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Autore: Alex Simon    28/03/2012    3 recensioni
-Bé... ma questo vuol dire che hai dei dubbi- Ecco che ricominciava a fare il dongiovanni tentatore, si avvicinava a lui sempre di più inchiodandolo con le spalle alla porta, in modo da non farlo scappare, con le sue forti dita gli alzava il mento legando gli sguardi tra loro. - E' così? Hai dei dubbi micetto? Ti stai finalmente rendendo conto di chi sia il tuo uomo? Il tuo vero ed unico amore?-
-Io ti detesto però non voglio che un bravo ragazzo come Al debba rimetterci, non farti illusioni-
-No no no tu non detesti me...- Si stava facendo fin troppo vicino, lui, le sue labbra, i suoi occhi, il suo fiato caldo -Detesti il fatto di amarmi ancora-
-Nei tuoi sogni-
-Nei miei sogni sei nudo e pazzo di me quindi no, non penso che questo sia un meraviglioso sogno-
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphons Heiderich, Edward Elric, Envy, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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La musica della discoteca risuonava anche nel più remoto degli angoli allietando la serata degli ospiti dell’hotel con balli sfrenati, allegria e adrenalina.

Era un ritmo che ti prendeva fin nelle viscere e ti faceva venire dei brividi indescrivibili, quasi nessuno infatti aveva il coraggio di restare seduto in disparte: tutti si erano riuniti al centro della pista proprio davanti il palco dove Envy suonava ormai da ore la sua amata chitarra, sentendosi a dir poco un Dio nel vedere che la sua musica coinvolgeva un così gran numero di persone, preso dall’entusiasmo a volte si azzardava persino a fare qualche assolo rock di chitarra elettrica non previsto nel programma ma certamente apprezzato.

E tutto lo doveva al suo caro Piccoletto, era merito suo se quella serata stava andando alla grande, perché era lui che aveva convinto il direttore dell’hotel a farlo suonare, sostituendo una scialba musica registrata, il rock vero e proprio per lui doveva essere ascoltato dal vivo, un cd non poteva mai reggere il confronto!

Anche il direttore avrebbe dovuto ringraziarlo, sicuramente gli ospiti rimasti bloccati dalla tormenta non si erano affatto pentiti della situazione, se avevano potuto trascorrere un natale così fantastico: Gli aveva risparmiato un bel po’ di persone arrabbiate e di lamentele.

Proprio quel piccoletto che ora ballava con il suo sciocco fidanzato che non smetteva di fissarlo escogitando chissà quale stratagemma per portarselo in camera il prima possibile, ci avrebbe scommesso: Dopotutto Roy Mustang non era certo un santo, spirito candido e casto, proprio per niente e non poteva tenere a freno i suoi istinti da animale in quella circostanza.

-Quanto mi farai aspettare ancora…?- Disse Roy prendendo le mani delicate del biondino per avvicinarlo e parlargli sotto voce.

-Oh andiamo Ro… è ancora l’una…-

L’una del mattino per la precisione, non del pomeriggio e quell’ora moltissimi erano già sotto le coperte, anche se si trattava di Natale e anche Roy voleva andarci, ma non per dormire.

-Ho fame…- Sussurrò con voce più roca e sensuale il più grande avvicinandosi alle sue labbra, voglioso di qualcosa che forse non gli sarebbe stato concesso, lo baciò castamente più e più volte tentando di persuaderlo ma per il biondino tutto sembrava un gioco. –Di te- Famelico, aveva soltanto un desiderio, saltargli addosso, caricarselo in braccio e portarlo al piano di sopra il più in fretta possibile.

-Bè mi dispiace molto mio caro giocatore di Rugby… ma dovrai attendere ancora un pochino-

Si divertiva nel vederlo fremere mentre lui tutto tranquillo continuava a ballare e a lanciargli sguardi equivoci e maliziosi che non facevano altro che peggiorare la situazione, voleva farsi desiderare e chissà forse Roy sarebbe arrivato a portarlo di peso al piano di sopra.

-Quanto di grazia…?-

Lo prendeva per un polso facendolo volteggiare per stringerlo infine tra le sue forti braccia, e le spalle rese enormi dalle protezioni che la divisa comportava, ma almeno aveva avuto la decenza di non indossare il casco e il para denti… allora sarebbe stato ridicolo anziché carino.

-Solo un minuto, vado a prendermi una vodka-

-D’accordo basta che non diventi un’abitudine, ti stai attaccando troppo alla bottiglia ultimamente-

Insieme si incamminarono verso il bancone mano nella mano e mentre Edward prendeva da bere qualcuno li osservava da lontano.

