luna.

Erano passate due settimane dal ballo ma ogni volta che Lily passava in mezzo agli altri studenti poteva ancora udire i loro bisbigli su quello che, secondo loro, poteva essere successo quella sera. Ben presto cominciò a non farci più caso, aveva deciso di mettere una pietra sopra tutta quella storia e soprattutto su James Potter. Qualche volta capitava che si incrociassero nel corridoio ma Lily non alzava neanche lo sguardo per guardarlo e dal canto suo, ogni volta che la incontrava, James sentiva la guancia bruciare dove lo schiaffo di Lily l'aveva colpito. Erano ormai due settimane che si scervellava per trovare un idea originale per riconquistare Lily ma neanche con l'aiuto dei suoi amici riuscì a risolvere il problema. Poi una sera, mentre guardava il paesaggio notturno fuori dalla finestra del suo dormitorio, gli venne un'idea; ne parlò con i malandrini e anche loro convennero che era originale e forse anche molto romantico, bisognava vedere come James organizzava il tutto. Ci volle del tempo prima che tutto fosse pronto e poi dovette superare l'ostacolo più grosso, ossia parlare con Alice e chiederle di aiutarlo nella realizzazione del suo piano; cosa alquanto difficile visto gli sguardi che gli lanciava ogni volta che si incontravano, infatti lei non lo aveva perdonato di aver ferito la sua amica. Una mattina James la vide salutare Frank e allontanarsi da sola e, dato che accadeva molto di rado che non fosse insieme a Lily, decise di cogliere l'occasione.

Ehi Ryan!” le disse bloccandole il passaggio. “Ti devo parlare.”

Io invece no, non voglio avere niente a che fare con te.”

Ti prego,” la supplicò. “Ho un'idea su come riconquistare Lily ma mi serve il tuo aiuto...”

Perché dovrei aiutarti!” gli disse. “Perché tu possa poi ferirla di nuovo!”

Non commetterò lo stesso errore, ti prego, Lily è importante per me.” le disse guardandola negli occhi.

Alice lo osservò e vide che non stava mentendo e così gli disse:

Ok, cosa vuoi che faccia.”

Devi fare in modo che a mezzanotte in punto del 24 Dicembre Lily sia nel suo dormitorio, al resto ci penso io.”

Ci proverò. Ma ricordati che se la ritrovo a piangere per colpa tua te la dovrai vedere con me. Capito Potter?”

Ho recepito il messaggio, ma non succederà.” le disse.

Soddisfatto si girò e si allontanò lungo il corridoio pregando con tutto se stesso che tutto andasse per il meglio.

***

La sera stabilita Alice e Lily erano nel dormitorio, Alice l'aveva convinta a chiacchierare un po' da sole e quando vide che era quasi mezzanotte si preparò per entrare in azione sperando che Lily non si arrabbiasse con lei e soprattutto che James riuscisse nel suo intento. Poco dopo sentirono un bussare ritmico alla finestra, si affacciarono e restarono a bocca aperta: James era fuori dalla finestra sul suo manico di scopa che la guardava e le sorrideva. Lily aprì la finestra e gli chiese fredda:

Cosa ci fai qui?”

Sono venuto a prenderti. Vieni salta su.”

Io non salto da nessuna parte, soprattutto con te!”

E si girò per tornarsene a letto ma quando vide lo sguardo di Alice si fermò e capì che lei era coinvolta. Alice le disse:

Ascolta, so che sei arrabbiata con lui e forse anche con me perché gli ho retto il gioco però mi sembrava veramente dispiaciuto, eddai cosa ti costa provare ad andare, magari poi ti diverti...al ballo mi avevi detto che forse provavi qualcosa per lui magari questo sentimento nei suoi confronti non è ancora scomparso.”

Lily non sapeva cosa fare, era sicura di averlo dimenticato e soprattutto di aver eliminato quel sentimento che cominciava a crescere dentro di lei ma non appena l'aveva visto fuori dalla finestra non era più sicura di niente. Alla fine si girò e scavalcò la finestra per sedersi sulla scopa, in fondo era curiosa di vedere cosa aveva inventato quel pazzo di James Potter; una volta salita a bordo James partì e Lily si guardò intorno con i capelli che le volavano nel vento, il castello era stupendo quella notte con la luna che brillava sul lago nero. Dopo aver girovagato per un po' in aria James atterrò su un isoletta in mezzo al lago dove si godeva una bellissima vista del castello; Lily non poteva credere ai propri occhi, era un posto veramente bellissimo, si sedette e aspettò che James dicesse o facesse qualcosa.

Allora cosa vuoi dirmi? Perché mi hai portato qui?” chiese Lily senza voltarsi.

Volevo parlarti da sola...ho sbagliato a dirti quelle cose la sera del ballo...scusami...la verità è che...” si inginocchiò vicino a lei, “ti amo da quando ho incontrata per la prima volta durante lo smistamento, ho cercato in tutti i modi di conquistarti e quando finalmente c'ero riuscito ho rischiato di perderti per sempre...io ti amo Lily.”

Lily si volse e lo guardò stupita...non aveva mai pensato di sentirgli dire quelle tre parole...cominciarono a sgorgarle calde lacrime ma erano lacrime di gioia. Lo abbracciò con tanta foga che caddero tutti e due e guardandolo negli occhi gli disse:

Anch'io ti amo.”

James non aspettò oltre e la baciò appassionatamente e si sentì traboccante di felicità quando Lily ricambiò il bacio. Quando si staccarono James le sussurrò nell'orecchio:

Buon Natale...”

Lily sorrise e abbracciati osservarono il castello di Hogwarts e la luna che illuminava il lago, sperando che quella notte non finisse mai. Purtroppo non poterono rimanere lì per sempre come Lily sperava, dovevano ritornare al castello, infatti era proibito uscire dal dormitorio di notte. Quando James la riportò al suo dormitorio Lily lo salutò con un ultimo bacio e lo osservò volare via mentre il suo cuore cercava di recuperare un battito regolare; mentre si infilò nel letto ripensò a quella magnifica serata e al più bel regalo di natale che abbia mai ricevuto. Ma prima di addormentarsi sussurrò “grazie” alle tendine del letto della sua amica Alice che stava dormendo e senza il cui aiuto questa magnifica serata non sarebbe mai accaduta.

Capitolo 6: Pozioni esplosive, mazzi di fiori e tanti guai.

Era già passato un mese da quella magica notte in cui Lily e James si erano dichiarati e ora non potevano essere più felici; adesso erano fidanzati ufficialmente come anche Alice e Frank. Sembrava che niente potesse separarli, avevano anche programmato la loro prima uscita da fidanzati ufficiali a Hogsmeade il prossimo week end. Una mattina Lily scese a colazione insieme a Alice e il suo sguardo cadde su un bellissimo mazzo di rose rosse proprio sul piatto in cui di solito mangiava; era innegabile che fossero per lei, lo prese e cominciò a rimirarle, erano veramente bellissime e aveva un profumo inebriante.

Che belle!” esclamò Alice. “James è proprio romantico, oggi ricorre qualche anniversario?”

Che io sappia no...” le rispose Lily. “Sta arrivando! Vado a ringraziarlo.”

Gli corse incontrò e lo abbracciò felice. James ricambiò l'abbraccio anche se non ne capiva il motivo...

Lily, tesoro c'è qualcosa che non va?”

No, va tutto benissimo! Sono bellissime!” gli disse.

Di cosa stai parlando?” le chiese incredulo.

Come?” gli rispose. “Non me le hai regalate tu queste rose?”

E gli mostrò il mazzo di rose. James lo fissò e quando parlò la sua voce era fredda e sospettosa.

Non te le ho mandate io quelle rose.”

Dimmi che stai scherzando...chi potrebbe avermele regalate se non tu.” disse Lily.

Guarda un po' se c'è un biglietto, così risolviamo il mistero.” disse Alice.

In effetti c'era un biglietto, diceva:

Alla ragazza più bella di Hogwarts, il tuo ammiratore segreto. E.D.”

E chi sarebbe questo E.D.?” esclamò Lily.

Sei proprio sicura di non sapere chi sia?” le chiese James sospettoso.

Come puoi pensarlo?” gli chiese.

Non lo so...” sospirò James e se ne andò senza aggiungere altro.

Lily rimase ferma dove si trovava per un bel po' di tempo senza capire cosa pensare e soprattutto cosa dire. I suoi pensieri furono interrotti da Alice che le disse che stavano facendo tardi alla lezione di Pozioni e, continuando a non proferire parola, si diresse con lei verso i sotterranei.

***

Lily...”

Ma chi può essere questo E.D....

Lily..”

Non mi sembra che tra i Grifondoro ci sia un ragazzo con queste iniziali...

Lily attenta!”

Si girò verso Alice che stava indicando la pozione di Lily. La guarda e nota subito che qualcosa non va...infatti poco dopo...BOOM!!!!!!!!! La pozione a cui aveva lavorato per tutta la lezione, non c'era più....c'era solo un calderone bruciato...

Siamo un po' distratte, non è vero Evans?” le chiese Lumacorno.

Mi scusi professore, mi dia un'altra possibilità. La prego.”

Mi dispiace ma non c'è abbastanza tempo....” le disse. “ma forse...dato che sei una delle mie migliori alunne posso venirti incontro. Ti darò un'ultima possibilità.”

Grazie mille professore!” esclamò Lily.

Ci vediamo qui venerdì sera alle 8, un altro mio promettente alunno, Davies, ti aiuterà. È tutto.”

Grazie, non mancherò.”

E dato che la lezione era finita si diresse verso la sala comune insieme a Alice. Là trovò James che la stava aspettando seduto sul loro divano preferito; appena la vide le andò incontro.

Scusami Lily...non volevo...mi sono comportato da idiota...” le disse.

Tranquillo, in fondo era solo un mazzo di rose, non prova niente. Io amo solo te e lo sai.” gli rispose Lily.

Lo so...”

E si baciarono appassionatamente come quella notte in riva al lago, non si curarono della marea di Grifondoro che li osservava; c'erano solo loro due, sarebbero rimasti insieme per sempre. Questo era l'importante.

***

La mattina dopo mentre Lily stava facendo colazione vide un ragazzo venire verso di lei con i capelli biondi e profondi occhi blu. Non appena la raggiunse si presentò:

Ciao, tu sei Lily Evans vero?”

Si, e tu chi sei?” gli chiese Lily.

Mi chiamo Edward Davies, sono di Corvonero.” le disse.

Certo, sei il ragazzo che mi deve aiutare con la pozione venerdì sera.” gli rispose.

Infatti.” le disse Edward.

Piacere. Sono felice di conosc...Aspetta un momento...hai detto Edward Davies..” esclamò Lily.

Scusa ma adesso devo andare, ci vediamo venerdì.”

Detto questo se ne andò lasciando Lily a rimuginare sul fatto che le iniziali di Edward Davies erano quelle con cui il suo ammiratore segreto si era firmato.

Capitolo 7: Gelosia.

Sono quasi le 8 e Lily si stava preparando per andare a Pozioni quando James la fermò.

Ti prego Lily, ripensaci, non sai niente di questa Davies, se non vai e prendi un brutto voto, lo potresti recuperare un'altra volta...”

No James,” gli rispose. “Lo sai che per me è importante, e poi Davies sembra un tipo a posto...”

Tipo?” chiese James. “È un ragazzo?”

Si, è del nostro anno ma è un Corvonero.” gli spiegò. “Sei geloso per caso?”

No...no...va bene...un po' sì, è che ho un brutto presentimento...ti prego non andare.”

Non posso, anzi sono già in ritardo,” gli si avvicinò e gli diede un bacio. Poi aggiunse: “Tranquillo, appena ho finito, tornerò da te.”

E se andò lasciando James nella sala comune con una brutta sensazione nel cuore.

Scusami per il ritardo Davies, ho avuto dei problemi...” gli disse appena entrò nell'aula.

Tranquilla, non c'è problema, puoi chiamarmi Edward se ti fa piacere.” le disse.

Va bene, vale lo stesso per me, cominciamo?” gli chiese Lily.

Certo, allora Lumacorno ha detto che devi fare tutto da sola, io osserverò che tu non commetta errori. Tutto chiaro?” le disse.

Ok, sono pronta.” rispose Lily.

Dopo un'ora e mezza di duro lavoro ecco la pozione pronta per essere consegnata.

Grazie mille,” le disse. “Non so proprio come avrei fatto senza i tuoi consigli.”

Non c'è di che,” le rispose. “Posso farti una domanda?”

Certo.”

Quando prima hai parlato di problemi....a chi ti riferivi?”

Niente di grave...” gli rispose. “Tranquillo. Niente che non si possa risolvere.”

Sicura?” le chiese. “Spero che non abbia a che fare con il mazzo di rose.”

No...un momento, tu come fai a sapere delle rose?” gli chiese.

Edward non rispose ma si limitò a guardarla con sguardo colpevole.

Lo sapevo!” esclamò Lily. “Me le hai mandate tu! Ma perché?”

Perché è da un po' che ti osservo e ho capito che mi piaci molto.” le confessò.

Ma io adesso sto con James, lo amo, non avresti dovuto...” gli disse poi aggiunse: “Devo andare.”

Aspetta!” le gridò e le afferrò la mano. “Mi dispiace ok? Ma volevo tentare prima di rinunciare completamente a te...volevo farti capire che non c'è solo Potter a questo mondo.”

Lily si girò e gli disse:

Senti, sei un ragazzo meraviglioso,” gli rispose. “Prima o poi troverai una ragazza che ti possa amare come tu meriti, ma non sono io. Mi dispiace.”

Edward non rispose ma cominciò ad avvicinarsi sempre di più, Lily cominciò ad indietreggiare preoccupata di quello che sarebbe successo di lì a poco.

Ti prego Edward..non farlo...”

E si girò per andarsene quando Edward l'afferrò e la baciò. Lily rimase paralizzata incapace di reagire e quando ci provò era già troppo tardi.

Lily!”

La voce di James era fredda, dura e piena di risentimento; Edward si staccò subito ma non si allontanò da Lily. Lei dal canto suo era immobile, non riusciva neanche a parlare e prima che potesse riprendersi James si avventò contro Edward e lo bloccò contro il muro.

