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Autore: Acquamarine_    30/03/2012    2 recensioni
[La storia si è classificata seconda al contest "La prima cotta" di saramichy]
Quattro drabble ed una one-shot per descrivere il primo amore di Fleur, e la sua prima delusione.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur Delacour
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Nome autore EFP e sul forum: Acquamarine_

- Titolo storia: Une Nouvelle Fleur

- Personaggi: Fleur Delacour, Alexis e Caroline (OC)

- Immagine: 16

- Rating: Verde

- Genere: Sentimentale, Triste, Introspettivo

- Avvertimenti: Drabble, One-Shot, Raccolta (mista; quattro drabble, una one-shot)

- Introduzione: Quattro drabble ed una one-shot per descrivere il primo amore di Fleur, e la sua prima delusione.

  • NdA: Per quanto riguarda le drabble non credo di avere molto da dire.

    Servono un po' da introduzione, descrivono il rapporto e i sentimenti di Fleur e con quella della corsa volevo esprimere il suo rapporto con Caroline: erano sì amiche, ma tra loro c'era competizione e, in particolare, volevo dare una specie di “spoiler”, in quanto in seguito c'è una corsa, ma a vincerla sarà Caroline: la corsa al cuore di Alexis.

    Ah, io utilizzo il contaparole di OpenOffice ed ho inserito tra parentesi le parole usate, dato che so che tu usi quello di fiumidiparole e non so se sia lo stesso conteggio! :)

    Non so se ho usato al meglio l'immagine, ma me lo auguro :)

    La storia si è classificata seconda al “La prima cotta” di saramichy.
    Questa è la mia cinquantesima storia nel fandom ♥

Hope you like it.


 

* * *

«Vuoi un biscotto?», domandò la bambina, arrossendo un pochino.

Il bambino annuì, sorridendo, poi prese tra le mani il biscotto al cioccolato che Fleur gli offriva.

Lei lo guardò, sorridendo timidamente e lui addentò il piccolo dolce.

Aveva folti e ricci capelli castani, la carnagione molto chiara e gli occhi castani e profondi.

Non era come i principi che venivano descritti nelle storie, non era alto e con gli occhi azzurri, pensandoci bene non era nemmeno come un tipico francese.

Fleur lo sapeva: non era tutto questo, era molto meglio.


 

[90 parole]


 

* * *

«Dai, Fleur, non ti spaventare! È solo uno gnomo!», la rassicurò Alexis.

Le respirò profondamente, poi lo guardò; lui le tese la mano, mentre le sorrideva rassicurante.

La bambina, dopo qualche attimo di esitazione la afferrò e si lasciò trasportare.

Stavano camminando nel giardino di Casa Delacour quando erano stati attaccati da quella stramba creatura, silenziosa e terrificante.

La bambina si era spaventata ed era rimasta inchiodata al pavimento, incapace di muoversi.

Lui si era quindi voltato e, vedendola così, aveva deciso di farle coraggio.

Fleur lo sapeva: non tutti i bambini erano premurosi come lui.


 

[96 parole]


 

* * *

Fleur guardò l'altra bambina negli occhi, determinata.

Avrebbe vinto lei, quella volta!

Si piegò sulle ginocchia, voltò la testa e spostò lo sguardo davanti a sé, poi partì.

Sentiva il vento spostare all'indietro i lunghi capelli biondi, accarezzarle il volto e piegarle i vestiti, ma era sempre più decisa a vincere.

Non le importava del fango che le sporcava le scarpette nuove, né delle foglie che le s'infilavano nei capelli: doveva arrivare prima, non poteva permettere che fosse Caroline a trionfare.

Fleur lo sapeva: era una battaglia tra lei e il tempo.


 

[92 parole]


 

* * *

Mancava ormai una settimana all'inizio della scuola e Fleur non voleva tornarvici.

Le sarebbe mancata l'estate e nei suoi occhi di bambina sarebbe mancata quella luce di felicità tipica della stagione; le sarebbero mancate le mattinate nella spiagge provenzali e i castelli di sabbia; le sarebbero mancati i pomeriggi passati a giocare a nascondino e i litigi conseguenti a questi; le sarebbero mancati i sabato sera a prendere il gelato con i suoi genitori e la domenica mattina la corsa verso i giardini, per non perdere l'animazione.

Le sarebbero mancate tante cose, Fleur lo sapeva, ma più di tutti le sarebbe mancato Alexis.


 

[103 parole]


 

* * *

Il sole era alto nel cielo, quella mattina, e un leggero venticello solleticava le gote di una bionda bambina.

Sarebbe partita per tornare nel Nord della Francia di lì a qualche giorno e i suoi genitori le avevano dato il permesso di giocare con i propri amici più spesso.

Era uno solo l'amico con cui lei voleva giocare, in realtà.

Da settimane, ormai, si era resa conto di provare interesse per quel bambino tanto gentile che l'aveva salvata dallo gnomo e che le aveva offerto un gelato a tre gusti.

Si era accorta di pensare a lui molto spesso e che il cuore le batteva fortissimo nel petto ogni volta che lui era vicino; si era accorta di amare la menta e si era chiesa perché più volte, poi lui le aveva chiesto se le piacesse il nuovo profumo che aveva usato quella settimana e lei era diventata rossa come un peperone.

Si era accorta di molte cose, Fleur, ma più di tutte si era resa conto di una cosa: era molto più di un interesse quello che provava, era diverso da tutto ciò che aveva provato fino a quel momento.

Non era come la gioia che aveva mentre era tra le braccia del suo papà o quando riceveva il bacio della buona notte dalla mamma; non era come quello strano affetto che provava verso la sorellina non ancora nata, non era neppure come il bene che voleva a Caroline.

