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Autore: Eliot Nightray    30/03/2012    1 recensioni
Verde è il colore della speranza, rosso quello dell'amore, del sangue, della passione. L'amore è un sentimento dai colori cangianti che alterna , oscillando così come un bimbo sull'altalena.
FlippyxFlaky
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La campanella non sembrava essere intenzionata a suonare. Flaky volse lo sguardo verso la finestra. Fuori poteva distinguere nettamente le figure di Splendid e Truffels intenti a giocare a calcio. Era uno sport poco interessante a parer suo, ma le lezioni di Poppin erano disperatamente monotone. Benché fosse la migliore della sua classe Flaky rimaneva spesso a fissare il vuoto spegnendo il cervello e abbandonandosi alla libera fluttuazione mentale. Scarabocchiò un paio di volte sul banco fino a che non apparvero i due animaletti che aveva visto sul muro vicino al posto di Flippy. Lammy accanto  a lei li fissò incuriosita per poi esclamare un “perfetto”. Lammy era tale e quale a Flaky se non per il particolare della follia. Si erano conosciute da piccole , anche se inizialmente Flaky l’aveva ritenuta una pazza e non si era avvicinata fino a quando Lammy non l’aveva difesa da un gruppetto di bambini pestiferi. Era una ragazza stramba timida come Flaky, ma diversamente da lei non sopportava i silenzi che occupava con lunghi monologhi sulle più svariate stranezze. La campanella suonò e Lammy si alzò immediatamente bloccando Flaky.
-          Ti rendi conto che quelli sono perfetti? E ho detto PERFETTI comprendi?
Flaky storse il naso, come al solito pretendeva che capisse quello che le gironzolava nella testa.
-          Lammy se non ti spieghi non posso capire..
-          Quei due animaletti sono perfetti per il festival di domani, insomma pensaci il porcospino che non può essere toccato e l’orso brontolone. Sono così… così..
Lammy si bloccò per riflettere. Si voltò verso Flaky con uno strano sorriso che terrorizzò l’altra.
-          Bene bene tu che disegni cosini amorosi.. mm non sarai mica innamorata?
Flaky avrebbe voluto ucciderla, in quei momenti era decisamente irritante. Sbuffò alzandosi, aveva un appuntamento a cui non poteva dir di no. Lammy le si affiancò, era normale per loro pranzare assieme e Flaky non ci aveva pensato. Di certo la signorina Sherlock lo avrebbe trovato strano. L’unica soluzione era raccontare la verità o almeno in parte. Flaky si preparò psicologicamente al mare di domande che di lì a poco l’avrebbero sommersa.
-          Lammy ho un appuntamento devo vedermi con Flippy quindi non possiamo pranzare.
Le urlò quasi in faccia mangiandosi le parole per poi scappare via verso il tetto. Lammy però non si era persa nemmeno una parola, anzi le era corso dietro. Era spaventata e allo stesso tempo eccitata. Flaky non si innamorava così facilmente, se poi quello era amore. La novità la eccitava, ma continuava a chiedersi perché avesse scelto Flippy. Quel pazzo maniaco l’avrebbe potuta fare a pezzi in tre secondi, così almeno diceva Splendid. Tuttavia se Flaky era tranquilla, poteva esserlo anche lei. Dopotutto Flaky rimaneva una paranoica, percepiva il pericolo a kilometri di distanza.  Lammy dondolò la testa, non andava bene, quello era pazzo , però era anche carino.
 
Flaky salì per le scale rapidamente, sapeva che Lammy l’avrebbe seguita, ma era anche certa che si sarebbe tenuta in disparte. Aprì la porta del tetto e per un istante tutte le sue paure la bloccarono. Flippy era lì appoggiato alla ringhiera, tranquillo e scuro come suo solito. Non ebbe il tempo di fare un passo che quello aveva già inziato a parlare.
 
-          Dimmi che cosa vuoi. Vuoi prenderti gioco di me? Vuoi minacciarmi o che ne so denunciarmi? Fai pure non me ne frega.
-          i.. i… - flaky respirò lentamente cercando di controllare la sua asme – io non voglio farti del male.
-          Stai scherzando vero?
-          Come scusa?
-          No dico stai scherzando dici che non vuoi farmi del male tu? Una ragazzina gracile e paranoica, peserai quanto 65 kili? Parli a me ex militare con tanto di seconda personalità malvagia? Ma fammi il piacere.
 
