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Autore: Zomi    30/03/2012    4 recensioni
Il tuo caldo e solare sorridere è scomparso con te, dissolto nel nulla in quel pomeriggio a Marineford. Si è spento, bruciandosi rapidamente come la tua Vive Card che ho tenuto inutilmente tra le mani, incapace di salvarti e non abbastanza forte per proteggerti.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL’AUTORE:
Tutte le incongruenze relative alla morte di Portuguese D. Ace, le ho introdotte per rendere più scorrevole e leggibile la song-fic. Chiedo, comunque, a chi è possibile, di commentarla. Grazie mille XD…

Zomi

 
 

SORRIDERE

 

Ace…
Fratello…
È così difficile abituarsi alla tua assenza…
Vorrei poter sorridere al tuo ricordo, rivivendoti nella memoria felice e forte come lo sei sempre stato, ma mi basta pensare al tuo di sorriso, per rendermi conto che non mi è possibile…
Il tuo caldo e solare sorridere è scomparso con te, dissolto nel nulla in quel pomeriggio a Marineford. Si è spento, bruciandosi rapidamente come la tua Vive Card che ho tenuto inutilmente tra le mani, incapace di salvarti e non abbastanza forte per proteggerti…
E ora, a distanza di due anni, non mi resta che abituarmi all’idea che tu non ci sia più…
Abituarmi a non pensarti per evitare di piangere come ora sto facendo, incapace di sorridere per te…
Abituarmi all’idea che non mi sorriderai un’ultima volta…
 

M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai
 
 

 

Asciugo con il dorso delle mani queste nuove lacrime dedicate a te.
Credevo che dopo il periodo trascorso con Jimbei ad Amazon Lily e il riunirmi con i miei Nakama, tutto sarebbe stato più semplice. Mi sarei abituato con maggior facilità alla tua assenza, al non incontrarti più lungo la Rotta Maggiore, al non scambiarci più i racconti delle nostre avventure, ma mi sbagliavo…
Perché mi è impossibile non pensarti con tristezza nel cuore…
Perché mi è impossibile non voltarmi indietro e sperare di vederti…
Perché mi è impossibile non voler trovarti ancora…
Perché mi è impossibile abituarmi alla tua morte…
 
 

 

Alla fine c’è sempre uno strappo
E c’è qualcuno che ha strappato di più
Non è mai qualcosa di esatto
Chi ha dato ha dato e poi chi ha preso ha preso tutto quel che c’era
Non conta più sapere chi ha ragione
Non conta avere l’ultima parola, ora
 
 

 

Forse, se fossi stato più forte, tutto ciò non sarebbe accaduto…
Se fossi stato più veloce e avessi attraversato e superato i piani di Impel Down nella metà del tempo, tu saresti ancora qui…
Se fossi stato più potente, e avessi saputo controllare prima la mia Ambizione, avrei sconfitto la Marina più velocemente, e saresti vivo…
Se avessi dato di più, tu saresti qui con me…
Se, se, se…
Se potessi tornerei indietro, lotterei ancora di più per farti vivere, ma non posso ed è inutile voler sapere che sarebbe accaduto se fossi stato più forte, veloce, potente. Ho dato il massimo, ma non è bastato, ti ho perso e dentro di me qualcosa si è strappato, lasciandomi vuoto e con solo il tuo ricordo a rimbombarmi dentro, nient’altro…
Mi sei stato portato via, strappato da me con forza e sangue…
E avere l’ultima parola non ti riporterà da me…
 
 

 

M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai
 
 

 

E ancora mi volto…
Mi volto a cercarti, fratello, a cercare la tua presenza calda e solare…
A cercare il tuo sorriso aperto e unico…
A cercare il tuo cappello con i tuoi smile…
A cercare te e a non trovarti, a voltarmi e accorgermi che non ci sarai mai più…
A cercare di abituarmi a non pensarti e capire che non ci riuscirò mai…
 
 

 

Alla fine non è mai la fine
Ma qualche fine dura un po’ di più
Da qui in poi si può solo andare
ognuno come può portando nel bagaglio quel che c’era
E le macerie dopo la bufera
Ricordi belli come un dispiacere, ora
 
 

 

Ricordo il tuo ultimo sorriso, che si allargava sul tuo volto sereno, mentre eri sorretto dalle mie braccia. Mi hai ringraziato della vita che ho voluto condividere con te, delle giornate di felicità che abbiamo vissuto, delle persone che ci hanno amato…
Mi ricordo che mi hai chiesto di realizzare il mio sogno, di andare avanti raccogliendo questa sconfitta come la più importante di tutte, perché presto sarebbe stata eclissata dalla mia vittoria più grande, e che questa non era un addio, ma un arrivederci, perché tu mi avresti osservato e sorriso dal cielo dove ti posso incontrare sempre…
È un ricordo bellissimo, pesante e triste, che mi ha insegnato a sorridere ancora, nonostante non mi abituerò mai alla tua assenza

 
 
M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai
 
 

 

Perché alla fine, quando mi volterò per trovarti, tu ci sarai…
Quando ti cercherò, ti troverò lì, a sorridermi…
Quando ti penserò, non piangerò più, ma sorriderò in tuo onore…
E non piangerò più, per la tua assenza e perché non posso vederti, perché tu ci sarai sempre, accanto a me…
Non piangerò più, ma sorriderò sempre per te Ace, fratello, per te… 

 

   
 
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