Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Miranh    30/03/2012    3 recensioni
Ciao a tutti! Il Re Leone è una storia che mi ha sempre affascinato e ho deciso di scrivere una Fanfiction sulla vita dei nonni di Simba: Ahadi ed Uru, genitori di Mufasa e Scar. E' la mia prima fanfiction, per cui non sono sicura che sia venuta bene... Spero che vi piaccia e, se c'è qualcosa che non va nella storia e che può essere migliorato, non esitate a farmelo sapere: cercherò di fare buon uso dei vostri consigli. Buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6. “ Nuove emozioni ”

 

 

<< ..... >>

 

Ahadi... ”

Mh...? ” si guardò intorno;

Ahadi ”

Oh....M-mamma...?! Sei tu?! ”

Mio piccolo Ahadi... ”

Mamma! ” il cucciolo le corse incontro “ Mamma! Sei tornata! Mi manchi tanto... ” si strinse a lei;

Lo so, figlio mio...Lo so... ”

Non andartene più!...Ti prego...Portami con te ”

Tu devi vivere, Ahadi...il tuo posto è qui ”

No! Non voglio più stare in questo mondo, dove vive quell'assassino... ”

Sei grande ormai...ed è giunto il momento di intraprendere la tua strada...Di sapere chi tu sia veramente... ”;

E il cucciolo crebbe all'improvviso: una folta criniera gli incorniciò il volto ed i suoi artigli si fecero affilati: “ Che succede?! Mamma...? ”

Non vivere di odio... ”

Come faccio?! Aiutami! ”

Hai già di fronte a te una zampa pronta ad aiutarti, se vorrai accoglierla... ” e la sua figura sfumata scomparì in una nube vaporosa;

No! Non andartene! ” inseguì quella nube,cercando di raggiungerla, maledicendo il leone che la assassinò davanti ai suoi occhi.

Giunse ad una pozza d'acqua: non appena vi immerse le zampe, essa si tinse di sangue. Si ritrasse disgustato e spaventato da quell'orrore, quando una losca e cupa figura apparve davanti a lui, accompagnata da un forte vento che oscurava tutto: il giovane non riusciva a distinguerne i tratti del volto e voleva scappare, ma per un'ignota e strana ragione le sue zampe non si mossero; intanto l'enorme ombra felina avanzò verso di lui, minacciosamente:

Chi sei..??! ” chiese in preda al panico, ma l'ombra non rispose;

Che cosa vuoi??! ” e sentì qualcosa cingergli le spalle:

No!! ”

.... ” …..

 

<< NOOOO!! >>

<< AAAH >> urlò una voce femminile.

Ahadi si svegliò ansimando: le ferite bruciavano a causa del sudore e, non comprendendo ancora a pieno cosa stava succedendo, sentì sotto di lui un corpo fine e morbido: abbassò lo sguardo e vide una leonessa, anch'essa spaventata: era Rina, la giovane che vide all'entrata della grotta, quella mattina. Rimasero per qualche istante in silenzio a fissarsi, poi lui cercò di ricostruire mentalmente i fatti: probabilmente le era saltato addosso di riflesso, a causa del brusco risveglio, ma ciò che ancora non comprendeva era il motivo per cui la leonessa si trovava nella grotta: << Oh...C-che cosa...? >> cercò di chiederle il motivo;

<< Ero...Ero venuta a portarti un pezzo di carne, su richiesta della principessa Uru...Quando sono entrata, ti ho visto agitato...stavi avendo un incubo...e ho cercato di svegliarti... >> disse tesa; Ahadi capì:

<< Ah...Oh...Mi dispiace! Non volevo...Io...! >> si agitò;

<< Non preoccuparti... >> disse lei << Ehm...Senti...Potresti spostarti ora? Così potrò alzarmi >>

<< S-sì..certo >> e si allontanò in fretta. Si sedettero l'uno difronte l'altra, senza incrociare i propri sguardi, e calò un silenzio imbarazzante. Poi quando Rina si ricordò del pezzo di carne, che le era caduto a terra, lo prese e glielo porse: << Tieni... >> disse << E' per te... >>

<< Grazie... >> rispose lui, e si chinò a mangiare.

