Il pellegrino zoppicava aggrappato alla sua gruccia. Il suo incedere era lento ed egli era spossato.
Era appena entrato in una pianura costellata qua e là di violette appena fiorite e roride di rugiada.
Sul suo volto si dipinse un luminoso sorriso...
Non si aspettava di vedere un tale spettacolo e fino a quel momento aveva avuto l'animo tormentato da mille ferite.
Si lasciò cadere sul prato e annusò il piacevole profumo delle violette e della rugiada.
Si stava godendo quel dolce momento, assaporava anche il più piccolo dettaglio:
le coccinelle che si arrampicavano sui fili d'erba, qualche altro coleottero e le api che ronzavano qua e là.
Il sollievo lo prese a tal punto che sprofondò in un dolce sonno.
Cosa stava mai sognando? Non è dato di saperlo... Ma che fosse un sogno piacevole lo si poteva desumere dal sorriso che continuava a increspargli le labbra...