Come ti sei permesso! Lily è la mia ragazza! Hai capito brutto verme?” gli gridò.

Cos'è, non riesci a reggere un po' di sana competizione?” gli chiese.

Lei è mia! Non azzardarti mai più a toccarla!”

Non lo farò, vedi io la amo forse anche più di te.”

James non ci vide più e cominciarono a lottare. Lily era sconvolta, quando si riprese cercò di fermarli.

James basta! Vi prego fermatevi! James!” urlò.

Ma loro erano tanto concentrati da non sentirla. Allora prese la bacchetta e li separò.

Adesso basta.” ripeté.

Dopo pochi minuti si calmarono e Lily poté sciogliere l'incantesimo; James e Edward si squadrarono ancora per un po', poi James si girò e si diresse verso la porta senza dire una parola.

James, dove vai?” gli chiese Lily.

Me ne torno nella sala comune.” le rispose.

Aspetta, vengo con te.” gli disse e si incamminò verso di lui.

No.” le disse e lei si bloccò. Poi aggiunse, sempre voltandole la schiena. “Non voglio vederti mai più, pensavo fossi diversa dalle altre, invece mi sbagliavo. L'appuntamento di sabato è annullato. Addio Lily.”

E se andò senza mai voltarsi indietro. Lily non riusciva a credere alle sue parole. Edward stava per andarsene quando si girò e le disse:

Mi dispiace...”

Vattene via! È tutta colpa tua! Non voglio parlarti mai più!” gli gridò.

Si girò e se ne andò senza proferire parola. Lily rimase sola a piangere e a disperarsi per aver rovinato tutto solo per non far brutta figura a Pozioni; si girò e vide la boccetta con la pozione che le aveva rovinato la vita, la prese in mano e senza pensarci due volte la buttò a terra. Si frantumò in mille pezzi come il suo cuore.

Capitolo 8: Addio James Potter.

Era passata una settimana da quella sera da dimenticare e Lily non era ancora riuscita a uscire dal dormitorio, stava tutto il giorno seduta davanti alla finestra a guardare fuori, mangiava e dormiva pochissimo. All'inizio Alice l'aveva lasciata fare, sperava che Lily riuscisse a uscire dal buco nero in cui era caduta da sola; ma adesso non ce la faceva più a vederla così.

Forza Lily, preparati.” le disse. “Andiamo a Hogsmeade. È ora che tu prenda una bella boccata d'aria.”

Lily si girò nel sentire la parola “Hogsmeade”, le ricordò una vecchia conversazione avuta con Lui tempo prima, quando tutto era perfetto.

Non ne ho voglia.” disse piattamente.

Alice si avvicinò, la prese e cominciò a scuoterla dicendole:

Basta Lily! È ora che lo dimentichi. Se non sei pronta tra 5 minuti ti porto in tuta.”

La lasciò andare e Lily rispose:

Ok, male non mi può fare. Sei proprio una vera amica.”

Lo so. Adesso vestiti.” le rispose sorridendo.

Mezz'ora dopo stavano varcando il portone di Hogwarts insieme agli altri studenti diretti a Hogsmeade. Era una fredda giornata di Febbraio ma nessuno dei ragazzi si lasciò scoraggiare da questo piccolo inconveniente, avevano atteso per molto tempo questa uscita dalle mura di Hogwarts; non appena arrivarono nel paesino coperto da una spessa coltre di neve Lily cominciò a sentirsi meglio e riuscì anche a sorridere in qualche occasione. Quando passarono davanti alla vetrina di un negozio di vestiti Lily fu colpita da uno dei vari vestiti in vetrina.

Ti dispiace se entriamo a dare un'occhiata?” chiese a Alice.

Certo che no. Magari fare un po' di shopping può giovarti.”

Lily e Alice provarono un'infinità di vestiti e si divertirono un mondo a impersonare due modelle durante una sfilata. Alla fine Lily provò il vestito che l'aveva convinta ad entrare nel negozio: era un vestito classico nero e bianco senza spalline che le arrivava al ginocchio; le stava talmente bene che Alice riuscì a convincerla a comprarlo. Quando uscirono dal negozio furono investite da un vento gelido che le obbligò a ripararsi ai Tre Manici di Scopa per una Burrobirra; come al solito era tutto pieno ma riuscirono a trovare un posto ancora vuoto in un angolino. A Lily piacque trovarsi circondata dalla gente dopo una settimana passata in solitudine e quando la cameriera le portò la sua Burrobirra cominciò a osservare meglio i presenti mentre se la gustava. La sua attenzione fu colta da un ragazzo che le dava le spalle e stava chiacchierando animatamente con una ragazza che Lily non conosceva. Ad un certo punto cominciarono a baciarsi e Lily provò una fitta al cuore, cominciarono a riemergere nella sua memoria tutti i baci che lei e Lui si erano scambiati...e una lacrima solitaria scivolò lungo le sue guance. Alice notò il cambiamento d'umore di Lily e le chiese:

Lily, cosa c'è? Ti senti male?”

Tranquilla,” le disse. “Non è successo niente, mi sono solo tornati in mente vari ricordi che ero sicura di aver cancellato. Vado un attimo in bagno a sciacquarmi il viso. Ok?”

Ok. Ti aspetto qui.” le rispose.

Mentre si stava dirigendo al bagno passò accanto al tavolo dei due ragazzi proprio mentre si stavano alzando per uscire e Lily riconobbe il ragazzo.

James...” sussurrò.

James la guardò ma non sapendo cosa dire si limitò a fissarla; Lily non aggiunse altro e scappò via incapace di sostenere il suo sguardo. Stava correndo lungo la strada principale senza curarsi delle persone che la osservavano quando una forte stretta intorno alla sua mano la obbligò a fermarsi; sapeva chi era, non aveva bisogno di voltarsi per riconoscerlo.

Lily....”

Nel sentire la sua voce sussurrare il suo nome Lily provò una nostalgia tale che fu costretta a voltarsi, quanto aveva desiderato rivedere il suo volto. Ma all'improvviso Lily cominciò a sentire la rabbia salire dal suo petto che soffocò ogni altro sentimento che stava provando in quel momento. Senza averlo previsto gli tirò uno schiaffo così forte da farlo barcollare; James, dopo essersi ripreso, le chiese:

Ma che ti prende? Cosa ti ho fatto questa volta?”

A questo punto Lily non riuscì più a trattenersi e sentì la rabbia che aveva accumulato scoppiare mentre calde lacrime cominciavano a rigarle le guance.

E lo chiedi pure? Ma possibile che tu non capisca? Ho passato una settimana infernale, non mangiavo, non dormivo, e tutto per colpa tua! Prima mi fai innamorare perdutamente facendo in modo che io non possa più stare senza di te e poi alla prima difficoltà e senza chiedere nessuna spiegazione mi molli così su due piedi...”

Ti ho vista baciare un altro! Questa tu la chiami difficoltà?” le gridò senza lasciarla finire.

È lui che mi ha baciato! Non ho potuto respingerlo. Pensavo che anche tu stessi soffrendo quanto me e invece tu alla prima occasione esci con una di quelle ochette del tuo fan-club e la baci pure! Pensavo che tu fossi cambiato! Ma tu sei e resterai per sempre un ragazzo cafone e superficiale! Non voglio mai più vederti e soprattutto rovinarmi la salute pensando a un insensibile come te. Con me hai chiuso. Addio James Potter!”

E se andò senza aggiungere altro e senza mai voltarsi indietro. James continuò a fissarla finché non sparì all'orizzonte; capì di averla persa e questa volta per sempre.

Capitolo 9: Di nuovo insieme.

Da quel momento Lily si preoccupò esclusivamente di andare bene a scuola, non voleva altre distrazioni; parlò al professor Lumacorno e gli spiegò che la pozione era caduta accidentalmente e che, per questo motivo, non poteva più consegnargliela. Dal canto suo Lumacorno era dispiaciuto per questo ma non poté far altro che darle un brutto voto; ma Lily con tutto l'impegno di cui era capace riuscì a recuperarlo a tempo di record, in fondo passava tutte le sue giornate sui libri non avendo altri impegni. Il tempo passò e nell'aria si sentiva già la primavera ormai imminente; Lily e Alice appena potevano andavano a sdraiarsi all'ombra degli alberi per rilassarsi e godere al meglio quelle splendide giornate. Il suo vero problema era la notte, dormiva poco o male, continuava a sognarlo e aveva anche incubi orribili in cui gli succedeva qualcosa di brutto e tutte le volte si svegliava urlando e sudando freddo; ormai Alice non la sentiva più tanto ci aveva fatto l'abitudine. Una di quelle notti Lily non riuscì più a riaddormentarsi dopo il classico incubo e non sapendo cosa fare si affacciò alla finestra; vedendo una splendida luna fu colta da una forte nostalgia, così decise di uscire a fare una passeggiata. Sapeva che era proibito ma si disse che sarebbe durato poco e che, dato che era tardi, nessun professore l'avrebbe scoperta. Poco dopo varcò il portone d'ingresso e si fermò per respirare la fresca brezza mattutina; pensava di essere sola...ma non era così...sentì delle risate provenire da dietro una colonna del porticato che circondava il cortile. Spaventata gridò:

Chi è là?”

Ma invece di rispondere continuarono a ridere. Cercò nella vestaglia e solo allora si accorse di aver dimenticato la bacchetta in camera così, preoccupata, cominciò a indietreggiare. Ma ecco che dall'ombra emersero quattro figure; per via dell'oscurità, Lily non riuscì a capire chi fossero fino a quando non le furono molto vicine. Erano quattro Serpeverde del suo anno, di sicuro non le persone che ti piacerebbe incontrare in un giardino nel bel mezzo della notte. Lily conosceva solo uno di loro, si chiamava Mulciber e non era una persona molto affidabile, così Lily cominciò a scappare cercando di non inciampare e soprattutto di non farsi prendere. Purtroppo a causa del buio Lily inciampò in una pietra e cadde rovinosamente a terra; terrorizzata li vide farsi sempre più vicini.

Ma come sei carina! Vieni, fatti vedere più da vicino.” le disse Mulciber.

Non osare avvicinarti! Brutto schifoso.” gli gridò rialzandosi.

Ma quanto siamo coraggiose...” le disse un altro ragazzo.

Vediamo un po' quanto sarai coraggiosa tra un po'...”

E Mulciber cominciò ad avvicinarsi e quando la afferrò la buttò a terra. Lily provò a divincolarsi quando lui le mise le mani addosso, ma era troppo forte per lei...cominciò a pensare a quanto sciocca fosse stata, lei era ancora innamorata di James, lo amava, era stata una stupida a cercare di nascondere questa verità; ma ormai era troppo tardi, avrebbe tanto voluto rivederlo un'ultima volta...quando, all'improvviso, una voce sovrastò le risate sguaiate dei quattro Serpeverde.

Lasciatela stare!” gridò.

E subito dopo un raggio di luce blu spedì Mulciber, svenuto, lontano da Lily. Gli altri Serpeverde provarono a lottare ma quando videro il loro capo svenuto a terra scapparono verso il castello. Lily era raggomitolata su se stessa, troppo spaventata per osservare il suo salvatore; James le si avvicinò e le disse:

Lily...va tutto bene...è tutto finito ormai.”

Fu allora che sollevò la testa per guardarlo; pensava di aver immaginato la sua voce a causa della sua paura, invece lui era lì e l'aveva salvata. Gli corse incontro e cominciò a piangere sul suo petto mentre lui le accarezzava i capelli e cercava di consolarla.

Tranquilla, ci sono io qui con te...”

A Lily sembrò di essere tornata indietro nel tempo, prima del loro litigio a Hogsmeade e della sciocca gelosia di James...all'improvviso si risvegliò da quel sogno ad occhi aperti in cui era piombata e spingendo via James si liberò dal suo abbraccio.

Cosa credi di fare?” gli gridò.

Cosa stai dicendo?” chiese James. “Io sono quello che ti ha appena salvato la vita!”

Avevo tutto sotto controllo!” gli rispose infuriata.

Tutto sotto controllo?” esclamò James furente. “Se io non fossi arrivato io, a quest'ora chissà cosa ti avrebbe fatto quello schifoso di Mulciber!”

Nessuno ti ha chiesto di farlo!” esclamò Lily. “Non pensare che con questo gesto eroico ti abbia perdonato! Non cambierò mai idea.”

Se la pensi così,” disse James. “È meglio che io me ne vada. Tranquilla, non ti rivolgerò mai più la parola e non mi preoccuperò più di aiutarti.”

Detto questo si girò e cominciò ad allontanarsi dirigendosi verso il castello. Lily lo osservò allontanarsi mentre dentro di lei una voce le diceva di correre verso di lui e la supplicava di fermarlo e dirgli la verità sui suoi sentimenti; quella verità che le si era imposta durante l'attacco di Mulciber e che cercava in tutti i modi di negare anche se sapeva che era impossibile. Così senza neanche averlo premeditato gli corse incontro, lo raggiunse e lo abbracciò e, con la testa premuta contro la sua schiena e tentando, inutilmente, di trattenere le lacrime, gli disse:

Ti prego James, perdonami....ero fuori di me...”

Poi sciolse l'abbraccio e aspettò che lui facesse o dicesse qualcosa. James si girò e la guardò dritta negli occhi; poi con un dito le asciugò una lacrima che stava scendendo lungo la guancia, ma non disse niente. Fu Lily a prendere la parola.

Ti prego di perdonarmi, tu sei venuto a salvarmi e io, invece di ringraziarti, ti assalgo. È stato più forte di me...quando ti ho visto ho sentito dentro di me la stessa rabbia di quel giorno a Hogsmeade...”

Detto questo non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò a piangere. James le si avvicinò e prendendola tra le braccia le disse:

Basta Lily...ti perdono e comunque anche io dovrei scusarmi...mi sono comportato da perfetto idiota...tranquilla, risolveremo tutto...resteremo amici, nulla di più.”