Rina rimase a guardarlo per un po', poi cercò di cominciare una conversazione: << Il tuo nome è Ahadi, vero? Caspita ...Mi hai davvero spaventata...Per un attimo ho pensato che avresti voluto uccidermi... Scusami! Che pensiero stupido ho avuto... >> disse ridendo timidamente;

<< Non hai bisogno di scusarti...E comunque è stata colpa mia... >>

<< Ma dai, su...Non l'hai fatto di proposito: è stato un...incidente >> e gli sorrise. Ahadi la guardò: era davvero molto carina e avrebbe voluto conoscerla meglio. Tuttavia nascose questo suo pensiero, mantenendo un temperamento calmo e un'espressione seria: << Il tuo nome, invece, è Rina, giusto? >>

<< Sì >>

<< Dunque...è stata la mocciosetta a farti venire qui? >>

<< “ Mocciosetta ”...? >> domandò perplessa;

<< Cioè, no...la...la principessa, volevo dire... >>

<< Ah, sì. Ti si è molto affezionata...E' una cucciola molto affettuosa >>

<< Sul serio? Allora perché non è venuta lei..? >>

<< Non lo so...Perché me lo chiedi? Non ti vado a genio forse...? >>

<< No, no! Non volevo dire questo! Non fraintendermi... Io... >>;

Rina rise: << Sei proprio strano, sai? Comunque non devi agitarti tanto...Non ti fa bene alla salute >>

<< Agitato? Io?? Non sono agitato... >>

<< Come vuoi... >> disse lei, alzandosi in piedi << Allora ci vediamo. Buona giornata >>

<< Come? Te ne vai..?? >>

<< Devo andare a mangiare anch'io, non pensi? >>

<< Ah, sì certo! Certo...Va pure...Allora a più tardi >>

<< D'accordo >> sorrise e se ne andò.

Ahadi rimase a fissare il vuoto, pensando a lei ed a ciò che era accaduto:

<< Wow... >> sospirò fausto e tornò a mangiare il pezzo di carne. Per la prima volta, dentro di lui, sentì un nuovo sentimento crescere e diffondersi piacevolmente.

 

Rina era tornata dal branco, per il pasto. Non appena Uru, che stava mangiando, la vide arrivare, le corse incontro felice: << Allora? >> chiese << Com'è andata? Ha mangiato? Avete fatto amicizia? >>

<< Ambedue le cose >> rispose Rina;

<< E lui come si sentiva? >>

<< A mio parere, direi che è tornato ad essere piuttosto energico >> rise;

<< Davvero?? Meno male...Allora lo andrò a trovare dopo il pasto >>

<< Toglietemi una curiosità principessa.... >>

<< Chiamami Uru e dammi del tu, senza problemi >>

<< ...Uru...Come mai hai voluto che andassi io da lui? Potevi benissimo andarci tu... >>

<< Ehm... >> balbettò Uru, cercando una risposta adatta, da darle:

<< Beh...Come ….Come potevo trasportagli un grosso pezzo di carne da sola, piccola come sono?... >>

<< Allora potevi farti accompagnare da tua madre, no? >>

<< Ah...Ehm... >>

<< Beccata. Allora...Quali erano le tue vere intenzioni? >>

<< Ehm...Te lo dico dopo, va bene?? Ora devo...devo andare a ripulirmi >>

<< Uru... >>

<< Oh...Volevo semplicemente che faceste amicizia...ecco...Che male c'è? E poi... a giudicare dalla tua espressione, dev'essere stata una cosa piacevole... giusto? >>

Rina sorrise, sorpresa da quelle parole, ed annuì, ammettendo di essere contenta.

Poi la regina chiamò la figlia, per ripulirla dal sangue della preda, mentre Rina andò a mangiare. Terminato il bagno, Uru decise di andare a trovare Ahadi e si avviò verso la grotta. Khendo e gli altri leoncini la videro allontanarsi:

<< Sembra proprio che non abbia più tempo per noi, ormai... >> si lamentò Khendo << Pensa solo a quello là... >>

<< Ma cosa dici?? >> intervenne Athena << Sai che non è vero. E poi quel leone l'ha salvata, mi sembra piuttosto normale che si preoccupi per lui ed anche noi dovremmo essergli riconoscenti per il suo gesto >>

<< Infatti >> disse Helya << Non c'è motivo di prendersela. E poi potremo giocare insieme nel pomeriggio >>; Khendo abbassò lo sguardo: << E'...è che quel tipo là non mi piace...Ecco >>

<< Stai scherzando, vero? >> disse Hydo << Io lo trovo eroico, davvero... Non è mica semplice saper affrontare molte iene da soli >>

<< Ti ricordo che ci aveva cacciati bruscamente da quella piccola caverna >> disse Khendo;

<< E allora? Come ha detto Uru: avrà avuto i suoi motivi >> intervenne Helya; allora Khendo si imbronciò.

