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Autore: Giuu    30/03/2012    2 recensioni
Cercò nella tasca della giacca ancora mezza bagnata il pacchetto verde che aveva protetto con tanto riguardo dalla pioggia e lo appoggiò con delicatezza sul divano. Poi si chinò su di lei e, dolcemente, appoggiò le labbra sulla sua fronte, come un ultimo, tenero saluto.
Quella sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrebbe vista, ed era una promessa.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hitsugaya Toushirou, Kurosaki Karin, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Buooonasera! ...Se è sera. D':
Come va? Avete passato una bella giornata?
Spero di sì. =w=
Vi pentirete di leggere questo capitolo. x° Non so, non è che mi ispiri più di quel tanto...
Ma l'HitsuKarin è cosa buona e giusta, quindi...! u.u
Spero vi piaccia almeno un po'!
Grazie mille per aver letto anche questo capitolo!

Here I am confessing, you're lost to me now
I'm on a train telling strangers, about you
How you're still looking fine
How you ease my lonely mind
Flong, summers and wine
Yeah, you saved me

But sometimes the stars seem closer than they should
Like the more I knew, the less I understood
 And the further that you got from me, the more I felt like I could see
The more I wondered if I should trust the stars
'Cause sometimes the stars..
[Sometimes The Stars - The Audreys]


Toshiro aprì gli occhi. Era mattina. Si voltò per abbracciare come un pupazzo la sua amata, ma notò che il letto era vuoto. Perplesso, si guardò in giro. Karin non era nella stanza. Si alzò e prese dei vestiti puliti dal borsone, dirigendosi poi verso il bagno, dove sì lavò e si asciugò per bene.
Poi scese le scale, sentendo qualcuno cucinare. Era circa mezzogiorno, forse la ragazza stava aiutando la sorella.
<< Oh, buongiorno, Hitsugaya-san! >> Yuzu sorrise, portando a tavola il curry.
<< Avete visto Karin? >> mormorò, sentendo un'inquietudine crescergli dentro.
<< Oh, no. Non è sopra a dormire? >>
<< No... Non la vedo da ieri sera... >>
<< Magari è andata ad ammazzare qualche Hollow... >> azzardò lei.
<< Non sento la sua reiatsu. >> Rukia appoggiò il bicchiere, guardando Ichigo dall'altra parte del tavolo.
Toshiro, senza dire nient'altro, uscì dalla cucina e corse fuori. Senza fermarsi un attimo a respirare, malgrado le gambe di quel gigai cominciassero a farlgi male, arrivò all'Urahara Shoten, dove Yoruichi e il propretario guardavano il cielo, con sguardi seri. Era raro non vederli ridacchiare e scherzare.
<< Quella ragazza... >> mormorò la donna, continuando a guardare la pozza blu sopra di loro.
<< Dov'è! >> urlò il capitano della decima compagnia, guardando i due. << Dov'è andata! >>
<< Se lo sapessi, te lo direi... >> Urahara si grattò la nuca. << Non l'ha fatto sapere a nessuno. Però sappiamo che è stato aperto un Garganta, questa mattina. >>
<< Un Garganta...? >> il ragazzo non capiva. Cosa poteva centrare con Karin.
<< E non è stato aperto dagli Hollow. >>
A quella precisazione di Yoruichi, Toshiro impallidì. Un Garganta. Matsumoto gli aveva detto che, Karin, piangendo, la sera prima, aveva continuato a mormorare "hanno un cuore, hanno un cuore"... E ora capiva a cosa si riferiva. Voleva salvare gli Hollow. Voleva purificarli tutti.
Senza salutare i due, corse a casa, dove Yuzu, in lacrime, gli passò una lettera.
Dentro c'era scritto.

Cara Yuzu, caro Ichi-Nii, cara Rukia, caro Vecchio e caro Toshiro,

avete trovato la lettera? Che domande... se la state leggendo, chiaramente l'avete trovata.
Sono partita per l'Hueco Mundo. Può sembrare una cosa strana, ma l'ho fatto perchè sono stanca di vedere le anime che devo salvare venir mangiate da altri ex Plus.
Vi lascio una missione, okay? Purificate più anime che potete.
Ignorate quelle cazzate dell'equilibrio fra la Soul Society e l'Hueco Mundo, è una cavolata assurda.
Ci sono troppi Hollow in giro e troppe poche anime dall'altra parte.
Non preoccupatevi per me, okay? Tornerò appena ho finito.
Grazie di tutto.

Rilesse più e più volte la lettera, per poi ridarla alla sorella della sua amata. Senza dire una parola, salì le scale e andò nella stanza della ragazza. Si lasciò cadere sul letto e prese il cuscino di Karin. Non se ne accorse subito, ma c'era un fogliettino di carta piegato nel punto esatto in cui c'era la testa della ragazza, la notte prima. Solo dopo qualche secondo, quando si voltò verso di esso, il suo cuore cominciò a battere troppo velocemente, tanto che cominciava a preoccuparsi seriamente per esso.

