To keep a promise
L'erba
sfrusciò sotto i suoi sandali mentre si avvicinava e sedeva davanti alla tomba.
L'aria sferragliava, gelida, scompigliandogli i capelli neri. Rufy teneva il
cappello di paglia in mano, reggendolo strettamente, carezzando con le dita le
ricuciture con cui Nami l'aveva riparato tutte le volte che era andato vicino
al distruggerlo, o che l'aveva rovinato.
Però
era ancora lì, tutto intero, ed era arrivato il momento di dividersi da esso.
Gli
pesava, doveva ammetterlo. Quel cappello l'aveva seguito ovunque, era sulla sua
testa quando era diventato un pirata, quando era arrivato nel Nuovo Mondo,
quando aveva conosciuto Ace e Sabo, persino adesso,
quando era stato dichiarato e riconosciuto come nuovo Re dei Pirati.
Però
c'era una promessa da portare a termine, questo non l'aveva dimenticato.
Aveva
immaginato spesso quel momento, quando avrebbe potuto restituito il cappello a
Shanks, realizzando il suo sogno e mantenendo la promessa che aveva fatto al
Rosso.
L'aveva
immaginato tante volte, come tante volte si era detto che, prima di
incontrarlo, sarebbe dovuto diventare davvero un grande pirata, e che era
ancora presto.
Ora
c'era riuscito, era diventato il Re dei Pirati.
Ma
non era come se l'aspettava.
Davanti
a lui non c'era l'uomo che aveva sacrificato il braccio sinistro per poterlo
salvare. Non c'erano due occhi neri, magari entusiasti e lucidi di felicità.
Non ci sarebbe stata la voce un po' roca e ilare ad urlare che era orgoglioso e
che voleva assolutamente festeggiare l'evento. Non sarebbero stati gli
scombinati capelli rossi ad accogliere nuovamente il vecchio Cappello di
Paglia.
Ad
accoglierlo quella volta c'era solo del marmo bianco su cui spiccava inciso il
nome dell'Imperatore, 'Akagami no Shanks', circondata
da una varietà di fiori dai petali scarlatti che non conosceva. La sciabola di
Shanks era adagiata su di essa, aspettando solo che il cappello venisse a farle
compagnia.
Ammetteva
di non aver creduto subito alle parole di Barbanera, di aver pensato davvero
potesse star bleffando per fargli perdere il controllo. Eppure, in fondo al
cuore, aveva capito fin dal principio che le parole dell'altro fossero la
verità.
Aveva
ucciso Shanks, e aveva osato vantarsi della cosa, screditandolo proprio davanti
ai suoi occhi.
Meritava
la morta più dolorosa, e Rufy gliel'aveva data.
Aveva
vendicato Ace, il vecchio Barbabianca, e adesso anche
Shanks.
Avrebbe
voluto vederlo un'ultima volta, certo, ma non si era mai pentito di non averlo
cercato, una volta arrivato nel Nuovo Mondo. Perché era la loro promessa. Un
giorno si sarebbero rivisti, ma solo quando fosse diventato un bravo pirata.
E
quel giorno era arrivato.
Si
portò il cappello sul viso, mordendosi le labbra dietro di esso, come volesse
impedire a Shanks di vederlo. Quando lo riabbassò, c'era il sorriso solare e
contagioso di sempre ad illuminare il suo viso.
Poggiò
il cappello sulla tomba, accanto alla sciabola "Shanks!" esclamò,
gustandosi appena quella parola sulla lingua. Non era importante che non fosse
fisicamente con lui, perché Rufy sapeva che c'era ed era fiero.
"Sono
venuto per restituirti il cappello e mantenere la promessa"
Angolo dell'Autrice:
Questa è una cosetta scritta abbastanza di getto.
Ormai lo sapete, quando sono depressa o qualsiasi altra cosa di
deprimente per qualsiasi motivo io mi sfogo scrivendo. E sfortunatamente muore
sempre qualcuno quando lo faccio .-. ma soprattutto, questo è quello che spero
non succeda mai alla fine del manga.
Comunque sia, probabilmente è carico di errori, e forse un giorno
vorrò correggerlo, per il momento è stato scritto solo per sfogo e tale rimarrà
^^'
Abbiate pietà xD
Un bacione, sempre vostra,
Asu <3