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Autore: AliF    29/03/2012    2 recensioni
Shikamaru, in fondo, osservava le nuvole cambiare sotto i suoi occhi per capire meglio gli uomini. Uomini che, appena soffiava un po’ di vento cambiavano come le nuvole.
Nuvole e uomini, uomini e nuvole, legati da un filo che solo lui poteva vedere.
[ShikaTem]
[Storia partecipante alla Black Week indetta dal forum The Black Parade]
[Fluff] [Introspettivo] [Slice of life]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capirsi





Temari non aveva mai capito come Shikamaru Nara potesse passare la sua vita fermo immobile a fissare il cielo. Se ne stava lì, sdraiato, con le braccia conserte dietro alla testa, una sigaretta imprigionata tra le labbra sottili. Con sguardo assorto, osservava le nuvole cambiare continuamente sotto i suoi occhi color fango, sospinte da una leggera brezza.
Quando la ninja trovava un ritaglio di tempo dal suo lavoro di ambasciatrice, raggiungeva il pigro ananas sulla collinetta, un po’ per infastidirlo con le sue lamentele, un po’ per stare al suo fianco, un po’ per capirlo. Shikamaru non si voltava nemmeno a guardarla arrivare. Sbiascicava un saluto e tornava in silenzio. Un giorno, la bionda gli chiese come facesse a riconoscerla e lui, sbuffando, rispose che aveva un passo diverso da tutti gli altri, troppo rumoroso per essere quello di un nemico, troppo maschile per essere quello delle sue compagne, troppo femminile per essere quello degli amici di sempre.
"Un passo a metà tra il soldato e la donna che vivevano in te" così l’aveva definito.
Intanto, su quella collinetta, i due trascorrevano minuti, ore, pomeriggi felici, alternando i loro soliti battibecchi con momenti di silenzio, forse i più belli mai vissuti.
E così, mentre Shikamaru osservava le nuvole, Temari osservava Shikamaru.
I suoi occhi acquamarina si fermavano sulla figura alta e muscolosa del ninja, a volte con desiderio -lo stesso delle loro notti-, a volte con un sorriso appena accennato. Si accorse finalmente che il ragazzo sconosciuto alla selezioni dei Chunin anni addietro, scoglionato e desideroso di una vita tranquilla, era cambiato. Maturato in un certo senso. Per carità, era sempre il solito pigro ananas, ma un pigro ananas diverso. In quel tempo che avevano trascorso assieme, come amici, alleati, compagni, amanti, il giovane aveva perso persone importanti, ma allo stesso tempo altre si erano impossessate del suo cuore. Aveva conosciuto il gusto amaro del sangue e quello dolce della vittoria. La sua fronte, un tempo liscia e piana, era segnata da una piccola ruga, causa l’espressione sempre corrucciata e pensierosa del ninja.
Allo stesso tempo la giovane si accorse che il suo cuore, il cuore della fredda ninja del deserto, correva frenetico quando era vicino a lui.
E così, mentre Temari capiva Shikamaru, il ragazzo studiava la bionda.
Anche lui aveva imparato a conoscerla, durante il tempo trascorso insieme. Il suo sorriso, raro, ma bellissimo come un fiore del deserto, era diventato più ampio da quando aveva trovato l’amore dei suoi fratelli. I suoi occhi, color acquamarina, piangevano una sola lacrima cristallina quando, dopo la guerra, si trovava circondata dai cadaveri dei compagni.
Allo stesso tempo il giovane si accorse che il suo cuore, il cuore del pigro ninja, correva frenetico quando la sentiva arrivare. Con il suo passo a metà tra soldato e donna e il suo profumo di pulito.

Shikamaru, in fondo, osservava le nuvole cambiare sotto i suoi occhi per capire meglio gli uomini. Uomini che, appena soffiava un po’ di vento cambiavano come le nuvole.
Nuvole e uomini, uomini e nuvole, legati da un filo che solo lui poteva vedere.
Ma questo Temari ancora non lo sapeva.
 
-Cry Baby-
Shikamaru sbadigliò, stiracchiandosi leggermente e grattandosi la testa –Che c’è Seccatura?-
-Mi chiedo… Perché ti piacciono tanto le nuvole al tramonto?-
L’aveva notato, durante quei lunghi pomeriggi. Gli occhi del ninja si colmavano di una luce diversa quando il Re Sole tramontava e lasciava il trono alla Regina Luna.
-Perché sono belle- rispose semplicemente il ragazzo.
Temari alzò gli occhi color del mare a quella voragine immensa sopra le loro teste. Nel cielo si rincorrevano azzurro e rossa, rosa e viola, giallo e arancione, mentre l’oro degli ultimi raggi del Sole li stringeva in un tenero abbraccio. E quegli stessi colori tingevano le bianche nuvole, che sembravano arrossire sotto lo sguardo dei due giovani, là, sulla collina, uno sdraiato, l’altra seduta.
Insieme, uniti, legati uno all’altra, intenti a studiarsi e capirsi.
-Sono belle le nuvole al tramonto- ripetè il moro. Si voltò a guardarla –Belle come te, Seccatura-
I loro occhi s’incrociarono per un istante e Shikamaru giurò di aver visto per un attimo –solo per un attimo- le guance abbronzate delle bionda tingersi di rosso. Poi un pugno lo colpì dritto alla bocca dello stomaco e gli mozzò il fiato. Temari, intanto, borbottava infastidita al suo fianco e lo rimproverava di star diventando troppo dolce e smielato.
Il ninja sbuffò, tornando a fissare le nuvole, che lo aiutavano a capire meglio le persone, perché, come loro, cambiavano in continuazione.
Nuvole e uomini, uomini e nuvole, legati da un filo che solo lui poteva vedere.


“Non osi nemmeno immaginare quanto siano belle le nuvole mentre arrossiscono, Seccatura”









 

Note dell'autrice

Eccomi qua con la seconda storiella per la Black Week. Un po' più puntuale di quella scorsa, ma sempre all'ultimo minuto.

Ho molto da dire su questa cosa, così tanto che non so manco da dove iniziare.
Ho sempre visto Shikamaru e Temari come una coppia silenziosa, che non fa scalpore o cose simili. Insomma, non ci vedo uno dei due a urlacchiare in giro per il mondo che si sono fidanzati.
Al massimo si nascondo dietro ad un cespuglio per stare in santa pace. O sulla collinetta.
E li vedo come una coppia che si studia, che cerca di capirsi. Lo so, sarò finita nell'OOC più spaventoso mai letto prima, ma dovevo scrivere questa fic.
Perchè mi sembrva giusto, perchè dovevo chiarirmi le idee anche io su loro due.
E poi un po' di fluff ci sta sempre. Sperando che sia nero.
Gente, concludendo questo note sconclusionate... Me ne vado a dormire.
Quel che ho scritto ho scritto e non mi fa tanto schifo. Solo un pochino.

Saluti, Alice.

   
 
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