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Autore: GraStew    29/03/2012    5 recensioni
*In revisione*
Nuova vita per Kristen! A causa di un trasloco dovrà lasciare la sua bella Los Angeles, la sua migliore amica e il suo fidanzato per trasferirsi a Londra. Qui qualcosa sconvolgerà la sua vita...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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FIRST DAY OF SCHOOL

 

Sono distrutta.

I giorni passano, io a scuola ancora non ci sono andata, non sono dell’umore giusto.

Non mangio e piango, sempre.

 I miei genitori mi hanno dato tutto il sostegno possibile, mi hanno detto anche di andare da una psicologa ma io, naturalmente ho rifiutato.. come posso dire ad una sconosciuta che dentro di me si sento morire? Capirebbe? Sono sicura che mi direbbe che ancora sono una ragazzina, che mi passerà.. ma Michael era tutto per me.. è stato il mio primo ragazzo, il primo amore non si scorda mai, dicono.. e adesso lo penso anche io.

Come posso dimenticare tutto il bene che c’è stato tra di noi? Ma soprattutto come posso dimenticare tutto il male che mi ha fatto?

Non riesco a reagire, non posso, non c’è la faccio e anche se il mio cervello dice che devo fare qualcosa, il mio cuore  non vuole collaborare . .

Come puoi una vita cambiare così? Come può una persona farti soffrire tanto?

Ho solo sedici fottuti anni e volevo una bella storia d’amore con un ragazzo che mi amava, almeno come mi diceva lui, come c’è l’hanno tutte le ragazzine alla mia età, chiedo molto forse? Ditemelo, vi prego.

 

Domani è il mio compleanno ed io lo passerò da sola con i miei genitori, dato che non ho nessuna amica e i vicini neanche li conosco e non mi interessa neanche conoscerli.. Non sono uscita fuori per niente, quindi volendo non so neanche le loro facce .. questa non è la vera Kristen, questa è una Kristen che non mi piace…

Vorrei tanto riuscire a risollevarmi, ma come? Sola non riesco, devo andare per forza da questa psicologa o basta andare a scuola a svagarmi un po’ il cervello e magari conoscere gente nuova, trovarmi un amica, che sia degna di questo nome.. ma mi chiedo, ne esistono ancora? Spero proprio di si.

Ho deciso, inizio la scuola..

 

Sono le 7:00 del 9 aprile, i miei genitori mi svegliano cantandomi “Buon Compleanno” e dandomi due regali… Non riesco a crederci che l’abbiano fatto davvero, sanno che non volevo niente, sanno che non amo i regali.  

“Amore mio tanti auguri di buon compleanno, ti auguro tutta la felicità che meriti” mia mamma mi ha fatto emozionare, lo ammetto… Apro il suo regalo e sbam, l’Iphon che ho sempre desiderato è nelle mie mani..

“Awwwww, grazie mamma.. anche se non dovevi spendere tutti questi soldi per me”

“Non ti preoccupare tesoro”

È il turno di mio padre, è emozionato e non so perché

“Kristen, tesoro, tanti auguri di buon compleanno”  e mi porge il regalo

“ Grazie mille papà” apro il regalo e rimango sbalordita

“ma questi sono due biglietti per Los Angeles, perché?”

“ semplice, perché quando ti sentirai pronta per ritornarci, magari per chiarire la situazione, avrai già i biglietti, oppure se ti trovi un fidanzato qui ci puoi andare insieme” ma sta scherzando? Che dolce che è

“ grazie papà, ma non credo di trovare qualcuno qua che mi faccia dimenticare Michael”

“ beh, tentar non nuoce, e poi adesso alzati su, altrimenti farai tardi”

“ Ok, grazie mille.. vi voglio bene, adesso sciò sciò, devo lavarmi e vestirmi”

Scoppiano a ridere, ed io, anche se per poco mi sento risollevata..