Flaky abbassò la testa e trattenne le lacrime. Nessuno le aveva mai detto apertamente che era una paranoica.  Drizzò il naso, un gesto tipico che precedeva il pianto e si voltò rapidamente. Lammy dal fondo delle scale la fissava già pronta ad abbracciarla. La fissò intensamente per poi farle cenno di andarsene. Se la sarebbe cavata da sola, almeno per quella volta.  Respirò piano mentre avanzava verso le scale. A quel punto sentì le braccia di Flippy attorno alla vita e la sua testa contro la spalla. Arrossì violentemente mentre Lammy riducchiava dal vano scale. L’altro allungò una mano per chiudere la porta per poi voltare Flaky verso di se. L’altra lo fissò intensamente negli occhi e nel trovare quei due immensi scrigni colmi di smeraldi arrossì e perse un battito del cuore. Lammy era già sul piede di guerra, perché aveva chiuso la porta. Oddio forse voleva ucciderla o qualcosa di simile. Salì un paio di scalini pronta ad entrare in azione. Flaky nel frattempo si sentiva soffocare non sapeva dove guardare e stava perdendo la capacità di respirare.
 
-          Non volevo offenderti te lo giuro, solo che non voglio più frequentarti.
 
Flippy sussurrò quelle parole lentamente, quasi contrariato da quello che stava dicendo. Flaky sollevò lo sguardo da terra , ma Flippy fissava l’orizzonte. Ci pensò su, quando era triste sua madre le preparava dei biscotti, ma non aveva una cucina a portata di mano quindi la proposta era accantonata.  Si guardò intorno cercando una soluzione al suo problema , ma niente. Si alzò sulle punte e alternando sulla faccia tutte le possibili sfumature di rosso scoccò un bacio sulla guancia di Flippy. Fu un secondo, ma il cuore di Flaky non voleva calmarsi.  Flippy sbarrò gli occhi e indietreggiò, non poteva fare a meno di guardare Flaky e chiedersi come le era saltato in mente.
 
-          Scusa volevo provare a confortarti. Comunque io vorrei continuare a vederti, perché mi stai simpatico quindi ecco non mi importa e..
 
Flaky si grattò la testa furiosamente in cerca delle parole giuste.  Bene adesso era spaventato, fantastico.  Fece per dire qualcosa, ma si trattenne. Alzò semplicemente la mano salutandolo rapidamente per poi voltarsi, si sentiva le guance in fiamme.
 
-          Bene io devo andare via perché.. perché devo andare con Lammy però ricordati quello che ti ho detto e
-          Domani c’è il tuo spettacolo?
-          Cosa?
 
Flippy tornò a spenzolarsi dal terrazzo, senza guardarla. Flaky dal canto suo lo fissava con la mano ancora a mezz’aria.
 
-          Hai uno spettacolo domani giusto, con una tua compagna di classe.
-          Ehm si.
-          Bene ci sarò, sappi solo questo. Non devi per forza sapere dove sono, però ci sarò.
 
Flaky salutò un’ennesima volta e aprì la porta.
 
-          Un’ultima cosa, di alla tua amica che mi dispiace se l’ho spaventata.
 
La ragazza sgattaiolò  per le scale, mentre l’altro rimaneva solo. Flippy sorrise compiaciuto e si strofinò la guancia arrossendo timidamente. Lammy dal fondo delle scale la aspettava tutta curiosa e spaventata. Quando la vide saltò in piedi e la trascinò fisicamente verso l’uscita della scuola. Il suo piano adesso era completo, il giorno dopo ci sarebbe stato il loro spettacolo ed era essenziale essere perfette. Sollevò la mano sopra vi era un post-it tutto scarabocchiato. Doveva: portare dal parrucchiere Flaky, portarla in qualche negozio, comprarle un nuovo completo intimo , comprarle un nuovo costume, dei trucchi e logicamente un sacco abbondante di patatine da mangiare la sera. Flaky era a pezzi, aveva il fiatone e si sentiva sottosopra.
 
-          Allora prima di tutto, prima di tutto andiamo a comprare tutto l’occorrente per domani e poi parleremo. Parleremo stasera perché Tu verrai a casa mia e adesso muoviamoci abbiamo troppe cose da fare.
-          Ma Lammy..  non ho mangiato.
-          Questa non è una priorità quindi taci.
 
Flaky si ritrovò nel bel mezzo della città ancora vestita con la divisa scolastica. Se qualcuno l’avesse vista, l’avrebbe presa in giro di certo. La gonna a scacchi verde svolazzava qua e là e Flaky si sentiva sempre più in imbarazzo. Lammy si bloccò improvvisamente spingendo Flaky dentro un negozietto. Lumpy le squadrò da dietro la cassa.
 
-          Che cosa ci facciamo noi qui?
-          Noi stiamo comprando è ovvio.
 
Lammy era di famiglia nobile quindi poteva permettersi tutto e si divertiva a compare le cose più disparate a Flaky che non gradiva anzi si infuriava spesso. Flaky si girò intorno, scarpe, sciarpe, gonne. Lammy le si gettò addosso mostrandole una gonna a pieghe nere fin troppo corta per i suoi gusti.
 
