Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: badasscookie    30/03/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima traduzione da una fanfiction inglese su tumblr.
Dal capitolo uno: Ognuno dei suoi lineamenti era perfetto –i suoi occhi brillavano di un marrone scuro, i suoi zigomi e la sua mascella facevano sembrare sottile il suo viso cesellato, e le sue clavicole mi stavano facendo impazzire. Non avevo mai guardato un altro ragazzo e avuto questo tipo di reazione istantanea.
Zarry. Zayn/Harry
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1.

«Sono grasso?» chiesi a mia sorella, guardandomi lo stomaco allo specchio. Sapevo già come mi avrebbe risposto.
«Certo che no.»
«Ma... ho bisogno di perdere peso, o sono solo-?»
«-Harry.» mi interruppe velocemente «Dai, guardati, sei carinissimo.» Mi strinse leggermente la spalla e andò in camera sua. Lo so, lo so. Un ragazzo preoccupato del suo peso non è la cosa più virile in giro, ma non lo erano neanche i miei folti ricci o le fossette che si formavano sulle mie guance quando sorridevo. Sono sempre stato preoccupato su come apparivo – Mia mamma mi chiamerebbe paranoico,  mio padre vanitoso, io lo chiamo ‘alla moda’. 
Mi buttai sul letto e rimasi fermo, senza fare niente, finché decisi di scendere a prendere del cibo. Ero per certo il re dei programmi di perdita di peso.
«Harry, prendi la posta mentre stai scendendo.» richiese mio padre, e obbedii,  come il piccolo bravo ragazzo che sono. Presi le buste bianche dallo zerbino e le passai al setaccio  pigramente. Bollette, bollette, bollette del telefono. Bleah.
«Padre, è arrivata finalmente! La mia lettera da Hogwarts! È qua!» dissi sarcasticamente entrando nella stanza.
«Sei un tale burlone, figliolo.»
«Lo so. Russel Howard è geloso.»
Diedi a mio padre le bollette, che le sfogliò finché non trovò in mezzo una lettera scritta a mano.
«Chi è ‘Zayn Malik’?» chiese confuso. Ero confuso quanto lui.
«Ci diamo un’occhiata?»  mi porse la lettera un po’ sgualcita, e come aveva detto papà era indirizzata a Zayn Malik.
«Ah, sì, è lo schiavo sessuale di Gemma.» Mio padre mi fece una smorfia «Ah, dev’essere al  Grosvenor Avenue West numero 22 che vive. Perché sai, noi siamo solo Grosvenor Avenue, e alcuna gente sbaglia, come il ragazzo delle consegne.»
Sorrisi a me stesso per essere così intelligente. Mio papà non era divertito da me che constatavo l’ovvio, comunque.
«Vai a portarla indietro, allora.» mi sogghignò ironicamente.
«Ma anche no! Sta nevicando!»  avvolsi le braccia attorno ai miei riccioli, come per proteggerli.
«Mettiti un cappello allora, finocchio!» rise papà. Aveva la tendenza di rinfacciare la mia femminilità senza alcun tatto. «Vai. È una lettera scritta a mano, potrebbe essere importante!»
Feci una smorfia. Odiavo la neve. Faceva diventare i miei capelli orribili, e quel giorno erano anche particolarmente belli. Stupido tempo.
Mi misi gli stivali militari, il giubbotto Jack Wills e il cappello. Ad essere onesti non mi dispiaceva affatto indossare il mio cappello – era caldo ed era buffo se avevi una mente sporca.
Presi la lettera e la spinsi nella tasca,  dopo mi diressi fuori dalla porta. C’era una tempesta di neve, e non sto scherzando. Praticamente corsi giù per la strada, il che fu un’idea orribile perché scivolai e atterrai direttamente sul mio culo.
Questa era bella, Hazza. Molto intelligente. Attraversai la strada e girai a sinistra in Grosvenor AvenueWest. Era totalmente inutile  avere una Grosvenore Avenue West –aggiungetela in Grosvenor Avenue, no? Stupida vita. Stupida vita e stupido tempo. Aprii il cancello del numero 22 e tentai di spingere la lettera nella cassetta delle lettere, ma il perno di metallo non si spostava. Ci provai ancora qualche volta, ma quello non cooperava. Fanculo la mia vita, dovrò consegnargliela personalmente. Suonai il campanello. Nessuno rispose. Suonai di nuovo. Sentii un debole «Sono mezzo addormentato!»  e una porta aprirsi provenire dall’interno. Dopo, lui aprì la porta d’ingresso.
Era più o meno della mia altezza, forse un po’ più basso, e aveva la pelle abbronzata. Indossava una maglietta bianca e una tuta grigia, un ciuffo di capelli neri gli ricadeva come una frangia, anche se probabilmente era solitamente pettinato indietro.
Era, ovviamente, appena uscito dal letto, ma era assolutamente perfetto. E questo proveniva da un ragazzo diciassettenne.
«Come posso aiutarla, caro signore?» disse assonnato, strofinando uno dei suoi occhi marroni. Devo essere rimasto lì a fissarlo, sbavando, per almeno 2 minuti. Si schiarì la gola e spezzò il mio stato di trance.
«Oh, scusa» sorrisi e arrossii vivamente. Gli angoli della sua bocca si arricciarono in un sorriso. «Ehm, una tua lettera è arrivata alla nostra porta» gli mostrai la lettera e lui la afferrò.
«L’hai letta?» chiese ferocemente –rimasi sorpreso dal suo comportamento rigido.
«N-no.» balbettai  leggermente impaurito. Con mia sorpresa e sollievo mi fece un gran sorriso.
«Bene, mi piaci.» disse semplicemente. Non sapevo esattamente cosa rispondere, così rimanemmo in silenzio per un po’, guardandoci a vicenda. Lui probabilmente pensava fosse imbarazzante, io tutto il contrario.
Ognuno dei suoi lineamenti era perfetto –i suoi occhi brillavano di un marrone scuro, i suoi zigomi e la sua mascella facevano sembrare sottile il suo viso cesellato, e le sue clavicole mi stavano facendo impazzire.
Non avevo mai guardato un altro ragazzo e avuto questo tipo di reazione istantanea.
«Stai bene?» rise e mi fissò di nuovo.
«Uh, sì, ci vediamo» guardai altrove malvolentieri e tornai a casa, senza voltarmi  indietro. Non sentii la sua porta chiudersi fino a che non tornai nella mia strada. Appena entrai a casa,  Gemma mi affrontò.
«Hai preso la lettera?»
«Sì»
«Vaffanculo!» esclamò lei, voltandomi la schiena.
«Che problema hai?»
«Lui è il ragazzo nuovo! È tipo la persona  più carina di sempre in tutto l’universo?» Tendeva a fare la fan girl su cose veramente piccole a volte.
«Pensavi fosse carino?» protestai, fingendo di non aver  pensato lui fosse la persona più figa da Frankie Sandford.
«...SI?» si diresse di sopra nella sua stanza a tenere il broncio.
«Lui è comunque troppo piccolo per te!» urlai.

-Nota della traduttrice 
Buonsalve gente, abbiate pietà di me: è la mia prima traduzione. Ho visto questa fanfiction su tumblr, e mi è davvero piaciuta, ho detto 'Perché non provare a tradurla?'. Stupida me. Vi linko qua sotto il blog dell'autrice, se avete correzioni, suggerimenti, critiche e insulti non esitate a recensire. Grazie a chi legge!
http://cyberdyned.tumblr.com/post/20219696549/letters-to-zayn
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: badasscookie