-E’ molto bello…- Commentò Jamie seduto con Alfonse su un divanetto ai bordi della sala, forse soltanto loro erano rimasti in disparte, ma andava bene così, nessuno dei due era solito partecipare a certe feste o ad esagerare sotto i riflettori, anzi entrambi si tenevano ben lontani dalle luci dirette, non amavano essere al centro dell’attenzione.

-Si lo è… e sta con un giocatore di Rugby… sembra di essere tornati davvero al liceo-

Dove quelli come lui venivano sempre accantonati e quelli come Edward erano popolari e amati da tutti e si mettevano soltanto con persone al loro pari, i due gruppi non si sarebbero mai potuti mischiare, doveva saperlo… doveva aspettarsi che sarebbe successo, dopotutto il gene della popolarità sembra essere nel loro DNA, sono costretti a ricercarsi.

-Io non ero molto inserito al liceo, però sono felice lo stesso… insomma ad ognuno il suo modo di vivere no?-

-Si hai ragione…-

Gli sorrise stringendogli la mano sinceramente sollevato da quelle parole e grato di averlo accanto, in un momento che per lui altrimenti sarebbe stato triste.

Quelli erano i primi passi verso un’amicizia meravigliosa, che magari con il tempo forse sarebbe diventata qualcosa di più, per ora tutti e due non potevano che sorridersi mostrando tutto l’affetto che potevano, riscaldandosi a vicenda il cuore.

Edward invece nella sua stravagante vivacità non si era limitato ad un solo bicchiere di vodka ma stava per bere il quarto approfittando della distrazione del moro che aveva attaccato briga con tutti gli ubriaconi infelici lì presenti che stavano guardando troppo il biondino e il suo bel fondoschiena.

Ciò non era certo sfuggito ad Alfonse che lo osservava con sguardo di rimprovero e si chiedeva come Roy potesse lasciarlo fare, forse era lui ad essere troppo protettivo –come amico s’intende- ma stava oltrepassando la soglia della decenza e non riusciva a rimanere impassibile, quella sua “nuova vita” aveva fatto tornare alla luce un lato di lui che mai aveva visto e che sinceramente neanche apprezzava, anzi iniziava davvero ad odiarlo, era come se si fosse trasformato da un tenero angioletto al Dio dell’ebbrezza e dei piaceri carnali.

-Dovresti fermarlo- Gli suggerì Jamie attirando la sua attenzione.

-N-no, godiamoci la serata- Si sentì un idiota improvvisamente, stava passando una bellissima serata con quel fantastico ragazzo e non riusciva comunque a non pensare ad Edward.

-Non fa niente Alfonse, io farei lo stesso per un amico… vai io aspetto- Gli sorrise dolcemente trasmettendogli comprensione: Quello era un vero angelo.

-Va bene, torno subito-

Si alzò dal divanetto dirigendosi verso Edward e fece in tempo a sfilargli l’ennesimo bicchierino dalle manine.

-Non stai esagerando?-

Il biondino accorgendosi dell’intrusione mise un tenero broncio tentando in vano di riprendersi il bicchiere che però venne condotto fuori dalla portata: ben in alto.

-Tu stai esagerando, ti intrometti-

-Mi intrometto perché negli ultimi due minuti sei arrivato a…- Contò i bicchieri presenti sul bancone –Sei bicchieri, ora basta-

-Altrimenti…?-

Chiese inarcando un fine sopracciglio e scansandosi i lunghi capelli su una spalla.

Il più grande sorrise e picchiettò sulla spalla del moro che si girò incuriosito tralasciando la “tranquilla” conversazione con i beoni intontiti dall’alcool.

-Se n’è scolati sei, gli ho tolto di mano il settimo-

Lo informò.

-Che cosa?- Roy sembrò arrabbiato quanto Alfonse, mise le mani sui fianchi guardando il proprio ragazzo con rimprovero –Avevi detto solo uno-

-Tu eri occupato, mi sono occupato anche io- La giustificazione.

-Con l’alcool?? Ti ho già detto che ti stai attaccando troppo alla bottiglia ultimamente, basta Ed-

-Basta lo dico io, vi state intromettendo un po’ troppo! Sempre a dirmi quello che devo o non devo fare come se fossi un idiota, mi avete scocciato-

Fece per girare i tacchi ed andare via ma Roy lo trattenne per un braccio.

-Dove vai conciato così?-

-A divertirmi con chi mi capisce, e lasciami pezzo di coglione!-

Riuscì a liberarsi e si mischiò alla folla dirigendosi verso il palco sparendo dalla vista dei due.

