Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: _Nocturne    30/03/2012    2 recensioni
Dopo elfi, streghe, fate, licantropi e vampiri, anche le stelle, rappresentate come delle persone dalle fattezze divine e i poteri misteriosi, diventano personaggi di un racconto fantasy.
E se la tenera quiete di una tiepida estate trascorsa in campagna fosse infranta dall' arrivo di una potente ed ignota forza sovrannaturale, giunta per rispettare un patto stretto, qualche mese prima, con l' inerme umana Cassandra? La storia di una ragazza che, pur di ritrovare il suo cuore perduto, accetta di affrontare un' avventura apparentemente più grande di lei.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Poche parole prima di lasciar spazio alla narrazione. 
Dopo aver praticamente abbandonato questo fantastico sito e le mie (molto meno fantastiche) fanfic potteriane, ho pensato bene di farmi viva e pubblicare un lavoro originale. 
Questo primo capitolo, per mio volere, rivela ben poco della storia in sé, ma credo che crei una certa suspense (a voi sta confermare o smentire questa mia opinione), quindi penso che sia una buona esercitazione di riscaldamento in vista di qualcosa di più corposo. xD
I personaggi ed i luoghi presenti sono tutti originali e di mia proprietà: plagiate anche minimamente la mia Cassandra e sguinzaglierò ogni sorta di corpo speciale pur di acchiapparvi e poter ottenere la mia terribile vendetta. *risata malefica*
Enjoy! 
 
- Nell’ aere mi movo, ed il sole investigo. 

Il piacevole profumo dei fiori di magnolia era ormai penetrato nella camera da letto, completamente immersa nell’ oscurità per proteggere dai violenti raggi del sole di agosto. Le cicale che abitavano i cespugli dinanzi alla rustica casa di campagna, creavano una rilassante melodia che aveva raggiunto anche le attente orecchie di Cassandra, facendola cadere in un sonno profondo sebbene fosse giorno inoltrato. C’ è cosa più dolce del cadere vittima di Morfeo nella più totale tranquillità, sapendo che le ore di sonno non stiano rubando tempo a faccende di massima importanza e che il nostro risveglio non sarà scosso dall’ aspro suono di un aggeggio meccanico, che poco s’ interessa del nostro riposo ma che si attiene, con rigore matematico, ai nostri rigidi orari? Il fresco cuscino e l’ aroma di lavanda intriso nelle candide lenzuola accompagnavano con dolcezza il riposo di Cassandra, che avrebbe dato qualsiasi cosa affinché quel momento così sereno e perfetto da apparire fuori dalla realtà, avesse potuto protrarsi all’ infinito. Faceva abbastanza caldo da permettere alla ragazza di dormire senza essersi prima avviluppata nelle sue lenzuola di lino, ma la penombra creatasi e il fatto che quella fosse la stanza più umida, permetteva alla sua pelle di restare asciutta e profumata; altre volte, invece, il terribile flagello del sudore la perseguitava, costringendola a sentirsi totalmente inzaccherata, quasi appiccicosa. La casa, impostata su due piani, riposava nella profonda quiete pomeridiana, ad eccezione della veranda, dove sicuramente la signora Linda si stava godendo una chiacchierata telefonica con un’ amica rimasta in città per l’ estate. Un gattino dal pelo di un brillante color inchiostro scrutò la penombra con i suoi vispi occhi verdi, dunque abbandonò la sedia in paglia su cui aveva appena finito di riposarsi egli stesso, a si lasciò alle spalle con l’ agilità tipica dei felidi la camera della sua padrona, scivolando silenziosamente fuori dalla massiccia porta socchiusa. Un lampo di luce attraversò l’ oscurità della camera: a ben vedere, esso avrebbe dovuto essere stato prodotto da un imminente tuono che, seppur nel suo stato di dormiveglia, Cassandra si aspettava di sentire da un momento all’ altro; a quel punto si sarebbe girata sull’ altro fianco, cambiando posizione, e avrebbe accettato di buon grado che un violento acquazzone di metà estate cullasse il suo riposo, come una musica molto più prorompente e sublime di quella delle cicale, affascinante nella sua complessità.

