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Autore: MrRickySabba    29/03/2012    9 recensioni
Fanfiction su Chris Colfer e Darren Criss. Chris abita da 21 anni nel quartiere di Burning Street; conosce tutti, ma non si immagina che un giorno un nuovo inquilino si trasferirà e diventerà la persona di cui si innamorerà. Perdutamente. "Chris capì che si stava innamorando. Di nuovo. Della persona sbagliata"
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una delle prime giornate uggiose di novembre. Il sole cominciava a non uscire più da dietro quelle nuvole perlate e l’adamantina rugiada della mattina si vedeva a fatica.
Le prime more cominciavano a farsi largo fra i cespugli di rovi che contornavano casa Colfer. Ne andava orgoglioso di quei cespugli. Gli ricordavano tantissimo sua nonna, defunta ormai da sette anni. Ogni anno, lui si metteva a raccoglierle proprio in questo periodo e, riempiti sette sacchi, decideva sempre di prenderne uno e andare in giro per il quartiere di Burning Street e regalarne un po’ ai suoi vicini. Li conosceva tutti, perché ci era nato in quel quartiere, ma ognuno di loro si stupiva sempre nel vedere com’era cresciuto e diventato bello, bravo e avvenente. Loro se lo ricordavano come un bambino buono, dolce e affettuoso, sempre ligio al dovere e con grandi sogni e progetti per il suo futuro. Ora lo vedono, ventunenne, con ancora qualche traccia dell’acne giovanile, segno che la sua fanciullezza non è ancora scomparsa. Una persona che, negli anni, aveva mantenuto la sua bontà e la sua dolcezza.
Ovviamente tutti sapevano della sua omosessualità e, anche se a molti non andava a genio questa situazione, lo amavano lo stesso, perché era la persona più perfetta di questo mondo.
Anche quest’anno sarebbe venuto il periodo della raccolta delle more, che andava, più o meno, dal primo giorno in cui il sole cominciava a scomparire alle due settimane precedenti.
Quelle due settimane passarono come un lampo, perché Chris adorava raccogliere quelle more, che, a detta sua, erano magiche, perché, mentre le raccoglieva, gli sembrava di parlare con sua nonna. Raccolte tutte le more possibili, le ripose nei suoi sette sacchi; ne accantonò sei nella rimessa e, dopo essersi lavato da tutto quel soddisfacente sudore, cominciò ad andare in giro per il quartiere come fosse Babbo Natale.
Conosceva tutti nel suo quartiere, perciò senza esitazione suonava ai campanelli presentandosi con il suo sacco e dando un cesto di more a tutti, come faceva da sette anni a questa parte.
Camminando lungo la strada arrivò all’ultima casa.
Chris amava tutti nel suo quartiere, ed essendo a suo discapito una persona fin troppo buona amava anche il vecchietto burbero che ogni anno gli sbatteva la porta in faccia perché non voleva quelle “stupide more” diceva. Perciò, quando arrivava a quella casa, anche se sapeva che la porta gli sarebbe stata sbattuta in faccia, conservava sempre un po’ di more per il vecchietto.
Prese coraggio e si avvicinò alla porta.
Fece per mettere la mano sul citofono, ma la porta si aprì e Chris rimase alquanto sbalordito.
Il vecchietto burbero non abitava più in quella casa, ma lui non ne sapeva niente; il che era strano, considerando che lui era sempre il primo a sapere chi se ne andava e chi arrivava.
Al suo posto si presentò alla porta un ragazzo di una bellezza travolgente, quasi divina. Altezza scarsa, ma giusta per il tipo di fisico. Un accenno di riccioli neri che circondavano quel dolce viso d’angelo e due occhi castani, quasi gialli, che gli penetrarono il cuore al primo sguardo.
Ancora sbalordito da tanta bellezza, Chris cominciò a balbettare qualche parola: “P-p-piacere, Io s-s-sono Chris Colfer, l’inquilino c-c-che abita in f-f-fondo alla s-s-strada.”
Il ragazzo dal viso angelico gli rispose: “Piacere, io mi chiamo Darren Criss e sono venuto a stare qui da poco. Mi fa molto piacere conoscerti!”
Chris pensò che non sapesse ancora niente del nuovo arrivato perché era rimasto una settimana in casa raccogliendo ininterrottamente le more per i vicini. Ripresosi un po’, gli mostrò il sacco con le poche more rimaste e gli disse, con meno balbuzie: “Da sette anni io dono un sacco delle mie more a tutti quelli del vicinato, e ovviamente ce ne sono anche per te”
Darren rispose: “Oddio, grazie! Non mi sarei mai immaginato di conoscere persone tanto gentili appena arrivato in un nuovo quartiere! Grazie mille!”.
Chris rispose, mentre faceva per andarsene: “Figurati, è il minimo per accogliere al meglio un nuovo vicino”. Girò la testa verso il vialetto, ma la voce soave del nuovo inquilino lo bloccò improvvisamente: “Ehi signor Colfer!”
Chris, girando la testa: “Sì, dimmi pure”.
“Grazie del pensiero. Conta molto per me” Chiuse la porta facendogli l’occhiolino.
Chris ripensò alle situazioni che aveva passato negli ultimi anni e si rese conto di una cosa: si stava innamorando. Di nuovo. Della persona sbagliata.
  
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