Non sapeva spiegare come fosse: era bello, la faceva sentire... imbarazzata, ma anche felice; leggera, emozionata, le faceva credere di poter volare anche senza la scopa di papà e le faceva pensare di poter amare come i suoi genitori l'uno verso l'altra, o i suo vicini di casa, i signori Dobois.

Questi e mille altri pensieri le occupavano la mente mentre si dirigeva verso la casa di Caroline.

La bambina era la sua più cara amica di spiaggia, era una paesana e si conoscevano da tre anni, ovvero da quando avevano circa cinque anni.

A Fleur piaceva passare il tempo con Caroline, era una bambina molto simpatica e disponibile, oltre che carina.

Certo, Fleur in sé aveva del sangue Veela e molti coetanei le facevano la corte, ma anche Caroline era una bimba molto graziosa: aveva occhi cerulei e lunghi e mossi capelli rossi, oltre ad una pelle simile alla porcellana.

Era divertente, carismatica e le piaceva giocare, ma a differenza di Fleur, che amava i giochi “da maschiaccio” come arrampicarsi, rotolarsi nel fango o andare all'avventura, Caroline amava in particolare andare in bicicletta.

Varie volte avevano bisticciato, ma erano sempre tornate amiche: si volevano bene e andavano d'accordo, era bello stare insieme e non avrebbero mai potuto detestarsi.

Mentre questi pensieri le affollavano la mente, Fleur era giunta all'inizio del vicolo in cui abitava Caroline e si avvicinava piano piano all'abitazione, aumentando man mano il passo.

Si fermò per un attimo: sentiva una strana sensazione, come un presentimento; è come se quello non fosse il posto in cui dovesse essere il quel momento, qualcosa le diceva di voltare le spalle e scappare lontano, più veloce che potesse, ma non sapeva dire perché.

Scrollò le spalle, tenendo in mano la scatola in cui aveva riposto i ricordi di quell'estate: era consuetudine, assieme a Caroline, racchiudere in un contenitore conchiglie, fotografie e quant'altro e seppellirle sulla spiaggia. Quando Fleur tornava in paese, insieme all'amica andava sul litorale e disseppellivano i ricordi dell'anno precedente, una di loro teneva la scatola a casa – si alternavano, un anno l'una, quello seguente l'altra – e poi ricominciavano.

Era una cosa stupida, forse, ma a loro serviva per non dimenticare. Non lo facevano da molto, d'altronde si conoscevano da tanti anni, ma fino a tre anni prima era davvero piccolissime, troppo per fare una cosa del genere.

Non che ora fossero grandi, ma a loro piaceva credere fosse così.

In ogni caso, Fleur riprese a camminare, cercando di scacciare, senza successo, quell'orribile sensazione allo stomaco.

D'improvviso, s'immobilizzò in mezzo alla stradina, gli occhi fissi verso il palazzo dell'altra bambina.

La scatola le cadde di mano, rovesciando sulle grandi pietre tutto il suo contenuto.

Caroline stava baciando Alexis.

Sbarrò gli occhi, ormai lucidi, e strinse le labbra.

Non aveva mai immaginato che la sua amica potesse farle una cosa simile!

Certo, non aveva mai desiderato baciare in quel senso Alexis, era ancora una bambina, ma... Caroline lo sapeva, era conscia di quanto il bambino piacesse all'amica, perché le aveva fatto questo?

Si sentiva delusa, schifata, sola.

Voltò le spalle e corse via, lasciando quei ricordi lì, per terra, assieme alla sua fiducia.


 

Fleur Delacour non tornò mai più in quel paesino, non guardò mai più negli occhi Caroline e non sorrise mai più ad Alexis.

Quella stessa mattina, corse dai suoi genitori e insistette per tornare a casa quel giorno, senza salutare nessuno.

Fu accontentata.

Da quel momento, Fleur prese una decisione: mai più si sarebbe lasciata ingannare, né da un ragazzo, né da un'amica.

Sarebbe diventata perfetta e avrebbe fatto in modo di diventare irresistibile.

Le lacrime non le avrebbero mai più rigato il volto e sarebbero stati gli altri a correre via piangendo.

Da quel momento, ci sarebbe stata una nuova Fleur.


 

[870 parole]

 

* * *

Giudizio di saramichy:

Grammatica e Ortografia: 9.93/10 

Solo due piccoli appunti: 

Mancava ormai una settimana all'inizio della scuola e Fleur non voleva tornarvici (tornarci) 
-0.05 

le sarebbero mancate le mattinate nella spiagge provenzali e i castelli di sabbia (nelle spiagge) 
-0.02 

Lessico e Stile: 10/10 

Bravissima le frasi erano incisive, devo dire che mi è piaciuta molto la one-shot, ma anche le drabble erano di spiegazione a quello che sarebbe successo dopo quindi ho trovato tutto molto completo. 

Originalità: 10/10 

Non si sa molto di Fleur prima del Torneo Tre Maghi e la tua spiegazione sul perché sia così glaciale mi ha convinto, brava! 

IC Personaggi: 10/10 

I due OC erano perfetti, l'amica che ruba il ragazzo a Fleur, il ragazzo bello e disponibile che l'aiutava da piccola. Fleur l'ho trovata molto verosimile per una bambina, brava! 

Utilizzo immagine: 4.9/5 

Ti ho tolto 0.10 solo perché nella foto c'erano tutti e tre, ma mi è piaciuto lo stesso il tuo utilizzo, brava! 

Gradimento personale: 5/5 

Brava, mi è piaciuta davvero tanto questa storia, come sempre d'altronde. 

Totale: 49.83/50 

   
 
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