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Autore: Little Fanny    28/03/2012    1 recensioni
Le varie compagne del Dottore, le loro disavventure e i loro pensieri.
[Dal capitolo 23]
Durante il corso dei secoli molte persone si era susseguite al fianco del Dottore: amici e nemici, conoscenti e parenti. Lei li aveva accolti tutti indifferentemente, approntando per ognuno di essi uno spazio a loro consono. Li aveva fatti sentire a casa tra le sue mura in continua evoluzione, li aveva ascoltati ridere e piangere, li aveva portati a zonzo fra mille e più pianeti, e ogni volta aveva dovuto combattere l’impulso di chiudere le porte dietro di loro per tenere il Dottore tutto per sé.
Lui era il suo uomo e lei la donna che silenziosamente lo amava, prendendosi sempre cura di lui e portandolo ovunque lui avesse bisogno di andare.
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Donna Noble, Martha Jones, River Song, Rose Tyler
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Personaggi: River Song, Twelfth Doctor
Rating: G
Genere: romantico
Prompt: Once upon a time
Avvertimenti: future!fic



Once upon a time – The Story of my life



River Song aprì la prima pagina del diario, guardando affascinata quel foglio bianco che bramava di essere scritto. Passò la punta delle dita sulla carta ruvida, sentendo la grana fina sotto i polpastrelli; sfogliò curiosa le tante pagine ancora immacolate, sorridendo al pensiero di poterle vedere un giorno ricche di avventure. 
Con un cipiglio combattivo negli occhi afferrò la penna che fungeva da fermacapelli alla sua chioma ribelle e, con la lingua tra i denti, iniziò a tracciare le prime parole sul quaderno, con la sua calligrafia tonda e ordinata. 
C’era una volta, cominciò mentre un sorriso faceva capolino sul suo volto, una ragazza curiosa, incapace di rimanere fuori dai guai. Leggeva qualsiasi cosa le passasse sottomano, immergendosi completamente in racconti antichi e leggendari. La sua storia preferita era quella dell’Uomo Solitario. Signore del Tempo era nome della sua razza scomparsa, Tempesta Imminente era il nome con cui veniva additato dai nemici terrorizzati, ma per lei – per lei futura archeologa, perché quello era il suo più grande sogno – era Sweetie. 
Era affascinata da quella figura, ne aveva studiato ogni dettaglio per anni e anni, arrivando al punto da farne il suo oggetto di tesi, diventando così la Professoressa River Song, archeologa

La donna sospirò, chiudendo con delicatezza il diario. Osservò con aria critica la copertina, seguendo con i polpastrelli i piccoli solchi presenti che raffiguravano in tutto e per tutto la porta di quella cabina telefonica blu – il TARDIS, si chiamava – più grande all’interno. 
Si rilassò sullo schienale della sedia, godendosi il calore degli ultimi raggi del sole che entravano dalla finestra. Quel giorno aveva incontrato l’uomo dei suoi anni di studio: il Dottore. 
Era un ragazzo alto e slanciato, corti capelli ricci di un bel castano chiaro con sfumature rossicce. Aveva un sorriso gioviale e gli occhi di un brillante azzurro. In essi vi aveva visto riflessa gioia e dolore al tempo stesso, come se quell’incontro fosse qualcosa di splendido e terrificante insieme. 
Le aveva stretto la mano deciso, arricciando appena il naso al sentir pronunciare la parola archeologa. Per un viaggiatore del tempo doveva apparire sciocco chiunque si dilettasse nello studio di eventi passati, ma lui aveva commentato con un timido spoiler! all’orecchio e un occhiolino, che tanto lasciava ad intendere. Aveva poi cominciato a parlare a raffica, rafforzando la sua idea che quell’uomo fosse folle e affascinante assieme. Lei lo aveva ascoltato in silenzio, beandosi della sua presenza e osservandolo completamente rapita. Lui sembrava conoscerla alla perfezione, sapeva come farla ridere e quando farla tacere; conosceva ogni suo desiderio prima ancora che lei potesse esprimerlo. 
River si strinse in un abbraccio, guardando le prime stelle fare capolino nel cielo. 
Il Dottore sapeva tutto di lei e la conosceva meglio di quanto lei conoscesse se stessa. 
Era l’uomo dei suoi sogni. Lui era la favola diventata realtà. 
Prese con affetto il diario stringendoselo forte al petto, e sperò di poterlo chiudere, un giorno, con il classico e vissero per sempre felici e contenti.

Fine

E il prossimo prompt sarà:  Pistol.

Note finali: il capitolo è stato scritto subito dopo la puntata 6x06 "A good man goes to war", quindi non tiene minimamente conto degli eventi successivi.
Un grazie a chi commenta e anche a chi legge soltanto.
   
 
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