<< Si può sapere che ti prende? Non sarai mica geloso! >> disse Athena;

<< Cosa?? Geloso?? Io?? Ma dai...! >>

<< Oh, caspita! E' geloso! >> esclamò Hydo;

<< Non è vero!! Non sono geloso! >> e gli altri si misero a ridere, divertiti;

<< Tranquillo...ad Uru non diremo niente... >>

<< Vi ripeto che non sono geloso! >>

<< Oh andiamo, Khendo. Si vede lontano un miglio che non sopporti questa situazione >> disse Athena maliziosamente;

<< Siete insopportabili... >> sbuffò lui;

<< E già! >> esclamò Hydo, ridendo.

 

Intanto la piccola Uru era giunta all'entrata della grotta, nella quale vi era Ahadi, perso nei suoi pensieri.

<< Ciao! >> lo salutò. Ahadi scattò sorpreso e si voltò verso di lei: << Ah, salve, principessa... >>

<< Chiamami Uru, per piacere >>

<< D'accordo, mocciosa >>

<< Uffa...Non ti riesce proprio , vero? Comunque...Come ti senti? Va meglio? >>

<< Sì, va meglio...un pochino >>

<< Bene >> e gli si sedette accanto.

<< E così hai mandato un'altra leonessa, eh? >> disse lui;

<< Già. E' una leonessa in gamba, vero? Ti è piaciuta?? >>

<< Non sono discorsi adatti ai mocciosi >>

<< Ti è piaciuta! >> affermò Uru, sorridendo << Ho indovinato, vero?? Tranquillo, il tuo segreto è al sicuro con me >>

<< Ma che stai dicendo?? >>

<< Dico il vero. Scommetto che ti senti meglio per merito suo >> rise.

Ahadi mugugnò: l'aveva colto nel segno: << Sei proprio una rompiscatole, sai? >>

<< Modestamente, puoi dirlo forte >> rise compiaciuta.

<< Uru! >> all'entrata era arrivato Khendo << Smettila di stare sempre qui dentro. Vieni a stare un po' con noi >>

<< Khendo...? Ah...Sì. Tu vai, io vi raggiungo subito >>

Khendo gettò un'occhiataccia su Ahadi e se ne andò.

<< Mh... >> Commentò Ahadi << Amichevole il piccoletto... >>

<< Devi scusarlo... >> disse Uru << E' ancora preso dal vostro bisticcio alla caverna >>

<< Ah, è cosi? >>;

Uru annuì: << Io gli ho detto di lasciar perdere: avrai avuto sicuramente i tuoi motivi per mandarli via, no? >> ; ma il leone tacque, turbato.

<< Ahadi? >>

<< Su, vai dai tuoi amici ora >>

<< Va bene...Allora ciao. Ti manderò Rina! >> scherzò e se ne andò. Il leone sorrise: << E' proprio una mocciosa...l'avevo detto io... >>.

 

Uru scese le rocce, vide i suoi amici e si avvicinò piano piano, per non farsi notare; poi balzò e fece un agguato ad Helya:

<< Waah! Uru! >>

<< Ah ah ah! >> rise lei;

<< Ora ti faccio vedere io! >> e si misero a giocare, atterrandosi a vicenda. Athena e Hydo si unirono al gioco, eccetto Khendo:

<< Che ti prende? >> chiese Uru, che si era fermata << Dai giochiamo tutti insieme >>

<< No...Non mi va di fare la lotta >>

<< Allora che ti va di fare? Trovato! Perché non andiamo al lago?? Lì ci divertiremo di più! >>

<< Beh...D'accordo >>

<< Allora è deciso: si va al lago. Passiamo ad avvertire la mamma >>

<< Sì, sì! Dai! >> gioirono gli altri, ed andarono alla gola rocciosa dove riposavano le leonesse. Fra loro c'era anche Mohatu, appena tornato dal suo controllo. Uru lo salutò e chiese il permesso di andare al lago con gli altri: << Possiamo? >>

<< Va bene. A condizione che venga Zozo con voi >>

<< Non c'è problema. Grazie, papà >> e cominciarono a correre, seguiti dalla volatile: << State tranquillo sire: sono in buone mani, li terrò sotto stretto controllo >> disse prima di volare via;

<< Ne sono convinto >> rispose il re.