Sarà una bella giornata, me lo sento…

 

Arrivo a scuola questa volta puntuale e mi sento alquanto spaesata data la nuova situazione, ma non mi voglio buttare giù.

I miei genitori insistono a venire con me, così per non farli parlare ancora accetto. Entriamo all’interno dell’edificio, che è immenso e ci dirigiamo verso la presidenza, dove ci aspetta il preside, amico dei miei genitori, ma io non l’ho mai visto.. non so neanche come si chiama a dirla tutta.. lo scoprirò molto presto..

Mi sento un po’ osservata mentre cammino per i corridoi essendo affollati e poi, io sono la nuova studente, quella venuta dall’America.. li sento parlare di me a bassa voce mentre passo.. sono due ragazze e un ragazzo.. ma non ci faccio caso, saranno tre rompicoglioni qualsiasi..

Arriviamo davanti la porta del preside, bussiamo e qualcuno dall’interno ci dice di entrare, e così facciamo…

“Miei cari, Jules e John, come state? Lei deve essere Kristen? Piacere, io sono il preside di questa scuola”

“Ciao, Richard tutto bene, grazie.. tu come stai?” è mio padre che parla.. a quanto ho capito si sono conosciuti qualche mese fa quando è venuto con mamma qui a Londra per avere informazioni e si sono così tanto presi in simpatia che si sentono anche al telefono.

Però c’è qualcosa che non va…

Cazzo, mi sembra di conoscerlo.. L’ho già visto da qualche parte.. quegli occhi così azzurri, quello sguardo … Impossibile però, non ero mai venuta a Londra prima … Avrò visto qualcuno che gli assomiglia a Los Angeles, sicuro..

Sto ancora pensando a dove l’ho potuto vedere, che non mi sono accorta di essere guardata da tutti, aspettano la mia risposta ovviamente..

“Ehm si, io sono Kristen, piacere mio. Spero di trovarmi bene qui”

“Certo, ti troverai benissimo qui da noi … Ti seguiranno insegnanti molto qualificati e poi sei capitata in una classe in cui ci sono ottimi elementi”

“Comunque per qualsiasi cosa io sono sempre a tua disposizione, l’avevo già detto a tuo padre”

Vedo mio padre annuire e sorridere…

“Va bene, la ringrazio”

Sorride anche il preside.. Adesso so il nome, Richard.

Vedo i miei genitori alzarsi, deduco che se ne stanno andando

“Richard, allora, noi andiamo. Sei hai bisogno di qualche documento, dillo a Kristen e provvediamo subito”

“Va bene, John. Ciao.. buona giornata”

Si danno la mano e si girano per andarsene, quando mio padre esclama

“John, è da tanto che volevo farlo ma non ho avuto modo prima… vorrei invitarti a cena a casa mia una sera di questa, magari la prossima settimana.. giusto il tempo di sistemarci un po’”

“Certo, grazie mille per l’invito, consideralo accettato”

“Mi fa piacere, ah.. porta anche la tua famiglia naturalmente”

“Va bene, grazie”

Si sorridono ed escono dalla porta.

 

“Kristen allora, questi sono per te, segui tutto per bene così sarai allo stesso punto dei tuoi compagni …” Mi porge un blocco pieno di fogli, dove come prima pagina c’è l’orario di scuola e poi  tutto il programma da seguire.

“Va bene, preside.. Adesso però è meglio se vado in classe, mi sa che si sta facendo tardi.. anzi sono già in ritardo”

“Va bene, non ti preoccupare.. come prima ora hai italiano con la professoressa Korey, sa già che dovevi venire a parlare con me, quindi ti sta aspettando”

“Ok, la ringrazio per tutto.. arrivederci”

“Ciao Kristen, buon inizio di scuola”

Gli sorrido ed esco anche qui… Mi sta simpatico, non deve essere male..  è un bel signore… può avere una cinquantina di anni.. e poi quegli occhi… Azzurro cielo..