Ogni secondo che passava, senza che l’ atteso tuono si facesse sentire, i sensi della ragazza si risvegliavano sempre di più dal torpore del sonno, cominciando lentamente a mettersi in allerta per quella situazione così strana; d’ altronde era impossibile che quel celere quanto accecante lampo di luce fosse stato prodotto da un oggetto tecnologico presente nella stanza, visto che Cassandra soleva quasi totalmente isolarsi dalla modernità quando varcava le soglie della casa di campagna appartenuta ai suoi nonni. Rotolò su se stessa fino a raggiungere il lato del letto più vicino al balcone, aguzzando l’ udito alla ricerca della conferma delle sue ipotesi: di lì a poco, se non fosse stata la natura a produrre il tuono richiesto dalla mente razionale della ragazza, di sicuro la sua fantasia avrebbe sopperito alla sua mancanza, facendole sognare di ascoltare il suono atteso, complice il fatto che non si fosse ancora arresa al dover abbandonare il dolce mondo dei sogni.
Un secondo lampo, ancora più accecante, ma molto più duraturo del precedente, la riportò finalmente alla realtà: quelle luci non potevano penetrare dal balcone, che era ben chiuso per non far filtrare alcun raggio solare e mantenere l’ ambiente fresco, né tantomeno avrebbero potuto essere state prodotte da qualcosa che si trovava, sulla destra, fuori dalla porta: aveva percepito, attraverso le palpebre chiuse, quel bagliore di luce nascere e spegnersi proprio di fronte a lei, ai piedi del suo imponente letto a baldacchino.
Il suo cuore prese a battere rapidamente, gocce di sudore freddo le imperlavano la fronte,  la gola, incredibilmente secca, testimoniava la sua ansia: sentiva di non essere sola in quella stanza, e una profondo terrore cominciò ad attanagliarle il cuore, come se i mostri della sua infanzia fossero tornati in quel pomeriggio estivo a farle visita, e a farla sopraffare nuovamente dalla sua indole più incline alla superstizione e alla paura immotivata.  

« Tu che per il tuo nome splendi sugli uomini! » una voce di sovrumana potenza risuonò nell’ intera stanza, facendo traballare il letto di Cassandra e provocando l’ esplosione di alcuni antichi paralumi in cristallo. La ragazza si coprì le orecchie cercando di impedire ai suoi doloranti timpani di lacerarsi; con un’ espressione di straziante dolore dipinta in volto aprì gli occhi per qualche secondo, ma subito dovette richiuderli, visto che aveva sentito bruciarli intensamente all’ interno delle sue cavità oculari, come se ad i bulbi fossero stati sostituiti dei tizzoni ardenti.

Forse era stata un’ allucinazione, ma era quasi certa di aver scorto, nei pochi istanti in cui aveva tenuto gli occhi aperti, i lineamenti di una figura umana, duri e possenti come quelli di una statua marmorea greca. L’ aria intorno a sé pareva essere carica di una forza elettrica, e attraverso le palpebre poteva percepire altri lampi di luce diffondersi per la sua stanza, quasi a formare una corona di folgori intorno alla voce, – o alla persona? – che si stagliava dinanzi a lei, completamente immersa nello splendore. Il cuore le batteva ancora più forte, e sentiva che se non si fosse calmata subito le sarebbe esploso nella gabbia toracica, o si sarebbe spiaccicato contro lo sterno, ponendo almeno fine alla sua muta sofferenza. Muta relativamente, perché la ragazza emetteva dei flebili lamenti, dettati dalla paura che le attanagliava le membra e le impediva di reagire allo scottare di quell’ enorme fiamma che le stava bruciando la pelle e stordendo i sensi, come se stesse subendo un’ insolazione a causa di una fonte di luce cento volte più potente del Sole, e in maniera altrettante volte più celere.

« Hai osato invocare il mio aiuto? » No, non aveva mai creduto nelle divinità, che considerava fatue illusioni adatte a menti troppo ingenue e deboli per poter accettare il fatto che la vita, dopo la morte, non potesse avere una continuazione, eppure si domandò se quello dinanzi a sé non fosse un angelo sceso da chissà dove per chissà quale motivo. Portò le mani intorno alle tempie, cercando di massaggiarsi la fronte ed evitare l’ insorgere di un mal di testa che, più che dall’ atterrimento, era dettato dal fatto che il suo sangue avesse preso a circolare in maniera ossessiva in tutto il suo corpo, come se quella potente e terribile luce avesse messo in moto le sue membra, troppo deboli per sostenere un’ emozione simile. Il respiro si era fatto più affannoso, e i lamenti si erano trasformati in veri e propri latrati; la ragazza, da che si era seduta in mezzo al letto, si era nuovamente accasciata sul fianco, dimenticando quando, pochi minuti prima, aveva assunto quella stessa comoda posizione per riposarsi in una mite giornata di vacanza. Con gli occhi coperti dalle mani, attraverso le quali però filtrava comunque l’ accecante bagliore, seppur smorzato, la giovane riuscì a pronunciare dei versi che, nella sua lingua madre, l’ italiano, potevano avere un senso compiuto: « Non voglio morire ».

Pensò che la sua frase avesse indispettito l’ angelo infuocato che la sovrastava, e che di lì a poco, se precedentemente aveva avuto una possibilità di salvezza, avrebbe posto fine alla sua vita, magari venendo incenerita viva dalla potenza distruttrice di quei raggi di luce che avevano invaso la sua stanza, prima avvolta in una tenera penombra.
« Guardami » disse la voce sovrumana, della quale Cassandra non era riuscita neppure a distinguere il sesso, sempre se quell’ essere che si trovava dinanzi a lei ne fosse stato dotato. 

 
***
Primo Capitolo completo! 
Mi dispiace non aver potuto ancora caratterizzare a fondo Cassandra e rendere così la sua personalità subito comprensibile, 
ma so già che il secondo capitolo saprà sopperire alle mie attuali mancanze. 
p.s. che ne pensate del titolo della storia? >___< 
Non mi convince molto, quindi accetto consigli per poterlo cambiare! 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: _Nocturne