ACQUA BOLLENTE
Boccoli
scuri scorrono fra le dita,
l'uva
ti scivola giù dalle labbra
assieme
al fumo.
Sei
tu,
stesa
su un materasso d' acqua.
Dodici
lingue
accarezzano
la sera.
Siamo
noi
tra
note e vino
-ma l'alba avanza-
* * *
Eccomi!
Devo
dire che comincio ad apprezzare queste note finali, anche se spesso e
volentieri parlo degli affari miei, senza aggiungere nulla alla
poesia. Di questa dico solo che è una di quelle del “vecchio
ciclo”, perché ormai il Ciclo è stato ampiamente ampliato da
altre quattro poesie scritte di recente ma collegate nel tema, che,
per vostro estremo diletto, allungano la storia :D
Sono
particolarmente legata a questa poesia, che sento vicina a “Con la
notte alle spalle”, stretta a doppio filo nel verso finale. Perché
la notte è finita, ma l'alba avanza. Finalmente, oserei dire :D
Aspettando
i vostri commenti (che mi riempiono sempre di gioia infinita)
a
sabato prossimo (internet permettendo)
un
abbraccio
Lethe