-Ti ha chiamato coglione…?-

-Si l’ha fatto…-

-Sta esagerando, la passa liscia?-

-Non credo proprio…-

-Che farai?-

-Tu torna a divertirti e non preoccuparti, lo riporto in camera e cerco di farlo ragionare, con tutto l’alcool che s’è bevuto poi crollerà sicuramente-

Diede una pacca sulla spalla al biondo rassicurandolo e si diresse nella stessa direzione di Edward, mentre Alfonse, ora più sereno tornò dal suo Jamie.

La musica vicino al palco diventava più che assordante, le tempie del moro iniziarono quasi a pulsare ma si disse che sarebbe durato soltanto in tempo necessario per trovare quel piccolo cretino e portarlo via così cercò di resistere.

Fino a che lo vide, ballava da solo, non voleva concedersi giustamente a nessuno, di certo quella piccola discussione non era una scusa per tradirlo.

-Ed, muoviti andiamo in camera!- Gridò al suo fianco.

-Non darmi ordini!-

-E’ ora di andare!-

-Io non voglio, vacci da solo!-

-Tu vieni con me con le buone o con le cattive-

-Bene, mostrami quali sono le cattive!-

Istigato, Mustang lo prese con decisione per la vita issandoselo sulle spalle e ignorando le sue grida e le sue proteste tornò in camera.

-Diavolo Roy mettimi giù!-

-Un attimo e ti metto giù…- entrato nella stanza chiuse la porta, dopodiché posò il biondino sul letto –Ecco fatto-

-Che ti salta in testa?!-

-Ed, non arrabbiarti, io sono preoccupato… non voglio che l’alcool per te diventi una dipendenza-

-Ma certo, pensi che visto che ero un drogato allora sia facilmente assoggettabile alle dipendenze-

-No certo che no, lo sai che ti ho sempre amato…- Si inginocchiò ai suoi piedi prendendogli le mani tra le sue.

-Però odio quando vi intromettete in quello che faccio, siete dannatamente invadenti-

-Anche Al era preoccupato per te... e lo sai-

-Uff… va bene questa volta ve la do vinta, ma non trattatemi come un moccioso-

-Non ti ho mai trattato come un moccioso- Si alzò sussurrandogli all’orecchio per poi mordicchiargli leggermente il lobo e baciargli la mascella e il candido collo. –Come il mio gattino si però…-

Il biondino rise scaricando la tensione che prima era palpabile tra loro.

-Questa divisa è ingombrante…-

Sussurrò inclinando la testa per permettere al moro di continuare il suo giochetto.

-Rimedio subito- Velocemente si staccò per poco da lui sfilando la maglia e le protezioni. –Tocca a te-

Edward raccolse la sfida con un sorriso sghembo e levò a sua volta la maglia lasciando vedere il fisico asciutto e perfetto in contrasto con i muscoli gonfi e atletici di Mustang.

Il moro tolse le scarpe e sfilò i pantaloni.

Il biondino alzandosi in piedi fece lo stesso, tolse prima gli stivali, poi dirigendosi pian piano verso il bagno tolse anche i calzini e i pantaloni di pelle.

-Cerchi di scappare da me dolcezza…?-

Provocò il moro mangiandosi quella visione deliziosa visione con gli occhi.

-Al contrario, mio stupido giocatore di rugby…-

Sensualmente oltrepassò la porta del bagno e dopo pochissimi secondi il moro si vide arrivare addosso i boxer del biondino che se la rideva di gusto: Quella era una chiarissima provocazione.

-Mmmh… cappuccetto sta provocando il lupo… questa è una svolta inaspettata-

Senza farselo ripetere due volte corse nel bagno alla ricerca della sua preda che se ne stava tutta tranquilla nella vasca da bagno piena di bolle di sapone che lasciavano troppo spazio all’immaginazione ma che rendevano il tutto magico.

-Il lupo mi ha trovato…?-

-Il lupo non solo ti ha trovato, ma adesso si diverte un bel po’- Come un bambino troppo cresciuto saltò all’interno della vasca facendo cadere un po’ d’acqua a terra.

Edward intanto rideva come non faceva da molto tempo e lo vedeva avvicinarsi con finta aria minacciosa.

-Non sai come tremo…-

-Inizia a tremare sul serio piccolo…-

Quando fu abbastanza vicino lo baciò da prima castamente, lo strinse a sé accarezzandogli la schiena nuda immersa nell’acqua, poi il bacio si fece più profondo, non più limitandosi ad un leggero sfioramento di labbra, ma un intreccio di lingue, una lotta sfrenata per la supremazia, alla ricerca di passione.

