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Autore: AliF    29/03/2012    3 recensioni
Per questo, dopo ogni battaglia, quando vedeva gli occhi vuoti –senza più vita- dei suoi compagni, una lacrima le solcava il viso. Lo puliva dal sangue e dallo sporco, mostrando la vera Temari per un istante.
Già, la vera Temari per un istante e poi di nuovo la ninja della sabbia per sempre. Per sempre fino alla prossima guerra. Fino alla prossima lacrima.
[ShikaTem]
[Storia partecipante alla Black Week indetta dal forum The Black Parade]
[Fluff] [Triste]
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Lacrima




Temari entrò nella tenda con passo rapido. Aveva l’aria stanca e gli occhi cerchiati. Alcuni ciuffi biondo grano erano fuggiti dai soliti codini e le cadevano scomposti sul viso. Gli abiti erano sporchi e macchiati di sangue. Il suo, quello dei nemici, quello dei compagni.
Una ninja dai capelli rosa chiaro la fermò, stringendole appena la mano. Anche lei aveva gli occhi cerchiati da profonde occhiaie, segno delle nottate passate in bianco al fianco dei feriti.
-Sakura, dov’è?- chiese la bionda, la voce roca e colma di paura.
La ragazza le indicò una barella bianca poco più in là –L’hanno trovato sepolto sotto una montagna di cadaveri. Quando è arrivato qua, a malapena respirava. Ha perso molto sangue, ma siamo riusciti a salvarlo in tempo. Purtroppo non è ancora fuori pericolo e il battito del suo cuore è irregolare- la rosa chinò il capo, abbattuta –Temari non ho mai visto tanta morte in vita mia. Io non dovrei piangere, sono un ninja medico, dovrei essere abituata, ma non ci riesco. E’ la prima volta e…- il suo discorso fu rotto dai singhiozzi, mentre calde lacrime le scendevano lungo il viso.
-Sakura, nessuno si abitua mai allo scempio della guerra. Adesso, però, non ti arrendere. In molti combattono là fuori contro il nemico e tu combatti qui dentro contro la morte. Molte persone hanno bisogno del tuo aiuto- la bionda le posò una mano sulla spalla, prima di allontanarsi e correre verso la barella nell’angolo.
Sakura mormorò un semplice “grazie” e, asciugandosi le lacrime, tornò a lottare con coraggio, pronta ad affrontare le urla di dolore provenienti dal campo di battaglia.
 
 
Shikamaru giaceva sulla barella, il corpo fasciato stretto da bianche bende. Eppure, quel candore veniva macchiato, sporcato, corrotto dal sangue rosso, che continuava ad uscire lento dalle ferite.
Temari aveva visto troppo sangue quel giorno, il giorno prima e quello prima ancora. Da quando era iniziata la guerra, aveva iniziato a scorrere ovunque. Macchiava –bagnava- il terreno, mentre portava via la vita agli uomini che, fino alla loro morte, continuavano a lottare. Si scivolava sul sangue, si combatteva tra il sangue, si moriva nel sangue,
Il respiro corto e irregolare del ninja riportò la bionda alla realtà. La ragazza appoggiò una mano sul volto tumefatto di Shikamaru, accarezzandolo piano.
“Le hai prese questa volta, eh, Cry-baby?” pensò, con un sorriso triste sulle labbra. Mentre lo guardava dormire, Temari ebbe paura. Aveva paura che il suo ragazzo non tornasse più indietro. Aveva paura che quel pigro ananas, che tanto amava, avrebbe preferito continuare a dormire per sempre.
Abbassò la testa, nascondendo una lacrima.
Temari odiava la guerra. Combatteva perché, fin da bambina, non le avevano insegnato altro. Aveva passato la sua infanzia tra un allenamento e uno scontro, mentre le altre bambine, sue coetanee, giocavano con le bambole. Avevano provato a portarle via anche i sentimenti, ma quelli, alla fine, nascosti in un angolino del suo cuore, non l’avevano mai abbandonata. Per questo, dopo ogni battaglia, quando vedeva gli occhi vuoti –senza più vita- dei suoi compagni, una lacrima le solcava il viso. Lo puliva dal sangue e dallo sporco, mostrando la vera Temari per un istante.
Già, la vera Temari per un istante e poi di nuovo la ninja della sabbia per sempre. Per sempre fino alla prossima guerra. Fino alla prossima lacrima.
 
-Cry-baby, io non so se puoi davvero sentirmi, ma ti consiglio lo stesso di ascoltarmi, invece che farmi parlare a vuoto come un’idiota- prese un bel respiro, cercando le parole giuste, dopo l’inizio disastroso –So quanto possa essere allettante il mondo calmo e tranquillo della morte per un pesaculo pigro e svogliato come te. Ma qua c’è gente che non ti vuole perdere. I tuoi genitori, i tuoi amici.. E sì, anche io voglio che tu rimanga fra di noi-
Perché ti amo” aggiunse mentalmente, sorridendo ancora una volta.
-Quindi, vedi di darti una mossa a tornare o altrimenti ti riporto nel mondo dei vivi a calci in culo, idiota di un ananas-
Appoggiò le labbra su quelle sottili del ninja, prima di uscire dalla tenda medica così com’era entrata, a passo rapido. Nella mano stringeva già il ventaglio, pronta alla guerra.
La vera Temari per un istante e poi di nuovo la ninja della sabbia per sempre.

Quando Sakura passò vicino alla barella, vide Shikamaru con gli occhi finalmente aperti. Non riuscì a trattenere un enorme sorriso e un sospiro di sollievo, mentre si avvicinava al suo compagno.
-Ti sei svegliato finalmente!- esclamò felice, dopo tanti giorni di tristezza –Eravamo così in pensiero. Sai, quando sei arrivato qui non avevi proprio una bella cera e tutti temevamo il peggio-
-Hai fatto un ottimo lavoro Sakura. Tu e tutti gli altri ninja della squadra medica- sollevò leggermente gli angoli della bocca, in una pigra imitazione di un sorriso –E poi lei non mi avrebbe lasciato morire. Aveva promesso di riportarmi indietro a calci in culo-
La rosa lo guardò confusa –Lei chi?-
Ma Shikamaru già dormiva, pensando a quattro codini biondi e a una lacrima cristallina.









 

Scusate gente per il mio ritardo, ma ultimamente la sfiga ha deciso di prendermi di mira (e ci sta riuscendo particolarmente bene).
Alla fine però, anche se con qualche minuto di ritardo, sono riuscita a pubblicare anche io la mia schifezzuola.
Ma l'avevo promesso ai miei due adorabiliimbecilli che avrei scritto qualcosa.

Riuguardo alla storia non ho molto da dire.
Vedo Temari come una ragazza capace di pingere e non come la ninja dura col cuore di pietra che tutti pensano.
Poi per il resto, boh, non è proprio ShikaTem. E' molto più Tem che Shika, ma alla fine se ne sta buona così.

AHHHHH, i minuti di ritardo sono aumentati!

Un bacio a tutti, Alice.


 

 
   
 
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