Così il gruppo si allontanò: << Crescono così in fretta...Ed hanno sempre voglia di esplorare... >> disse Aura;

<< Già. La curiosità è forte alla loro età >> commentò Mohatu;

<< Khendo in particolare...Sembra cambiato, da quando è successo tutto questo...E' molto più devoto nei confronti di Uru >>

<< Sì, è vero >>

<< Che ne pensi? >>

<< Forse, in futuro...potrebbe anche diventare re >>

<< Forse... >>

<< Dimmi...come sta il giovane? Cos'ha detto Rafiki? >>

<< Ha detto che si sta riprendendo bene e che, se continua così, la sua convalescenza sarà breve >>

<< Sono contento >>

<< Però...>>

<< Hm? >>

<< Mi è sembrato che fosse turbato da qualcosa...Non so...Aveva una strana espressione...Tu ne sai qualcosa? >>; Mohatu alzò le spalle:

<< Non so che dirti, Aura >>

<< Dovresti parlargli, la prossima volta che lo vedrai >>

<< Va bene... >>

<< Com'è andato il controllo, stamattina? >>

<< Ci sono stati un po' di problemi con le iene ed altre discordie fra i sudditi. Comunque per il momento è tutto sistemato...Vado a trovare il giovane >> le sfiorò il volto con il proprio e salì verso la grotta.

Ahadi, sdraiato vicino alla parete con la testa appoggiata sulle zampe incrociate, pensava e ripensava di continuo a quello strano sogno, che lo aveva profondamente inquietato, ed a quale significato potesse rifarsi.

Una zampa pronta ad aiutarmi... ” pensò “ Niente odio....E poi quell'ombra... Quel sangue...Ma che Significa?! Cos'era?! Mamma, dimmelo...Parlami...Che devo fare?? ” e si irritò; “ Ma perché mi agito così?... E' stato solo uno stupido sogno!....Uno stupido incubo...!! ” e alzò velocemente il busto, sfogando il suo nervosismo, graffiando a fondo la parete con gli artigli:

<< Va meglio, a quanto vedo >>; Ahadi si voltò sbigottito: era Mohatu;

<< Maestà! I-io...non pensavo che sareste venuto... >>

<< Posso sempre trovare un po' di tempo per vedere come sta un amico, giusto? >>;

il giovane si stupì all'ascolto di quella parola: “ Amico... ”

<< Sarei un amico per voi...? >>

<< Certo >> sorrise il re << Come va? >>

<< Meglio... >>

<< Bene...Te la senti di uscire un po'? Non fa bene restare sempre qui dentro: andiamo a fare due passi insieme e poi hai anche bisogno di bere >>

<< Uscire..? Va bene >> e provò a mettersi in piedi, anche se un po' traballante; Mohatu lo aiutò, sostenendogli una spalla, e uscirono fuori. La luce improvvisa infastidì gli occhi di Ahadi, per il fatto che era rimasto da tempo dentro la grotta, nella quale la luce penetrava a malapena.

Stavano per scendere le rocce, quando il giovane fu attratto dalla vista delle Terre del Branco a quell'altezza e si avvicinò alla sporgenza per osservare meglio: la bellezza di quel posto era unica e i raggi del Sole incorniciavano ogni cosa, mostrandone il completo splendore. Una piacevole brezza gli accarezzò la criniera, fece un respiro profondo e alla mente gli ritornò il lontano ricordo di quando era piccolo e desideroso di venire alla Rupe: ora risultava quasi incredibile per lui trovarsi lì:

<< E' bellissimo, vero? >> commentò Mohatu;

<< Sì... >> rispose Ahadi e continuarono la camminata.

<< Com'è la vita di un re? >> chiese il giovane << Quali vantaggi comporta? >>

Mohatu lo guardò un po' stupito, per quella strana domanda, poi sorrise e rispose: << Non aspettarti qualcosa di straordinario, ragazzo... Essere re può comportare diversi punti di vista riguardo la vita: chi ad esempio commette l'errore di inorgoglirsi, di sentirsi potente è destinato a fare del proprio regno una catastrofe >>

<< Sul serio? >>

<< Sì. Perché vedi, un re porta con sé il peso di un'enorme catena di responsabilità e per evitare che questa si spezzi, si deve anteporre il bene del regno al proprio >>

<< E come? >>

<< Tutto ciò che ci circonda coesiste grazie ad un equilibrio, che, anche se delicato, permette di fare della vita un insieme di armonie. Bisogna comprendere questo equilibrio, rispettando tutte le creature, in modo da essere collegati nel Cerchio della Vita >>