Il biondino si faceva trasportare con un sorriso docile e sentire le grandi mani dell’altro accarezzargli la nuca e i morbidi capelli lo mandava in estasi provocandogli brividi inaspettati, chinò il capo all’indietro quando sentì quella bocca vorace spostarsi sul suo collo per divorarlo, leccarlo, baciarlo e venerarlo.

Nell’aria non c’erano altro che languidi sospiri d’amore, l’acqua nella vasca si muoveva con i loro spostamenti, in quello stretto spazio Ed cercò di fare spazio all’altro come poteva e si ritrovò ad aprire le gambe per abbracciarlo e accoglierlo dentro di sé.

Negli anni passati avevano fatto l’amore in modo sfrenato, passionale e del tutto incontrollato ma in quel momento, era sicuro che il loro rapporto si stesse elevando, minuto dopo minuto in qualcosa di molto più profondo.

Sentire la presenza del compagno dentro di sé lo completava e senza quasi rendersene conto fu preso dalla passione crescente, dall’amore che provava, un amore intenso e rinnovato… gemette, sospirò languidamente e con le mani si aggrappò a quella schiena perfetta man mano che le spinte si facevano più intense e il respiro cercava di sfuggirgli dalle labbra senza però riuscirci bloccato nella sua gola.

Gridò il suo nome come mai aveva fatto, senza violenza o irruenza nel tono della voce, solo un richiamo, un desiderio che voleva essere espresso, mentre le carezze dell’altro lo confortavano e lo rassicuravano mentre lo baciava.

Agli sgoccioli di quel rapporto si guardarono negli occhi divenuti liquidi, traboccanti desiderio.

-Ti amo lo sai?-

Chiese Roy baciandolo sulle labbra, scansandogli i lunghi capelli dalla fronte ora imperlata di sudore, un po’ per il vapore un po’ per il caldo che provavano al solo contatto tra loro.

-Si che lo so… anche io ti amo tanto-

Stremato si accucciò contro la sua spalla cercando di riposare, anche perché l’alcool che aveva bevuto iniziava a fargli un certo effetto e rendergli la testa pesante e piena di confusione.

Allora il moro, lo avvolse nell’accappatoio e lo riportò in camera dove si misero sotto le coperte per concedersi un meritato riposo.

 

Il mattino seguente i raggi del sole tornato dopo tanto tempo a far da padrone tra le nuvole, rischiararono anche i due amanti abbracciati tra le coperte, ancora con gli accappatoi addosso, completamente nudi.

Quando Envy tornò dopo qualche ora il mattino precedente aveva ben pensato di non svegliarli e accucciarsi sul divano buono buono, anche perché francamente l’idea di dormire tra quei due non gli sfiorava neanche lontanamente il cervello.

Però quando riaprì gli occhi e li trovò nella stessa identica posizione di quando li aveva lasciati, s’inviperì e decise che era meglio porre fine a quelle che per lui potevano definirsi “Porcate Affettive”.

-Voi due volete alzarvi o devo rischiare di morire di crepacuore togliendovi le lenzuola di dosso?!-

Gridò senza alcun ritegno facendoli svegliare, Edward inquadrando la sua figura a dir poco iraconda e verdognola era indeciso se: Mandarlo dolcemente a quel paese o tiragli uno stivale in testa con grazia.

Ma decise che ignorarlo era la cosa migliore così si accucciò meglio tra le braccia dell’amato, che iniziava a svegliarsi.

-Piccoletto, hai capito benissimo: Alzati!-

Roy intanto aveva abbandonato la stretta sul suo fagottino biondo e si stava stiracchiando con un espressione fiera dipinta sul volto.

-Su bimbo abbiamo dormito troppo se ci siamo ridotti a farci chiamare da lui-

-Chiamami di nuovo bimbo e ti levo quel sorriso ebete dalla faccia con un pugno-

-Che caratterino… me lo immaginavo diverso il nostro risveglio-

-Sisi- s’intromise Envy sventolando per aria una mano –Congratulazioni te lo sei fatto, l’abbiamo capito tutti, il tuo nome sarà ricordato nei secoli dei secoli dei secoli dei secoli, ora alzatevi!!-

-Perché tanta fretta…?-

Chiese Ed mettendosi seduto.

-Ho fame, voglio mangiare, ma fare colazione da solo equivale a dire essere uno sfigato e non posso passare da essere un rocker leggendario ad essere sfigato, il mondo ne risentirebbe capisci? Come posso spiegartelo, la Terra non ruoterebbe più sui suoi assi, il sole diverrebbe di ghiaccio e tu non grideresti come una donnetta-

-Io non grido come una donnetta, palma-

-Davvero…? bé allora devo ricredermi, ma si insomma non ti sei neanche accorto che ho portato qui squama, sai ti fissava mi sa che gli piaci-

Disse guardandosi le unghie con non chalance: Tutto un trucco ben orchestrato.