Bah.

Mi ha detto che il mio armadietto è infondo al corridoio, infatti l’ho trovato quasi subito.. numero 1305.. Mi piace questo numero.. poso dentro qualche quaderno e anche la borsa, non mi serve a niente.. prendo solo un blocco per gli appunti e il borsellino.

L’aula è un po’ più avanti.. La vedo subito, facciamo un bel respiro e busso. Chissà come saranno i miei compagni, chissà se mi troverò bene e se farò amicizia… Le mie paure più grandi.

Apro la porta ed entro a passo lento.. Sono troppo agitata, mi tremano le mani… Mi schiarisco la voce e inizio a parlare

“Salve, io sono Kristen Stewart, la nuova studente, ero dal preside, ecco perché ho fatto tardi..”

Mi giro dai miei compagni e qualcuno di loro mi sorride… ci sono più ragazze che ragazzi a quanto vedo.. qualcuno è anche carino..

“Benvenuta Kristen, non ti preoccupare.. il preside mi ha informata.. ti puoi sedere là al terzo banco accanto a Nicole, poi alla fine dell’ora farai conoscenza con i tuoi nuovi compagni” mi indica il posto, io annuisco e mi vado a sedere.

L’ora passa molto velocemente, anche se ho una fottuta paura di non piacere a nessuno..

La campanella suona e la professoressa dice ai miei compagni di presentarsi uno alla volta.. così fanno tutti…

Lei se ne va e noi rimaniamo da soli, immagino che a nessuno interessi sapere altro su di me, ed invece mi sbagliavo.. proprio quei tre ragazzi che avevo visto nel corridoio si avvicinano al mio banco.

“Ciao,Kristen.. piacere.. io sono Taylor”

“Io, invece sono  Elizabeht , ma puoi chiamarmi Beth”

“Io invece sono Jenny, piacere”

“Ciao ragazzi, piacere mio”

Anche la mia compagna di banco si gira e mi stringe la mano.. Deve essere molto garbata e gentile…

“Io sono Nicole, e sono sicura che diventeremo grandi amiche, non mi chiedere perchè lo dico, lo so e basta”

Tutti ridono, e rido anche io..

“Il mio fidanzato mi dice sempre che parlo troppo, ahahah.. lo so.. non ci posso fare niente”

Chissà se il suo fidanzato è carino e gentile come a lei…

“Ma non ti preoccupare, Nicole.. mi fa piacere conoscere qualcuno, mi sentivo sola in effetti dato che non conosco nessuno, e poi tu sei molto gentile e carina a dirmi queste cose”

“devi vedere il suo fidanzato quant’è carino, ahahahah.. un gran figo” è Jenny che parla…

Io non so cosa dire, guardo Nicole e la vedo diventare tutta rossa..

“Beh per forza è carino, guarda qui che bella ragazza abbiamo davanti, mi sembra logico”

Le sorrido e lei mi ricambia

“Grazie.. ehm posso chiamarti Kris? Mi viene più facile”

“Certo, tranquilla”

“Ok, e quindi dimmi, siamo i primi che hai conosciuto qui a Londra?”

“Beh veramente no, ho conosciuto un ragazzo, cioè veramente l’ho visto solo per mezzora.. ma mi è bastata, te lo giuro…

È bello da togliere il fiato, ha degli occhi meravigliosi, per non parlare del suo sguardo. Però ero fidanzata, altrimenti ci avrei fatto un pensierino…”

“Wow, un bel londinese allora… e lui, lui dimmi ti ha fatto capire qualcosa? Vi siete scambiati il numero?”

È vero, parla assai però è divertente fare amicizia con qualcuno, anche perché gli altri sono usciti a fumarsi la sigaretta.. la professoressa di matematica della seconda ora è assente, quindi tutti ne approfittano per uscire fuori, tranne Nicole che è rimasta con me dentro..