<< Cerchio della Vita? Cosa vuol dire? >>

<< Ci sei già dentro. La vita stessa è un cerchio perfetto >>

<< Ah... >>

<< Lo capirai col tempo >>

Quel discorso rimase nella mente di Ahadi come un mistero affascinante da svelare. Non si era mai sentito così prima d'ora: << E questo peso...diverrà anche di vostra figlia, vero? >>

<< Sì. Sarà una regina meravigliosa >>

<< Come fate ad esserne sicuro? >>

<< E' molto in gamba...Pensa che, poco prima del vostro incontro, aveva rischiato la sua vita da sola contro le iene, attirandole su di sé, per salvare i suoi amici, che stavano per essere catturati >>

<< Dite sul serio? Non ne sapevo niente...Ecco il motivo di quella ferita alla zampa... >>

Mohatu annuì << Aveva anteposto la vita altrui alla propria: spirito di una degna Regina >>

<< Caspita... >> disse il giovane sotto voce, pensando alla piccola Uru.

Nel frattempo erano passati accanto al branco delle leonesse, che stavano riposando sulle rocce. Molte giovani di esse rimasero colpite dal misterioso fascino del giovane leone e gli si avvicinarono entusiaste:

<< Ciao! Sei tu l'eroe che ha salvato la principessa?? >>

<< Come sei carino! >>

<< Raccontaci un po' di te! >>

<< Perché non rimani un po' con noi?? >>; Ahadi rimase intimidito dalla moltitudine delle leonesse che lo accerchiarono in meno di un minuto:

<< Dai vieni con noi! Parliamo insieme! >>

<< Ehm...Io... >> balbettò;

<< Buone, buone, giovani! >> si intromise il re, trascinando Ahadi fuori dalla mischia << Non lo stancate: non si è ancora ripreso del tutto dal trauma. Quando guarirà potrete fargli tutte le domande che volete, ma per ora deve essere lasciato in pace, capito? Su andiamo >>

<< Ehm..Sì >> e lo seguì;

<< Ma non è giusto però... >> si lamentarono le leonesse; allora Ahadi si voltò e le salutò:

<< Arrivederci, ragazze >>

<< Oh, che carino! Ci ha salutato! Ciao! Alla prossima! >> ricambiarono in coro il saluto;

<< Ciao, Ahadi >> lo salutò Rina, che era rimasta distaccata dal gruppo;

<< Ciao...Rina >> la salutò timidamente; allora le leonesse andarono da lei a tempestarla di domande: << Coraggio, sputa il rospo. Che c'è tra voi? >>

<< Che vi è successo? >>

<< Dai, diccelo! Per favore! >>

<< Ma vorrete scherzare?! Non c'è nulla tra noi! Gli ho solo portato un pezzo di carne, su richiesta della principessa, tutto qua! >> rispose Rina;

<< Tanto non ce la darai a bere! Avanti! >> e continuarono così a lungo.

Ahadi osservò da lontano e rise: “ Poveretta ” pensò.

<< Vedo che hai conosciuto Rina >> osservò Mohatu;

<< Sì... >>

<< E' una brava leonessa. Ha anche compiuto da poco tempo la sua prima caccia >>

<< Davvero? >>

<< Sì. E tu? Da quanto tempo hai cominciato a cacciare da solo? >>

<< Ecco io...Io non ho mai...imparato bene... >>

<< Ah...! >> esclamò il re, comprendendo il motivo della denutrizione del giovane << Non preoccuparti. Ti insegnerò io, quando sarai guarito >> disse, rassicurandolo.

 

Infine giunsero alla pozza d'acqua, dove si fermarono a bere.

<< Questo posto... è incredibile >> commentò Ahadi << Desideravo tanto di venirci da piccolo con mia madre... >>

<< Perché non ci siete venuti allora? >> chiese il re; il momentaneo sorriso di Ahadi svanì in un attimo e la sua espressione tornò cupa. Cercò di dire qualcosa, ma non ci riuscì;

<< Che succede? Ti senti male?? >> ma il giovane non rispose: sentiva un gran dolore diffondersi dentro di lui;

<< Ahadi?! >>

<< Non è...nulla...Non è nulla.... >> il suo respiro si fece più affannoso;

<< Non hai una bella cera....Meglio rientrare subito >> disse Mohatu e lo condusse sopra la Rupe. 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Miranh