A quel punto Lily smise di piangere e sollevò la testa; guardandolo negli occhi gli disse:

Quando ero in pericolo ho capito anche un'altra cosa...sono stata una stupida a non volerlo ammettere...ti amo.”

James la fissò nei suoi meravigliosi occhi verdi e le rispose:

Ti amo anch'io.”

Si baciarono come la prima volta sull'isola, si erano ritrovati, si amavano ancora più di prima e Lily sentì che ormai niente avrebbe più potuto separarli.

***

Da quella giornata a Hogsmeade la vita per James sembrava aver perso ogni attrattiva, non voleva più fare niente, neanche prendere in giro la gente e fare scherzi con i suoi amici lo divertiva più; era come caduto in depressione. Remus, Sirius e Peter cercarono in tutti i modi di risollevargli il morale ma ogni tentativo fallì miseramente. La verità è che da quando aveva capito di averla persa per sempre si era come spento, come se fosse morto dentro e i Malandrini erano molto preoccupati; aveva ricominciato ad andare male a scuola, mangiava pochissimo e dormiva ancora meno. La cosa che lo affliggeva di più era il fatto che era stata quella ragazza di cui non si ricordava neanche il nome ad invitarlo; lui, all'inizio non voleva, poi i suoi amici Malandrini l'avevano convinto che uscire con un'altra ragazza gli avrebbe fatto bene e lui aveva accettato. Poi ai Tre Manici di Scopa quella ragazza aveva cominciato a farsi sempre più vicina e ad un certo punto aveva cominciato a baciarlo, James aveva cercato di lasciarsi andare ma la verità era che durante quel bacio lui riusciva a pensare esclusivamente a Lily e ai suoi profondi e bellissimi occhi verdi; ed ecco che, mentre si alzano per uscire se la ritrova davanti e vede i suoi adorati occhi verdi fissarlo con uno sguardo terribile non di rabbia ma quasi di delusione e dopodiché scappare via. D'istinto aveva cominciato a correre per inseguirla e quando l'aveva raggiunta aveva sentito delle parole orribili fuoriuscire dalla sua bocca quando avrebbe voluto soltanto dirle quanto l'amava e quanto le era mancata, ma all'improvviso Lily aveva pronunciato le tre parole che da allora non riusciva a togliersi dalla testa “Addio James Potter”. Quando quella sera era tornato nel suo dormitorio non aveva rivolto la parola ai suoi amici e, da quel momento, aveva cominciato a spegnersi piano piano. L'arrivo della primavera non gli fece alcun effetto, dentro il suo cuore era ancora pieno inverno e preferiva rimanere rinchiuso nel dormitorio in solitudine piuttosto che assistere alla rinascita della vita e al divertimento degli altri ragazzi. La notte era il suo punto debole, non riusciva mai ad addormentarsi e le poche volte che ci riusciva non faceva altro che sognarla...così aveva preso l'abitudine di fingere di dormire e, una volta che i suoi amici si addormentavano, di tirare fuori la Mappa del Malandrino. Ogni volta che la apriva i suoi occhi cercavano ciò che il suo cuore desiderava così tanto, per lui leggere il suo nome era come sentirla più vicina; fu così che una sera notò qualcosa che non andava. Quella notte dove di solito spiccava il suo nome c'era solo il vuoto, Lily non era nel suo dormitorio, ma dove poteva essere a quell'ora di notte? Un brutto presentimento si fece strada in lui e cominciò a cercarla in tutta la scuola; quando lesse il suo nome nel cortile esterno tirò un sospiro di sollievo che si trasformò in un singulto soffocato quando scorse i nomi di quattro Serpeverde a poca distanza da lei. Senza pensarci due volte afferrò la vestaglia, la mappa e con la bacchetta stretta in mano si diresse a tutta velocità verso il cortile sperando di riuscire a raggiungerla in tempo. Quando arrivò nel cortile vide che non c'era più nessuno; controllò la mappa e vide i cinque nomi che si dirigevano verso la foresta a tutta velocità e poi il puntino con il nome “Lily Evans” fermarsi improvvisamente. James cominciò a correre nella loro stessa direzione più veloce che poté e quando li raggiunse ciò che vide lo raggelò: Lily era per terra e uno di quei Serpeverde le stava mettendo le mani addosso. Sentì montare dentro di sé una rabbia che non aveva mai provato prima d'ora e gridò:

Lasciatela stare!”

Subito dopo lanciò un incantesimo contro Mulciber così potente da farlo svenire e cadere a diversi metri da Lily. Si girò verso i tre scagnozzi di Mulciber, essi estrassero la bacchetta ma quando videro che il loro capo non si alzava scapparono verso il castello. Ormai fuori pericolo osservò Lily, la sua Lily era raggomitolata per terra e non riusciva neanche a sollevare la testa tanto era stato grande il suo spavento; James si avvicinò e le disse:

Lily...va tutto bene...è tutto finito ormai.”

La vide fremere nel sentire la sua voce e poco dopo se la ritrovò tra le braccia mentre piangeva e sfogava tutta la sua paura sul suo petto; cominciò ad accarezzarle i capelli e a consolarla dicendole:

Tranquilla, ci sono io qui con te...”

Con Lily tra le braccia James si ritrovò in pace come non lo era da tanto tempo...poi all'improvviso Lily lo spinse via sciogliendo l'abbraccio e gridandogli:

Cosa credi di fare?”

Cosa stai dicendo?” le chiese. “Io sono quello che ti ha appena salvato la vita!”

Avevo tutto sotto controllo!” rispose Lily infuriata.

Tutto sotto controllo?” esclamò James furente. “Se io non fossi arrivato io, a quest'ora chissà cosa ti avrebbe fatto quello schifoso di Mulciber!”

Nessuno ti ha chiesto di farlo!” esclamò Lily. “Non pensare che con questo gesto eroico ti abbia perdonato! Non cambierò mai idea.”

Se la pensi così,” disse James. “È meglio che io me ne vada. Tranquilla, non ti rivolgerò mai più la parola e non mi preoccuperò più di aiutarti.”

Detto questo si girò e cominciò ad allontanarsi dirigendosi verso il castello; sentiva dentro di sé di amarla ancora e che perderla sarebbe stato il più grande sbaglio della sua vita, ma continuò a camminare senza mai voltarsi indietro. Poi, all'improvviso, una forte stretta alla schiena lo obbligò a fermarsi e poco dopo sentì Lily dire:

Ti prego James, perdonami....ero fuori di me...”

Detto questo Lily sciolse l'abbraccio in silenzio. Quando James si girò, la vide ferma a pochi passi da lui come se aspettasse una sua risposta; la guardò dritta negli occhi, poi con un dito le asciugò una lacrima che stava scendendo lungo la guancia senza dire niente. Allora Lily prese la parola dicendogli:

Ti prego di perdonarmi, tu sei venuto a salvarmi e io, invece di ringraziarti, ti assalgo. È stato più forte di me...quando ti ho visto ho sentito dentro di me la stessa rabbia di quel giorno a Hogsmeade...”

Non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò a piangere; James le si avvicinò e prendendola tra le braccia le disse:

Basta Lily...ti perdono e comunque anche io dovrei scusarmi...mi sono comportato da perfetto idiota...tranquilla, risolveremo tutto...resteremo amici, nulla di più.”

A quel punto James sentì Lily smettere di piangere e la vide sollevare la testa; poi, mentre lo guardava negli occhi, gli disse:

Quando ero in pericolo ho capito anche un'altra cosa...sono stata una stupida a non volerlo ammettere...ti amo.”

James la fissò nei suoi meravigliosi occhi verdi e pieno di gioia le rispose:

Ti amo anch'io.”

Si baciarono come la prima volta sull'isola, si erano ritrovati, si amavano ancora più di prima e James sentì che ormai niente avrebbe più potuto separarli.

Capitolo 10: Segreti.

Sono passati quasi due mesi dalla loro riconciliazione e James e Lily non potrebbero essere più felici. Ogni volta che potevano si sdraiavano all'ombra di uno dei vari alberi del giardino respirando l'aria pura e godendosi le splendide giornate di sole che stavano annunciando l'arrivo dell'estate. Eccoli là, anche oggi, sdraiati all'ombra a chiacchierare con Alice, Frank, Remus, Sirius e Peter; stavano ridendo a crepapelle dopo aver visto la splendida interpretazione di Sirius che imitava la professoressa McGranitt, quando Lily notò che Remus sembrava più pallido del solito.

Remus, ti senti bene?” gli chiese.

Certo, tranquilla Lily, è solo un po' di stanchezza.” le rispose.

Lily sembrò rincuorata e si girò per parlare con Alice, per questo non notò lo scambio di sguardi tra i Malandrini e soprattutto il cenno che James fece a Lupin. Poco dopo con la scusa dello studio i tre Malandrini se ne andarono seguiti da Alice e Frank che si allontanarono mano nella mano; rimasti soli Lily si appoggiò a James ed entrambi si godettero questo piccolo momento di libertà. Ad un certo punto Lily disse:

James, perché stasera non ce ne andiamo a fare un giro sulla tua scopa? Come durante il nostro primo appuntamento, ricordi? E poi stasera ho sentito dire che ci sarà la luna piena. Sarebbe molto romantico...”

Mi dispiace Lily, ma stasera non posso. Devo incontrarmi con i miei compagni di squadra, dobbiamo decidere gli schemi di attacco per la prossima partita di Quidditch.” le rispose.

Ma proprio stasera? Non puoi rimandarla?” gli domandò.

No, è l'unica serata in cui ci siamo tutti, sarà per un'altra volta...e poi non mi era sembrato che il giro sulla mia scopa ti fosse piaciuto così tanto.” le disse curioso.

Mi è piaciuto molto invece,” gli rispose. “Il vento tra i capelli, il meraviglioso panorama, un giorno mi piacerebbe imparare. Sai cosa vorrei tanto?”

No, cosa?” le chiese.

Che i miei figli, se mai ne avrò, imparino a volare e entrino a far parte della squadra di Quidditch della loro casa, non sei d'accordo?”

Secondo me stai correndo un po' troppo, e poi chi ti dice che io voglia dei figli....” le rispose.

E chi ti dice che io li voglia avere da te....” gli disse.

E subito dopo scoppiarono a ridere; Lily si girò e guardando James gli disse:

Tranquillo, non ho detto di volere un figlio adesso, è solo un piccolo sogno nel cassetto. E poi lo sai che io amo solo te, sei tu l'uomo che vorrei sposare e avere come padre dei miei figli.”

Lo baciò e tornò a osservare gli altri ragazzi quando all'improvviso le venne un dubbio...

Aspetta un momento...” si girò e guardandolo negli occhi gli chiese: “Non è che stasera hai un appuntamento con un'altra ragazza?”

Ma cosa ti viene in mente!” esclamò James. “Sei proprio una schiocchina, Lily Evans. Per me esisti solo tu, penso di avertelo già dimostrato in mille modi.”

È vero,” ammise Lily. “Sono proprio una sciocca, scusami. Ma ho troppa paura di perderti per sempre.”

Tranquilla non succederà mai.” le rispose. “Adesso è meglio che torniamo in sala comune, si sta facendo tardi.”

E insieme, mano nella mano, raggiunsero gli altri Grifondoro.

***

Quella sera Lily non riuscì a stare ferma un attimo, alla fine Alice esasperata le chiese cosa ci fosse che non andava.

Insomma Lily, ti vuoi fermare? Mi stai facendo venire il mal di mare....è successo qualcosa tra te e James?”

Non abbiamo litigato, se è quello che pensi,” le rispose. “Ho un brutto presentimento, mi ha detto che stasera non potevamo vederci perché aveva una riunione con i suoi compagni di squadra...ma ho paura che mi abbia mentito...non è la prima volta che di notte esce di nascosto...”

Secondo me sei solo leggermente paranoica.” le disse. “Non gli succederà niente, adesso mettiti a dormire e vedrai che tutte queste paure sciocche spariranno.”

Speriamo...” sussurrò più a se stessa che come risposta alle parole di Alice mentre si coricava.

Poco dopo Alice si addormentò profondamente mentre Lily continuò a girarsi e a rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno. Verso l'una andò in bagno per sciacquarsi il viso ma, mentre passava davanti alla finestra, qualcosa attirò la sua attenzione: quattro ombre stavano passando sotto la sua finestra dirette verso est; era troppo buio per capire chi fossero, ma riuscirono lo stesso a riaccendere quella brutta sensazione che l'attanagliava da tutta la sera. Decise di andare a controllare se James fosse tornato e quando si trovò davanti alla porta del suo dormitorio, si sentì veramente una stupida. “Le riunioni non durano mai così a lungo, è di sicuro nel suo letto che dorme tranquillo” si disse, ma volle mettersi il cuore in pace ed entrò. Purtroppo quello che vide non la rassicurò affatto, il letto era intatto e non c'era traccia né di lui né dei suoi amici; preoccupata cominciò subito a pensare al peggio. “E se quelle quattro ombre l'hanno sorpreso e gli stanno facendo del male.” pensava in preda al panico. Decise di andare a cercarlo, sapeva che era pericoloso, l'ultima volta che era uscita di notte aveva rischiato grosso, ma la voglia di ritrovare James era più forte della paura, così andò a prendere la sua bacchetta e si diresse verso il grosso portone d'ingresso; lo aprì e si diresse verso est tenendo la bacchetta davanti a sé cosicché le illuminasse la strada. Era talmente concentrata nella sua ricerca che non si accorse di essere seguita. Purtroppo non riuscì a trovare nessuna traccia di James e si stava arrendendo quando si trovò davanti un grosso albero, era un grosso Platano Picchiatore. Lily non aveva mai visto un albero così grande e non avendolo mai visto prima d'ora pensò di essersi allontanata molto dal castello; per paura di non ritrovare più la strada che aveva percorso, decise di ritornare indietro quando all'improvviso dalle radici dell'albero emerse una piccola creatura: era un topo che si diresse verso un piccola protuberanza ai piedi dell'albero, la premette e permise l'apertura di un varco più grande tra le radici. Poco dopo dalla nuova apertura uscirono altri tre animali: il primo era un grosso cane nero che non appena la vide cominciò a ringhiare, dopo di lui uscì un grosso animale simile a un lupo di colore grigio che si limitò a fissarla, e per ultimo un grosso cervo che non appena la vide si bloccò e la fissò con i suoi grossi occhi scuri. Lily era esterrefatta, non avrebbe mai pensato che nel Platano Picchiatore e soprattutto nei dintorni della scuola vivessero questi quattro animali; li fissò uno per uno ma quello che attirò la sua attenzione fu il cervo, c'era qualcosa di stranamente famigliare nei suoi occhi...ma Lily non riusciva a capire cosa. Ad un certo punto da dietro di lei spuntò Piton, la seguiva da quando aveva lasciato il castello, la prese da dietro e la tenne stretta per il collo dicendo:

Lo sapevo! Sapevo che sgattaiolavate via ogni luna piena! Ma nessuno mi credeva! E la piccola Evans è anche vostra complice! Adesso verrete subito con me dal preside. Muoviti, Evans!”