Ehi, Toshiro!
Ti ricordi quando mi hai "lasciata" così, anche tu? Con un fogliettino e un bracciale.
Io il bracciale non l'ho comprato, non era previsto, tutto ciò.
Però quando torno te lo compro, okay?
Un bel bracciale grigio.
Comunque, volevo dirti, di non preoccuparti. Non venire a cercarmi, non serve. So badare a me stessa.
E non fare cretinate!
Aggiungo una cosa che la tua lettera non aveva...
Ti amo, Toshiro. Ti amo e sempre lo farò, capito? Guai a te se non mi aspetti!

Hitsugaya si lasciò scappare un sorriso, coprendosi il viso con le mani. Che cosa stupida: certo che l'avrebbe aspettata. Non gli importava se fossero passati giorni, mesi, anni, secoli... Karin era l'unica persona che amava, l'unica persona per cui sentiva davvero di preoccuparsi.
Sospirò e strinse il foglietto fra le dita. Sperava soltanto che facesse presto, perchè già sentiva la sua mancanza.

Karin alzò lo sguardo verso quel cielo completamente nero, senza nessuna stella. Solo una luna, sempre in fase crescente, era lì, bloccata da un sacco, come se il tempo non passasse mai. Eppure passava. Era così opprimente, per un'anima solitaria, starsene lì su quella sabbia ad uccidere Hollow. Ormai non riusciva neanche più a dormire in pace che un mostro o due l'attaccavano ogni ora. Imprecò e si fasciò l'ennesima ferita, per poi alzarsi.
Un leggero spostamento d'aria la mise sull'attenti. Tirò fuori la spada e si guardò intorno. Due arrancar, dall'aria innocente e gentile, erano apparsi a qualche metro da lei.
<< Chi siete? >> domandò, guardando entrambi malissimo.
<< S-sua eccellenza la vuole vedere. >> mormorò quello più basso. << Vorrebbe parlarle, non abbiamo intenzione di farle del male. Il Re ci ha ordinato di portarla da lui. >>
La ragazza alzò gli occhi al cielo. << E portatemi da questo Re, allora. >>

Un ragazzo dalla chioma azzurra la guardava dall'alto al basso, su quel trono fatto di ossa, con un sorriso sadico stampato sul viso. Era un palazzo strano, non si ricordava di averlo mai visto in quei due mesi all'Hueco Mundo, eppure era l'unico edificio in quell'immenso deserto.
<< Che vuole? >> domandò senza aspettare un suo qualsiasi commento.
Il sorriso del Re si allargò ancora di più. Si alzò e le si avvicinò, come per esaminarla meglio. Lui era alto e una cicatrice enorme gli attraversava il petto scoperto. Aveva dei strani vestiti bianchi, addosso. Si ricordava di averli già visti da qualche parte, ma non sapeva esattamente dove.
Lei, invece, era sempre la solita Karin, solo che con i capelli legati per non avere problemi durante i combattimenti.
<< Siete sicuri che sia questa mezza sega ad aver ucciso tutti quei Hollow di merda? >>
"Ma che Re fine e simpatico!" pensò la ragazza, trattenendosi dall' alzare gli occhi al cielo.
<< S-sì, Signore... >> mormorò il giovane arrancar, chinando la testa.
Il ragazzo lo guardò per un attimo. << Ma fammi il piacere! >>
Il Re si mosse molto velocemente, ma altrettanto lo fece Karin. Era già pronto con la spada a tagliare la testa a quel giovane, ma la Shinigami bloccò la katana con la sua. Quasi nessuno, nella stanza aveva visto i due muoversi, ma entrambi avevano capito che quello che avevano davanti era un avversario forte.
<< Come ti chiami? >> domandò lui, allontanandosi.
<< Non sono affari tuoi. >> fu la risposta tagliente di lei mentre rimetteva la spada nel fodero.
Lui si stampò in faccia un sorriso sadico. << Io sono Grimmjow Jeagerjaques. E vieto a tutte voi, teste di cazzo... >> indicò tutti gli Arrancar nella stanza. << Di uccidere la mia ospite. >> guardò poi la ragazza e ghignò. << Sempre se ci riuscite. >>
Karin guardò la stanza, senza far capire ai presenti che si stava seriamente preoccupando. Si era cacciata in un casino ed erano passati solo due miseri mesi.
Guardò fuori dalla finestra e i suoi pensieri si proiettarono sul mondo umano. Chissà cosa faceva Yuzu e il suo vecchio... Forse erano ancora entrambi col fazzolettino... Ichigo non sarebbe riuscito mai a dichiararsi a Rukia... e Toshiro? Cosa stava facendo, Toshiro?
E perchè lei, al posto di essere fra le braccia del suo amato, era in mezzo ad un gruppo di arrancar di cui non voleva neanche sentir parlare? Lei era lì per uccidere Hollow. Prima faceva, prima poteva andarsene. E invece era in mezzo a degli estranei, senza di lui, sotto un cielo senza stelle.


Here I am obsessing, that I lost you somehow
On a train full of strangers, and you
Every star look the same
All of those faces without names
They all drifted away
Is that when you left me?
[Sometimes The Stars - The Audreys]
 

  
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