Ciao, mi chiamo Naomi e ho quasi 15 anni perciò frequento la 1° superiore. La mia classe è circondata da completi idioti, tranne la mia migliore amica: Clara. Io e lei siamo in perfetta sintonia e ci conosciamo dai tempi dell’asilo. La considero come una sorella per così dire, e le confido tutto ciò che mi accade. Poi ci sono Serena e Melissa che sono altre ragazze di cui mi fido cecamente. Il più idiota di tutti è David che fa il filo a tutte le ragazze della scuola. Tra loro c’è sempre una lotta agguerrita su a chi piace David perché anche le altre ne sono innamorate, così ogni volta che origlio i loro discorsi ( mi piace sentire di nascosto le cose degli altri! ), il loro argomento è sempre lui. A me sinceramente mette proprio sui nervi! Non lo sopporto assolutamente quando mi chiama “Amore“ con quell’aria innamorata!Adesso parliamo della giornata di oggi, non ho più voglia di pensare a David, mi rovina la giornata!
Mi reco a scuola e finite le lezioni,tornando a casa, David mi chiama nuovamente “amore”.Questa volta non gliela faccio passare liscia!
- Senti ora smettila di chiamarmi così perché so benissimo di non piacerti! – Gli dissi con aria innervosita.
- Hei, tu mi piaci, lo dico sinceramente –
- Si certo come no, non ci casco nelle tue parole! –
- In caso non lo avessi ancora capito io ti amo veramente –
- Ma chi credi di prendere in giro? Per favore vattene mi dai fastidio – replicai
- Non è una presa in giro, ti ripeto che sei l’unica persona che amo così follemente in tutta la mia vita!- si avvicinò al mio volto e mi baciò.
Stranamente non volevo staccarmi dal suo bacio e neanche lui! Era una sensazione strana, davvero! Non mi ero mai sentita così ma subito ritornò nella mia mente la sua vecchia immagine, di lui che mi dice amore davanti a tutti prendendomi sicuramente in giro, così gli tirai uno schiaffo.
- Così impari a prendermi in giro! – esclamai, tornando a casa infuriata.
Feci merenda con uno snack e iniziai i compiti per il giorno successivo. Non pensate che io sia la solita secchiona perché non è affatto così! Voglio solo finirli una volta per tutte per prendermi una pausa. Presi il diario e vidi che avevo già finito di studiare e di fare il resto.
- Che sbadata! – pensai tra me e me.
Riposai al loro posto tutti i libri, mi diressi fuori casa per uscire con qualche amica quando, fuori dalla porta, vidi David che mi fissava.
- Cosa sei venuto a fare qui? – Domandai, con aria perplessa.
- Sono venuto perché voglio darti un altro bacio – mi rispose con un sorrisetto.
- Ma sei fuori? Quel bacio non significava niente mettitelo in testa! –
- Mi piace quando ti arrabbi! – esclamò lui sorridendomi continuamente.
Intanto si avvicinò ancora a me ma sta volta mi abbracciò soltanto.
- Senti non te lo ripeto più! Mollami e vattene mi irriti! -
- Mi dispiace ma non ti mollo più se non mi dai un altro bacio – replicò lui.
- Ma neanche morta, forse nei tuoi sogni! –
- Se non lo farai rimarrai abbracciata a me tutta la giornata! –
- Questo lo dici tu! –
Con uno scatto riuscii a liberarmi di lui che però mi baciò la mano.
Io, ancora una volta arrabbiata, mi diressi con passo veloce verso la casa di Clara. Dovevo pur sfogarmi con qualcuno! Bussai alla porta e l’amica uscii. Le proposi di fare una passeggiata e lei annuì. Le raccontai tutto quello che era accaduto con David. Tempo tre secondi e me lo ritrovo dietro.
- Ora smettila idiota! – gli gridai contro.
- Hei principessa calmati, volevo solo che tu mi dessi una volta per tutte quel bacio.
- Non ti sopporto più! – rassegnata, ma forse anche con un lato di innamoramento, chiesi a Clara di allontanarsi un attimo. Lei allora fece una camminata per il parco e io finalmente mi ritrovai da sola con lui.Con un sorrisetto in viso mi avvicinai a lui. Ero tanto dura con David, ma in fondo(molto in fondo) , scavando tra le mie emozioni, ero un po’ innamorata di lui. Sta volta fui proprio io a dargli il bacio che fu lungo e interminabile. Quando ci staccammo, lui mi guardò sorridendo e mi ripeté nuovamente:
- Ti amo davvero – Queste furono le parole che mi risuonarono nella mente tutta la notte, neanche un secondo in meno. Era chiaro: ero anche io innamorata di lui. Anche se le emozioni non sbagliano mai, non ero totalmente sicura di quello che facevo. La mia testa era piena di mille domande che mi assillavano continuamente. Era amore vero? Questo fu proprio la domanda principale a cui dovevo avere assolutamente una risposta!