Ma Lily non mosse un passo.

Non vengo da nessuna parte con te! Lasciami andare!” gli gridò.

Sei proprio coraggiosa...” le disse. “Se non vuoi venire ti obbligherò io!”

E cominciò a strattonarla e a tirarla via con la forza; a quel punto il cane e il lupo cominciarono a ringhiare mentre il cervo cominciò a pestare il terreno con gli zoccoli muovendo la testa per mettere in risalto le sue forti corna. Colto di sorpresa Piton mollò Lily che cadde per terra e, forse per la paura o per la caduta, svenne; i quattro animali soprattutto il cervo non riuscirono più a contenersi. Quando Piton cominciò a scappare lo inseguirono e per primo lo raggiunse il lupo che lo buttò a terra, Piton terrorizzato si coprì la faccia con le mani ma, prima che il lupo potesse fargli male arrivò il cane che lo spinse via e subito dopo il cervo si mise davanti a lui come per proteggerlo dalla furia del lupo. Pian piano il cane riuscì a spingere il lupo dentro l'apertura del Platano Picchiatore e non appena furono entrati il topo premette di nuovo il pulsante e chiuse il varco. Ormai Piton non era più in pericolo e il cervo si girò ma prima di andarsene cominciò a spingerlo via con il muso e quando vide che non si muoveva si impennò muovendo le corna; a quella vista Piton cominciò gridare come un forsennato mentre correva verso il castello. Quando fu ormai lontano corse verso Lily che era ancora svenuta.

***

Lily?” la chiamò James. “Lily svegliati.”

Nel sentire quella voce Lily sbatté gli occhi e non appena li aprì vide James accanto a lei tirare un sospiro di sollievo.

James...” sussurrò.

Mi hai fatto prendere un colpo.” le disse. “Ma perché sei uscita dal castello di notte?”

Mi dispiace James,” gli rispose. “Ma ero preoccupata, sono venuta a cercarti nel tuo dormitorio ma tu non c'eri e poco prima avevo visto quattro ombre passare sotto la mia finestra. Ho avuto paura...”

James non rispose.

A proposito dove sono andati quei quattro animali?” chiese.

Non ci sono più.” le rispose.

Come non ci sono più?” gli chiese, poi lo guardò in faccia e aggiunse: “Mi stai nascondendo qualcosa?”

Non avrei mai voluto che tu lo scoprissi così.” le disse.

Si allontanò e poco dopo al posto di James Lily vide il grosso cervo che era uscito dall'albero.

Non è possibile...” sussurrò.

James riacquistò le sue vere sembianze e la raggiunse di nuovo.

Perché non me l'hai mai detto?” gli chiese. “Non ti fidi di me?”

Ma certo che mi fido di te!” esclamò James. “L'ho fatto solo per proteggerti.”

E da cosa?” chiese.

Adesso ti racconterò ogni cosa,” disse. “Sei pronta? Potrebbe non piacerti ciò che sto per dirti.”

Sono pronta.” disse.

Allora, il grosso lupo che hai visto, è un lupo mannaro. Si tratta di Remus; quando era un bambino è stato morso da un lupo mannaro e da allora, ogni luna piena, si trasforma. Ogni settimana prima della trasformazione prende una pozione che gli permette di non perdere il controllo, diventa un lupo normale; però il professor Silente ha stabilito che fosse troppo pericoloso lasciarlo nella scuola in quelle condizioni, così ha fatto piantare il Platano Picchiatore, lui resta lì dentro fino a quando il plenilunio finisce. Anche noi all'inizio non sapevamo niente poi una sera lo scoprimmo ma invece di fare la spia decidemmo di aiutarlo. Da allora io, Sirius e Peter ci siamo allenati fino allo sfinimento per riuscire a trasformarci in animali: io e Sirius ci trasformiamo in un cervo e un cane e siamo abbastanza grossi da fermarlo se perdesse mai il controllo, e Peter si trasforma in un topo ed è così piccolo da riuscire a schiacciare il pulsante che blocca il Platano e aprire il varco che ci porta nel rifugio. Siamo tre Animagus non registrati; adesso sai tutto, ecco perché uscivo sempre di nascosto.”

Lily non rispose, era troppo intenta ad accettare questa situazione.

Lily, ti prego di qualcosa.” disse preoccupato.

Tranquillo, sto bene.” gli disse. “Almeno adesso sono sicura che non hai nessun'altra ragazza..”

Non sei arrabbiata?” chiese James.

E perché dovrei esserlo?” disse. “Quello che hai fatto per Remus è bellissimo! Non tutti l'avrebbero fatto. E io ti amo per questo.”

Ti amo da morire!” le disse.

E si baciarono felici. Quando si staccarono Lily chiese:

Devi farmi una promessa.”

Certo, tutto quello che vuoi.” le rispose.

D'ora in poi non ci dovranno essere più segreti tra di noi. Ci diremo sempre la verità qualunque essa sia. D'accordo?”

Ok. Te lo prometto.”

E si abbracciarono osservando la luna piena che illuminava il cielo e splendeva sul lago nero; ora erano sicuri che il loro amore sarebbe durato per sempre e avrebbe superato qualsiasi ostacolo.

Capitolo 11: Buon Natale!

Stava nevicando ormai da giorni e una spessa coltre di neve aveva già ricoperto le strade di Londra. Davanti alla finestra di una casa invisibile agli occhi dei babbani, una giovane ragazza dai capelli rossi stava osservando assorta i piccoli fiocchi che cadevano danzando dal cielo. Accanto a lei aperta sulla sedia c'era una copia della Gazzetta del Profeta che riportava a caratteri cubitali l'ultimo attacco di Lord Voldemort; ormai quegli attacchi erano all'ordine del giorno e anche i babbani cominciavano a insospettirsi. La porta si aprì cigolando e un ragazzo con i capelli neri e gli occhiali entrò e senza dire una parola mise le braccia intorno alle spalle della ragazza che ricambiò l'abbraccio.

Cosa ti preoccupa?” le chiese.

Niente.” gli rispose.

Ormai ti conosco...” le disse e l'occhio gli cadde sulla copia della Gazzetta. “Sei preoccupata per i continui attacchi di Tu-Sai-Chi?”

Si, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno...presto si arriverà ad una guerra...”

Senti Lily, adesso non è il momento di pensare a cose brutte, domani è Natale. Tra poco arriveranno i nostri amici e insieme festeggeremo il miglior Natale di sempre. Ok?”

Ok.”

Subito dopo il campanello suonò: gli invitati erano arrivati; Lily e James tenendosi per mano corsero a salutare i loro amici. C'erano tutti: Remus, Peter e Sirius e anche Alice e Frank. Lily che non vedeva la sua migliore amica da un sacco di tempo corse ad abbracciarla e rimasero un bel po' a piangere e ad abbracciarsi sulla porta; poi, con la scusa di farle vedere la stanza, Lily e Alice lasciarono i ragazzi in salotto e si chiusero in camera per una chiacchierata a due come non facevano da molto tempo.

Allora Alice, dimmi come va con Frank?” le chiese.

Va tutto a gonfie vele,” spiegò Alice. “È un ragazzo d'oro, lo amo da morire, ormai è più di un anno che stiamo assieme...e a te come va con James?”

Anche per me le cose vanno alla grande, sono molto felice con lui,” le rispose. “Lo amo tantissimo e so che anche lui mi ama, non abbiamo mai più litigato e da quella notte in cui mi salvò la vita non ci sono più segreti tra noi. Però...”

Però...?” la incoraggiò Alice.

Però vorrei tanto che il nostro rapporto salisse di grado...” le rivelò.

Come di grado?” le chiese. “Non vorrai dirmi che in tutto questo tempo voi non avete mai...ehm...”

Ma Alice!” esclamò Lily. “Non intendevo in quel senso. Certo che abbiamo....hai capito no?”

Certo! E com'è andata?”

Alice sei terribile!” esclamò Lily. “È andata più che bene. Soddisfatta? E a te?”

Quella parte è ok.”

Solo ok? Allora vinco io?” chiese ridendo Lily.

Smettila! Forse è meglio che cambiamo discorso. Quale sarebbe il salto di qualità?”

Mi piacerebbe che James mi chieda di sposarlo...” ammise. “E poi vorrei tantissimo un figlio da lui...e il prima possibile visto i tempi che corrono...”

Lo so...ho letto la Gazzetta,” le disse. “Tu non ci pensare, potrebbe accadere prima di quanto pensi..”

Sei proprio una vera amica.” disse Lily.

Si abbracciarono e Lily le sussurrò nell'orecchio: “Ti voglio bene”.

***

Intanto di sotto anche i ragazzi stavano chiacchierando del più e del meno quando James disse:

Ragazzi, stasera ho bisogno della vostra collaborazione...”

Cosa vuoi che facciamo?” chiese Remus.

Vuoi che facciamo saltare in aria la casa?” propose Sirius.

Non credo che i miei genitori siano d'accordo....” disse James.

A proposito James,” disse Frank. “Grazie di avermi invitato.”

È stato un piacere.”

Allora ci vuoi dire per cosa vuoi il nostro aiuto?” disse Sirius.

Ok,” disse James. “Ecco...”

Mise la mano in tasca ed estrasse una scatolina blu, la aprì: al suo interno c'era un bellissimo anello con al centro uno smeraldo.

Wow...” esclamarono i presenti.

Si...voglio chiedere a Lily di sposarmi.”

Ed ecco che James fa il grande passo e ci abbandona.” disse Sirius.

Ma cosa dici? Voi sarete per sempre i miei migliori amici.” disse James.

E corse ad abbracciarli pregustando il momento in cui l'avrebbe chiesto a Lily.

***

Il cenone di Natale fu indimenticabile, il cibo era squisito e tutti si divertirono un mondo, niente avrebbe potuto rovinare quel momento di festa; era arrivato il momento di tagliare la torta ma visto che mancavano pochi minuti alla mezzanotte decisero di attendere ancora un po'. James decise che era arrivato il momento giusto, proprio a quell'ora un anno fa erano usciti per la prima volta assieme e si erano dati il loro primo bacio. Andò da Lily che stava parlando con Remus e Sirius e le chiese:

Lily, posso parlarti un attimo?”

Certo, tesoro.” le rispose.

E seguì James che la portò vicino all'albero di Natale. Era arrivato il momento; avrebbe dovuto chiederglielo solo che non sapeva da che parte cominciare...

James, c'è qualcosa che non va? Ti senti male?” chiese Lily ansiosa.

No no, va tutto bene. Ok...” si fece coraggio, si girò verso di lei e mentre la guardava negli occhi aggiunse: “So che ci frequentiamo solo da un anno e molti penseranno che stiamo correndo troppo ma sono sicuro di quello che provo e quindi..” le prese la mano, si inginocchiò e tirando fuori la scatolina blu disse: “Lily Evans, vuoi sposarmi?”

Lily rimase letteralmente senza parole...osservava l'anello nella scatolina...lo sguardo interrogativo di James...poi si girò e vide che anche gli altri stavano aspettando una sua risposta; vide Alice che la incoraggiava a dire di sì....tornò a guardare James e con un sorriso radioso esclamò:

Si!”

James tirò un sospiro di sollievo e quando le infilò l'anello al dito nel salotto proruppero gli applausi dei presenti e subito dopo tutti corsero a congratularsi con i due futuri sposi. Quando scoccò la mezzanotte tutti corsero a mangiare la torta e ognuno ricevette due fette di torta ciascuno, in fondo non c'era più solo il Natale da festeggiare ma anche il futuro matrimonio. Dopo arrivò il momento dei regali: Lily regalò a James un set per la sua scopa in cui c'era tutto il necessario per lucidarla e pulirla, e a Alice un album con tutte le loro foto da quando si erano conosciute fino ad adesso per far in modo che la sua migliore amica non si scordasse di lei. Quando glielo consegnò Alice scoppiò a ridere e quando Lily vide il suo regalo rise anche lei: anche Alice le aveva regalato un album di foto...i festeggiamenti proseguirono per tutta la notte e poco prima dell'alba tutti andarono nel giardino per assistere alla nascita di un nuovo giorno e sperando che, come la luce vince contro la tenebra, il nuovo anno, che stava per arrivare, fosse pieno di luce, di amore e di felicità.

Capitolo 12: Il giorno tanto atteso.

Lily?” la chiamò Alice. “Muoviti, dobbiamo andare a fare l'ultima prova dell'abito.”

Sì, sono pronta arrivo!” esclamò Lily.

Mancava una settimana al matrimonio, la data era fissata per il 21 marzo, ed erano tutti molto eccitati per quello che molti chiamavano “il matrimonio dell'anno”; si sarebbe tenuto nel giardino della casa di James ed erano stati invitati solo i parenti stretti e gli amici più cari. Lily era molto felice ma come tutte le spose più si avvicinava la data più aumentava la sua insicurezza e le sue paure, meno male che c'era Alice che sapeva sempre come tirarla su di morale. Era stato programmato che lei, come sua testimone, la ospitasse a casa sua il giorno prima del matrimonio e che poi sarebbero arrivate a casa dello sposo insieme, mentre i suoi genitori si sarebbero occupati dei genitori di Lily portandoli sani e salvi alla cerimonia.

