La dolce brezza primaverile e i tiepidi raggi del sole accarezzavano il suo volto affranto, donando un po' di sollievo al suo cuore pieno di ferite.
Il battito cardiaco, fino ad allora quasi impercettibile, cominciava ad aumentare e, contemporaneamente, si affollavano nella sua anima i sentimenti più vari.
Colto dalla confusione, egli si lasciò sfuggire tiepide lacrime ma, allo stesso tempo, accennò un timido sorriso: era sì spossato dalle varie traversie che stava affrontando, ma era vivo.
Era come una scoperta per lui che aveva trascorso anni andando avanti quasi per inerzia, eccetto qualche sprazzo di gioia o qualche dolore provati in passato.
Ora sentiva di vivere a pieno, di essersi svegliato dopo un lungo sonno.
Continuava a sorridere tra le lacrime...