-          NO decisamente NO.
-          Che pizza che sei! Che ne dici di questo?
 
Lammy comparve con un grosso maglione arancione. Flaky lo osservò e non le sembrò tanto schifoso.
 
-          Eccoci qua questo è ok con un paio di calze sarà perfetto domani.
-          CALZE!
-          Si calze che ci vuoi mettere i jeans?
 
Falky sbarrò gli occhi e si ritrovò trascinata per l’ennesima volta dentro un negozio di parrucchieri. Non ci andava MAI. Motivo? Era convinta che l’avrebbero decapitata.  Truffels le sorrise e iniziò a tagliare qua e là. Flaky svenne improvvisamente. Quando si risvegliò e i suoi capelli erano a metà schiena ed erano meno spinosi del solito. Una Lammy tutta soddisfatta ricomparve con tanto di gonna e ballerine in mano.
 
-          Bene ed adesso andiamo su..
 
Lammy si avvicinò mentre Flaky indietreggiava sulla sedia per poi accostarsi al suo orecchio.
 
-          Hard
 
Flaky sbarrò gli occhi, ma non ebbe il tempo di opporsi. Lammy la infilò dentro il primo negozio di costumi che trovò e gliene lanciò addosso una ventina. Non capiva a cosa potessero servirle così tanti costumi.
 
-          Si sa che quando l’amore è nell’aria eeee
-          MA CHE DIAVOLO TI SALTA IN MENTE!
-          In più domani l’altro andremo al mare ricordi? Il nostro preside..
-          Dio ora ricordo.
 
Flaky tremò e scappò via lasciò Lammy comprare tutto ciò che voleva, tanto le avrebbe restituito tutto quanto una volta arrivata a casa. Il loro preside, desideroso di fare una bella vacanza, aveva deciso di andare al mare e di trascinarsi tutta la scuola a seguito. Flaky era terrorizzata, odiava il amre, odiavi gli squali, ma sopratutto odiava i costumi d abagno la mettevano in imbarazzo Corse rapidamente, ma come al solito si imbatté in Splendid. Quello se ne stava appollaiato su di una nuvola e Flaky si domandò perché non se ne fosse restato lassù. Scese e si parò davanti.
 
-           Flaky sei.. sei adorabile.
-          Grazie, perdonami, ma devo andare via, scusami davvero.
-          Dove devi andare?
-          A casa quindi..
-          Quindi ti riporto io a casa tranquilla.
 
La sollevò di pesò alzandosi in volo. Flaky urlò così tanto che tutti nell’arco di 200 metri si voltarono per vedere cosa stesse succedendo. Andy che passava di lì per caso cercò di aiutare la povera Flaky,. Ma si ritrovò per terra. Spelndid rideva come un perfetto idiota, esibendosi ina una serie di strambe acrobazie una più spaventosa dell’altra. Lasciò delicatamente Flaky davanti alla porta di casa che entrò senza nemmeno salutare. Si lasciò andare contro la porta ed attese che Lammy le telefonasse, un’attesa molto breve.
 
-          Dove sei?
-          A casa.
-          Diavolo sei già arrivata, giungo subito da te dobbiamo parlare di troppe cose uh uh  vedessi cosa ti ho comprato domami cinque minuti, no facciamo due.. facciamo che mi apri la porta.
-          Ma..
 
Flaky si alzò e aprì la porta. Eccola lì, come faceva ad essere già arrivata? Certo era una ginnasta eccezionale, però.. non si fece domande preferì lasciar perder. Si accucciò nell’angolo del divano, il suo posto oramai e lasciò che Lammy parlasse. Prima di tutto le esibì una serie infinita di costumi , tutti suoi, e uno a pois bianco e rosso proprio per Flaky. Quest’ultima arrossì e ficcò la testa nel cuscino.
 
-          Ok la smetto che barba che sei, così vedrai come conquisterai Flippy ah ah avrà occhi solo per te.
-          Smettila non siamo fidanzati o cos’altro.
-          Cosa siete allora?
-          Amici non si capisce?
-          Però a te piace..
-          Non lo so..
-          A lui di certo.
-          Cosa?
-          Si vede però lui è strano lo sai vero, lui è..
-          NORMALE! – urlò Flaky improvvisamente – lui è normale però ha un problema, ma non è pericoloso perché p dolce e mi tiene per mano e quando sto male lui mi abbraccia.
-          Flaky..
-          Che c’è?
-          Sei stata contagiata dalla più strana e pericolosa malattia..
-          Ovvero?
-          L’amore.
 
  
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