***

Era una notte magnifica piena di stelle luccicanti; la casa era buia e silenziosa, tutti stavano dormendo, tranne due ragazze intente a chiacchierare.

Non riesco ancora a credere al fatto che domani mi sposerò...” sussurrò Lily.

Sei ancora preoccupata? Tranquilla vedrai che domani andrà tutto bene.” le disse Alice.

Lo so, sarà tutto perfetto.” disse Lily. “Però avrei voluto che ci fosse tutta la mia famiglia...”

Ma pensavo che non andassi d'accordo con tua sorella...che lei non avesse mai accettato il fatto che tu fossi una strega.” disse Alice.

Sì, è vero,” ammise Lily. “Non siamo mai andate molto d'accordo. Ma siamo sorelle, avrebbe dovuto esserci come avrebbe dovuto invitarmi al suo di matrimonio.”

Si è sposata???” esclamò Alice con una faccia disgustata.

Sì, l'inverno scorso. Ha anche avuto un bambino, Dudley. È nato un mese fa...io l'ho saputo dai miei genitori...” disse Lily sconsolata.

Mi dispiace Lily,” disse Alice abbracciandola. “Non importa avremmo più fette di torta per noi e poi sono loro che si perdono il divertimento.”

Sai che ti dico? Hai ragione!” esclamò Lily. “Ma forse adesso è meglio se ci mettiamo a dormire. Domani non voglio sembrare uno zombie.”

Ok.” disse Alice.

Alice riuscì ad addormentarsi quasi subito lasciando Lily da sola a pensare al passo che stava per compiere e, poco a poco, le paure riaffiorarono; ma quando vide la custodia del suo vestito appeso sulla porta e si ricordò che James domani sarebbe stato lì ad attenderla le sue paure scomparirono in fretta com'erano apparse e si addormentò anche lei.

***

La sveglia suonò presto la mattina del matrimonio; per prima cosa Alice aiutò Lily ad infilarsi il vestito e poi prese ad occuparsi dei capelli: li raccolse in un morbido chignon, poi vi infilò un piccolo cerchietto argentato simile ad un diadema in cui vi appoggiò il velo e per finire si occupò del trucco, utilizzando colori leggeri per mettere in risalto i suoi splendidi occhi. Quando ebbe finito permise a Lily di specchiarsi mentre lei si andava a vestire; Lily trasse un profondo respiro e, dopo aver raccolto il coraggio si girò. Ciò che vide la lasciò senza parole; era bellissima: indossava un lungo vestito bianco con alcune decorazioni, era senza spalline e intorno alla vita si allargava finendo in un piccolo strascico, il velo era trasparente con dei ricami sui bordi e arrivava fino allo strascico del vestito. Indossava anche un paio di orecchini pendenti d'argento e la collana in coordinato; sembrava una principessa. Quando Alice tornò le consegnò il bouquet, composto da piccoli gigli bianchi e Lily vide che indossava un vestito celeste lungo con le spalline e che si era arricciata i capelli lasciandoli ricadere sciolti sulle spalle: erano pronte.

Forza Lily, dobbiamo andare se vogliamo essere là per le 11.” le disse Alice.

Ok, sono pronta.”

Intanto gli invitati erano arrivati quasi tutti e James correva di qua e di là salutando tutti i presenti, non riusciva a stare fermo un attimo. I suoi amici tra cui anche Sirius, il suo testimone, cercarono di farlo calmare ma invano, si sarebbe calmato solo all'arrivo di Lily. Alle 10:55 Lily arrivò e dopo aver salutato e abbracciato i suoi genitori si apprestò a entrare in scena. Quando sentì la celebre marcia nuziale fece un grosso respiro e, appoggiandosi a suo padre, entrò nel padiglione dove si sarebbe tenuta la cerimonia. Tutti i presenti si alzarono al suo arrivo e la ammirarono estasiati ma lei non aveva occhi che per James che la stava aspettando sorridendo raggiante; quando lo raggiunse e mise la sua mano nella sua si sentì a casa e felice più che mai. Il prete cominciò la cerimonia e recitò:

Vuoi tu James William Potter prendere la qui presente Lily Rose Evans come tua sposa per amarla e onorarla finché la morte non vi separi?”

Sì.” rispose James.

E vuoi tu Lily Rose Evans prendere il qui presente James William Potter come tuo sposo per amarlo e onorarlo finché la morte non vi separi?”

Sì.” rispose Lily.

Scambiatevi gli anelli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.”

Sirius portò il cuscino con gli anelli e quando se li infilarono il prete disse:

Ora vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.”

Si baciarono e uno scroscio di applausi proruppe all'interno del padiglione; poi tutti andarono a congratularsi con loro; Lily era felicissima, le paure dei giorni prima erano scomparse del tutto, adesso per lei esisteva solo James. Prima di andare a mangiare e a tagliare la torta c'era una tradizione da rispettare: il lancio del bouquet; tutte le ragazze si misero in posizione, Lily lo lanciò e Alice riuscì a prenderlo. Felice si diresse verso Frank e lo baciò, tutti applaudirono e poi si diressero ai tavoli per il banchetto. Tutti si divertirono un mondo e il tempo volò e, senza che nessuno se ne accorgesse, era arrivato il momento del dolce. Allora Lily e James si diressero verso la meravigliosa torta e tagliarono la prima fetta accompagnati dall'applauso dei presenti che si trasformò in una risata quando cercarono di imboccarsi a vicenda. Poi tutti si spostarono di nuovo all'interno del padiglione in cui si era tenuta la cerimonia dove era stata allestita una pista da ballo; poco dopo ecco Lily e James volteggiare insieme a tante altre coppie.

Allora signora Potter, sei felice?” le chiese.

Non sono mai stata più felice di così.” disse.

E ripresero a baciarsi incuranti della folla che li stava osservando: c'erano solo loro due, nessun altro. All'improvviso la musica cessò, Lily e James si guardarono stupiti non capendone il motivo; poi vedendo Frank che si dirigeva verso Alice, Lily capì e si avvicinò assieme a James per assistere. Frank richiamò l'attenzione di tutti e poi disse:

Attenzione! Ho un annuncio da fare.” si girò verso Alice, le prese la mano e proseguì: “Alice, sei arrivata nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, hai riempito la mia vita di felicità. Ti amo da morire,” si inginocchiò e tirando fuori una scatolina rossa disse: “Alice Ryan vuoi sposarmi?”

Alice non se lo lasciò ripetere due volte e esclamò:

Sì.”

Frank le infilò l'anello e si baciarono accompagnati dall'applauso dei presenti; Lily era così felice per la sua amica che andò ad abbracciarla e si congratulò con lei e con Frank seguita da James. A quanto pare presto si sarebbe festeggiato un altro matrimonio!

Capitolo 13: L'Ordine della Fenice.

Era estate inoltrata ormai ed erano cambiate parecchie cose: Voldemort era uscito allo scoperto e continuava a colpire chiunque gli si parasse davanti che fossero maghi o babbani. La situazione era diventata insostenibile, e Albus Silente, non potendo più assistere alle sue stragi, creò una specie di esercito per contrastarlo: l'Ordine della Fenice. Erano quasi tutti Auror e tra questi c'erano anche Lily, James, Sirius, Peter, Remus, Alice e Frank. Si riunivano una volta a settimana e ogni volta cambiavano posto per evitare di essere scoperti, però recentemente avevano cominciato a riunirsi anche tre volte a settimana a seguito dell'intensificarsi degli attacchi di Voldemort e dei suoi Mangiamorte; l'Ordine della Fenice era arrivato a scontrarsi con loro parecchie volte subendo anche delle perdite. Durante una riunione decisero di scattare una foto per immortalare tutti coloro che avevano osato ribellarsi a Voldemort e che non temevano la morte perché lottavano per un futuro migliore.

***

Era una serata silenziosa, nessuna risata risuonava tra i muri delle case e le strade erano vuote; era come vivere in una città fantasma. La paura di incontrare Voldemort o di scatenare la sua ira in qualche modo aveva portato tutti a non uscire di casa di notte e a fare attenzione a ciò che dicevano perché i Mangiamorte avevano occhi e orecchie dappertutto. In una casa come queste un ragazzo e una ragazza erano abbracciati sul divano davanti al camino, nessuno dei due parlava, erano intenti ad ascoltare quel silenzio irreale. Lily era diventata una ragazza realizzata: si era sposata con il ragazzo che amava, era diventata un Auror e di nascosto lottava contro Voldemort, però sentiva che le mancava qualcosa...all'improvviso decise di approfittare del momento.

James?”

Sì?”

Senti,” cominciò. “Secondo te la guerra contro Voldemort finirà mai? L'abbiamo già sfidato due volte ma non è servito a niente...sembra che diventi ogni giorno più forte...”

Tranquilla,” le rispose. “Vedrai che prima o poi riusciremo a sconfiggerlo. È solo questione di tempo.”

A proposito di tempo...so che tu non sei d'accordo ma...”

Basta Lily!” esclamò James. “Ne abbiamo già parlato tante volte. Non ho cambiato idea. Non è il momento giusto...potrebbe succederci qualcosa da un momento all'altro...”

Ma proprio per questo, lo voglio adesso! Adesso siamo vivi! Sento un vuoto dentro di me, mi manca qualcosa...ti prego James!”

No! Non farò nascere mio figlio in un momento terribile come questo! Ci sarà tempo quando la guerra sarà finita!”

E se la guerra non finisse mai o magari tra 30 anni! Ormai sarà troppo tardi!”

James perse la pazienza e alzandosi dal divano gridò:

Basta! Adesso basta! Il discorso è chiuso! Andiamo sennò facciamo tardi alla riunione!”

E si incamminò verso la porta, Lily si rimangiò la rabbia e la disperazione e lo seguì.

***

Benvenuti,” disse Silente. “So che ci siamo riuniti solo due giorni fa ma la situazione sta degenerando in maniera critica. Mi sono giunte notizie sul prossimo attacco di Voi-Sapete-Chi.”

Calò il silenzio nella stanza. Silente aspettò qualche minuto per vedere se ci fossero domande; poi proseguì:

A quanto pare vuole far saltare in aria un ponte ferroviario poco fuori Londra, molto importante per i collegamenti.”

Non dobbiamo perdere questa occasione...potrebbe essere l'unica possibilità che abbiamo per fermarlo prima che sia troppo tardi.” chiese Remus.

Remus ha ragione. Albus hai già deciso chi mandare per questa missione?” chiese Marlene McKinnon.

No, non mi permetterei mai di scegliere io per voi.” disse Silente.

Cosa intendi dire?” chiese Sirius. “Manderemo dei volontari?”

Si, Sirius, è una missione troppo pericolosa. Chi decide di andare deve essere consapevole di correre un rischio mortale, è probabile che se la veda direttamente con Voi-Sapete-Chi in persona.”

Osservò negli occhi tutti i presenti per far capire loro quanto fosse importante questa scelta per il futuro di chiunque si offrisse volontario; poi aggiunse:

Quindi, alla luce di tutto ciò che è stato detto, chi si offre?”

Per un paio di minuti ci fu silenzio poi una voce esclamò:

Io.”

Tutti si voltarono a guardare la persona che aveva accettato quell'incarico pericoloso.

Sono pronta. Quando devo partire?”

Se voglio avere un figlio, pensò, è meglio farlo fuori subito.

No, non sono d'accordo!” esclamò James. “È troppo pericoloso! Per favore Albus non permetterle di andare!”

Lo so che è pericoloso!” gli disse guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo pieno di rabbia. “Ma lo è per chiunque, non solo per me! E poi sono un Auror quanto te e so difendermi!”

Ha ragione James,” disse Sirius. “Anzi se devo dirla tutta è più brava di te! Silente, io la accompagnerò in questa missione.”

Anch'io.” disse Remus.

An...anch'io.” balbettò Peter.

Anche noi.” dissero Frank e Alice.

Lily si volse a guardare l'amica e le fu grata per quest'altra dimostrazione d'affetto. Poi si girò a guardare James, aspettando una qualche sua risposta; era delusa dal suo comportamento, si era aspettata che l'appoggiasse in questa missione invece di contrastarla.

E va bene,” disse James. “Andrò anche io. Sei d'accordo Silente?”

Certo. Potete partire una volta pronti. Tornate vittoriosi!” gli disse.

I sette volontari si alzarono in piedi e accompagnati dall'applauso di incoraggiamento dei loro compagni uscirono per recarsi all'appuntamento con Voldemort, ognuno sperando in cuor suo di tornare.

Capitolo 14: Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.

Dopo essersi accordati sulla strategia da adottare presero le loro scope e partirono. Il viaggio fu insolitamente silenzioso; ognuno stava pensando allo scontro il cui esito avrebbe indicato il futuro dell'umanità. Appena giunsero nel posto stabilito notarono l'irreale silenzio che vi regnava facendogli scendere i brividi lungo la schiena; poco dopo si smaterializzarono otto figure incappucciate: lo scontro stava per avere inizio. Lily e gli altri si misero uno di fianco all'altro come a formare una barriera per proteggere il ponte; poco dopo uno degli incappucciati si fece avanti e con una risata da far ghiacciare il sangue nelle vene si tolse il cappuccio: era Voldemort. Osservò con aria compiaciuta i sette Auror e poi esclamò:

Ma che bella sorpresa...” disse in tono mellifluo. “Non pensavo che avremmo avuto compagnia. Mi dispiace ma abbiamo un compito da svolgere.”

Anche noi.” disse James e alzò la bacchetta.

