Era una notte buia... e sì, decisamente tempestosa. [...]
«Sapete cosa sto pensando?» la voce di Usopp si intromise nel quieto chiacchiericcio della serata, le guance gonfie di stuzzichini «che questa atmosfera sarebbe perfetta per una serata all'insegna delle storie del terrore»
Nove volti si girarono nella sua direzione, ognuno illuminato in modo diverso dalle luci delle candele e delle lanterne. Lunghe e suggestive ombre tremolanti a proiettarsi sulla tavola, sulle pareti. Una scena affascinante sì, ma a modo suo spaventosa.
«... oppure no.»
[...]
"Un veliero pirata dall'aria decadente era improvvisamente approdato al molo. Nessun colorito via vai di volgari avventurieri, nessuna minaccia di scorribande. Un unico uomo era apparso a prua, il sorriso sdentato, il viso bruciato dal sole e l'aria di chi nella vita ha combattuto centinaia di battaglie. Era sceso dal veliero, chiesto un tozzo di pane e poi si era accasciato al suolo, privo di sensi.
La marina lo aveva immediatamente identificato come uno dei più ricercati pirati di tutti i mari: niente popò di meno che il famoso capitano Ruf- ahm Monks R. Rufio!"

Ultimo capitolo: iniziate pure da qui, vi farà incuriosire. Io non ho saputo resistere a quel narcotrafficante vanitoso, imprenditore criminale, Drago Celeste sadico, bellissimo e depravato. E sì, avete due nuove illustrazioni, fatte sempre dalle mie manine.
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IMPORTANTE: questa storia contiene un alto tasso di MINDFUCK. Vi metterà a disagio.
Consiglio: non fermatevi ai primi capitoli.
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La Principessa Viola è maledetta, la Principessa Viola è un’assassina. La Principessa Viola è l'amante del Re di Dressrosa, Donquijote Doflamingo.
Estratto: «In fondo, sai di non avere altre possibilità per poterti salvare e salvare chi ami. E ti capisco. Ma dimmi, cosa si prova ad essere tanto meschini? A mascherare una scelta egoista e consapevole in un sacrificio per gli altri?»
Viola ammutolì. Le aveva squartato la coscienza e ora le stava ispezionando le viscere del suo senso di colpa, recidendole le corde vocali.
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Coppia: Doflamingo ~ Viola, come Oda ci suggerisce, o qualcosa di più. Buona lettura.
L'oscurità non emerge solo in chi compie violenza, ma si annida, più profondamente, in chi la subisce.

Cosa può nascere da un brindisi? Per Nami e Zoro, tutto. O meglio… dieci volte tutto.
Dieci bevute, dieci momenti rubati al caos delle avventure, dove la navigatrice e lo spadaccino imparano a conoscersi, punzecchiarsi, confidarsi e forse... innamorarsi.

Cosa succederebbe se sei personaggi del mondo di One Piece si ritrovassero ad essere catapultati improvvisamente nel mondo reale? Ed esso venisse controllato da forze magiche?
Trafalgar Law, Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Vinsmoke Sanji, Usop e Sabo lo scopriranno presto.
Assieme a loro nella lotta alla libertà vi saranno altri personaggi che di lotte ne affrontano da tutta una vita e insieme ai protagonisti due gemelli speciali li aiuteranno a sconfiggere le forze oscure che governano il mondo.

«Non sei preoccupata?» chiese.
Lei scrollò le spalle, con naturalezza.
«Non c’è motivo. Dopotutto, il mio uomo, è cento volte più forte di quel novellino.»

Garp e Sengoku agli inizi della loro carriera affrontano una missione incredibilmente difficile e ben poco ortodossa. Ma sono Marine: non si arrenderanno certo alla prima difficoltà!

