Un dolore
atroce al petto.
Quello era troppo, persino per la più grande scienziata che
il mondo avesse mai
conosciuto.
Respirava affannosamente, cercando disperatamente qualcuno a cui dire
della sua
ultima scoperta prima di lasciare questo mondo.
Nessuno, in quel dannato laboratorio non c'era nessuno.
Afflitta e terrorizzata allo stesso tempo prese un foglio sulla sua
lussuosa
scrivania e scrisse solo una frase
Cinque giorni i Saiyan sono mal...
Ma non riuscì a completare che cadde a terra con
un tonfo, priva di vita.
Quella stessa notte Vegeta non riusciva a dormire.
Si rigirava tra le coperte, per la prima volta in vita sua, preoccupato
per sua
moglie.
Ricordava ancora quando tre mesi prima, con i suoi occhi eccitati e
gioviali
nonostante l'età, gli aveva chiesto una ciocca di capelli,
per studiarne il
DNA.
Aveva cercato di rifiutarsi ma quella insulsa donnetta glieli aveva
tagliati
mentre dormiva.
Sospirò ripensando ai mesi che avevano seguito quel
maledetto giorno.
Bulma si era fatta sempre più spenta e meno irritabile, non
si metteva più a
litigare con lui come era solita fare, anzi, tutto il contrario.
Ogni volta che varcava la soglia della porta di casa gli si avvicinava
e lo
stringeva in un lungo abbraccio, cosa che non aveva mai fatto, guardava
Bra e
Trunks in modo preoccupato e non li faceva uscire di casa per
più di due ore e
infine aveva abbassato inspiegabilmente il livello di
gravità che la GR poteva
raggiungere.
Non le aveva detto nulla, qualcosa non andava in lei e per la prima
volta il
principe aveva deciso di far finta di niente, di non accorgersi
né delle
funzionalità ridotte della sua palestra né dello
strano comportamento della
moglie.
Si voltò verso la finestra e guardò la luna alta
in cielo, circondata dagli
astri.
Ripensò ai suoi interminabili viaggi fatti da ragazzo per
andare alla conquista
di nuovi pianeti.
Sorrise, un'espressione che mai compariva in pubblico ma che il
principe aveva
sempre ricordando le sue guerre. Forse al vecchio Vegeta sarebbe
mancato tutto
ciò, ma al nuovo Vegeta, quello che aveva imparato a
convivere con i terrestri,
quei ricordi davano strane sensazioni.
Non rimorso, no, ma forse pietà per le tante
popolazioni distrutte dalle
sue stesse mani.
Sbatté un paio di volte le palpebre prima di alzarsi e
andare a vedere cosa
stava facendo la sua donna, controllare il perché non lo
avesse ancora
raggiunto, l' aspettava da due ore ormai.
Era abituato a questi ritardi per via del suo lavoro, ma ora sentiva il
bisogno
di stringerla a se.
Ma quando aprì la porta del suo luogo di lavoro il cuore gli
sprofondò nel
petto.
Bulma riversa a terra, il viso segnato ormai dall'età, non
dava alcun segno di
vita.
-Bulma!- sussurrò avvicinandosi di corsa e scrollandola,
prima fievolmente e
poi violentemente.
-BULMA!- urlò con quanto fiato aveva in gola per poi far
cadere un'unica
lacrima sull'unica donna che avesse mai amato in vita sua.
Continua...
Angolo
dell'autrice
Salve a tutti.
Ecco una nuova fan fiction sul mio anime preferito.
La storia è ambientata in un futuro non molto lontano da
quello del GT, vale a
dire sei anni più tardi.
Qualcosa di estremamente terribile ha scoperto Bulma e ora i Saiyan
hanno un
tempo limitato per capire quello che la scienziata non ha potuto dir
loro.
Spero che vi piaccia e, se vi va, lasciate una piccola recensione
magari per
farmi notare errori in modo tale che li possa correggere.
Aggiornerò il più presto possibile.