Contemporaneamente i suoi compagni fecero altrettanto e fissarono Voldemort sfidandolo; ad un suo cenno anche i sette Mangiamorte sollevarono le bacchette. Gli sfidanti rimasero fermi ognuno aspettando che fosse l'altro a fare la prima mossa; poi, all'improvviso, con un orribile ghigno dipinto sul suo volto Voldemort ordinò ai suoi di attaccare. Poco dopo l'aria fu squarciata dagli incantesimi e dalle grida dei duellanti: i Mangiamorte erano molto forti e molte volte alcuni degli Auror rischiarono di essere sconfitti. Lily stava dando il meglio di sé, James era preoccupato per lei, ma vedendo che se la cavava egregiamente da sola dedicò la sua attenzione al Mangiamorte che lo aveva sfidato. Proprio in quel momento Lily riuscì a sconfiggere il suo avversario e si volse per vedere come se la cavavano i suoi compagni, poi vide che Voldemort si stava dirigendo verso il ponte senza nessuno che lo fermasse; senza pensarci due volte corse più veloce che poté e si piazzò davanti a lui bloccandogli il passaggio. Voldemort guardò stupefatto quella ragazza che osava sfidarlo apertamente e sulla sua faccia apparve un ghigno seguito da una risata fredda come il ghiaccio. Intanto James, mentre combatteva, cercò Lily con lo sguardo e vedendo che il suo Mangiamorte era steso a terra, sorrise compiaciuto; però quando vide dove si trovava e chi voleva affrontare il sorriso si trasformò in un'espressione di terrore indescrivibile pensando a ciò che sarebbe potuto succederle. Mentre James formulava questi pensieri Voldemort parlò:

Sei molto coraggiosa o molto sciocca a sfidarmi. Non sai cosa ti aspetta.”

Non mi sottovalutare e poi non c'è due senza tre, se non sbaglio questa è la terza volta che ci sfidiamo e ci scontriamo.”

Quando hai ragione hai ragione. Però ho paura che questa sia l'ultima anche perché è molto importante che io faccia saltare quel ponte e se non ti sposti tu ti sposterò io con la forza.”

Lily continuava a guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi piccoli e rossi come il sangue, con aria di sfida, ma dentro di sé aveva paura; sapeva che lui era troppo forte per lei ma voleva tentare lo stesso anche se questo avrebbe significato perdere la vita. Così raccolse tutto il suo coraggio e gli disse:

Allora è meglio cominciare non credi?”

E sollevò la bacchetta aspettando che Voldemort facesse lo stesso. Lui la fissò intensamente, quei profondi occhi verdi lo mettevano in soggezione, decise di lottare e che prima o poi avrebbe pagato per averlo sfidato e umiliato.

Assolutamente!” gridò.

Così sotto gli occhi dei presenti cominciò il combattimento: sia i Mangiamorte che gli Auror smisero di lottare, erano tutti troppo concentrati a seguire lo scontro. James corse verso di lei deciso a fermarla ma Remus lo bloccò, era troppo rischioso lasciarlo andare; Alice guardò con terrore crescente la serie di incantesimi che si lanciavano e notò che Lily era in difficoltà. Era proprio così: era troppo forte per lei, e stava perdendo. Per una frazione di secondo Lily si volse a guardare i suoi compagni, la sua migliore amica Alice che la guardava con le lacrime agli occhi tra le braccia di suo marito Frank, i Malandrini che l'avevano aiutata e divertita durante i loro anni a Hogwarts e lui...suo marito, il suo adorato James che, trattenuto da Remus, si divincolava e la chiamava. Calde lacrime le rigarono le guance e raccogliendo le sue ultime forze gridò:

Expelliarmus!!”

Era l'incantesimo più potente che avesse mai lanciato, però Voldemort riuscì a pararlo e senza pronunciare una parola lo rispedì al mittente. Lily ormai senza forze, non riuscì a bloccarlo né a schivarlo: la colpì in pieno e dopo un volo di un paio di metri cadde a terra e non si rialzò.

LILY!!!!!!!!!”

La voce di James spezzò il silenzio che aveva accompagnato il volo di Lily; era un grido terribile, pieno di rancore e di disperazione. Tutti i suoi amici osservavano attoniti il luogo in cui era caduta senza proferire una parola; Remus era talmente sconvolto che si dimenticò di trattenere James, il quale, credendo che Lily fosse morta si lanciò contro Voldemort, piangendo e gridando il suo nome. Sperava che Voldemort lo uccidesse, tanto, senza la sua Lily, era come se fosse già morto; quando lo raggiunse tentò di afferrarlo ma lui scomparve nel nulla in una nuvola di fumo nero, non riusciva a vederlo ma poteva sentire la sua risata fredda come il ghiaccio nella sua testa. Subito dopo anche i Mangiamorte si smaterializzarono; Voldemort aveva deciso di non far saltare in aria il ponte, aveva già avuto la sua vendetta nei confronti di Lily e si riteneva soddisfatto. Quando capì che Voldemort se n'era andato davvero s'incamminò verso il corpo di Lily piangendo disperato, a malapena vedeva dove stava andando; quando la raggiunse rimase a contemplarla e a chiamarla per nome, la trovava bellissima, sembrava stesse dormendo. Poi le prese la mano e sussurrò tra le lacrime:

Lily...perdonami...non sono riuscito a proteggerti...ti prego Lily, non puoi lasciarmi...ma cosa...?”

All'improvviso, mentre pronunciava il suo nome, la mano di Lily fremette; James gliela strinse e sentì chiaramente che si muoveva. Per maggiore sicurezza appoggiò la sua testa sul petto di Lily e sentì chiaramente il suo battito, era lento ma c'era: Lily era ancora viva. James, animato da una nuova speranza, chiamò gli altri che lo raggiunsero subito e quando capirono che Lily era ancora viva si abbracciarono felici. Senza perdere altro tempo, James la prese e si smaterializzò per portarla il più velocemente possibile all'ospedale San Mungo; quando i dottori capirono la gravità delle sue condizioni la portarono subito in sala operatoria lasciando James da solo in mezzo al corridoio a sperare che Lily si salvasse. Rimase lì fermo ad aspettare finché un'infermiera lo pregò di attendere in sala d'aspetto se proprio non voleva andare a casa; poco dopo arrivarono Remus, Sirius, Peter, Alice e Frank che, senza dire una parola, si sedettero vicino a lui, Alice lo abbracciò e gli tenne la mano per tutto il tempo. Nel giro di un'ora la sala d'aspetto si riempì di amici e colleghi che, dopo aver saputo cos'era successo, erano accorsi all'ospedale per avere notizie; arrivarono anche Silente, la McGranitt e quasi tutti i membri dell'Ordine della Fenice: tutti cercarono di consolare James dicendogli che sarebbe andato tutto bene. Finalmente dopo due ore di attesa snervante il dottore entrò in sala d'aspetto, tutti i presenti si girarono a guardarlo aspettando che parlasse; poi chiese:

Chi è il marito?”

Io.” disse James alzandosi.

Il silenzio nella sala d'aspetto era quasi palpabile, i presenti avevano quasi smesso di respirare aspettando il responso.

Ce la farà. È fuori pericolo.” disse sorridendo.

James sorrise e mentre calde lacrime di gioia gli rigavano le guance abbracciò Sirius e tutti gli altri, felice come non mai; poi si rivolse al dottore chiedendo:

Sta bene veramente? Si riprenderà del tutto?”

Sì, adesso sta dormendo. È stata molto fortunata. Un'infermiera l'avviserà quando potrà andare a vederla.”

Ok, grazie dottore.” disse James riconoscente.

Poco dopo alcuni amici e colleghi se ne andarono; ormai era tutto a posto, Lily si sarebbe salvata e presto sarebbe tornata al lavoro. Con James rimasero gli amici più cari che aspettarono di poter andare a vederla; però poco dopo tutti si addormentarono, in fondo avevano passato una terribile e spossante giornata a causa della lotta contro Voldemort e dell'incidente di Lily.

***

A James sembrò di essersi addormentato da cinque minuti quando l'infermiera lo svegliò per dirgli che Lily lo stava aspettando; senza farselo ripetere due volte si diresse verso la sua stanza ed entrò. Vederla coricata in quel letto d'ospedale con gli occhi chiusi gli provocò una fitta al cuore, si avvicinò e sussurrò il suo nome; Lily aprì gli occhi e gli sorrise. James si ricordò di quanto aveva desiderato rivedere quel sorriso durante quell'attesa infinita, le diede un bacio sulla fronte e poi le disse:

Oh Lily....ero così spaventato....pensavo fossi morta...”

Scusa, volevo sconfiggerlo una volta per tutte...ma era troppo forte per me.” gli sussurrò.

Sei stata proprio una sconsiderata. E se ti avessi persa per sempre? Come avrei potuto andare avanti senza di te?” le disse sconvolto.

Lo so, ma in quel momento non ho pensato a niente, non ho pensato a quanto ti avrei fatto soffrire se mi fosse successo qualcosa....potrai mai perdonarmi?” gli chiese.

Ma certo che ti perdono.” le disse. Poi sedendosi sul letto e avvicinando il suo viso al suo le sussurrò: “Ho capito una cosa quando ti ho vista lì per terra. Ho capito che sei troppo importante per me. Non voglio perderti. Ho preso una decisione.”

Quale decisione?” gli chiese.

Voglio un figlio da te. Sono stato uno stupido a non capire. La vita va vissuta momento per momento, quindi quando uscirai da qui e sarai pronta potremmo provare. Sei contenta?”

Lily non rispose subito; da tempo desiderava sentire quelle parole e adesso non sapeva cosa dire. Cominciò a piangere e sorridendo felice lo baciò, per James quel baciò significò una risposta affermativa e, felice, lo ricambiò. Poco dopo bussarono alla porta ed entrarono i loro amici, Alice non appena la vide le corse incontro e si abbracciarono piangendo come due bambine; poi uno alla volta tutti abbracciarono Lily felici che se la fosse cavata anche questa volta. In quel momento nessuno di loro pensò al futuro o a ciò che sarebbe potuto succedere una volta usciti da quella stanza d'ospedale: erano felici di essere ancora vivi e soprattutto di essere ancora insieme.

Capitolo 15: Dolce notizia.

Sono passati cinque mesi dallo scontro con Voldemort e Lily si era ripresa perfettamente. Mancava una settimana a Natale e, dato che tutti i loro amici sarebbero venuti a casa loro per festeggiare, Lily stava sistemando tutte le decorazioni; voleva che fosse ricordato come il più bel Natale di sempre. Mentre controllava che tutto fosse perfetto involontariamente la sua mano si posò sulla pancia: eh sì, Lily era incinta di due mesi e, anche se era troppo presto per vedere una piccola protuberanza, le sembrava di sentirlo...sentiva la vita che stava crescendo dentro di lei; quando l'aveva scoperto era al settimo cielo ma non ha ancora detto niente a James, glielo dirà alla festa. Quello sarà il suo regalo di Natale, ecco perché voleva che tutto fosse perfetto: sarà il primo Natale che passeranno come una vera famiglia.

***

Finalmente la sera tanto attesa arrivò. Lily era in camera sua che si specchiava: indossava un tubino nero che le arrivava alle ginocchia e che metteva in risalto la sua splendida figura; stava cercando di capire se si cominciava a intravedere qualcosa, non voleva rovinarsi la sorpresa, ma, con sua somma gioia, non si vedeva ancora niente. Poco dopo James entrò nella stanza e le disse:

Wow, tesoro sei bellissima. Dobbiamo scendere, gli altri arriveranno tra pochi minuti.”

Ok, sono pronta. Scendiamo pure.” le rispose.

Non erano neanche a metà scala che suonò il campanello, Lily si affrettò ad andare ad aprire e salutò con gioia i loro amici invitandoli ad accomodarsi in salotto. Non appena entrarono rimasero tutti a bocca aperta, era bellissimo: in un angolo c'era un grosso albero di natale decorato con mille luci e festoni, davanti a loro c'era il camino acceso con appese tante calze colorate e dappertutto tanti festoni e candele. Quella stanza trasudava spirito natalizio da tutti i pori.

Lily, è meraviglioso!” esclamò Alice. “Sei veramente brava! Hai bisogno di una mano in cucina?”

Certo,” disse Lily. “Così parliamo un pochettino. Voi ragazzi state pure tranquilli qui a parlare. Ok? Quando è pronto vi chiamiamo.”

Ok capo!” risposero in coro.

Lily e Alice, finalmente sole, chiacchierarono felici finché Alice, guardandola attentamente le disse:

Lily, c'è qualcosa di diverso in te...lo sento...sei cambiata. Stai bene?”

In effetti c'è qualcosa...” le disse.

Cosa? È grave?” chiese Alice preoccupata.

Abbastanza...cambierà la mia vita completamente....” spiegò Lily.

Vedendo che non proseguiva Alice la incoraggiò:

Allora?”

Sono incinta!” le rivelò. “Aspetto un bambino!”

Lily, ma è meraviglioso!” esclamò Alice. “Brutta cattiva! Mi hai quasi fatto prendere un colpo! Quando nascerà?”

Più o meno alla fine di luglio, ma James non lo sa ancora. Glielo dirò stasera, sarà il mio regalo.” le spiegò poi si accorse della faccia di Alice e le chiese: “Alice va tutto bene?”

Sì, anch'io ti devo rivelare una cosa...” le disse. “Anch'io sono incinta...e anche il mio bambino dovrebbe nascere alla fine di luglio.”

Davvero?” esclamò Lily abbracciandola. “Che bello! Vedrai sarà bellissimo! Cresceranno assieme e diventeranno ottimi amici, ne sono sicura.”

All'improvviso James entrò per chiedere se era quasi pronto dato che avevano fame ma vedendo Alice e Lily che piangevano abbracciate preferì chiudere la porta e non chiedere niente.

Hai già pensato a un nome?” le chiese Alice quando si staccarono.

Veramente sì.” ammise Lily. “È da tanto che volevo un figlio e ho deciso che se è femmina mi piacerebbe chiamarla Abigail, Evelyn oppure Iris. Se invece si tratta di un maschio mi piace molto il nome Harry; però spero tanto che sia un maschio.”

Sono proprio dei bei nomi.” disse Alice.

E tu? Cosa preferiresti?” le chiese Lily. “Hai già scelto dei nomi?”

Sì, anch'io ci ho già pensato,” le rispose. “Se fosse un maschio mi piace molto Neville, se invece fosse una femmina mi piace Isabel, Emily oppure Megan; comunque anche a me piacerebbe avere un maschio.”

Copiona! Su forza, adesso finiamo qui sennò tra un po' verranno a vedere perché non è ancora pronto.”

