Mentre rimanevo appeso in aria, legato a quelle catene, non facevo altro che pensare alla mia unica ragione di vita, Elena.

Speravo che da un momento all'altro apparisse da quella porta e che mi liberasse portandomi via con sè, ma ero anche consapevole

che questo non sarebbe potuto accadere visto che lei e tutti gli altri erano impegnati nella lotta per uccidere un originale, 

questo perchè se ne muore uno, muoiono tutti insieme, quindi non aveva tempo di pensare a me.

Il dolore era allucinante perfino per un vampiro, quelle cose che mi stringevano le mani facendole sanguinare mi facevano provare

un dolore tremendo.

Me l'ero cercata, avevo sfidato e preso in giro Rebekah, l'avevo usata per arrivare a scoprire cosa aveva in mente e tutto questo

mi si era rivoltato contro, però una cosa era certa, se dovevo morire volevo almeno che morisse anche Klaus, così la donna che avevo

sempre amato sarebbe stata libera e avrebbe potuto ritornare ad essere una semplice umana e non più la dopplenger Petrova.

Ad un certo punto vidi la porta davanti a me aprirsi e quello che vidi mi scaldò il cuore che ormai credevo morto ma che, grazie ad Elena,

era tornato a battere, proprio come quando ero un semplice umano, Elena dopo aver aperto la porta con le lacrime agli occhi corse verso di me per

liberarmi.

-Cosa ti hanno fatto? - disse mentre cercava disperatamente di liberarmi da quelle catene.

-Sei qui. - dissi con voce tenue, non riuscivo a parlare, non riuscivo nemmeno a muovermi, il dolore sembrava non voler cessare.

-Sono qui, per te! - disse mentre finalmente riuscì a togliermi le catene e non riuscendo a reggermi in piedi caddi a terra.

Venni subito sollevato dalle sue esili braccia che cercavamo di trascinarmi via da quella casa degli orrori.

Dopo essere scivolati diverse volte riuscimmo ad arrivare alla porta e dopo averla varcata con fatica mi accasciai a terra dolorante e ormai

sfinito.

-no no Damon! - elena si abbassò e mi prese il volto tra le mani - Damon ti prego, guardami, non puoi lasciarmi - disse cominciando a piangere.

Vedere lacrime calde uscire dai suoi occhi era la cosa peggiore del mondo, non avrei mai voluto che soffrisse così per me, non avrei mai voluto

essere la causa di così tanto dolore.

-Ti a-mo- dissi con fatica, volevo dirglielo un altra volta perchè così se fossi morto avrei sicuramente preservato il ricordo dei suoi occhi puntati 

nei miei mentre le confessavo l'ennesima volta il sentimento più grande che avessi mai provato nella mia intera esistenza.

-Bevi ti prego- allungò il braccio verso di me e me lo poggiò sulle labbra - bevi non lasciarmi, anche io provo qualcosa per te - disse accarezzandomi

la guancia con l'altro braccio.

-Ti amo Damon - disse subito dopo - e per questo bevi, non lasciarmi, sarebbe come perdere una parte di me, non farmi questo.

Dopo aver sentito quelle parole affondai i canini nel suo polso e facendo attenzione a non prenderne troppo bevvi il suo sangue, il sangue più puro che 

avessi mai provato, il sangue della donna che amavo.

Dopo aver pian piano ripreso le forze e dopo che le ferite si rimarginarono alzai lo sguardo e puntai i miei occhi di ghiaccio nei suoi color cioccolato e

mi avvicinai pian pian col viso fino ad arrivare a far toccare le noste fronti.

Elena dopo si avvicinò ulteriormente avvicinando le sue labbra e le posò sulle mie, mi sembrò di sentire i fuochi d'artificio.

Fu un bacio dolcissimo e quando si staccò mi accarezzò la guancia con le dita.

-Ti amo anche io, scusami di non essermene mai accorta prima. - disse sorridendomi.

-Grazie. - dissi sorridendole sinceramente, non un sorriso ironico ma un sorriso vero.

-Non c'è di che, adesso dobbiamo assolutamente tornare a casa Salvatore, abbiamo un originario da uccidere. - disse aiutandomi ad alzarmi e prendendomi sottrobraccio

perchè, nonostante mi fossi un pò ripreso, non ero ancora in grado di camminare perfettamente.

-Agli ordini principessa.

 

Ciao è una piccola one shot che riguarda la puntata 3x18 e di come volevo che andasse a finire :)