“Beh veramente non ho il suo numero, non so niente di lui.. tranne che ha diciotto anni e il nome.. ma figurati è stata una cosa così, senza importanza.. anche se non ti nego che un po’ l’ho pensato, ma sono stata troppo male per potermi permettere di andare a cercarlo.. e poi dove? Non conosco niente di Londra..”

“Beh, mi dispiace che sei stata male… però magari, chi lo sa, forse viene a scuola qua, tu che ne sai.. magari possiamo chiedere al mio fidanzato se lo conosce, dato che anche lui è al penultimo anno..”

“Certo, va bene. Il tuo fidanzato come si chiama, se posso saperlo?”

“Si certo, perché no… Si chiama Robert”

 

Wow.. che coincidenza.. e se è lui? No, non può essere.. e perché no?

Beh, perché mi piace cazzo.. nonostante tutto quello che mi ha fatto passare Michael, Robert mi è piaciuto fin da subito…”

Decido di non dirle niente, meglio non rischiare. Non voglio rovinare l’amicizia, anche se è appena nata…

 

La campanella dell’ora suona e tutti ritornano dentro.. Qualcuno si avvicina e mi chiede di dove sono, come mai mi sono trasferita, insomma le solite cose.. e i professori fanno esattamente la stessa, quindi ormai mi sembro un robot.. è tre ore che dico sempre le stesse cose..

 

La giornata passa in fretta e così accompagnata da Nicole esco fuori.. stiamo parlando di Los Angeles, se mi sto trovando bene qui quando qualcuno la chiama da dietro..

“Ehiiiiii Nicoleeee”

Lei si gira e sul suo viso compare un sorriso a trentadue denti…

“Ehiiii, ciaooo”

Mi giro anche io e non è possibile… Robert, si proprio quel Robert.. è davanti a me, pronto a baciare Nicole…

È LUI… LUI, è IL SUO FIDANZATO…

 

Lui mi guarda, disorientato e imbarazzato, si nota da tre chilometri di distanza e non sa cosa dire, come io d’altronde ..  ci pensa Nicole a rompere il ghiaccio…

 

“Kristen ti presento il mio fidanzato, Robert…”

“Robert, lei è la mia nuova compagna di banco, Kristen.. nonché mia futura migliore amica, me lo sento”

 

Ed ora che faccio.. mi ha spiazzata.. non me l’aspettavo…

Cazzo, cazzo, cazzo..

 

“Ciao Kristen” mi porge la mano ed io glielo stringo così forte che lui alza lo sguardo e mi guarda così intensamente che io mi sto per sciogliere ..

 

“Ciao Robert, piacere di conoscerti”

 

“Beneeee, le presentazioni le ho fatte.. sono sicura che diventerete ottimi amici anche voi due”

Ma dico io, è sempre così ingenua questa ragazza? Come fa a non notare l’imbarazzo che c’è tra noi due, che poi non è successo niente.. ma allora perché mi sento così?

E perché lui è imbarazzato?

Non mi va però di far soffrire una ragazza, quindi non farò niente, è come se lui non esistesse per me, devo fare per forza così.. ci sono passata, e no.. non lo auguro a nessuno di soffrire come ho sofferto io.. tradita e abbandonata..

 

È meglio se me ne vado a casa, così questa situazione finisce qui.

 

Non rispondo alla sua affermazione, molto fuori luogo devo dire.

 

Mi limito a dirle che ci vediamo domani, lei cerca di trattenermi ma io non posso fermarmi, così invento una scusa.. lei ci casca e mi molla

“Ciao Nicole, ciao Robert”

Mi incammino e noto che lui mi segue con lo sguardo..

Ma io decido di ignorarlo, e lo farò sempre ..

 

Se voglio avere almeno un’amica qui, devo farlo … e poi ancora il pensiero di Michael fa male e avere un’altra cotta al momento mi farebbe stare ancora più male…  

   
 
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