Poco dopo erano tutti seduti al grosso tavolo a gustarsi il delizioso banchetto che Lily aveva preparato; era tutto squisito, aveva veramente superato se stessa. Dato che mancavano pochi minuti alla mezzanotte decisero di aspettare a mangiare il dolce, così facendo magari si sarebbe liberato del posto nel loro stomaco tanto era pieno. Allo scoccare della mezzanotte, dopo i consueti auguri arrivò il momento dei regali; Lily decise che era arrivato il momento giusto per rivelare il suo piccolo segreto.

James, tesoro, puoi venire un attimo con me?” gli chiese prendendogli la mano.

Certo.” disse un po' sospettoso.

Lily lo portò vicino all'albero e sotto gli occhi curiosi dei presenti disse:

James, ho trovato il regalo perfetto per te però non è ancora pronto. Dovrai aspettare un po' per averlo...diciamo sui sette mesi...”

Non importa, potevi farmi un altro....aspetta un momento.” disse e la guardò negli occhi.

Per tutta risposta lei gli prese la mano e la mise sulla sua pancia, sorridendo felice, poi aggiunse:

Aspetto un bambino, James. Sarai padre.”

James ci mise un attimo ad assimilare la risposta poi sorrise felice e abbracciandola le disse:

Ti amo da morire Lily. Questo è il migliore regalo che potessi farmi.”

A quel punto i presenti andarono a congratularsi con i futuri genitori quando Alice mano nella mano con Frank disse:

Ho un annuncio da fare.”

Tutti si girarono per ascoltare, Lily che sapeva cosa stava per annunciare Alice, si toccò la pancia felice.

Anche io e Frank aspettiamo un bambino. Nascerà alla fine di luglio.”

James rimase senza parole come anche tutti gli altri, poi si unì al gruppo che andava a congratularsi; adesso era sicuramente giunto il momento di tagliare la torta e a Alice e Lily toccarono due grosse fette, in fondo mangiavano per due. Quando, il mattino dopo, ognuno tornò a casa sua non poté non ammettere che quella era stata la più bella festa di Natale di tutti i tempi anche se alla fine si erano ritrovati con due invitati in più!

Capitolo 16: Harry James Potter.

È una bellissima giornata non trovi?” chiese Alice.

Sì, veramente stupenda.” ammise Lily.

Avevano ragione: era una bellissima giornata di luglio e Alice e Lily erano sedute in giardino a bere tè freddo e a chiacchierare dei pro e dei contro dell'essere incinta; tutte e due erano ormai agli sgoccioli, e come tutte le neo mamme erano terrorizzate e eccitate allo stesso tempo. Stavano chiacchierando tranquillamente quando all'improvviso Alice cominciò a star male...le si erano rotte le acque.

O mio dio, Alice dobbiamo correre all'ospedale e subito!” esclamò Lily.

Prima però dobbiamo chiamare Fran...aaaaaahhhhhhh!” gridò Alice in preda alle doglie.

Lo chiameremo dall'ospedale. Non c'è tempo!” le rispose Lily.

Mentre cercava di aiutare Alice, Lily sentì delle forti fitte alla schiena, ma non ci fece caso, aveva altre cose a cui pensare. Quando furono pronte Lily e Alice si smaterializzarono all'ospedale e Alice fu portata in sala degenza in quanto la dilatazione era di soli due centimetri e si prospettava un travaglio molto lungo; Lily mandò subito il suo patronus, una cerva, da Frank per avvisarlo di correre subito all'ospedale. Stette vicina a Alice per tutto il tempo. Finalmente, verso le 17:00, Alice era quasi pronta a dare alla luce il suo bambino e fu portata in sala parto accompagnata da Frank. Lily si sedette su una sedia in corridoio e attese, poco dopo arrivò James che aspettò insieme a lei. Dopo un'ora e mezza di attesa Frank uscì dalla sala parto sorridendo orgoglioso. Lily si alzò e gli chiese:

Allora? Com'è andata?”

È andato tutto bene! È nato! È un maschio!” disse.

Lily lo abbracciò felice e James si congratulò. Poco dopo Alice fu portata nella sua stanza e Lily poté congratularsi anche con lei.

Sei stata bravissima! Frank mi ha detto che è un maschio.” le disse.

Sì, è bellissimo. Si chiamerà Neville; Frank è pazzo di gioia. È andato a chiamare sua madre per dirle che è diventata nonna.” le rispose.

Sono contenta. Ah!” disse Lily.

Cosa c'è Lily, non ti senti bene?” chiese Alice.

Va tutto bene, ho solo un po' di mal di schiena. Adesso James mi accompagna a casa e vedrai che dopo una bella dormita mi sentirò meglio.” le spiegò Lily.

Quando tornarono a casa Lily si sentiva più stanca del solito e diede la causa alla pesante giornata che aveva avuto. Essendo incinta del suo primo figlio non sapeva cosa significassero quelle fitte nella schiena, se lo avesse saputo sarebbe corsa in ospedale subito; non mangiò neanche cena e sotto lo sguardo preoccupato di James andò a dormire. Purtroppo non ebbe quella notte di sonno ristoratore che si aspettava, infatti poco dopo l'una del 31 luglio le fitte aumentarono di intensità e poco dopo le si ruppero le acque. In preda al panico gridò:

James svegliati! Ci siamo!”

Chi è che c'è....” disse mezzo addormentato.

James! Il bambino! Ecco chi c'è! Sbrigati!” le disse e prese a scrollarlo con forza.

James si tirò su e più agitato di quanto non lo fosse mai stato, prese tutto il necessario e la aiutò a smaterializzarsi; all'ospedale le dissero che non era ancora pronta e la portarono nella sala degenza in cui si trovava solo ieri, le si prospettava un travaglio ancora più lungo di quello di Alice, infatti non si era ancora dilatata. Non appena Alice seppe che Lily era all'ospedale si diresse in sala degenza e la trovò lì nello stesso letto in cui solo ieri c'era lei quasi pronta a partorire il suo bambino.

Lily...” la chiamò. “Ma cosa mi combini...”

A questo punto era meglio se rimanevo qui...i dottori mi hanno detto che mi aspetta un lungo travaglio...James è andato a prendersi un caffè...e io che speravo in una bella notte di sonno...”

Tranquilla.” la rassicurò Alice. “Quando avrai il tuo bambino tra le braccia ti sentirai meglio, te lo assicuro.”

Grazie Alice. Per tutto.” le disse Lily.

Figurati. E poi è questo che fanno le amiche, si aiutano a vicenda.” disse Alice.

Il tempo passava...erano quasi le 4:00 di mattina e Lily si era dilatata di soli quattro centimetri, ma tutto stava procedendo perfettamente; finalmente alle 11:00 dopo una notte insonne, Lily era pronta a dare alla luce il suo bambino. Alice aspettò in corridoio per un'altra ora, poi James uscì sorridendo felice come solo ieri aveva fatto Frank, si abbracciarono e Alice capì che tutto era andato bene. Successivamente Lily venne trasferita in una stanza dove poté riposarsi, al suo risveglio la stanza era piena di mazzi di fiori e biglietti di congratulazioni; vicino al suo letto c'erano Alice, con in braccio il suo Neville, Frank e James che stavano aspettando che si svegliasse.

Ciao amore, sei stata bravissima.” le sussurrò James baciandola sulla fronte.

Come sta il bambino?” chiese Lily.

Sta benissimo, è perfetto.” le rispose James.

È un maschio?” chiese Lily felice.

Sì, è un bellissimo bambino.” rispose James traboccante di gioia.

Poi udirono bussare alla porta, entrò un'infermiera con in braccio il miracolo di Lily, il suo bambino; non appena lo prese in braccio Lily si sentì completa, adesso aveva tutto ciò che poteva desiderare.

Alla fine come hai deciso di chiamarlo Lily?” chiese Alice.

Lily si scambiò un'occhiata con James e quando lui annuì rispose:

Harry James Potter.”

Mi piace. Sono molto felice per te.” ammise Alice.

Poco dopo bussarono di nuovo alla porta ed entrarono i Malandrini; erano emozionati e morivano dalla voglia di vedere il figlio di James.

Complimenti Lily. È bello come te.” le disse Remus.

Meno male. Pensa se assomigliava a suo padre! Povero bambino...” disse Sirius.

Tutti scoppiarono a ridere. In quel momento, anche se era ancora troppo piccolo per capire cosa stesse succedendo, Harry aprì gli occhi e sorrise; Sirius ne approfittò dicendo:

Hai visto? Anche lui è d'accordo con me.”

Hai sempre la battuta pronta.” disse Lily. “Ci fai sempre ridere. Ecco perché io e James riteniamo che tu saresti un perfetto padrino per il nostro piccolo Harry.”

Davvero?” chiese Sirius.

Davvero.” ammise James. “Che fai accetti?”

Certo che accetto. Grazie.” esclamò Sirius felice.

Però Harry ha bisogno anche di una madrina.” disse Lily, si girò per guardare Alice negli occhi e proseguì: “Alice, tu per me sei stata più di un'amica, forse anche più di una sorella. Ti andrebbe di essere la madrina di Harry?”

Certo! Grazie Lily, ne sarei onorata.” disse Alice.

Poi, all'improvviso, Neville si svegliò e mugolò come se volesse dire la sua seguito a ruota da Harry; sembrava che stessero parlando. Tutti li osservarono felici, niente avrebbe potuto rovinare quel momento perfetto. Ma il destino era già in agguato.

Capitolo 17: La Profezia.

Adesso dobbiamo tornare indietro di circa un anno per capire cosa succederà a Lily e a Voldemort e soprattutto il perché. Era una fredda e umida sera e Silente si trovava in una stanza sopra la Testa di Porco, un locale di Hogsmeade; era lì per incontrare un'aspirante alla cattedra di Divinazione. La candidata si chiamava Sibilla Cooman ed era la pronipote di una Veggente molto famosa e dotata, perciò aveva deciso di incontrarla. Purtroppo fu una delusione, non trovò in lei la minima traccia del dono, così le disse che non le sembrava adatta a occupare quel posto e si voltò per andarsene. Ma all'improvviso successe qualcosa che lo fece tornare sui suoi passi; la Cooman stava parlando, ma in un modo diverso dal solito, con una voce rauca e aspra. Pronunciò queste parole:

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore...

nato da chi lo ha tre volte sfidato,

nato all'estinguersi del settimo mese...

l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale,

ma egli avrà un potere a lui sconosciuto...

e l'uno dovrà morire per mano dell'altro,

perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...

il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore

nascerà all'estinguersi del settimo mese...”

Silente osservò senza parole la Cooman uscire dallo stato di trance in cui era entrata senza sapere cosa avesse detto né l'importanza di ciò che aveva presagito. Silente capì che era importante proteggerla e, anche se sapeva che non era adatta, non possedendo il dono, a occupare la cattedra di Divinazione, la assunse lo stesso. Aveva preso la decisione giusta anche perché, come avrebbe scoperto più tardi, non era stato il solo ad ascoltare la Profezia quella sera. C'era un'altra persona fuori dalla porta, ma fortunatamente fu sbattuto fuori prima che la Cooman finisse. Quel qualcuno era Piton che riuscì solo ad ascoltare l'inizio della Profezia, ossia che alla fine di luglio sarebbe nato l'unico in grado di sconfiggere l'Oscuro Signore da chi lo aveva sfidato per tre volte; naturalmente andò subito a riferirlo al suo Signore ma non poté avvertirlo che attaccando il bambino rischierà di trasferirgli i suoi poteri e di designarlo quale suo eguale. Voldemort non saprà che attaccarlo sarà pericoloso per lui e soprattutto non saprà, fino a quando non sarà troppo tardi, che il bambino avrà un potere a lui sconosciuto.

Capitolo 18: La fine di tutto.

Erano cambiate tante cose nell'ultimo anno: innanzitutto Harry aveva ormai quattordici mesi, era un bambino vivace, sempre sorridente e in un tutto e per tutto identico a suo padre tranne che negli occhi, infatti aveva ereditato gli splendidi occhi di sua madre Lily; dal padre aveva anche ereditato la bravura nel gioco del Quidditch, si allenava sempre di più grazie alla scopa che gli aveva regalato Sirius per il suo compleanno. Un altro cambiamento che subì la famiglia Potter fu il trasferimento a Godric's Hollow per nascondersi da Voldemort che li stava cercando per ucciderli; erano obbligati a rimanere chiusi in casa, solo così erano protetti tramite l'Incanto Fidelius, che rendeva la casa invisibile agli occhi dei babbani e di quei maghi che non conoscevano la parola d'ordine per entrare. Inoltre non potevano andare al lavoro e da tempo Lily non vedeva la sua amica Alice e il piccolo Neville. Ogni tanto Remus, Sirius e Peter andavano a trovarli e quando andavano via Lily vedeva che James soffriva nello stare rinchiuso ma ogni volta che affrontava il discorso lui rispondeva in modo evasivo; una sera mentre erano seduti sul divano davanti al camino e Harry era di sopra a dormire, Lily disse:

Sono contenta che Peter ti sia venuto a trovare, hai notato che sembrava triste, quasi sconvolto?”

Sì, ma è sempre stato un po' timoroso...sarà la situazione. L'Ordine non se la passa tanto bene, Voldemort sta diventando sempre più forte; anche Silente comincia a preoccuparsi.”

A proposito cosa ti ha chiesto l'altro ieri, quando è venuto a trovarci? Non lo vedevamo da tempo.”

È venuto a chiedermi se potevo prestargli il mio Mantello dell'Invisibilità. Gliel'ho prestato volentieri tanto adesso come adesso non mi serve a niente..” disse sospirando.

Lily lo vide farsi pensieroso e triste.

Ascolta tesoro,” gli disse. “Lo so che non ti piace stare qui rinchiuso e non poter fare niente. Ma almeno siamo insieme. Ci basta aspettare anche un po' e presto potremmo tornare a vivere come tutti gli altri.”

Hai ragione,” le rispose. “Ma non ti manca Alice, il poter andare dovunque tu voglia, anche solo uscire e fare una passeggiata ?”

