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Autore: MakieyoMela    30/03/2012    3 recensioni
Hello; è un titolo un pò stupido, ma credo racchiuda un pò tutto ciò che voglio creare su questa coppia.
Su di loro; JongKey.
E' a tutti gli effetti un Yaoi su questa fantastica coppia che, ammetto amo da morire, e ch'è strano non abbia ancora fatto una FF su di loro, ma ora credo sia arrivato il momento.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jonghyun, Key, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amavo farmi notare dalle ragazze della mia classe; cantando, ballando. Non importava come, amavo farlo e basta. Mi dedicavo alla chitarra, alla musica. La musica: solo sentirne parlare i miei occhi si trasformavano in cuori. Ero un fantatico del rock, stiamo parlando dei tempi del liceo, precisamente il secondo anno. Avevo avuto molte storie dietro la mia vita, forse troppe.
Ma nessuna delle quali fosse stata seria o duratura se non più di una settimana. 
Odiavo le cose serie, soprattutto con le ragazze di quei tempi. Non ne riuscivo a trovare una a cui piacesse il mio vero io. Arrivato al punto da amare la mia immagine, da solo. Mi guardo allo specchio, ero carino, bene. Potevo andare avanti. 
Quel giorno, in pieno caldo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, era il primo giorno in cui dovevamo accogliere le nuove prime del liceo. 
-Ricorda, incollati un sorriso sulle labbra e non fare il tenebroso- Mi ripeteva mia madre, aggiustandomi il colletto della camicia bianca alzato e stringendomi la cravatta rossa. 
Sbuffai facendole alzare qualche capello sul viso.
Lei mi guardò -Per favore, non farti buttare fuori già dal primo giorno del secondo anno. Abbiamo avuto già troppi problemi l'anno scorso- Si allontanò di qualche passo dalla mia figura e mi squadrò -Sei perfetto!- Battè le mani con un sorriso soddisfatto.
La lasciavo fare, mi faceva piacere che mia madre sorridesse almeno una volta in una giornata. 
Presi la borsa dal divano -Vado, ci vediamo stasera- Cercai di sorriderle, sembrando più convincibile possibile per poi sbattere la porta dietro di me. 
Dopo qualche passo fuori casa, passato il muretto che la nascondeva, lanciai lo zaino strapieno di roba in un cespuglio e mi rialzai il colletto, facendo la cravatta più larga e togliendo la camicia dal pantalone. 
Arrivai a scuola se non dopo un quarto d'ora, la cerimonia era già iniziata e io ero in ritardo, come al solito. Mi andai a sedere vicino ai miei due migliori amici: Minho e Jinki. Passando tra le varie sedie, un gruppo di nuove ragazze iniziò a fissarmi sparlando. 
E' carino. Sarà più grande? Chissà se ho un possibilità. 
Mi venne da ridere, ma mi trattenni, facendo l'indifferente e sedendomi sulla sedia rossa pieghevole -Che mi sono perso?- Sussurai ad entrambi. 
-Un cazzo, stanno parlando da mezz'ora- Sbuffò Minho, quasi steso sulla sedia. Jinki invece era preso dalla conversazione che stava tenendo la professoressa di Arte. 
Era giovane, era bella, era una mia vittima dell'anno scorso. 
-Hai avuto davvero fortuna per essertela scopata- Continuò Minho -Onew si sta deprimendo per questo- 
Diedi una pacca sulle spalle ad Onew -Scusa, amico. Non sapevo ti piacesse- Sorrisi.
Jinki non mi rivolse lo sguardo -Lo so, Jong, ora taci e fammi sentire- Trattenne una risata e continuò a fissare la donna in minigonna sul palco. 
-Visto quante belle ragazze che sono venute quest'anno?- Minho mi mise una mano sulla spalla -Pensi che ce ne lascerai una?- 
Lo guardai, con sguardo da playboy -Non so, forse- 
La campanella trillò e i professori ci fecero entrare nelle nostre classi per iniziare le lezioni. Le prime invece erano a fare un tour della scuola; avrebbero finito la sera, la nostra scuola era abbastanza grande. 
-Signorino Kim, è un piacere averla in classe- Mi guardò il prof. dall'altra parte dell'aula. 
-E' fin troppo un piacere, quindi, penso andrò a  fare un giro- 
Uscii dall'aula senza preoccuparmi delle urla del prof.
Passeggiavo tra i corridoi come se fosse casa mia, passai fuori al bagno delle ragazze, dando una sbirciatina.
-Ragazzo, non dovresti- Quella voce mi spaventò, tanto da farmi girare toccandomi il petto. 
Mi ritrovai un ragazzo poco più alto di me, con sguardo da cerbiatto disperso che mi indicava. 
Lessi il nome sulla targhetta: Kim Kibum.
-Tu devi essere uno dei nuovi arrivati- Gli passai affianco toccandogli i capelli -Benvenuto- Sorrisi, forse un pò cattivo senza preoccuparmi della risposta e iniziai a scendere le scale. 
-Non mi hai detto il tuo nome- Sentii dire alle mie spalle. Non detti peso a nulla, continuai il mio cammino. Mi sarei dimenticato il viso di quel ragazzo da lì a pochi secondi. 

  
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