Rufy si era abbarbicato sulla polena non appena era stato annunciato l'avvistamento di una nave.
Non un'imbarcazione imponente. Se ne stava ferma, in mezzo al mare, le vele ammainate, le bandiere a mezz'asta. Non si avvertiva quella tipica, frenetica presenza di personale di bordo. Ma quel canto raccontava loro una storia diversa. Qualcuno c'era e stava intonando una nenia: lenta, malinconica; parole incomprensibili. [...]
«Affidatemi al freddo mare azzurro. Che lo strepitio delle onde sia il mio requiem solenne, dormirò un sonno sereno...» enunciò Sanji, affiancandoli.
Videro il gruppo di marinai trasportare sulle spalle un'asse, alla quale era assicurato quello che, da lontano, sembrava solo un sacco di iuta. Solo quando lo fecero scivolare sul parapetto e lo sporsero all'esterno, offrendolo al cielo, al mare e al vento, si resero conto che fasciato lì dentro doveva esserci un corpo. Probabilmente il compagno di viaggio che se ne era andato per sempre.

Un pomeriggio tranquillo sulla Sunny, un giardino in fiore e un linguaggio segreto che svela più di mille parole.

La questione era molto più personale di quanto non avesse voluto ammettere fino a quel momento. Vedere il volto di Shakky sofferente e ormai privo di ogni speranza di essere salvata gli aveva fatto ribollire il sangue nelle vene.
Rabbia per la crudeltà di Saint Sommers.
Rabbia per come i nobili mondiali l’avevano rapita e legata in catene come un animale.
Rabbia per non essere andato prima a cercarla e aver soppresso quel sentimento sbocciato in lui come una peonia in tarda primavera.
SPOILER: One shot ispirata dalla scena del capitolo 1161

Lui giovane pirata e cuoco, lei introversa giornalista. Lui pronto per l’avventura, lei si nasconde dietro le parole e nella redazione di un giornale indipendente. Lui ha una passione per le belle donne, lei si è lasciata amore e famiglia alle spalle votandosi solo al lavoro.
Tuttavia lui e lei si legheranno in un modo in cui non avrebbero mai pensato.

Se ciò che rende umano è ciò che si sente, la cura, il desiderio, la memoria che brucia dentro… chi aveva stabilito che un cuore artificiale non potesse custodire lo stesso fuoco?

La Wado, pensò. Il mio legame con Kuina. La mia promessa. Non la affido mai a nessuno. È la mia vita stessa.
Eppure lì, tra le mani di Nami, quella lama non perdeva sacralità. Si accendeva, anzi, di una nuova forza. Perché lei conosceva il peso dei sacrifici. Lei sapeva.

"One Piece. Lui che di pezzi ne sapeva qualcosa, non poteva certo lasciarsi sfuggire l'unico, il più importante. Non era forse quello il fine di un pirata? Non quello di un avventuriero? Per quello non aveva mai smesso di giocare, dopotutto. Perché da qualche parte, nascosto dietro quella massa informe di capelli, in questi vestiti troppo larghi, c'era ancora quel bambino che giocava a fare il pirata. E non era certo colpa sua, se le cose si erano fatte troppo serie, lungo la strada. Cercare inestimabili tesori, solcare i mari, e un giorno constatare di persona quale polo fosse il più gelido: le origini di un sogno si aggregavano tutte lì.
Poveri gli sciocchi che si affannavano a complicarsi la vita. Poveri gli inetti, che avevano perso la via. O il motivo che li aveva portati a prendere il mare."

Zoro comincia a leggere a voce. Lentamente, il tono basso ma fermo, come se volesse mantenere segrete le parole che dice e al tempo stesso affidarle all’intera stanza, lasciare che l’abitino al posto di quel silenzio denso di inquietudine, del respiro affaticato di Nami, della febbre, della noia, dell'impotenza.
(Della paura.
L’aveva sentita anche lei, quel giorno? Dentro alla stanza del Baratie, mentre gli leggeva la storia di Noland il Bugiardo e lui non aveva nemmeno le forze per respirare regolarmente?)
Piccola storia ambientata nella seconda stagione del live-action.