Certo che mi manca...” disse. “Ogni tanto vorrei scappare e andare da lei...mi mancano le nostre chiacchierate, ormai viene pochissime volte qui...è sempre impegnata con Neville e l'Ordine...poi però vedo il nostro Harry e mi torna la forza per resistere, è per lui che vado avanti. Penso al fatto che prima o poi lui possa avere un'infanzia normale, poter giocare con gli altri bambini e non rimanere sempre chiuso qui dentro.”

Rimasero in silenzio per un po' poi Lily disse:

James?”

Mm”

È da tanto che ci penso...mi piacerebbe avere un altro bambino. Così lui e Harry potrebbero tenersi compagnia, cosa ne dici?”

Certo, ma aspettiamo ancora un attimo. Adesso andiamo a dormire, domani è Halloween ed essendo il primo che Harry riesce a festeggiare al meglio bisogna essere preparati.”

E si diressero verso la loro camera da letto, soffermandosi a guardare Harry che dormiva come un angioletto; non avrebbero mai pensato che sarebbe stata l'ultima volta che lo vedevano dormire beato.

***

La sera di Halloween fu particolarmente umida e ventosa, ma questo non scoraggiò i bambini che scesero in strada travestiti per racimolare qualche caramella; purtroppo non erano gli unici a passeggiare per le strade di Godric's Hollow quella notte: un uomo incappucciato osservava i bambini correre di qua e di là ridendo felici, alcuni gli fecero i complimenti per il vestito ma lui continuò a proseguire imperterrito, aveva una missione da compiere. Poco dopo arrivò davanti alla casa: le tende erano tirate e lui poteva vedere all'interno, nessuno degli abitanti sapeva che l'Incanto Fidelius era stato spezzato e quindi di essere in pericolo. Voldemort osservò dalla finestra e vide James che faceva uscire piccoli sbuffi di fumo dalla bacchetta e il piccolo Harry che rideva e cercava di afferrarlo con le sue manine. Poco dopo dalla cucina uscì Lily, i lunghi capelli rossi che le incorniciavano il viso; James prese Harry e glielo passò e, mentre Lily si avvicinava alle scale, James posò la bacchetta sul divano cominciando a stiracchiarsi. Il cancello si aprì cigolando ma James non lo sentì e la mano bianca di Voldemort si strinse attorno alla sua bacchetta quando aprì la porta. Non appena varcò la soglia, James arrivò nell'ingresso e con occhi pieni di terrore gridò:

Lily, prendi Harry e corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo...”

Ma senza bacchetta James poté fare ben poco...Voldemort sollevò la bacchetta e gridò:

Avada Kedavra!”

La luce verde riempì l'ingresso, illuminando tutto dalla carrozzina contro la parete alle sbarre della balaustra. James Potter cadde come una marionetta a cui erano stati tagliati i fili...Lily urlò dal piano di sopra: era in trappola...Voldemort cominciò a salire le scale divertito dai vari tentativi di Lily di barricarsi dentro; purtroppo anche lei non aveva la bacchetta con sé, erano sicuri che l'Incanto Fidelius fosse invincibile e che li avrebbe protetti. Con un incantesimo Voldemort riuscì a spalancare la porta ed entrò, Lily era in piedi con Harry in braccio; quando lo vide, posò Harry nel lettino alle sue spalle, si girò e aprì le braccia per proteggerlo, sperando che Voldemort lo risparmiasse.

No! Harry no, ti prego!” gridò.

Spostati, stupida...spostati...” sussurrò Voldemort.

Harry no, prendi me piuttosto, uccidi me, ma non Harry...”

È il mio ultimo avvertimento...”

Non Harry! Ti prego...per favore...lui no! Harry no! Per favore...farò qualunque cosa...”

Spostati...spostati, ragazza...”

Vedendo che Lily non si spostava grido:

Avada Kedavra!”

La luce verde lampeggiò nella stanza e lei cadde com'era caduto James poco prima; in quel momento Voldemort osservò Harry che non aveva mai pianto, sembrava pensasse che fosse tutto uno scherzo, sembrava sperare che presto il padre si sarebbe tolto il cappuccio pronto a divertirlo con altre lucine colorate e che sua madre si sarebbe rialzata ridendo...ma non fu così...Voldemort puntò la bacchetta contro Harry, voleva vederlo morire, voleva osservare la distruzione di quell'unico e inesplicabile pericolo. All'improvviso Harry cominciò a piangere, aveva capito che sotto quel cappuccio non c'era James ma un mostro spietato che lanciò l'Anatema che Uccide per la terza volta; in quel momento però successe qualcosa: Voldemort esplose, non era più nulla, null'altro che dolore; aveva bisogno di nascondersi. Dopo che Piton gli aveva riferito la Profezia Voldemort aveva cominciato a considerare chi potesse essere quel bambino e dovette scegliere tra due bambini: uno era il purosangue Neville Paciock e l'altro il mezzosangue Harry Potter. La sua scelta condizionò per sempre la vita di Harry e fu così che dopo undici anni di terrore e dominio incontrastato Lord Voldemort scomparve e venne ritenuto morto; l'unico superstite di quella terribile notte fu un bambino nascosto sotto le macerie che piangeva disperato con un'insolita cicatrice a forma di saetta che spiccava sulla sua fronte.

***

Finalmente era arrivata la magica notte di Halloween, James era in salotto a far divertire Harry con delle lucine colorate che faceva fuoriuscire dalla sua bacchetta; a James piaceva vedere come Harry si ostinasse a voler prendere con quelle sue piccole manine il fumo colorato. Ormai aveva quattordici mesi, “È incredibile quanto veloce sia passato il tempo,” si ritrovò a pensare. “Mi sembra che sia nato solo ieri...”; i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di Lily in salotto, James gli passò Harry e lei cominciò a salire le scale per portarlo nel lettino, mentre James cominciò a stiracchiarsi e a sbadigliare. All'improvviso sentì la porta aprirsi, pensò che si trattasse di Sirius che veniva a fargli uno scherzo, così, senza neanche prendere la bacchetta, andò nell'ingresso. Quello che vide lo terrorizzò: nell'ingresso non c'era Sirius, ma Voldemort che lo fissava con quei suoi occhi rossi come il sangue. Preso dal panico James cominciò a gridare:

Lily, prendi Harry e corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo...”

Sapeva che era un'impresa disperata ma pensava di poterlo tenere occupato il tempo necessario affinché Lily e Harry potessero scappare; purtroppo non fu così. Voldemort estrasse la sua bacchetta e gridò:

Avada Kedavra!”

James non poté fare nulla per salvarsi, riuscì solo a pensare al fatto che gli dispiaceva di non aver potuto salutare i suoi migliori amici Remus, Sirius e Peter e di non essere riuscito a proteggere le due persone più importanti della sua vita. “Addio Lily, addio Harry,” pensò. “Vi amerò per sempre!”; subito dopo un lampo di luce verde lo colpì in pieno e lui, come una marionetta senza fili, cadde a terra per non rialzarsi mai più.

***

Finalmente era arrivata la notte di Halloween, Lily era in cucina a mettere un po' a posto mentre James e Harry erano in salotto a giocare; ogni tanto Lily sentiva le risate di Harry e, felice, sorrideva anche lei. Poco dopo entrò in salotto e li vide sul divano, James stava emettendo sbuffi colorati con la sua bacchetta mentre Harry cercava di afferrare il fumo colorato con le sue manine; quando si avvicinò James le sorrise e le passò Harry, lei lo prese e cominciò a salire le scale. Non era neanche a metà che la voce terrorizzata di James proruppe nella casa silenziosa gridando:

Lily, prendi Harry e corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo...”

Lily terrorizzata cominciò a correre e si barricò nella camera di Harry bloccando la porta e sperando che quei pochi mobili potessero fermarlo: erano la loro unica speranza anche perché aveva lasciato la sua bacchetta giù in cucina; lei e James avevano confidato fino all'ultimo nell'Incanto Fidelius, pensavano che li avrebbe protetti, ma non fu così. Lo sentì salire le scale e Lily si ritrovò a tenere stretto tra le braccia il suo bambino sapendo che era l'ultima volta che poteva stringerlo e sentire il suo profumo. All'improvviso la porta cedette e Lily non ebbe bisogno di girarsi per capire che lui si trovava dietro di lei; con delicatezza posò Harry nel suo lettino, lo guardò per l'ultima volta specchiandosi nei suoi enormi occhi verdi e si girò per affrontare Voldemort. Allargò le braccia per difendere il suo bambino, sperando che quel suo gesto potesse convincere Voldemort a risparmiare la sua unica ragione di vita.

No! Harry no, ti prego!” gridò.

Spostati, stupida...spostati...” sussurrò Voldemort.

Harry no, prendi me piuttosto, uccidi me, ma non Harry...”

È il mio ultimo avvertimento...”

Non Harry! Ti prego...per favore...lui no! Harry no! Per favore...farò qualunque cosa...”

Spostati...spostati, ragazza...”

Vedendo che Lily non si spostava grido:

Avada Kedavra!”

All'improvviso Lily capì che era tutto finito, non c'erano più speranze...tra poco lei sarebbe morta e quell'essere spregevole avrebbe fatto del male al suo Harry. Si ritrovò a pensare ai suoi amici, a Alice e a quanto avrebbe voluto rivederla per l'ultima volta insieme al suo bambino Neville e poterle ripetere per l'ennesima volta quanto le voleva bene; a Sirius, Remus e Peter e a quanto avrebbe voluto ridere per l'ultima volta insieme a loro. C'erano tante cose che avrebbe voluto fare...avere un altro bambino, vedere Harry andare a Hogwarts, vederlo giocare a Quidditch, vederlo crescere felice e spensierato, vederlo alle prese con la sua prima ragazza, il suo matrimonio, diventare nonna e invecchiare insieme al suo adorato James e ai loro amici circondata da tanti nipotini...ma questo non sarebbe mai potuto succedere; adesso erano solo sogni irrealizzabili e irraggiungibili. Con il cuore spezzato Lily affrontò con onore, dignità e coraggio l'ultima prova a cui la vita la sottopose: senza abbassare le braccia aspettò che la luce verde la colpisse per poi cadere, come poco prima era caduto James, per non rialzarsi mai più con i suoi sogni e i suoi desideri ormai infranti, custoditi nel suo cuore ormai fermo e muto.

Epilogo: Un nuovo inizio.

Un uomo stava camminando per le strade di Little Whinging nel Surrey, all'improvviso si fermò e usando uno strano accendino cominciò a spegnere i lampioni mentre ripensava alla tragedia che era appena successa; poco prima era là e dopo aver visto ciò che rimaneva della casa ormai distrutta, aveva deciso di lasciarla così com'era. Lanciò un incantesimo che l'avrebbe preservata negli anni per mostrare a tutto il mondo magico fin dove si era spinto l'odio di Lord Voldemort, ma soprattutto per far sì che James e Lily non venissero mai dimenticati così come il loro ultimo gesto d'amore nei confronti del loro unico figlio. Sulla strage era accorso anche il più grande amico di James, Sirius, che dopo aver parlato con Hagrid e avergli imprestato la sua moto era scappato via senza spiegare dove stesse andando; Hagrid pensò che fosse meglio non dire niente, in fondo sapeva quanto Sirius fosse distrutto per la perdita del suo migliore amico. Mentre i soccorritori estraevano i corpi senza vita di James e Lily sentirono dei rumori provenire da sotto le macerie, cominciarono a scavare e quello che trovarono li lasciò senza parole; infatti, poco dopo, estrassero spaventato ma illeso il bambino che aveva poco più di un anno con, come unico ricordo di quell'orribile notte, una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Quando Silente arrivò sul luogo della tragedia, Harry era appena stato estratto e fu stupito del fatto che fosse sopravvissuto, poi però, ricordandosi della Profezia, tutto divenne chiaro ai suoi occhi; lo affidò ad Hagrid e, dicendogli di raggiungerlo a Little Whinging, si smaterializzò. Quando spense l'ultimo lampione un miagolio attirò la sua attenzione e lo distolse dai suoi pensieri; sorridendo disse:

Sapevo che l'avrei trovata qui, professoressa McGranitt.”

All'improvviso dove prima c'era il gatto adesso c'era una donna dall'aspetto piuttosto severo che rispose:

Buonasera, professor Silente.”

Come mai qui? Pensavo stesse festeggiando come tutti gli altri maghi.”

Eh già, sono tutti li che festeggiano, stiamo rischiando di farci scoprire dai Babbani.”

Su Minerva, non gli si può dar torto. In fondo in 11 anni abbiamo avuto per poco da festeggiare.”

Poi si incamminarono in silenzio finché la McGranitt chiese:

Sono vere le voci Albus? È vero ciò che la gente dice in giro sui Potter?”

Purtroppo sì, Minerva...”

E il bambino?”

Hagrid lo sta portando qui.”

Le pare...saggio...affidare ad Hagrid un compito così importante?”

Professoressa, affiderei ad Hagrid la mia stessa vita.”

Subito dopo il rombo di un motore riempì il silenzio della notte e una moto cominciò a scendere dal cielo per atterrare proprio davanti ai due maghi; su di essa c'era un omone due volte più alto di un uomo normale e circa cinque volte più grosso: era Hagrid.

Hagrid,”esclamò Silente. “Finalmente! Ma dove l'hai presa la moto?”

Me l'ha prestata Sirius Black, signore.”

Il bambino?” chiese la McGranitt.

È qui.” disse Hagrid mostrando una specie di marsupio. “Sta dormendo, si è addormentato mentre volavamo sopra Bristol.”

Poi scese dalla moto e passò il bambino, avvolto in alcune coperte, a Silente; la McGranitt osservò preoccupata la casa al numero 4 di Privet Drive, poi esclamò:

Albus, non vorrai lasciarlo qui! Sono la peggior specie di Babbani al mondo!”

Sono gli unici parenti che ha. Vista la situazione è il posto migliore per lui. Ho avvertito gli zii con una lettera, quando sarà più grande potranno spiegargli la verità.”

Detto questo si incamminò lungo il vialetto e posò delicatamente il bambino a terra; Harry, incurante di ciò che stava succedendo, continuò a dormire. Poco prima di andarsene, osservando la cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte, Silente sussurrò:

Buona fortuna, Harry Potter.”

 

 

The End!

  
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