Infatti Edward, tempo di assimilare quelle parole che fece un balzo per niente umano dal letto iniziando ad agitarsi come una palletta pazza.

-AAAH!!!- Gridò con tutta l’aria che aveva nei suoi apparentemente piccoli polmoni.

In un micro secondo Roy capì la situazione e allargò le braccia pronto per accoglierlo e infatti il biondino saltò dal letto e ci si fiondò senza farselo ripetere due volte.

-Roy andiamo via, sbrigati, sbrigati! Prima che quel coso mi trovi!! Sbrigati!!-

-Perché devi essere così sadico con lui…?-

Sussurrò all’indirizzo di Envy tenendo ben saldo tra le braccia il biondino, facendogli carezze sulla schiena e baciandogli il capo amorevolmente.

-Perché mi diverte tanto-

Envy neanche se ne curava più di tanto mentre per Edward la situazione era tragica, catastrofica, la fine del mondo in pratica.

-Mentre tu ti diverti sai cosa aspetta me? Per farlo calmare dovrò controllare sotto il letto, nell’armadio e in tanti altri posti per assicurarmi che nessun rettile immondo gli si avvicini-

-Quanto siete melodrammatici, squama non è qui… calmati piccoletto-

-No, lo dici tanto per dire, poi quando mi girerò mi troverò quel coso dietro!!-

-Su andiamo a vestirci- Disse Roy tranquillamente conducendolo verso il bagno visto che non accennava a voler mollare la presa e scendere a terra –Vedi come funziona? Tu mi insulti e io ti salvo anche dai rettili-

-Non ti azzardare a lasciarmi!-

-E come potrei mai…?-

Gli schioccò un bacio a stampo sulle labbra sorridendo per via di quei suoi grandi occhi da cucciolo spaventato, chissà che trauma c’era dietro a quell’insensata paura.

Tuttavia dopo pochi minuti i due amanti uscirono dal bagno e apparentemente Edward sembrava essersi calmato, continuava a guardarsi intorno sospettosamente però almeno era sceso dalle braccia dell’altro.

Che i suoi possenti muscoli si fossero indolenziti?

Nah, forse si vergognava a farsi scarrozzare ovunque.

Envy però da bravo migliore amico –un pochino sadico- quando il biondino aprì la porta ispezionando con lo sguardo il corridoio gli si avvicinò sibilando.

-Attento Piccoletto Squama è tornato!!-

Esclamò poi facendo saltare dalla paura l’amico che corse giù per le scale cascandoci in pieno come un allocco.

-Rettili carnivori Rettili carnivori Rettili carnivori Rettili carnivori!!!-

-Grazie per aver rovinato una giornata praticamente perfetta… è tanto chiederti di non parlare di carne o rettili in sua presenza?-

Disse amaramente il moro affiancandolo sulla porta mentre se la rideva di gusto piegandosi in due.

-E io come mi diverto scusa?-

-Una cosa è certa, io non mi divertirò più…-

Poco ma sicuro, finché i due grandi amici sarebbero rimasti assieme, lui non avrebbe avuto un attimo di pace.

Però di una cosa era più che felice: Aver riconquistato l’amore di Edward e questa volta, non se lo sarebbe fatto sfuggire tanto facilmente.


[Angolino Autrice]
Ed eccomi tornata finalmente! ^_^ Mi scuso per il ritardo ma purtroppo la scuola mi ha tenuta davvero impegnata, ora quindi spero di poter ricominciare a dedicarmi alle mie povere Fic abbandonate ç-ç dovremmo essere agli sgoccioli dopotutto ù.u (speriamooooo ti odio scuola del cavolooo -.-")
Ma comunque ^^ sono finalmente riuscita a scrivere un capitolo coi fiocchi e spero vi piaccia quanto piace a me ^_^
Purtroppo non ho avuto neanche il tempo per farne uno doppio, ma preferivo aggiornare e non farvi attendere oltre :)
Poi a dirla tutta, non saprei come andare avanti, magari non so farò incontrare a Ed qualche suo vecchio conoscente.... suo fratello per esempio o i suoi genitori, in qualche chap speciale ^^ voi che ne pensate?

Ringrazio:
Melanie7997

 HaChiElriC

MXI

Per la vostra pazienza ^^ spero che non rimaniate deluse da questo capitolo.
Ci sentiamo nel prossimo ^__^ vedrò di mettercela tutta per farmi venire qualche idea.
un bacione ^-^

Alex :3
  
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